Le bombe di Vlad
Il Napoli batte 3 a 1 il Como e consolida il primo posto
Il Napoli scende in campo contro il Como nell’anticipo della 7^ giornata del campionato di Serie A del Venerdì alle 18.30
Il Napoli scende in campo contro il Como nell’anticipo della 7^ giornata del campionato di Serie A del Venerdì alle 18.30. Le squadre si raccolgono nel cerchio di centrocampo per commemorare il presidente della Federazione Golf, Franco Chimenti.
Le scelte degli allenatori
Antonio Conte non ha dubbi sulla formazione da mandare in campo stasera nel match tra Napoli e Como. L’unico, piccolo, ha riguardato il terzino sinistro: per questo ruolo comunque Olivera partendo in forte vantaggio rispetto a Spinazzola, è stato inserito tra i titolari dal tecnico Leccese. Per il resto è confermata la formazione vista nelle ultime due gare di campionato, cioè con McTominay ancora titolare in mezzo al campo insieme a Lobotka e Anguissa, Politano dall’inizio con Kvaratskhelia alle spalle di Lukaku.
Il Como di Fabregas, è reduce dalle vittorie di Bergamo e in casa con il Verona (entrambe 3-2). Il tecnico spagnolo sembra intenzionato a riproporre la stessa formazione di queste due gare. Audero in porta e difesa a quattro con Van Der Brempt e Moreno laterali, Kempf e Dossena centrali, poi la sagacia di Sergio Roberto e Perrone in mezzo al campo dietro al trio-meraviglia Strefezza Nico Paz e Fadera. In avanti il solo Cutrone, capocannoniere del torneo con i suoi 4 gol fatti finora. Panchina per Verdi e Belotti.
NAPOLI (4-3-3): Caprile; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia
COMO (4-2-3-1): Audero; Van der Brempt, Dossena, Kempf, Moreno; Sergi Roberto, Perrone; Strefezza, Nico Paz, Fadera; Cutrone
La partita
Pronti via e in meno di 30 secondi (25 per l’esattezza) il Napoli passa in vantaggio con la prima rete (quella più veloce del campionato finora) in serie A di McTominay: Lukaku la appoggia in area per l’inserimento di McTominay che controlla con il destro e scocca un forte tiro ad incrociare che termina in rete nell’angolino alla destra di Audero! Solo 25 secondi per il vantaggio azzurro.
Dopo il vantaggio, il Napoli viaggia sulle ali dell’entusiasmo, ma il Como non ci sta e non si abbassa provando a reagire. Gli azzurri si appoggiano ancora a McTominay che è in grande spolvero: lo scozzese appoggia a Politano che, però, viene fermato. Dall’altro lato Nico Paz prova ad accendersi e prova ad appoggiare per Fadera che viene fermato. La partita vive di ritmi intensi: Buongiorno, ben servito da Politano, colpisce di testa ma Audero blocca. Al quarto d’ora di gioco, McTominay prova a ricambiare il favore a Lukaku ma sbaglia la misura del passaggio per l’attaccante belga.
Il Napoli prova a gestire e giocare con ordine ma prima Rrahmani sbaglia di molto il passaggio per Di Lorenzo sul lato destro del campo, subito dopo, al minuto 21, Politano affonda in un’accelerazione pazzesca, poi dopo 60 metri crossa in area per Lukaku che viene però anticipato da Dossena. Al 24′ minuto, dopo un possesso palla lunghissimo del Como, Nico Paz ci prova con un mancino a giro che termina fuori. Risale il campo il Napoli, Kvara dribbla due uomini ma viene fermato ancora da Dossena.
La squadra di Conte insiste: al 29′ minuto corner insidioso di Kvara che va direttamente in porta ma Audero è attento. Altro corner azzurro. Olivera non sbaglia e serve magicamente al volo Politano. La difesa lariana è attenta: altro corner per il Napoli.
Il Como prova a risalire la china e lo fa pericolosamente al 32′ minuto: Nico Paz con un sinistro preciso colpisce il palo interno dal limite dell’area. Il Napoli si abbassa, rinforzando le linee, schierandosi con un 5-4-1. La squadra azzurra è in sofferenza e subisce il pressing dei lariani che provano a rendersi ancora pericolosi. Tanto è vero che anche Lukaku per dare un attimo di respiro ai suoi, si abbassa e commette fallo su Fadera. Al minuto 37 Fadera incespica sul pallone e poi affonda il tackle. Colpisce Di Lorenzo. Fallo in favore del Napoli che respira.
Forcing del Como che insiste. I lariani, però, non vanno oltre l’esterno dell’area di rigore. Al minuto 41 il cross di Van der Brempt è ben intercettato da Caprile. E’ il preludio al pareggio che arriva un minuto dopo. Al 42′: Sergi Roberto al limite dell’area di rigore serve il defilato Strefezza che lascia partire un preciso destro. Una fucilata che batte Caprile. Gli ospiti ristabiliscono così la parità. Dopo un minuto di recupero, l’arbitro Feliciani decreta la fine del primo tempo.
Secondo tempo
Il secondo tempo inizia con qualche annebbiamento mentale del Napoli: Anguissa perde una palla sanguinosa. Progressione di Fadera ma Rrahmani chiude e blocca il pericolo. Il Como, però, non sembra molto lucido e perde palla in fase di costruzione.
Sergi Roberto atterra Olivera in area di rigore:l’uruguagio, appena entrato in area di rigore, aveva puntato la porta. Dagli undici metri si presenta Romelu Lukaku.
Big Rom si dimostra essere una sentenza. Glaciale, dal dischetto non sbaglia e fredda Audero. Con un sinistro centrale e potente del belga, che passa sotto le gambe di Audero, il Napoli torna nuovamente in vantaggio.
Anguissa subisce un fallaccio e rimane a terra. Sarebbe stato da espulsione, ma l’arbitro non è dello stesso avviso. Subito dopo si accende un parapiglia e l’arbitro ammonisce sia Buongiorno che Strefezza.
Al minuto 64, giocata strepitosa di Lobotka che stoppa un pallone difficile e serve Kvara. Il georgiano avanza verso la porta e la punta.All’ingresso in area di rigore Alberto Moreno lo spinge e Kvara cade. Tutto regolare per l’arbitro, nonostante fischi del pubblico e proteste in campo dello stesso georgiano. L’arbitro Feliciani ammonisce anche Conte per proteste. Cesc Fabregas ricorre alla prima sostituzione al minuto 67: esce Fadera ed entra Verdi, proprio ex Napoli.
Al minuto 70 il Como guadagna un calcio d’angolo, perché Buongiorno ferma Cutrone. Sul calcio d’angolo Buongiorno e Kempf si scontrano di testa. Entrambi restano a terra e hanno bisogno dei soccorsi. Al minuto 74 Kvara si accende: il georgiano prende velocità e dribbla due calciatori, il destro è però centrale e debole. Audero blocca senza problemi. Il numero 77 vuole lasciare il segno: dopo l’ennesima progressione, palla al piede, salta due uomini e mentre si accentra viene atterrato da Dossena. Punizione per il Napoli che prepara due sostituzioni. Che vengono effettuate alla prima interruzione di gara. Escono Kvara e Politano ed entrano Mazzocchi e David Neres.
Al minuto 81 l’arbitro Feliciani sospende il gioco perché si fermano Van der Brempt e Olivera per problemi muscolari. Fabregas ne approfitta per effettuare anche una doppia sostituzione: Belotti ed Engelhardt prendono il posto di Strefezza e Van der Brempt. Quest’ultimo non riesce a proseguire. McTominay riesce a guadagnare un fallo per far respirare i suoi.
Al minuto 87, il Napoli chiude la partita: assist pazzesco di Lukaku che lavora con il pallone e imbuca il brasiliano che poi è freddissimo davanti ad Audero. Conte esaurisce i cambi: prima inserisce Simeone e Spinazzola per Lukaku e Olivera. Un minuto dopo, proprio allo scoccare del 90, sostituisce Lobotka che si prende una meritatissima standing ovation, per dare spazio all’altro scozzese, Billy Gilmour.
L’arbitro concede 5 minuti di recupero. Unica nota nel recupero: David Neres prova a involarsi verso la porta. Entra in area e calcia forte. Ma calcia su Audero. Non succede nulla più. Fino al triplice fischio.
Conclusioni
In uno stadio stracolmo, con le due curve che ricordano, Luciano Vivenzio, conosciuto come “Rececconi” si affrontano il Napoli ed il Como. Le squadre si raccolgono nel cerchio di centrocampo per commemorare il presidente della Federazione Golf, Franco Chimenti. Il Napoli vuole dare seguito ad un ottimo avvio di campionato. Gli azzurri di Conte dopo il tracollo di Verona alla prima giornata, non si sono più fermati. Hanno ottenuto una sequenza incredibile e consecutiva di vittorie. E uno score di ben 4 clean sheet consecutivi (su 6 totali).
La squadra allenata da Conte vuole dare seguito a quanto di buono fatto. Così come il Como che ha vinto le ultime due partite. Inizialmente il Napoli parte forte e trova subito il vantaggio dopo 25 secondi. Record di quest’anno in serie A: battuto il record di Frattesi di 34 secondi. Poi il Como si alza e va in pressing, mentre il Napoli va in sofferenza. In chiusura di primo tempo, Strefezza trova la rete del pari, che impedisce agli azzurri di trovare il 5 clean sheet consecutivo. Prima della rete del pari, Nico Paz aveva colpito clamorosamente un palo interno con un sinistro a giro dal limite.
Nel secondo tempo, dopo l’assestamento iniziale, il Napoli si riporta in vantaggio: Sergi Roberto atterra Olivera in area. Lukaku dal dischetto è glaciale. Dopo una fase interlocutoria, il Como ha provato, in maniera sterile, a costruire. Il Napoli ha fatto ottima guardia ed è riuscito a non subire troppo la pressione dei lariani. Gli azzurri di Conte la chiudono nel finale con il solito David Neres. Prova solida nonostante le sofferenze della prima frazione ma il Napoli allunga in classifica e vola prima della sosta, consolidando il primo posto.
Calciomercato
Sassuolo, esplode Tarik Muharemovic: da promessa a titolare inamovibile
Una delle grandi rivelazioni di questo inizio di Serie A si chiama Tarik Muharemovic. Il centrale mancino del Sassuolo ha già lasciato il segno nel massimo campionato.
Uno dei segreti del grande avvio di stagione del Sassuolo è Tarik Muharemovic. Il bosniaco, cresciuto nella Juventus, sta avendo una costanza da veterano. Un talento puro che Fabio Grosso sta valorizzando partita dopo partita e che, inevitabilmente, è già diventato un nome caldo sul mercato.
Il club neroverde, però, non ha alcuna intenzione di lasciarselo scappare: l’obiettivo è blindarlo a gennaio per poi valutarne il futuro nella prossima sessione estiva.
Dai vivai sloveni alla Serie A: l’ascesa di Muharemovic

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Cresciuto calcisticamente nei vivai locali sloveni, Muharemovic ha costruito le basi della sua carriera in Austria, all’interno dell’academy del Wolfsberger, con cui ha anche debuttato tra i professionisti contro il Red Bull Salisburgo.
Da lì il salto in Italia, con la firma alla Juventus, dove si impone nella Next Gen collezionando 47 presenze e 2 gol in campionato. Nell’estate del 2024 approda al Sassuolo, inizialmente in prestito. Il suo impatto è immediato: debutto contro il Cosenza in Serie B e subito un gol in Coppa Italia contro il Lecce.
Nonostante la giovane età, il messaggio è chiaro: Muharemovic è pronto. Il suo contributo è stato determinante nella cavalcata che ha riportato il Sassuolo in Serie A, convincendo il club a riscattarlo per circa 5 milioni di euro, un vero affare.
Il nuovo pilastro di Grosso
Oggi, il numero 80 sloveno è un titolare fisso nella formazione di Fabio Grosso. Le sue prestazioni sono da top di reparto e la società ha già deciso di premiarlo con un rinnovo di contratto fino al 2031.
Già nazionale bosniaco, Muharemovic rappresenta il presente e il futuro del Sassuolo. Ma se continuerà su questa strada, il suo nome tornerà sicuramente protagonista nel calciomercato estivo.
Un potenziale rimpianto per la Juventus, che non ha creduto fino in fondo in un difensore che oggi brilla nel massimo campionato.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
LBDV presenta: “Il portiere di Ceaușescu” e “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio”
Domenica 16 novembre, alle ore 18.00, il Punk Roma (Via dei Durantini 18, Roma) ospiterà un evento speciale dedicato alla letteratura sportiva e alla cultura calcistica.
Protagonisti della serata saranno due firme d’eccezione: Guy Chiappaventi, giornalista di La7, autore del libro “Il portiere di Ceaușescu” (Bibliotheka Edizioni), e Ciro Romano, caporedattore di LBDV, che presenterà “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio” (Garrincha Edizioni).
A dialogare con gli autori ci sarà Daniele Garbo, giornalista sportivo già volto di Mediaset e Direttore Editoriale di LBDV, mentre la presentazione sarà affidata al giornalista di Le Bombe di Vlad, Alberto Caccia.
L’incontro rappresenta un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di calcio, giornalismo e narrazione sportiva. Due libri diversi ma accomunati da una stessa passione: quella per il pallone e per le storie che lo rendono eterno.
Il portiere di Ceaușescu. Helmut Duckadam, storia di un antieroe
Una storia lunga quasi quarant’anni e undici metri, la storia di quando una squadra di sconosciuti strappò il titolo più importante del calcio europeo – la Coppa dei Campioni – a una superpotenza, il Barcellona.
Era la notte magica del 7 maggio 1986 quando, nello stadio di Siviglia, Helmut Duckadam, allora ventisettenne, riuscì nell’impresa di parare tutti e quattro i rigori dei giocatori catalani consentendo alla Steaua Bucarest di laurearsi campione d’Europa, prima volta per una squadra dell’Est. Una notte di felicità per un popolo che viveva con le luci spente, senza riscaldamento e con il frigorifero vuoto.
Quando la Steaua rientrò in Romania, all’aeroporto 15 mila persone accolsero i giocatori e almeno altrettante scesero in strada per seguire il tragitto del pullman fino a Bucarest. Fu un fatto insolito per la Romania comunista, dove le manifestazioni spontanee di piazza erano vietate, ma il regime volle capitalizzare la vittoria. Il presidente Ceaușescu invitò la squadra a palazzo e Duckadam diventò per sempre l’eroe di Siviglia.
L’autore
Giornalista, inviato del tg La7. Dopo aver raccontato la suburra di Roma, la mafia e la ‘ndrangheta, due guerre in Medio Oriente, terremoti, tsunami e alluvioni, negli ultimi anni ha seguito la cronaca a Milano.
Ha vinto il premio Ilaria Alpi, il Premiolino e il premio Goffredo Parise. Ha pubblicato sette libri, incrociando spesso il calcio con la cronaca: il primo, Pistole e palloni sulla Lazio anni Settanta, ha avuto otto edizioni in quindici anni e ha ispirato la serie Sky Grande e maledetta.
Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio
Ciro Romano ci racconta le gesta dello storico portiere olandese Jongbloed, eroe dell’arancia meccanica di sua maestà Cruijff . Un viaggio dentro la vita di uno dei calciatori più importanti della sua era. Non una monografia, dimenticate i tabellini, quello che troverete in queste pagine è l’atmosfera, è l’uomo prima del calciatore, è la storia prima dei gol, è il lato nascosto del pallone. Preparatevi, riavvolgete il nastro, premete play e godetevi questa partita di carta e inchiostri, inseguendo in campo un calciatore indimenticabile. Una nuova figurina letteraria da collezionare, una nuova figurina per completare lo scaffale dei campioni.
L’autore
Ciro Romano vive a Salerno è avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie.
Ha pubblicato “Volevo solo giocare a ping pong” (Caffèorchidea).
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
Napoli, allarme Lobotka: rischio stiramento e fino a 7 gare di stop. La sosta aiuta Conte
La sosta arriva nel momento giusto per il Napoli. L’infermeria azzurra è piena e le due settimane di pausa saranno fondamentali per Antonio Conte, che potrà sfruttare il tempo per recuperare alcuni uomini chiave e ricaricare una squadra apparsa stanca dopo il primo tour de force stagionale.
A Castel Volturno si lavora per rivedere in campo Alessandro Buongiorno, accelerare il rientro di Amir Rrahmani e gestire i giocatori arrivati col “serbatoio vuoto”. Ma a preoccupare di più sono gli ultimi problemi muscolari che hanno colpito due titolari, tra cui Stanislav Lobotka.
Allarme Lobotka: rischio stiramento e stop prolungato
Dalla Slovacchia sono arrivate conferme: il regista azzurro avrebbe accusato un fastidio muscolare che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe rivelarsi uno stiramento. Gli esami strumentali in programma oggi chiariranno l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero, ma le prime indiscrezioni non lasciano tranquilli.
In caso di conferma, Lobotka rischierebbe di restare fuori per fino a sette partite, saltando quindi in Serie A, i match contro Torino, Inter, Lecce, Como e forse Bologna. In Champions League, le sfide con PSV Eindhoven ed Eintracht Francoforte.
Ovviamente, in casa Napoli si spera in uno stop più breve, con la sosta che potrebbe dimezzare i tempi di recupero.
Come cambia il centrocampo di Conte
In attesa di notizie ufficiali, Conte si prepara a riorganizzare il centrocampo. Il sostituto naturale di Lobotka è Billy Gilmour, protagonista di una buona prova nell’ultimo match contro il Genoa. Tuttavia, con sette gare ravvicinate, sarà difficile affidarsi solo allo scozzese.
Una delle alternative è Kevin De Bruyne, che già in alcune fasi arretra il suo raggio d’azione per impostare il gioco. In caso di rotazioni, potrebbe trovare spazio anche Eljif Elmas, soprattutto se Conte decidesse di confermare il 4-1-4-1.
In alternativa, il tecnico potrebbe optare per un 4-3-3 più tradizionale, sacrificando un centrocampista e inserendo un esterno sinistro puro per dare maggiore ampiezza.
Situazione infermeria Napoli
Oltre a Lobotka, si attendono aggiornamenti anche su Matteo Politano, mentre Buongiorno e Rrahmani puntano al pieno recupero entro la ripresa del campionato. La sosta, mai come stavolta, arriva nel momento perfetto per un Napoli che ha bisogno di ritrovare energie, lucidità e uomini.
(Foto: DepositPhotos)
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