Serie A
Hellas Verona, cessione alle firme: cosa cambierà da gennaio
Come raccontato in queste settimane, la Serie A conterà una nuova proprietà americana. L’Hellas Verona è a un passo dal cambio di proprietà ma cosa cambierà?
La città di Verona si prepara a una grande svolta sportiva. La società è molto vicina ad essere ceduta e ci sono diversi cambiamenti in vista: dallo stadio all’organigramma.
Hellas Verona, nuovo board e stadio in cantiere
In riva all’Adige è partito il countdown verso il famoso closing che darà una svolta, soprattutto economica, al club scaligero. Un’altra proprietà interamente italiana che non è più in grado di sostenere finanziariamente una squadra in Serie A che saluta.
Maurizio Setti detiene la maggioranza delle quote dell’Hellas Verona dal 2012, anno in cui Giovanni Martinelli dovette cedere per motivi di salute e finanziari. Da quel momento in poi è cominciato una sorta di periodo d’oro per i gialloblu, che grazie all’imprenditore carpigiano ha ottenuto stabilità in Serie A.
La longevità della proprietà ne ha fatto il presidente con più stagioni nella massima serie (ben 10 partecipazioni su 13 totali, di cui 6 consecutive).
Il cambiamento che porterà Presidio Investors riguarderà anche l’organigramma societario. Tuttavia, per i primi mesi, secondo quanto filtra, il numero uno accompagnato da Simona Gioè e Sean Sogliano, continuerà a far parte dell’Hellas per permettere un cambiamento graduale. D’altra parte, i nuovi proprietari sono intenzionati a insediare un gruppo di dirigenti tedeschi che andrebbero a rimpiazzare parte del board già presente.
La sede di proprietà ha sicuramente costituito un fattore importante per la chiusura della trattativa. Un edificio unico nel quale poter lavorare fianco a fianco è il punto di partenza per la rivoluzione in vista.
Lo stadio invece riguarda uno degli obiettivi che pare si debbano raggiugere in breve tempo. Contatti con il Comune di Verona e progetto già in cantiere sono sinonimo di organizzazione e intenti ben definiti. Qualora tutto ciò dovesse andare in porto, si aprirebbe una nuova era per la città e la tifoseria.
Serie A
Como, Diao: “Qui c’è un progetto interessante, Joaquin e Manè i miei idoli”
Il calciatore del Como Assane Diao ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport sul momento che sta vivendo nel club lariano.
Il calciatore ex Real Betis mister e attualmente in forze al Como Assane Diao ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport relative al club lariano, sul suo stile di gioco e non solo.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’attaccante del Como Assane Diao ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport:
IL COMO CONOSCIUTO IN SPAGNA
“In passato magari in pochi conoscevano la squadra, ora però se ne parla. Ci sono tanti spagnoli e il progetto risulta sicuramente interessante. Credo che chiunque abbia avuto l’opportunità di vedere una nostra partita sia rimasto positivamente colpito dal gioco proposto. L’interesse nasce così”.
SI SENTE LA SPINTA DEL SINIGAGLIA
“Eccome! Giocare in casa è bellissimo, si avverte tanto l’affetto dei tifosi, come dopo la sconfitta immeritata col Milan. E anche contro l’Udinese, soprattutto quando siamo rimasti in dieci”.
COSA GLI HA DETTO FABREGAS
“Che sono arrivato in una squadra con grandi compagni e grandi progetti e che mi aiuterà a crescere come calciatore e uomo.”
4 ATTACCANTI PER 3 POSTI
“Alla fine credo che il progetto Como sia chiaro. Il club vuole crescere e per crescere c’è bisogno di tutti. Sono contento di avere compagni forti come loro. La competizione ti aiuta a crescere e a raggiungere gli obiettivi”.
BALOTELLI
“É un giocatore che ha fatto la storia e ho molto rispetto per lui. Come caratteristiche di gioco non penso però di assomigliargli. Siamo differenti”.
JOAQUIN
“Tutti i canterani del Betis amano Joaquin, è una leggenda del club, un esempio e un punto di riferimento. Poi amo tanto Sadio Mané, non solo perché è uno dei migliori calciatori del mondo, ma anche per la sua umiltà e per tutto quel che ha fatto per il Senegal».
Serie A
Milan, le critiche a La Penna avranno conseguenze
Nella nuova grana del Milan c’entra l’ex tecnico Paulo Fonseca: lui e il club verranno sanzionati per le dichiarazioni del portoghese contro l’arbitro La Penna.
Stando a quanto comunicato ufficialmente dalla FIGC in un comunicato stampa, Paulo Fonseca e il Milan hanno raggiunto un accordo per una sanzione pecuniaria a seguito delle dichiarazioni dell’ex allenatore rossonero contro l’arbitro La Penna.
Queste le dure parole di Fonseca contro l’arbitro della gara: “Voglio dire una cosa: sono sempre stato zitto mentre tutti parlano, ma sulla prima rete non ci sono episodi, quello che è successo è incredibile. Quello dell’arbitro è un lavoro difficile e lo so, ma sono stanco di vedere sempre le stesse cose. Non c’è rispetto nei confronti del Milan. Ne avevo paura. Era al Var in Atalanta-Udinese e si è visto cosa è successo in quella partita”.
Con l’accordo di patteggiamento raggiunto (ai sensi dell’art. 126 del Codice di Giustizia Sportiva), Fonseca è stato multato con una somma di 10.000 euro. La società rossonera, in qualità di responsabile oggettiva, è stata anch’essa sanzionata con una multa di 5.000 euro, come indicato nel comunicato.
L’ex tecnico era stato sottoposto a procedimento disciplinare per la violazione degli articoli 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva e 37, commi 1 e 2, del Regolamento del Settore Tecnico, sia autonomamente che in relazione all’art. 23 del Codice di Giustizia Sportiva.
L’accusa riguardava le dichiarazioni rilasciate al termine della gara Atalanta-Milan del 6 dicembre, valida per la 15ª giornata di Serie A, in cui aveva espresso giudizi lesivi nei confronti dell’arbitro Federico La Penna e, più in generale, dell’istituzione arbitrale.
Serie A
Atalanta, Percassi attacca Koopmeiners: “Ha sbagliato atteggiamento”
Il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, attacca l’ex giocatore della Dea, Teun Koopmeiners. La telenovela dell’olandese ha riempito l’estate bergamasca.
Antonio Percassi, patron dell’Atalanta, attacca a distanza Teun Koopmeiners, ex centrocampista della Dea ed ora in forza alla Juventus. L’addio dell’olandese da Zingonia è stata una vera e propria telenovela estiva con un lungo tira e molla tra la società bergamasca e il giocatore che hanno portato diverse controversie, con Koopmeiners a forzare, in maniera eccessiva, il passaggio alla Vecchia Signora.
Il numero uno della Dea si è soffermato inoltre sul comportamento dell’olandese a ridosso della finale di Supercoppa UEFA contro il Real Madrid.
Atalanta, le parole di Percassi
“Koop ha sbagliato proprio atteggiamento. Pensare che a inizio stagione avevamo l’ambizione di confermare tutti i top. E lui ha scansato perfino la finale di Supercoppa UEFA con il Real. Non c’era bisogno che arrivasse a tanto. Quando abbiamo incontrato la Juve è venuta a dirci che era dispiaciuto. Sì, però gliel’abbiamo detto chiaro: hai sbagliato! È anche un fatto di gratitudine”.
Gasperini è il miglior interprete dello stile Atalanta?
“Gli anni parlano per lui, ha battuto tutti i record. Se fu veramente sull’orlo dell’esonero il primo anno? Non era una situazione facile. Perse le prime 4 partite su
5. Aveva contro tutta la città e i tifosi. A un certo punto decisi di parlare alla squadra: ‘Non azzardatevi a pensare che mandiamo via lui. Lui è qui e continuerà a starci. Vedete di darci retta, altrimenti mandiamo via voi’. Guarda caso vinciamo la partita con il Crotone… E da lì inizia la risalita”.
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