Serie A
Fiorentina, domenica arriva l’Atalanta: i viola vogliono fare 4 su 4
Dopo la sconfitta di misura a Milano contro l’Inter, la Fiorentina è tornata al lavoro per preparare la sfida di domenica pomeriggio contro l’Atalanta di mister Gasperini. Sfida delicatissima questa, che sarà molto importante per le due squadre, soprattutto in chiave europea.
Firenze vuole il poker
La partita sarà giocata al Franchi, quello stadio dove fino ad ora in questa stagione la Fiorentina non ha fatto altro che vincere disputando sempre ottime prestazioni. Lo score gigliato in casa vanta la bellezza di 3 vittorie su 3 con 10 goal fatti e 1 subito. Una media importante, se si pensa che nelle ultime stagioni i viola non hanno impressionato più di tanto al Franchi, a parte nella stagione 2016/2017 con Paulo Sousa dove arrivò soltanto una sconfitta contro l’Empoli – ma anche altrettanti pareggi – e la prima stagione di Montella a Firenze nel 2012/2013, dove la squadra si sapeva sempre rifare dopo sconfitte fuori casa.
Tutti i fiorentini, però, hanno più che altro in mente le stagioni con Cesare Prandelli, dove il Franchi era ormai diventato a tutti gli effetto un muro invalicabile per tutti. Chissà che, anche quest’anno, non ritorni ad essere una bolgia per chiunque e un incubo per tutti gli avversari.
Testa a domenica, dunque, per centrare 4 vittorie su 4 e per far tornare il Franchi lo stadio temutissimo di una volta.
Pjaca e Gerson tornano titolari
La Fiorentina, contro i bergamaschi, dovrebbe tornare a giocare con la ‘squadra titolare’, ovvero con gli importanti ritorni dal 1′ di Pjaca al posto di Mirallas – magari ottima pedina a partita in corso – e di Gerson al posto di Edimilson. Pioli, quindi, sembrerebbe ancora intenzionato a non fare molto turnover, anche se prima o poi potrebbe toccare a Diks prendere il posto di Milenkovic in difesa, a Dabo o di Gerson o Veretout a centrocampo e ad Hancko di Biraghi. Lo slovacco, in teoria, starebbe scalando più posizioni di tutti gli altri panchinari. Vedremo…
Serie A
Torino, Cairo conferma la fiducia in Baroni
Il presidente del Torino Urbano Cairo difende il tecnico Baroni dopo la sconfitta con il Milan: “Non si discute, il tema non è l’allenatore”
La posizione del presidente del Torino
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha espresso forte sostegno all’attuale allenatore Marco Baroni, mettendo a tacere le voci di un possibile cambiamento in panchina. In un’intervista recente, Cairo ha affermato che “Baroni non si discute”, sottolineando che il problema della squadra non risiede nella guida tecnica. Questa dichiarazione arriva in risposta alle critiche e alle speculazioni che hanno circondato il club nelle ultime settimane.
Il Torino, nonostante alcune prestazioni altalenanti, sembra voler mantenere la sua fiducia nell’allenatore, cercando di lavorare sugli aspetti che influenzano il rendimento in campo. Cairo ha ribadito che il focus deve essere sui giocatori e sulle dinamiche interne della squadra, piuttosto che sulla figura dell’allenatore.

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Le prospettive per il futuro
Con il supporto confermato per Baroni, si apre un nuovo capitolo per il Torino, che dovrà affrontare le sfide future con determinazione e una visione chiara. La dirigenza sembra intenzionata a fornire all’allenatore tutte le risorse necessarie per migliorare le prestazioni e raggiungere gli obiettivi stagionali.
Il messaggio di Cairo è un chiaro invito a concentrarsi sui miglioramenti collettivi e a lavorare sull’unità del gruppo per affrontare le prossime partite con una mentalità vincente.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
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— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 8, 2025
Serie A
Genoa, squadra rivitalizzata dalla cura De Rossi
Con l’arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina del Genoa, la squadra sembra essersi totalmente ripresa: 8 punti in 4 partite e la zona salvezza che si allontana
Il Genoa ad inizio campionato sembrava una squadra priva di un’identità e destinata a combattere per la retrocessione fino all’ultima giornata.
Un po’ come successe nella passata stagione però, con il cambio in panchina Gilardino-Vieira, anche in questo caso la squadra ha ricevuto una forte scossa che sta portando ad ottimi risultati.
L’arrivo di De Rossi ha portato energie nuove alla rosa, che finalmente sta trovando una sua dimensione ed un carattere proprio. Da che i rossoblu sembravano essere quasi allo sbando, adesso la strada da seguire è piuttosto evidente e l’argomento salvezza si fa sempre più alla portata.

Genoa, media punti da prima della classe con De Rossi
Con l’arrivo dell’ex allenatore della Roma, il Genoa ha fatto un grande salto in classifica: 8 punti in 4 partite, con 2 pareggi e 2 vittorie.
L’unica nota negativa di questo inizio è stata la rotonda sconfitta in Coppa Italia contro l’Atalanta, passata abbastanza in osservata visto lo scarso interesse nei confronti della competizione. Per il resto l’andamento del grifone è stato quasi perfetto fino a questo momento.
Nella prossima giornata di Serie A a Marassi arriva l’Inter di Chivu e sarà un grande banco di prova per capire il livello di maturazione della squadra ligure.
Vedremo se il Genoa riuscirà a mantenere la striscia di risultati positivi anche dopo il confronto con una delle prime della classe.
Serie A
Torino, Baroni: “Prestazione molto buona, dobbiamo trovare forza mentale”
Il tecnico del Torino, Marco Baroni, ha avuto modo di esprimersi sulla partita contro il Milan. Ecco le parole dell’allenatore.

IVAN ILIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, le parole di Marco Baroni
“É mancata un po’ di pressione sulla palla, il Milan è una squadra forte e da questo punto di vista ci siamo abbassati un pochino: è una cosa che non dobbiamo fare, bisogna intensificare il lavoro ma vedo grande partecipazione. C’è da rimboccarsi le maniche, però credo che la prestazione sia stata molto buona”.
Manca la forza mentale per tutta la gara?
“La dobbiamo trovare, nel secondo tempo ho chiesto di non difendere il risultato perché sarebbe stato un errore. La squadra mi è piaciuta, adesso rientrerà Simeone che è un giocatore fondamentale per noi, così come Ismajli. Zapata ha ritrovato il gol. Ci sono anche cose positive e sono abituato a guardare quelle oltre alle cose sbagliate da valutare con la massima severità da parte mia”.
Perché Masina non è entrato subito?
“É uscito fuori il giocatore, loro hanno ripreso velocemente il gioco. La palla non è uscita fuori prima e l’azione è continuata, sono situazioni che ti penalizzano ma quando le cose non vano bene devi mettere maggior attenzione anche su queste cose. Però ho la massima fiducia nella squadra e dobbiamo guardare anche gli aspetti positivi della partita”.
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