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Genoa, Gilardino: “L’Inter squadra incredibile. Dobbiamo continuare a sognare. Vasquez è recuperato”

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gilardino

In vista della gara di San Siro il tecnico Alberto Gilardino presenta la gara in conferenza stampa dal centro sportivo “Gianluca Signorini” di Pegli.

Di seguito le sue parole:

Gilardino

Che cosa ti aspetti dalla partita di domani?
“
Che dobbiamo continuare a sognare e ad interpretare le gare con grandissimo spirito di sacrificio e umiltà. Rimanere aggrappati alla gara grazie ad atteggiamento e prestazione. I ragazzi si meritano una partita del genere per il percorso che stanno facendo. L’Inter è una delle prime in Europa, il merito è di Inzaghi e dell’Inter per cosa sono riusciti a creare e a dimostrare in questi anni e in questa stagione. Dobbiamo essere concentrati e determinati nella gara esaltandoci anche nei momenti di difficoltà”.

Come stanno gli infortunati?
“Haps, Matturro e Ankeye saranno ancora fuori. Vasquez è recuperato”.

Come va interpretata la gara di domani?
“Dobbiamo pensare di interpretare la partita nel modo giusto dal punto di vista dell’atteggiamento. Nella gara ci saranno più partite e noi dovremo essere bravi a giocarle sapendo la grandissima qualità della squadra e del momento strepitoso che stanno attraversando ma consapevoli del percorso che stanno facendo i nostri ragazzi. E’ normale che ci sarà da correre e faticare ma noi dovremo esser bravi ad esaltarci”.

Quali corde si possono toccare in vista della gara di domani?
Dobbiamo fare punti e andare forte. Il nostro pensiero è che dobbiamo fare il meglio, non c’è ancora una certezza matematica e noi dobbiamo fare punti per raggiungere il primo step dei 40 punti”.

Come giudichi il lavoro di Inzaghi?
“L’Inter è una squadra incredibile per quanto riguarda gli interpreti ma hanno anche un’idea in testa. Per il loro spirito, per quanto si sacrificano sono sensazioni che poi un allenatore va a stimolare e a lavorare oltre all’aspetto tattico. Si è riuscita a modellare in questa stagione in base agli interpreti che vanno ad utilizzare in campo e Inzaghi è stato bravo a dare un’identità ben precisa a questa Inter”.

Inzaghi è l’allenatore con la miglior media punti dell’Inter. La tua statistica è simile: cosa significa per te?
“
Lavoro, lavoro e lavoro. Rispecchia la volontà che cerco di trasmettere alla squadra e che mi porta a venire qua al campo e motivare lo staff per cercare di superare ogni limite che possiamo avere con l’atteggiamento e la perseveranza nel lavoro quotidiano. Questo mi rende felice ma non basta perché abbiamo la volontà di dimostrare e fare bene”.

Cosa ti ha fatto più piacere di questi mesi?
“Quello che ho detto sempre, ho avuto la possibilità di giocare con questa maglia, è che ho percepito l’attaccamento al nostro popolo. Ma l’essere riusciti a creare un amore intenso fra squadra e tifosi credo sia una delle cose che mi rende felice e orgoglioso e rende orgogliosi i giocatori. Se penso al mio percorso è stato un crescendo di lavoro e miglioramento ma anche di sconfitte dove può modellarsi. Mi aspetto molto in queste ultime gare di campionato dalla squadra perchè c’è la volontà e la disponibilità di fare bene. E noi vogliamo crederci fino in fondo”.

Sarà sempre il solito Genoa?
“
Ci saranno momenti della partita dove dovremo esser bravi a difenderci. Si è difeso anche l’Atletico giocando un’ottima partita. Dobbiamo avere la consapevolezza di difenderci con ferocia. Quando abbiamo la palla dobbiamo giocare con personalità. Personalità e coraggio con all’interno questo spirito di grandissima sofferenza e umiltà quando non abbiamo il pallone”

Tanti giocatori hanno rinnovato il loro contratto.
“Sono felice che tanti ragazzi stiano prolungando il loro contratto perché vuol dire che c’è la volontà da parte della società di tenere un blocco di giocatori, di crescere e da parte dei ragazzi di rimanere. Dobbiamo continuare a lavorare per la loro crescita”.

Che punti deboli ha l’Inter?
“Ad oggi ha dimostrato di non averne. Nei singoli giocatori del reparto difensivo non c’è Acerbi e gioca Pavard o De Vrij. Ha Carlos Augusto e Dumfries, in mezzo non gioca Calhanoglu e c’è Asllani. Davanti non gioca Lautaro e c’è Sanchez. Noi dobbiamo pensare ad avere coraggio e sofferenza quando non avremo la palla e di grande personalità quando ce l’avremo”.

Tanti ex attaccanti stanno facendo bene il ruolo di allenatore.
“Io credo che significhi poco e nulla. Si diceva che difensori o centrocampisti fossero più pronti degli attaccanti a fare gli allenatori. Poi si è dimostrato di no. Quando uno studia, sbaglia e cresce può fare questo mestiere”.

Com’è la crescita dei giocatori che sono arrivati dopo?
“Sapete tutti che c’è grande difficoltà nel fare la formazione, soprattutto nei primi undici. I ragazzi vanno a duemila all’ora, ci sono giocatori che ultimamente, come Strootman e Malinovskyi o Spence e Vitinha, stanno giocando poco o nulla. Ma in campo vanno forte e questi sono segnali importanti per il gruppo. Quando giocatori che, con la loro esperienza, hanno questo tipo di atteggiamento è tanta roba, vuol dire che ci siamo. Sono quindi consapevole che ho giocatori che possono entrare e determinare. C’è una mentalità e una cultura del lavoro importante e dobbiamo mantenerla fino al 26 maggio”.

Un commento sulle polemiche arbitrali?
“Quanti sono? Arbitro, assistenti, quarto uomo, VAR. Dobbiamo metterne altri? No. Siamo umani e facciano errori. Non mi va di polemizzare e devo pensare alla mia squadra”.

Serie A

Inter-Torino, i precedenti

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Inter-Torino, Lautaro Martinez

Stamattina alle 12:30 andrà in scena il match Inter-Torino. Ecco quali sono le statistiche e i precedenti tra le due squadre di Serie A.

Oggi è giorno di Inter-Torino, partita valevole per la 34esima giornata del campionato di Serie A: ecco cosa c’è da sapere sul match che si terrà oggi a San Siro.

Indice

Inter-Torino, i confronti diretti

Questa sarà la 160esima volta in cui Inter e Torino si sfideranno in Serie A. Gli nerazzurri hanno vinto 73 volte, mentre i granata solo 36. Ci sono stati anche 50 pareggi.

Il risultato più comune tra Inter e Torino in Serie A è l’1-0 a favore degli interisti, verificatosi in 24 occasioni. L’ultimo c’è stato il 3 giugno 2023, con un gol di Marcelo Brozovic.

Il Torino ha affrontato l’Inter più volte di qualsiasi altra squadra in Serie A: un totale di 159 volte.

Le statistiche dei lunch match delle 12:30

L’Inter ha vinto le ultime quattro partite giocate alle 12:30 (contro Empoli, Lazio e Hellas Verona), stabilendo una nuova striscia vincente record per il club nerazzurro a quell’orario, con un totale di 9-2.

Dall’altra parte, il Torino ha mantenuto la porta inviolata nelle ultime quattro partite giocate alle 12:30 in Serie A, pareggiando 0-0 in due di esse (contro Frosinone e Salernitana).

Le condizioni delle rispettive squadre

L’Inter ha vinto lo Scudetto con cinque turni d’anticipo, eguagliando il record della Juventus, la Fiorentina, il Napoli e il Torino.
Gli Interisti sono rimasti imbattuti nelle ultime 27 partite di campionato, registrando la seconda miglior striscia di imbattibilità nella loro storia in Serie A.

Il Torino ha pareggiato con il punteggio di 0-0 più volte in questa stagione (otto), e potrebbe pareggiare tre partite di fila in Serie A per la prima volta dal 2022.
Statistiche Generali:

Inter e Torino hanno registrato il maggior numero di clean sheet in questo campionato (rispettivamente 19 e 17). Entrambe le squadre sono tra le meno battute nel primo tempo in questa stagione tra i principali campionati europei.

Inter-Torino, i giocatori

Yann Sommer e Vanja Milinkovic-Savic sono tra i portieri con la più alta percentuale di parate in questo campionato.

Duván Zapata ha segnato in Serie A con quattro maglie diverse, incluso il Torino. L’Inter è l’avversaria contro cui Ivan Ilic ha segnato più di un gol.

Antonio Sanabria non ha mai vinto contro l’Inter in Serie A, ma ha segnato contro di loro.
David Okereke ha segnato due gol contro l’Inter la scorsa stagione.

Inter-Torino, gli allenatori

Simone Inzaghi ha vinto nove volte contro il Torino in Serie A, mentre Ivan Juric ha perso 10 delle 13 sfide contro l’Inter.

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Serie A

Juventus: Szczesny raggiunge quota 100 in bianconero!

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Szczesny

Il match tra Juventus e Milan conferma la difficile annata delle due formazioni, ma sancisce un traguardo importante per l’estremo difensore bianconero.

Juventus

Wojciech Szczesny player of Juventus, during the match of the Italian SerieA league between Napoli vs Juventus, final result 2-1, match played at the Diego Armando Maradona stadium. Naples, Italy, September 11, 2021.

Nella match di ieri all’Allianz Stadium di Torino tra Juventus e Milan, Wojciech Szczesny ha raggiunto un traguardo davvero importante: sono infatti 100 le partite in bianconero in cui non ha subito goal (in tutte le competizioni).

In realtà le partite sono alcune in più: Szczesny ha giocato 3 gare con la Juventus senza subire goal ma non rimanendo in campo per 90′: contro lo Spezia 31 agosto 2022 (43 minuti), lo Sporting 13 aprile 2023 in Europa League (44 minuti) e contro il Bologna il 23 maggio 2021 (67 minuti).

Il dato, riguardante i clean sheet, si riferisce alle partite intere senza subire reti.

I numeri di Szczesny

Dalla sua prima stagione come primo portiere della Juventus (2018/19), Wojciech Szczesny è l’estremo difensore che vanta più clean sheet in Serie A: 68, almeno quattro in più di ogni pari ruolo.

Dal suo esordio in Serie A con la Juventus, nel settembre 2017, Wojciech Szczesny ha parato 8 dei 31 rigori fronteggiati in campionato: nessuno ha fatto meglio nel periodo (8 anche per Andrea Consigli, il quale ne ha però affrontati 45).

Wojciech Szczesny è l’unico portiere ad aver servito un assist con la Juventus in Serie A nelle ultime 20 stagioni del torneo (dal 2004/05), per il goal di Morata al minuto 47 della vittoria esterna per 4-1 sul Bologna il 23 maggio 2021.

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Serie A

Lazio, la vittoria sul Verona sancisce il ritorno di Zaccagni

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Lazio, Zaccagni

La Lazio ha inanellato la quarta vittoria di fila ieri, contro l’Hellas Verona. A garantire il successo è stato anche il ritorno di Mattia Zaccagni. 

L’unico inciampo della Lazio è stato, in tempi recenti, la sconfitta al Derby contro la Roma: per il resto, il suo è un percorso di vittorie.

Anche l’ultima del 2 aprile contro la Juventus che, tuttavia, non è bastata per proseguire il cammino in Coppa Italia. Ma ieri, contro l’Hellas Verona, la Lazio ha ritrovato Mattia Zaccagni e un suo gol decisivo.

Al club biancoceleste è destinato a restare, dopo il recente rinnovo firmato fino al 2029. E ieri ha trovato la vittoria contro quella che è una sua ex squadra.

Lazio, il ritorno di Zaccagni

Nella prima partita contro l’Hellas Verona sotto la guida di Igor Tudor, l’ex gialloblu Zaccagni ha segnato il gol decisivo. Subentrato dopo un’ora al posto di Isaksen, ha cambiato il ritmo del gioco.

Il gol di Zaccagni è stato simbolico per i biancocelesti e per il giocatore stesso, che ha festeggiato sotto la Curva Nord baciando lo stemma del club.

I segnali positivi

La Lazio ha ricevuto diverse risposte positive, a cominciare dalla seconda partita consecutiva senza subire gol in Serie A dopo la vittoria per 1-0 contro il Genoa a Marassi.

Buone notizie arrivano anche da Kamada, assente contro la Juve per un problema al polpaccio, che è rientrato in campo come titolare. Tudor dimostra di avere grande fiducia nel giapponese, e questo potrebbe influenzare la sua permanenza nel club.

Kamada potrebbe diventare un punto fermo anche per la Lazio del futuro. Chi sicuramente lo sarà è Zaccagni.

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