Serie A
Frosinone, Di Francesco: “Con la Roma grande primo tempo. Sulla Juve…”
Il tecnico del Frosinone Eusebio Di Francesco ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista del match di domenica contro la Juventus. Di seguito le sue parole.
Le parole di Di Francesco
Al Frosinone potrebbe bastare la prestazione con la Roma per tornare da Torino con un risultato positivo?
“Questo non saprei dirlo, sicuramente con la Roma abbiamo fatto un grande primo tempo. Quando si gioca con grande squadra, ma anche con le medie non si può pensare di poter dominare per 70-80 minuti, capita anche alle grandi. La differenza sta nel concretizzare quando capitano le occasioni. Dobbiamo comunque sempre imparare a difendere meglio, anche se con la Roma abbiamo dato poche possibilità di essere pericolosa. Non so se a Torino basterà la bella prestazione, sicuramente dovrà girare dalla parte giusta e noi dovremo essere cinici”
Lavora dal punto di vista psicologico o tecnico per migliorare la fase realizzativa?
“Rispetto alle squadre che lottano per retrocedere, abbiamo fatto tanti gol. Nelle ultime due giornate ci siamo un po’ fermati realizzando solo un gol ma abbiamo creato tanto pericoli. Ora prevale anche l’aspetto psicologico più che tecnico. Detto questo dobbiamo partire sempre da una grande difensiva per poter pensare di offendere bene”
Bisogna ritrovare cattiveria e grinta?
“Se abbiamo fatto un primo tempo del genere credo che ci sia stata cattiveria e grinta. Questo deve essere alla base per un calciatore altrimenti non si può giocare. Normale che dal punto di vista psicologico dopo un primo tempo del genere trovarsi sotto un po’ ha pesato. Il Calcio non dà tempo di preparare le gare nell’intervallo. Ho provato con i cambi a dare brio in avanti ma abbiamo beccato il secondo gol che ci ha tagliato le gambe. Quando si gioca una gara del genere la rabbia è quella di aver fatto una grande prestazione e non essere ripagati. In prospettiva futura bisogna ripulirsi da questo e reagire. La Roma sicuramente quando è in vantaggio sa gestire meglio di altre, però secondo me l’aspetto mentale soprattutto a livello di positività bisogna ricrearlo intorno a questa squadra. Tutti sapevamo di dover affrontare momenti difficili ma penso che chiunque avrebbe firmato per essere ora a 23 punti. Qualcosa prima o poi ci dovrà tornare perchè meritiamo di più di quanto abbiamo raccolto”
Cambia qualcosa se la Juve non giocherà 3-5-2?
“Cambia tanto, ma ogni giorno leggo modulo diversi. E’ pretattica, sono sincero anche noi ci stiamo preparando in diversi modi in base a quello che sarà il loro schieramento. Più che cambiare sistema di gioco, cambiano le caratteristiche dei calciatori in campo”
Serie A
Lazio-Cremonese 0-0, all’Olimpico regna la noia
All’Olimpico finisce 0-0 Lazio-Cremonese, poche emozioni e possibile svolta nel finale ma il risultato non si sblocca con le squadre che si dividono la posta.
La 16° giornata, formato spezzatino, di Serie A si è aperta a Roma con la sfida tra i biancocelesti di Sarri e i grigiorossi guidati da Davide Nicola.
Lazio-Cremonese 0-0, mancato l’aggancio alla zona Europa
Match decisamente bloccato per tutta la durata del primo tempo con tanti errori in impostazione dei padroni di casa, che più di qualche volta hanno rischiato di favorire le ripartenze di Bonazzoli e Vardy. L’assenza di Zaccagni pesa e Pedro non da più le garanzie di un tempo, sulla fascia opposta invece un ispirato Cancellieri è stato più volte coinvolto nella manovra offensiva.
Dall’altra parte il centrocampo formato da Bondo, Folino, Barbieri, Grassi e Pezzella ha inizialmente retto bene la qualità di Guendouzi e nella ripresa il copione, almeno nella prima parte, è stato lo stesso. Poche occasioni e partita sugli scudi per più di un’ora, i cambi hanno visto il rientro dopo il rosso nel derby di Belahyane insieme a Noslin.
I due ex Hellas Verona, in particolare l’olandese, hanno inciso positivamente ma non sono bastati a sbloccare il risultato in favore dei biancocelesti. All’Olimpico regna la noia per tutto il resto del secondo tempo, senza emozioni e occasioni degne di nota.
Il picco si raggiunge negli ultimi secondi di partita quando uno strappo di Guendouzi lancia Cancellieri davanti al portiere, che viene steso al limite dell’area da Ceccherini. Rosso diretto spulso e punzione dal limite dell’area a Cataldi che però spedisce alto di pochissimo.
Termina dunque 0-0 tra Lazio e Cremonese, i padroni di casa salgono a quota 23 punti mentre i lombardi toccano quota 21. Nel prossimo turno i biancocelesti saranno ospiti dell’Udinese mentre allo Zini arriverà il Napoli di Conte.

GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus-Roma, le formazioni ufficiali
Juventus-Roma, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bianconeri di Spalletti (padroni di casa) e i giallorossi di Gasperini.
Juventus-Roma, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; Openda. Allenatore: Luciano Spalletti.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Rensch, Ziolkowski, Mancini; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Serie A
Theo Hernandez su Maldini: “Io e Calabria a Milanello con la sua maglia”
Theo Hernandez critica la gestione del Milan e l’assenza di “milanismo” nel club dopo l’addio di Paolo Maldini, citando un episodio vissuto insieme a Calabria.
Theo Hernandez e il legame con Maldini
Theo Hernandez ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del Milan, sottolineando la mancanza di “milanismo” nel club. In un’intervista, il terzino sinistro ha rivelato che lui e il capitano Davide Calabria si erano presentati l’anno scorso a Milanello indossando la maglia di Paolo Maldini, un gesto che non è stato accolto favorevolmente da alcuni membri del club. Hernandez ha evidenziato come la rimozione di Maldini sia stata un errore, affermando che “hanno strappato una bandiera per nulla”.
L’assenza di una famiglia rossonera
Hernandez ha continuato a parlare della mancanza di identità nel Milan attuale, riferendosi alla partenza di Zlatan Ibrahimovic come un altro colpo importante per la squadra. Ha descritto gli anni passati come “magici”, sottolineando che il club aveva una forte identità familiare. Secondo il giocatore, la presenza di figure storiche come Maldini e Ibrahimovic è fondamentale per mantenere lo spirito e l’identità del Milan.

Theo Hernandez
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Fonte: l’account X di Schira
#TheoHernandez su #Maldini: “Io e Calabria l’anno scorso ci presentammo con la maglia di Paolo a Milanello, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra si sente mancanza di milanismo nel club. Eravamo una famiglia: sono stati anni magici” #Milan
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 20, 2025
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