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Un’Atalanta brutta e poco incisiva si inchina a una Fiorentina che conquista la vittoria grazie alla rete di Piatek, che condanna i nerazzurri. Poche le note positive, tanti gli errori.
Basta il colpo di Piatek alla Fiorentina per piegare un’Atalanta brutta e nervosa. I nerazzurri cedono di fronte all’organizzazione della squadra di Italiano, che sfrutta gli errori e le debolezze della Dea. Di seguito, le pagelle della partita.
Musso 6: positivo l’approccio, con un intervento prezioso su Sottil e un altro paio di interventi. L’unica pecca, decisiva, è sul gol di Piatek.
Toloi 6: nel complesso non naufraga e usa l’esperienza anche se soffre come tutta la difesa. Prende un’ammonizione che ci sta (dal 31′ st Scalvini sv).
Demiral 6,5: una buona partita marcando cliente più ostico della partita: Piatek. Se lo perde solo sull’azione del gol ed è un peccato, ma tiene la barra dritta e risulta il migliore della retroguardia.
Djimsiti 6: prestazione dignitosa, anche se ne esce ammonito. Tiene su Nico Gonzalez, che dalle sue parti non sfonda (dal 12′ st Pessina 5,5: di buono c’è solo la volontà, ma non basta).
Zappacosta 5: Nico Gonzalez lo mette in difficoltà e ciò lo condiziona anche in fase di spinta offensiva. Ci prova a sfondare ma non gli riesce mai (dal 12′ st Pezzella 6: cambio che dà vigore alla spinta sulla fascia, ma produce solo l’assist per il gol annullato a Malinovskyi).
De Roon 5,5: meglio nel secondo tempo, quando arretra il baricentro. Nella prima frazione soffre la cerniera mediana della Fiorentina, che lo mette molto in difficoltà e non gli consente la costruzione.
Koopmeiners 6,5: il migliore in campo in assoluto. Sbaglia una occasione facile che doveva essere concretizzata, ma è il solo ad avere lucidità.
Freuler 5,5: soffre più di De Roon gli omologhi viola, si fa saltare spesso e le palle lunghe lo scavalcano sempre troppo facilmente (dal 12′ st Pasalic 5: impalpabile, spento e senza iniziativa).
Hateboer 5,5: meglio di Zappacosta per tentativi di spinta, ma gli riesce poco l’affondo. Più efficace in copertura, nella ripresa cambia fascia ma la musica non cambia.
Malinovskyi 6,5: insieme a Koopmeiners, è quello che crea i pericoli maggiori. Gioca nello stretto e di prima, il fulcro della manovra è lui a gestirlo.
Boga 5,5: agisce da falso nove, ma è fuori contesto. Non sfrutta mai gli spunti di Malinovskyi, gira a vuoto (dal 36′ st Mihaila sv).
Gian Piero Gasperini 5: la sensazione che la brillantezza sia ai minimi c’è. L’ordine tattico rimane, ma la propulsione offensiva latita da troppo tempo. La reazione al gol annullato a Malinovskyi gli costa un cartellino rosso figlio del nervosismo.
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