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Genoa, Gilardino: “Ho rosicato per la partita per la gara di San Siro, il Monza è organizzato”

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Genoa, Gilardino

Il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Monza di Palladino.

Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida del Ferraris contro il Monza di Palladino.

Il Grifone vuole assolutamente dimenticare la discussa sconfitta a San Siro contro l’Inter davanti al proprio pubblico.

Genoa, Retegui

Genoa, le parole di Gilardino

Oggi è l’8 marzo: un augurio alle tifose.
“Cogliamo l’occasione visto che è la festa della donna di fare un augurio a tutte le tifose genoane. Io in famiglia ho tantissime donne e ho fatto loro gli auguri stamattina.
Noi abbiamo la fortuna di avere tante donne tifose del Genoa e ci permettono di riempire il nostro stadio e domani ci attendiamo una mano dal nostro pubblico. Come sempre stato in casa e trasferta, ma abbiamo bisogno da parte loro di un ulteriore sforzo da qui alla fine del campionato”.
Come affronterà il Monza domani?
“Il Monza è una squadra organizzata. Una squadra propositiva. Ha possibilità di cambiare modello tattico sia dall’inizio che a gara in corsa. E’ una squadra con tante opzioni offensive e tanto talento, con giocatori di gamba e fisicità. Le caratteristiche della squadra si abbinano molto bene.
Stanno facendo un percorso di crescita iniziato dalla scorsa stagione. Sarà una partita molto aperta. Noi abbiamo archiviato la partita dell’altra sera dove abbiamo speso tantissimo. Abbiamo recuperato le energie e da parte nostra dobbiamo avere una forte ambizione e una grandissima consapevolezza di fare una partita da Genoa”.
Gudmundsson sta attraversando un periodo di un po’ di calo.
“Credo sia fisiologico in una stagione per un giocatore avere dei momenti al top e momenti ‘normali’, diciamo. Ma i momenti normali di Gudmundsson possono essere decisivi. Mi aspetto tanto da Albert, deve focalizzarsi sulle giocate. Deve mettersi nella condizione di farsi trovare e noi di cercarlo per farlo esprimere al massimo”.
Quanto è complicato la gestione in determinati settori specialmente a centrocampo?
“Abbiamo Malinovskyi, che ha recuperato da uno stato influenzale, e poi ci sono tanti giocatori da valutare a causa della grande spesa di energia di lunedì sera. Le scelte sono importanti e alzano il livello di qualità degli allenamenti. Poi è normale che ho lo la necessità di scegliere per la strategia”.
Come vedi Vitinha?
“Sta facendo un percorso di crescita, si allena forte e anche con lui si stanno facendo delle valutazioni. Può essere decisivo partendo dalla panchina e ha fatto molto bene a Milano”.
Su Messias dove lo vedi meglio in campo?
“Bisogna chiedere dove gli piace di più (sorride ndr). Centralmente, quando conduce palla, può diventare devastante ma anche quando parte lateralmente. Anche nella fase difensiva è un giocatore duttile”.
Gudmundsson alle spalle Vitinha e Retegui può essere riproposta?
“Sono situazioni che mi piacciono molto. Più un allenatore ha un livello qualitativo alto e più deve trovare un modo per farli giocare insieme. C’è bisogno però di avere un equilibrio tattico all’interno di una gara. La volontà però è di riproporla”.
Con l’assenza di Vasquez può traslare a sinistra De Winter?
“Koni può giocare in quella posizione così come Cittadini o Vogliacco. I difensori, nell’interpretazione della paritta possono ruotare la loro posizione. Sono tutti pronti, c’è voglia di far bene. Loro probabilmente avranno di fronte un giocatore di riferimento rispetto all’andata come è Djuric ma al fianco ci sono giocatori con gamba. C’è da valutare la disposizione tattica del Monza”.
Cosa hai detto ai ragazzi dopo la gara di San Siro?
“Sono sicuro che i ragazzi siano d’accordo perché ho avuto un sentimento di incazzatura in settimana, sentimento che dobbiamo portarci fino a domani sera. Giocare così bene nel secondo tempo e non portare a casa punti ci ha fatto rosicare. Ho rosicato per la partita e questo sentimento dobbiamo trasformarlo in energia positiva”.
Dalla Spagna hanno detto che il Genoa è una piccola squadra che sta crescendo.
“Sono contento perché stiamo facendo un percorso di crescita importante. Dobbiamo mantenere questi standard e non possiamo precludere da questo DNA”.
Quando si cambia un allenatore in corsa si dice che “si deve dare una scossa”. Tu, Palladino e De Rossi state dimostrando che non avete solo fatto questo.
“Sono felice che ci siano tanti allenatori giovani che stanno facendo bene. Le mie energie le sto spendendo giorno dopo giorno per i ragazzi e per il Genoa. Come ho detto loro stamattina, dobbiamo ancora fare uno step e questo step passa attraverso le prestazioni.
Questa consapevolezza dobbiamo averla dentro di noi. Dobbiamo andare a prenderci dei punti che ci permettano di fare un passo avanti”.
La tifoseria, dopo la sfida di San Siro, ha detto che quella è stata una giornata storica. Che sensazioni ti ha dato aver fatto quel tipo di partita?
“Ci tenevamo tanto per la splendida accoglienza che ci hanno riservato i nostri tifosi a San Siro. E’ l’ennesima prova, se mai ce ne fosse bisogno, dell’amore che hanno per la squadra. Dobbiamo andare oltre i limiti e insieme al nostro popolo può essere un po’ più semplice il percorso”.

Serie A

Juventus, Marchisio: “Sono troppi anni che si sbaglia la ricostruzione della squadra. Alcuni giocatori non hanno capito che significa stare alla Juve…”

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Juventus

Juventus – Claudio Marchisio è stato ospite de “La Tripletta”, podcast de La Gazzetta dello Sport, dove ha detto la sua sul momento della sua ex squadra.

A seguire un estratto dell’intervista 

Juventus, Marchisio: “David trotterella…”

IL FLOP DI MERCATO
“Secondo me non si possono spendere così tanti soldi ogni anno, cambiando tanti giocatori. Devi riconoscere qual è il tuo livello e cambiare poco, non rimescolare tutto. Bisogna dare solidità al progetto e questo da alcuni anni non accade”.

PROBLEMA LEADERSHIP?
“No, bisogna avere qualcosa di più da tutti. Mi sembra ci siano giocatori che non hanno capito che cosa voglia dire indossare la maglia della Juve. Jonathan David entra in campo e trotterella: tu sei alla Juventus in situazione di difficoltà, ci deve essere un atteggiamento diverso. Questo vede oggi il tifoso: tanti non stanno dando tutto quello che serve”

Juventus

Jonathan David punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

MERCATO E CHIELLINI
“Quale giocatore avrebbe dovuto essere oggi alla Juventus? Ne dico uno: Donnarumma. Non dovevi fartelo scappare, come Frattesi, per un percorso italiano. Ora, nello spogliatoio, chi racconta che cosa è la Juve? Chiellini? Mapisco le responsabilità e il periodo di Giorgio, che non è semplice. Gli voglio tanto bene, lo vedo tanto magro, gli dico sempre che deve mangiare qualche bistecca in più ma so che sta dando tutto sé stesso e non si può fare tutto da solo. Io, da tifoso, ho una gran paura di non andare in Champions”.
SPALLETTI
“Se è la persona giusta? Per me sì, per spessore ed esperienza. Ha bisogno di tanta fiducia. Penso fosse l’unico pronto ad accettare una panchina con tante difficoltà”.
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Serie A

Lazio, gennaio decisivo: il mercato sancirà le ambizioni

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La Lazio attende gennaio tra entusiasmo e timori: Sarri vuole rinforzi veri, ma il mercato dipenderà da uscite, budget e ambizioni della società.

In casa Lazio cresce l’impazienza per capire quale sarà il reale impatto del mercato di gennaio. Il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Milan ha portato nuovo entusiasmo, ma il pareggio in campionato contro il Bologna lo ha subito raffreddato. Non per la prestazione, che è stata di altissimo livello anche in dieci uomini e avrebbe meritato i tre punti, quanto per la classifica che lascia in eredità. 

Nell’ultima giornata i biancocelesti sono stati superati da Sassuolo e Cremonese e si ritrovano ora al decimo posto, con la zona Europa distante cinque punti. Un margine tutt’altro che proibitivo, ma che va accorciato recuperando gli indisponibili e, soprattutto, con l’arrivo di qualche nuovo acquisto.

Lazio

MATTEO CANCELLIERI E VALENTIN CASTELLANOS RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lazio, gennaio è un’incognita

Da mesi Sarri chiede rinforzi, soprattutto tra centrocampo e attacco. Lato società, però, regna il silenzio: tifosi e allenatore non sanno nemmeno se sarà possibile intervenire sul mercato. La priorità della dirigenza è evitare un’altra estate con blocchi o limitazioni, e per farlo servono uscite e plusvalenze, con un profilo di mercato orientato più a colpi a parametro zero, come Insigne, o a investimenti molto mirati e a basso costo. 

Sarri, però, è stato chiaro: se i nuovi arrivi non aumenteranno realmente il livello tecnico della squadra, allora è meglio non farli. Il tecnico sta portando avanti un lavoro enorme con ciò che ha a disposizione, spesso in emergenza, e un segnale forte dalla società sarebbe il giusto premio al percorso intrapreso.

Gennaio sarà dunque un mese chiave, quello che dirà davvero quali sono le ambizioni del club. La Lazio ha ancora tutto il tempo per rientrare nella corsa europea, ma servono scelte chiare: rinforzi mirati, cessioni intelligenti e la volontà di sostenere un progetto tecnico che sta funzionando nonostante le difficoltà. 

I tifosi attendono risposte, Sarri anche di più. E ora tocca alla società dimostrare di voler crescere con la sua squadra e con il suo allenatore.

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Serie A

Cremonese e Sassuolo, due favole che sognano in grande

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Cremonese-Lecce

In queste 14 giornate di Serie A ci sono stati diversi colpi di scena e nello specifico due squadre stanno stupendo tutti. Cremonese e Sassuolo sono due favole.

Le sorprese in questo inizio di stagione non finiscono mai e tra quelle più grandi riguardano due neopromosse che stanno continuando a vincere e convincere.

Cremonese e Sassuolo, due neopromosse con l’indole delle grandi

Spesso la Serie A rappresenta lo scoglio più difficile da affrontare se si arriva dalla categoria inferiore, non è però il caso di grigiorossi e neroverdi che ultimamente stanno raccogliendo ottimi risultati.

La scorsa stagione una ha dominato il campionato di Serie B e recuperato la massima categoria dopo una sola stagione mentre l’altra ha vinto i playoff in finale contro lo Spezia, tornando tra le grandi del calcio italiano dopo la retrocessione del 2023. Dal punto di vista del mercato entrambe si sono mosse concretamente, aggiungendo alla rosa elementi di esperienza ma anche giovani promesse che si stanno effettivamente rivelando adatte alla categoria.

cremonese e Sassuolo

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )

Il rendimento

Partendo dalla squadra di Grosso, il bilancio per queste prime 14 partite recita: 6 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. Tra i successi spiccano quelli contro AtalantaLazio Fiorentina ma allo stesso modo stanno incidendo fortemente anche quelli contro Hellas VeronaUdinese Cagliari. Nonostante gli alti e bassi di Berardi (oggi infortunato), il resto della squadra sta rendendo molto al di sopra delle aspettative grazie ad un gioco offensivo e frizzante che permette anche di difendere mantenendo il controllo del gioco. Tante occasioni e dominio della trequarti avversaria hanno finora inciso positivamente su alcune delle prestazioni del Sassuolo che si trova ora a 3 punti dalla Juventus da un piazzamento europeo.

Allo stesso modo la Cremonese di Nicola può dire di poter puntare ai bianconeri visto il piazzamento e le ultime prestazioni, soprattutto contro Bologna Lecce, hanno portato alle stelle l’entusiasmo dei tifosi. Tra la doppietta di Jamie Vardy al Dall’Ara e il ritorno alla vittoria in casa grazie a Bonazzoli Sanabria, l’attenzione attorno ai grigiorossi è aumentata notevolmente. Le 5 vittorie, i 5 pareggi e le “sole” 4 sconfitte dimostrano l’ottimo impatto della Cremo sulla Serie A dopo la promozione. Il mercato in questo senso ha avuto un impatto devastante visto che anche in difesa la situazione è piuttosto positiva. Diciassette gol subiti, 3 in più rispetto alla Juventus e gli stessi dell’Atalanta, uniti ai diciotto segnati, restituiscono un bilancio più che importante.

Entrambe sono nella posizione di poter sognare e come sappiamo non costa nulla, ma tutto starà nella continuità e nel calendario.

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