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Fiorentina, vittoria che vale oro! Adesso serve altro…
La Fiorentina vince ma non convince. Una frase che torna spesso ad indicare come una vittoria, sudata, faticata e voluta abbia portato i tre punti, ma non ha dato quei segnali rassicuranti. Al termine di una settimana complicata e con l’assenza di Ribery forse era difficile aspettarsi di più, ma i problemi evidenziati dalla squadra di Iachini sono stati ancora una volta evidenti. Una Fiorentina che non si può tacciare d’inesperienza vista l’età media (26.4 anni) che ora si è alzata dopo l’ultimo mercato. Le parole di Iachini in sala stampa: “I ragazzi erano tesissimi dopo il 2-1…” non sono certo rassicuranti. I giocatori dopo le rimonte subìte con Inter e Spezia hanno rimcominciato a sentir le gambe tremare. La gara era iniziata bene, benissimo per i viola, 2-0 dopo venti minuti, ma poi il pallino del gioco è stato lasciato in mano all’Udinese che ha mostrato gioco per l’arco della partita. La Viola ha risposto con giocate individuali, palesando troppe difficoltà di costruzione della manovra, non mettendo mai i propri attaccanti in posizione utile per segnare.
Cosa non va
Tanta fatica per la Fiorentina a creare occasioni ma non solo: Vlahovic, Cutrone e Kouamé non hanno mai avuto la forza, la capacità di tenere il pallone, di far allungare la squadra, sempre sovrastati dalla difesa friulana. Callejon all’esordio in viola dal primo minuto è stato proposto da seconda punta, ruolo praticamente inedito per lo spagnolo, una sorta di vice Ribery. Il risultato è stato pessimo. Una scusante può essere una condizione fisica non ottimale, ma è evidente che da esterno destro alto può rendere in maniera maggiormente positiva. Lo stesso Ambarat autore di una prova positiva, si nota che ha maggior propensione ad attaccare l’avversario, a proporsi che a dirigere il gioco, dove pecca nel trattenere il pallone e causare a volte il contropiede avversario. Per ultimo, ieri sono usciti malconci sia Pezzella che Lirola che vanno a sommarsi a FR7: mercoledì arriverà il Padova in Coppa Italia, competizione da provare ad arrivare fino in fondo, magari proponendo qualche giocatore al momento non troppo impiegato.
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Stadio Roma, un intoppo rischia di bloccare i lavori
Il progetto dello Stadio della Roma va a rilento: ora un nuovo evento potrebbe rallentare i lavori per la costruzione del nuovo impianto in zona Pietralata.
È accaduto anche durante la costruzione delle linee metro nella Capitale: basta un ritrovamento per bloccare tutto. Lo stesso potrebbe accadere per lo Stadio della Roma, poiché nell’area di Pietralata sarebbe stato rivenuto un manufatto archeologico: un fatto che potrebbe rallentare i lavori per la costruzione.
Radio Roma Sound FM90 ha riportato che la Soprintendenza Speciale ha fissato un sopralluogo insieme all’archeologo incaricato dalla Roma. Ecco che cosa è riportato nel comunicato stampa:
“Nel comunicare che, dalle prime ricerche effettuate, non sembrerebbero risultare agli atti della Scrivente notizie in merito ad una precedente scoperta del manufatto – prossimo comunque al castellum aquae e alla cisterna di età romana individuati nelle indagini SDO degli anni ’90 del secolo scorso (webgis SSABAP www.archeositarproject.it, codice PA 14847 e 14580, codice OI 4011) – e che pertanto si ravvisa la necessità di effettuare un sopralluogo sul posto insieme all’archeologo incaricato per le attività archeologiche dalla AS Roma in data da concordare.
Si invita Codesta Amministrazione/Codesta Società a provvedere con urgenza alla messa in sicurezza dell’area interessata dalle evidenze, presso le quali – come indicato nella segnalazione del Comitato Popolare Monti di Pietralata – sarebbero “posizionate da ignoti delle reti posticce per impedire di caderci all’interno”.
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Milan, Furlani si piega ma non si spezza: la fiducia (condizionata) di Gerry Cardinale
Milan, andiamo ad analizzare qui di seguito alcune voci pervenute direttamente dai salotti del quarto piano di Via Aldo Rossi. La posizione di Giorgio Furlani non è ad oggi in discussione, ma…
La posizione di Giorgio Furlani all’interno dell’AC Milan è di certo ridimensionata. Nel momento in cui si chiuderà la stagione, verrà tirata una riga e inevitabilmente verranno fatte attente riflessioni, sarà impossibile non evidenziare le evidenti responsabilità dell’Amministratore Delegato, unite anche ai meriti ci mancherebbe, dell’attuale gestione.
La stagione, nonostante un secondo posto in campionato, non è certamente da ricordare. Eliminati dalla Champions League e dalla Coppa Italia, surclassati da ormai diverso tempo dall’Inter e con un allenatore che, col senno di poi, andava cambiato la scorsa stagione, quando – lo ricordiamo tutti – si pensò invece di cambiare il duo Maldini/Massara. Scelte forti, coraggiose, ma che giustamente devono essere analizzate e affrontate. Con le giuste conseguenze.
Siamo ragionevolmente certi, e queste sono le informazioni ricevute di recente, che Furlani verrà confermato, ma la fiducia non sarà incondizionata. Gerry Cardinale ha profonda stima per il dirigente, tuttavia la sua permanenza sarà apunto condizionata dai risultati e la scelta dell’allenatore sarà il primo aspetto. Riteniamo che il nuovo tecnico rossonero alla fine verrà scelto trai nomi della cordata Furlani/Moncada e quindi tendiamo a mettere in secondo piano Antonio Conte voluto invece da Zlatan Ibrahimovic e da gran parte dei tifosi.
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Milan, i tifosi bocciano Lopetegui: saranno ascoltati?
Milan, nella giornata di sabato abbiamo assistito a una vera e prorpia gogna mediatica nei confronti del tecnico spagnolo. Andiamo adesso a vedere cosa potrebbe accadere nelle prossime giornate.
Questa settimana sarà decisiva per la definizione del nuovo allenatore. Conquistata la matematica qualificazione alla Champions, la dirigenza rossonera adesso si concentrerà sul mercato. E come affermato dallo stesso Giorgio Furlani, questa attività è già iniziata. Quindi impellente la scelta del tecnico per condividerne le strategie.
Il nome di Julen Lopetegui continua ad essere molto caldo, sebbene non abbiamo alcun indicatore che si voglia o si possa chiudere con lui in tempi brevissimi. Dalla Premier League giungono voci che parte della dirigenza del West Ham non sarebbe d’accordo ad assoldare il tecnico spagnolo. Sempre le stesse voci riferiscono di contatti avviati con il Milan, cosa che peraltro sappiamo anche noi.
Il fatto che ci sia stata una vera sommossa popolare e che si sia mossa anche la Curva Sud di Milano potrà fare cambiare idea alla dirigenza? La risposta è nì. Potrebbe, ma non abbiamo certezza che questo accada. Sicuramente il Milan sta seguendo anche altri profili e, checché se ne dica, Antonio Conte continua ad essere un nome caldo e una pista ancora percorribile. Ma non solo il tecnico leccese, ci sono stati contatti con Fonseca, ma la richiesta è arrivata direttamente dai suoi agenti e non la consideriamo una pista calda.
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