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Le bombe di Vlad

Il Napoli batte l’Empoli e resta nella scia dell’Inter

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Lukaku

Nel posticipo del lunedì sera, il Napoli deve vincere necessariamente contro l’Empoli per provare a rimanere in scia all’Inter

Nel posticipo del lunedì sera, il Napoli deve vincere necessariamente contro l’Empoli per provare a rimanere in scia all’Inter.

Le scelte degli allenatori

Mister Conte conferma il 4-3-3: torna Meret tra i pali, al centro della difesa tocca Juan Jesus a sostituire Buongiorno, out per infortunio. Ci sono poi Mazzocchi e Gilmour al posto degli squalificati Di Lorenzo e Anguissa. In attacco ancora il tridente Politano-Lukaku-Neres.

Nei toscani, il tecnico D’Aversa nel suo 3-4-2-1 dà fiducia ancora a Marianucci in difesa, attenzionato proprio dal club partenopeo; insieme a lui e Goglichidze, è recuperato Viti. Nei quattro di centrocampo, Gyasi e Pezzella larghi con l’ex Grassi e Henderson in mezzo. In attacco giocano Fazzini e Cacace a supporto di Esposito.

Di seguito le formazioni ufficiali:

NAPOLI (4-3-3): Meret; Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Gilmour, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. A disposizione: Turi, Scuffet, Okafor, Billing, Rafa Marin, Simeone, Ngonge, Raspadori, Hasa, Spinazzola. Allenatore: Antonio Conte

EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Marianucci, Viti; Gyasi, Grassi, Henderson, Pezzella; Fazzini, Cacace; Esposito. Allenatore: Roberto D’Aversa

Primo tempo

Pronti via e dopo soli 15 secondi l’Empoli è subito pericoloso. Gli azzurri toscani si fanno vedere dalle parti di Meret con un colpo di testa di Gyasi in area. I toscani al termine dell’azione reclamano un tocco di mano di Juan Jesus, ma per il direttore di gara è tutto regolare. Subito dopo il Napoli prova a costruire con un’ottima uscita dal basso del Napoli:Rrahmani libera lo spazio per Mazzocchi che poi cerca Politano in profondità, ma viene fermato da Viti. Al terzo minuto McTominay finisce a terra dopo aver subito un colpo da Viti, gli azzurri protestano giustamente per il fallo non fischiato.

In un minuto c’è una doppia situazione interessante, sia da un lato che dall’altro: prima, al quinto minuto, Neres riceve isolato sull’out di sinistra: cross insidioso del brasiliano che viene rigettato dalla difesa toscana. Sull’altro versante, invece, dopo una ripartenza fulminea dell’Empoli, cross di Pezzella per Fazzini che pochi passi colpisce male di testa.

Senza particolari sussulti, nei primi 10 minuti, l’Empoli gioca in maniera spavalda pressando molto alto. Di contro il Napoli, accetta il pressing basso, provando verticalizzazioni improvvise per Lukaku. I padroni di casa provano a costruire: al minuto 12 Mazzocchi realizza una buona percussione centralmente, poi però sbaglia la misura del passaggio. Dopo un giro di lancette Neres-Olivera provano a connettersi, l’uruguagio però sbaglia il passaggio che avrebbe chiuso la triangolazione sull’out di sinistra.

Al quarto d’ora il Napoli conquista un calcio di punizione per un fallo di Viti su Gilmour. Della battuta si incarica Politano con un cross morbido: un flipper in area per poco non favorisce Lukaku a due metri dalla porta. Provvidenziale l’intervento di Marianucci che mette in corner.

Dopo due minuti arriva il vantaggio del Napoli: al 17′ minuto  Lukaku defilato sulla linea laterale trova una palla geniale che taglia l’Empoli in due. McTominay riceve centralmente, punta l’area e arrivato al limite trafigge Vasquez con un destro violento e preciso a incrociare. Napoli-Empoli 1-0. 

L’Empoli prova a rispondere e si rende ancora pericoloso sull’asse Pezzella-Gyasi: il primo trova il secondo in area che di testa manda alto.

Poi è ancora Napoli: Politano  si accentra sul mancino e calcia a giro, costringendo Vasquez a fare un difficile intervento. Insistono gli azzurri: dopo un fraseggio nella trequarti avversaria, Gilmour tenta il tiro dal limite ma è debole e centrale.

Al 23′ minuto prova a farsi vedere Esposito che, in area, accerchiato da tre difensori si gira sul mancino e conclude. Ma la difesa del Napoli respinge.  Pochi minuti dopo, al 27′ minuto, Politano sfila via sulla destra e fa un cross morbido di piede debole: sul secondo palo recapita Neres che schiaccia il tiro di mancino, ma Vasquez si oppone e devia in corner.

Alla mezz’ora è l’Empoli che prova ad impensierire Meret: prima c’è un traversone a rientrare di Cacace sul secondo palo: ci arriva coi tempi giusti Marianucci che però di testa non riesce a indirizzare nello specchio della porta. Un minuto dopo  Rrahmani perde un pallone sanguinoso nei pressi dell’area: Fazzini riesce a calciare dai 16 metri ma il suo tiro finisce alto.

Il Napoli continua a risalire il campo, grazie ad un ottimo lavoro di McTominay.  Al 36′ lo scozzese illumina per Neres. Il brasiliano rientra sul piede debole e non se la sente di calciare, così va al cross che però termina direttamente sul fondo. Al minuto 39 Meret si rende protagonista di un ottimo intervento.

Su una palla vagante Esposito calcia benissimo al volo dai 25 metri: la palla s’alza e s’abbassa con il portiere azzurro che riesce a respingere in corner. Al 41′ minuto arriva la prima ammonizione della partita: Lukaku interviene in ritardo su Marianucci e si prende il giallo. Il primo tempo scorre tranquillo e, dopo un solo minuto di recupero, Fabbri fischia la fine, mandando tutti negli spogliatoi.

Secondo tempo

La ripresa inizia con il Napoli che spinge per provare a chiuderla, conquistando subito un angolo che batte Gilmour. Colpisce Juan Jesus di testa, ma la palla termina alta. Politano prova a fare incursioni ma la retroguardia dei toscani è attenta. McTominay prova a replicare la rete, ma colpisce malissimo e la palla termina altissima. Al minuto 52 Politano commette un fallo e l’Empoli può usufruire di un calcio di punizione da buona posizione. Ma viene calciata direttamente tra le braccia di Meret.

Al minuto 54 grande giocata di David Neres sul lato sinistro del campo, manda a vuoto Goglichidze e serve in area Olivera, il colpo di testa del terzino sinistro termina di pochissimo fuori.

Un minuto dopo, al 55′ minuto, arriva il raddoppio del Napoli: azione lunga e manovrata del Napoli che prima non riesce con Gilmour e Lukaku a concludere in rete ma recupera immediatamente il pallone, Politano scarica dietro a Olivera che al centro dell’area di rigore serve Lukaku, l’attaccante aggiusta il pallone ed insacca per il raddoppio

Al minuto 58 la ripresa del gioco è lenta poiché il VAR controlla un possibile tocco di mani di Juan Jesus in un rimpallo in area. Alla fine del check, al minuto 59 l’Empoli sostituisce Fazzini con Colombo.

Il Napoli cala il tris ancora con Scott McTominay che realizza la sua doppietta personale: palla recuperata da Olivera sul lato sinistro, subito il pallone viene indirizzato a David Neres che scatta sulla fascia servendo al centro Politano, da questi il pallone a Lukaku che dal lato destro dell’area di rigore mette un pallone morbidissimo per l’incornata perfetta dello scozzese.

Lo stadio inizia a cantare intensamente: i tifosi spingono la squadra. Ancora McTominay colpisce un palo, con la porta spalancata, ancora su assist di Lukaku. I due, che giocavano insieme al Manchester United, si intendono alla perfezione e sono scatenati.

Nota negativa a 20 minuti dalla fine: Juan Jesus si strappa. E’ costretto alle cure mediche in campo. Poi viene sostituito da Rafa Marin. Da valutare le sue condizioni per le prossime due gare a Monza e, in casa, contro il Torino. Cambia anche l’Empoli: dentro Ebuehi e fuori Viti. Subito dopo Conte richiama in panchina Mazzocchi che si prende la standing ovation del pubblico e inserisce Spinazzola.

Alla ripresa del gioco David Neres accende i motori, scatta sulla fascia brucia Ebuehi e cerca Lukaku ma il sinistro del belga sfiora il palo. Alla prima interruzione di gioco, al minuto 80, continua la girandola di sostituzioni. Prima il Napoli  effettua un triplo cambio: escono Gilmour, Politano e Lukaku, entrano Billing, Ngonge e Raspadori. Poi anche D’Aversa effettua una doppia sostituzione: fuori Cacace e Henderson dentro Kovalenko e Sambia.

Il Napoli insiste e si procura una doppia chance ancora: prima McTominay ci prova al volo ed impegna Vasquez, poi David Neres che dopo 2 dribbling scarica il suo destro ma il portiere colombiano dice ancora no. Anche se lo scozzese era partito in fuorigioco e sarebbe stato inutile.
Ammonito anche Goglichidze per un fallo inutile. Negli ultimi minuti di gioco il Napoli si limita a gestire il giropalla, mentre l’Empoli prova a chiudere gli spazi di manovra dei partenopei. L’arbitro assegna 3 minuti di recupero. Il Napoli si limita a gestire e controllare il gioco. L’Empoli prova a farsi vedere dalle parti di Meret ma senza creare particolari problemi. Al triplice fischio, il Napoli ritorna a meno tre dall’Inter.

Conclusioni

Il Napoli era chiamato a rispondere alla vittoria dell’Inter. Nel posticipo del lunedì, ha affrontato un avversario caparbio e tosto come l’Empoli che, seppur con qualche defezione, aveva bisogno di importanti punti salvezza.

L’Empoli imposta una partita all’attacco, tanto da costringere il Napoli ad accettare un pressing basso, provando improvvise verticalizzazioni in avanti. In particolare su Lukaku. I primi 15 minuti trascorrono senza particolari sussulti. Al 17′ minuto McTominay porta in vantaggio il Napoli, approfittando, di un’intuizione geniale di Lukaku. 

Dopo il vantaggio l’Empoli prova a reagire, ma il Napoli fa buona guardia.

L’unica azione che impensierisce la retroguardia azzurra è un tiro velenoso di Esposito dai 25 metri, ma Meret è attento e fa buona guardia. Il primo tempo scivola via senza particolari sussulti, se non per un’ammonizione a Lukaku che interviene in ritardo su Marianucci.

Nella ripresa il Napoli scende in campo per provare a chiuderla subito e spinge forte. L’Empoli, però, fa buona guardia. Però il Napoli nel giro di 5 minuti, la chiude con un uno- due spaventoso: prima Lukaku al 55′ e poi, ancora McTominay al 60′, calano il tris, sigillando il risultato.

Lo scozzese è scatenato e dopo essere stato innescato, ancora una volta, da Romelu Lukaku, colpisce un palo in pieno, con la porta spalancata. Purtroppo, a 20 minuti dal termine, Juan Jesus si strappa ed è costretto ad uscire. Al suo posto Rafa Marin. Le sue condizioni sono da valutare.

Cambia l’Empoli inserendo Ebuehi per Viti. E cambia ancora anche Conte che richiama Mazzocchi per inserire Spinazzola. Il pubblico dedica una standing ovation e un applauso infinito al ragazzo napoletano.

A dieci dalla fine parte la girandola di sostituzioni. Prima c’è un triplo cambio nel Napoli: escono Gilmour, Politano e Lukaku, entrano Billing, Ngonge e Raspadori. Poi anche D’Aversa effettua una doppia sostituzione: fuori Cacace e Henderson dentro Kovalenko e Sambia. Il Napoli non è domo e crea una doppia occasione: Vazquez si fa trovare pronto, ma sarebbe stato tutto inutile visto il fuorigioco di partenza di McTominay.

L’arbitro concede 3 minuti di recupero. Durante i quali, il Napoli abbassa i ritmi. L’Empoli prova a farsi vedere dalle parti di Meret ma senza creare particolari patemi. La gara finisce e il Napoli risale a meno 3 dall’Inter.

(Foto: Depositphotos)

Calciomercato

Sassuolo, esplode Tarik Muharemovic: da promessa a titolare inamovibile

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Atalanta-Sassuolo, Grosso

Una delle grandi rivelazioni di questo inizio di Serie A si chiama Tarik Muharemovic. Il centrale mancino del Sassuolo ha già lasciato il segno nel massimo campionato.

Uno dei segreti del grande avvio di stagione del Sassuolo è Tarik Muharemovic. Il bosniaco, cresciuto nella Juventus, sta avendo una costanza da veterano. Un talento puro che Fabio Grosso sta valorizzando partita dopo partita e che, inevitabilmente, è già diventato un nome caldo sul mercato.

Il club neroverde, però, non ha alcuna intenzione di lasciarselo scappare: l’obiettivo è blindarlo a gennaio per poi valutarne il futuro nella prossima sessione estiva.

Dai vivai sloveni alla Serie A: l’ascesa di Muharemovic

Sassuolo

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )

Cresciuto calcisticamente nei vivai locali sloveni, Muharemovic ha costruito le basi della sua carriera in Austria, all’interno dell’academy del Wolfsberger, con cui ha anche debuttato tra i professionisti contro il Red Bull Salisburgo.

Da lì il salto in Italia, con la firma alla Juventus, dove si impone nella Next Gen collezionando 47 presenze e 2 gol in campionato. Nell’estate del 2024 approda al Sassuolo, inizialmente in prestito. Il suo impatto è immediato: debutto contro il Cosenza in Serie B e subito un gol in Coppa Italia contro il Lecce.

Nonostante la giovane età, il messaggio è chiaro: Muharemovic è pronto. Il suo contributo è stato determinante nella cavalcata che ha riportato il Sassuolo in Serie A, convincendo il club a riscattarlo per circa 5 milioni di euro, un vero affare.

Il nuovo pilastro di Grosso

Oggi, il numero 80 sloveno è un titolare fisso nella formazione di Fabio Grosso. Le sue prestazioni sono da top di reparto e la società ha già deciso di premiarlo con un rinnovo di contratto fino al 2031.

Già nazionale bosniaco, Muharemovic rappresenta il presente e il futuro del Sassuolo. Ma se continuerà su questa strada, il suo nome tornerà sicuramente protagonista nel calciomercato estivo.
Un potenziale rimpianto per la Juventus, che non ha creduto fino in fondo in un difensore che oggi brilla nel massimo campionato.

(Foto: DepositPhotos)

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Le bombe di Vlad

LBDV presenta: “Il portiere di Ceaușescu” e “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio”

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Women's Champions League

Domenica 16 novembre, alle ore 18.00, il Punk Roma (Via dei Durantini 18, Roma) ospiterà un evento speciale dedicato alla letteratura sportiva e alla cultura calcistica.
Protagonisti della serata saranno due firme d’eccezione: Guy Chiappaventi, giornalista di La7, autore del libro “Il portiere di Ceaușescu” (Bibliotheka Edizioni), e Ciro Romano, caporedattore di LBDV, che presenterà “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio” (Garrincha Edizioni).

A dialogare con gli autori ci sarà Daniele Garbo, giornalista sportivo già volto di Mediaset e Direttore Editoriale di LBDV, mentre la presentazione sarà affidata al giornalista di Le Bombe di Vlad, Alberto Caccia.

L’incontro rappresenta un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di calcio, giornalismo e narrazione sportiva. Due libri diversi ma accomunati da una stessa passione: quella per il pallone e per le storie che lo rendono eterno.

Il portiere di Ceaușescu. Helmut Duckadam, storia di un antieroe

Una storia lunga quasi quarant’anni e undici metri, la storia di quando una squadra di sconosciuti strappò il titolo più importante del calcio europeo – la Coppa dei Campioni – a una superpotenza, il Barcellona.
Era la notte magica del 7 maggio 1986 quando, nello stadio di Siviglia, Helmut Duckadam, allora ventisettenne, riuscì nell’impresa di parare tutti e quattro i rigori dei giocatori catalani consentendo alla Steaua Bucarest di laurearsi campione d’Europa, prima volta per una squadra dell’Est. Una notte di felicità per un popolo che viveva con le luci spente, senza riscaldamento e con il frigorifero vuoto.
Quando la Steaua rientrò in Romania, all’aeroporto 15 mila persone accolsero i giocatori e almeno altrettante scesero in strada per seguire il tragitto del pullman fino a Bucarest. Fu un fatto insolito per la Romania comunista, dove le manifestazioni spontanee di piazza erano vietate, ma il regime volle capitalizzare la vittoria. Il presidente Ceaușescu invitò la squadra a palazzo e Duckadam diventò per sempre l’eroe di Siviglia.

L’autore

Giornalista, inviato del tg La7. Dopo aver raccontato la suburra di Roma, la mafia e la ‘ndrangheta, due guerre in Medio Oriente, terremoti, tsunami e alluvioni, negli ultimi anni ha seguito la cronaca a Milano.
Ha vinto il premio Ilaria Alpi, il Premiolino e il premio Goffredo Parise. Ha pubblicato sette libri, incrociando spesso il calcio con la cronaca: il primo, Pistole e palloni sulla Lazio anni Settanta, ha avuto otto edizioni in quindici anni e ha ispirato la serie Sky Grande e maledetta.

Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio

Ciro Romano ci racconta le gesta dello storico portiere olandese Jongbloed, eroe dell’arancia meccanica di sua maestà Cruijff . Un viaggio dentro la vita di uno dei calciatori più importanti della sua era. Non una monografia, dimenticate i tabellini, quello che troverete in queste pagine è l’atmosfera, è l’uomo prima del calciatore, è la storia prima dei gol, è il lato nascosto del pallone. Preparatevi, riavvolgete il nastro, premete play e godetevi questa partita di carta e inchiostri, inseguendo in campo un calciatore indimenticabile. Una nuova figurina letteraria da collezionare, una nuova figurina per completare lo scaffale dei campioni.

L’autore

Ciro Romano vive a Salerno è avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie.

Ha pubblicato “Volevo solo giocare a ping pong” (Caffèorchidea).

(Foto: DepositPhotos)

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Le bombe di Vlad

Napoli, allarme Lobotka: rischio stiramento e fino a 7 gare di stop. La sosta aiuta Conte

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Napoli

La sosta arriva nel momento giusto per il Napoli. L’infermeria azzurra è piena e le due settimane di pausa saranno fondamentali per Antonio Conte, che potrà sfruttare il tempo per recuperare alcuni uomini chiave e ricaricare una squadra apparsa stanca dopo il primo tour de force stagionale.

A Castel Volturno si lavora per rivedere in campo Alessandro Buongiorno, accelerare il rientro di Amir Rrahmani e gestire i giocatori arrivati col “serbatoio vuoto”. Ma a preoccupare di più sono gli ultimi problemi muscolari che hanno colpito due titolari, tra cui Stanislav Lobotka.

Allarme Lobotka: rischio stiramento e stop prolungato

Dalla Slovacchia sono arrivate conferme: il regista azzurro avrebbe accusato un fastidio muscolare che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe rivelarsi uno stiramento. Gli esami strumentali in programma oggi chiariranno l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero, ma le prime indiscrezioni non lasciano tranquilli.

In caso di conferma, Lobotka rischierebbe di restare fuori per fino a sette partite, saltando quindi in Serie A, i match contro Torino, Inter, Lecce, Como e forse Bologna. In Champions League, le sfide con PSV Eindhoven ed Eintracht Francoforte.

Ovviamente, in casa Napoli si spera in uno stop più breve, con la sosta che potrebbe dimezzare i tempi di recupero.

Come cambia il centrocampo di Conte

In attesa di notizie ufficiali, Conte si prepara a riorganizzare il centrocampo. Il sostituto naturale di Lobotka è Billy Gilmour, protagonista di una buona prova nell’ultimo match contro il Genoa. Tuttavia, con sette gare ravvicinate, sarà difficile affidarsi solo allo scozzese.

Una delle alternative è Kevin De Bruyne, che già in alcune fasi arretra il suo raggio d’azione per impostare il gioco. In caso di rotazioni, potrebbe trovare spazio anche Eljif Elmas, soprattutto se Conte decidesse di confermare il 4-1-4-1.

In alternativa, il tecnico potrebbe optare per un 4-3-3 più tradizionale, sacrificando un centrocampista e inserendo un esterno sinistro puro per dare maggiore ampiezza.

Situazione infermeria Napoli

Oltre a Lobotka, si attendono aggiornamenti anche su Matteo Politano, mentre Buongiorno e Rrahmani puntano al pieno recupero entro la ripresa del campionato. La sosta, mai come stavolta, arriva nel momento perfetto per un Napoli che ha bisogno di ritrovare energie, lucidità e uomini.

(Foto: DepositPhotos)

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