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Empoli, Accardi: “La cessione di Baldanzi un’opportunità, Niang ha grande voglia. Su Nicola…”

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empoli

Il direttore sportivo dell’Empoli, Pietro Accardi, ha parlato in conferenza stampa soffermandosi sul calciomercato appena concluso.

Pietro Accardi, direttore sportivo dell’Empoli, è intervenuto in conferenza stampa a pochi giorni dalla chiusura della sessione di calciomercato invernale.

In particolare il dirigente azzurro si è soffermato sulla cessione di Baldanzi alla Roma e l’arrivo di Niang alla corte di Nicola.

Empoli

Empoli, le parole di Accardi

Perché la scelta di Nicola?
“Noi società abbiamo voluto dare un messaggio con l’arrivo di Nicola. Noi sappiamo che ci giochiamo tanto, lo abbiamo scelto per la voglia di compiere questa impresa, sapendo che è difficile ma non impossibile.
Il motivo è proprio questo: è un allenatore esperto e competente, che ha fatto già vedere di che pasta è fatto. La squadra, lo testimoniano anche i numeri, è diversa. Noi ci crediamo e sappiamo che fino alla fine dovremo sputare sangue”.
Qual è stata la meccanica della cessione di Baldanzi?
“Voi sapete benissimo che l’Empoli è una società virtuosa ma che sta anche attenta ai conti. Di conseguenza quando ci sono queste opportunità, sia per il calciatore che per la società, dobbiamo valutarle.
Ci sono momenti in cui la società in cui può decidere di non vendere, altri in cui decide invece di farlo. Qui è il gruppo a fare la differenza, non il singolo”.
Come si è protratta la trattativa Niang?
“Ho fatto una lunga chiacchierata con Niang e lui ci ha subito dato la disponibilità di venire a Empoli. Le dinamiche ci hanno portato ad aspettare, pensavamo si svincolasse ma poi abbiamo dovuto cambiare strategia.
Ho trovato un ragazzo molto motivato, sa quello che si gioca l’Empoli e quello che si gioca lui. Si è messo in discussione senza troppe pretese, con sei mesi di contratto e con rinnovo legato a obiettivi personali e di squadra. Questo ci ha dato la certezza di prenderlo, con lui abbiamo completato un reparto in cui mancavano certe caratteristiche”.
Perché avete preso Goglichidze e avete ceduto Guarino?
“Goglichidze è stata una operazione da Empoli, che nasce tre anni fa quando Levan Mchedlidze ci ha chiamato e ci ha detto che c’era un ragazzino interessante. Quest’anno c’è stata l’opportunità, anche per lo slot disponibile di extracomunitario.
Non parla benissimo né inglese né italiano, ma capisce benissimo quel che gli viene chiesto. Bisogna dargli la possibilità di crescere, siamo molto contenti di averlo con noi. Per quanto riguarda Guarino lui ha avuto sei mesi difficili, volevamo che giocasse con continuità e lo abbiamo mandato a Modena. All’interno della squadra abbiamo 2-3 giocatori che possono fare benissimo i braccetti della difesa a tre, non abbiamo ritenuto opportuno intervenire in difesa”.
Come è nata la trattativa per Niang?
“Noi stavamo cercando dei giocatori con certe caratteristiche, come primo obiettivo abbiamo preso Cerri, poi è nata l’opportunità Niang. Ci siamo fatti domande se sarebbe stato il caso di intervenire. La trattativa è nata i primi di gennaio, quando abbiamo capito che era una possibilità ci siamo presentati e lui fin da subito ha sposato il nostro progetto”.
Perché a gennaio e non in estate la cessione di Baldanzi?
“In estate erano stati già ceduti Parisi e Vicario, due cessioni importanti con cui avevamo incassato. Poi perché fondamentalmente la società non aveva l’esigenza di dover vendere da un punto di vista economico. Si è presentata un’opportunità importante per il ragazzo, per il bene della società noi siamo tenuti a prendere in considerazione queste cose perché quando si innescano questi meccanismi non puoi fermarli.
Quando investi sui giovani si sa che l’Empoli è un mezzo per farli andare in palcoscenici importanti. Il bene del ragazzo e della società erano quello di prendere in seria considerazione questa opportunità”.
Per Fazzini non ci sono state offerte?
“Fazzini è un giocatore che è molto considerato e che sta crescendo, ma non l’avremmo mai venduto a gennaio, perché pensiamo che debba fare un ulteriore step”.
Si aspettava un impatto così forte da parte di Nicola?
“Lo speravo questo sì, perché se l’abbiamo preso è che siamo convinti che fosse la persona giusta. Avevamo bisogno di un allenatore come lui, siamo contenti ma sappiamo di essere solo all’inizio del percorso”.
Avete scelto Zurkowski e Cerri per la loro voglia di rivalsa?
“Una delle motivazioni è questa ma non è la sola. Cercavamo certe caratteristiche e in loro le abbiamo trovate. La loro motivazione nello sposare il nostro progetto ha fatto la differenza.
Zurkowski lo possiamo considerare un figlio di Empoli, lo avremmo voluto riprendere anche prima. Sapevamo di riportare a casa un giocatore che ci avrebbe dato tanto sia dal punto di vista fisico e tattico, ma anche di senso di appartenenza. Lui ama questo ambiente e si vede in tutto quello che fa”.
Si aspetta un campionato così, con tantissime squadre coinvolte oppure questo equilibrio si romperà?
“Questo non possiamo saperlo, ma è un campionato particolare in cui fino alla fine ci giocheremo in tanti la Serie A. Il concetto è molto chiaro e semplice: il campionato quando gli altri decidono di farlo finire, ma se noi lottiamo ci sarà sempre il punto su punto.
Dipenderà molto da noi, siamo concentrati su quello che dobbiamo fare noi a prescindere da quello che fanno le altre”.

Serie A

Frosinone, tre punti importanti: la strada per la salvezza è ancora lunga

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Frosinone, Eusebio Di Francesco

Il Frosinone coglie tre punti importantissimi nell’anticipo del 34esimo turno: 3-0 alla Salernitana.

Tre punti quelli raccolti dai ragazzi di Di Francesco che portano i gialloblu a 31 punti, temporaneamente a +3 dalla zona salvezza. I gol di Soulè e Brescianini nella prima mezz’ora arrotondati da quello di Zortea nel finale lanciano il Frosinone per la volata finale per la salvezza.

Queste le parole del tecnico Di Francesco nell’immediato dopo gara a Sky: “La vittoria è meritata, non solo per la partita ma anche per il percorso che abbiamo fatto e le ultime gare dove le prestazioni non erano mai mancate. Questa squadra lavora con attenzione. Poi mi sono un po’ arrabbiato perché ci siamo messi in difficoltà da soli ma fa parte della crescita dei giocatori”.

Nelle ultime gare c’è stato anche un miglioramento nella fase difensiva della squadra laziale, tre cleen sheet nelle ultime quattro gare, le considerazioni del mister: “Per la prima volta ho schierato la stessa formazione per la terza gara consecutiva ed è un vantaggio. Dobbiamo continuare a voler fare la partita, oggi lo abbiamo fatto all’inizio, poi un po’ meno. Stiamo lavorando più di squadra e la solidità difensiva è fondamentale portarla fino in fondo al campionato”.

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Serie A

Monza: i convocati di Palladino per il match contro il Lecce

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palladino monza

Monza: la lista dei convocati di Raffaele Palladino per la trasferta di Lecce, in programma questo pomeriggio alle ore 15:00 contro i giallorossi 

Monza

Dany Mota

Il Monza sara impegnato nel match odierno contro il Lecce di mister Luca Gotti, fischio d’inizio in programma alle ore 15:00

Raffaele Palladino dovrà fare a meno di Mota Carvalho, Machin e Ciurria, mentre ci sarà Caprari dopo un lungo infortunio.

Di seguito la lista dei convocati:

Portieri: Di Gregorio, Sorrentino, Gori

Difensori: Donati, Izzo, Caldirola, Pedro Pereira, Birindelli, Pablo Marì, D’Ambrosio, Kyriakopoulos

Centrocampisti: Gagliardini, Akpa Akpro, Colpani, Pessina, Bondo

Attaccanti: Colombo, Djuric, Zerbin, V. Carboni, Maldini, Caprari, Ferraris, Vignato

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Serie A

Torino, Juric: “Fiducia in Ricci. Rush finale? Troveremo le più forti d’Italia”

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Torino-Monza, Juric - Depositphotos

 Il tecnico Ivan Juric presenterà, dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il lunch-match di domani a San Siro contro i nerazzurri.

Torino, juric

Fonte: pagina Facebook del Torino

Di  seguito le sue parole:

Mancano cinque gare: come sta la squadra?
“Ci aspettano belle partite contro le squadre più forti d’Italia. L’Inter ha vinto meritatamente e faccio i complimenti, dovremo essere al massimo per fare più punti possibili”

Come vede l’Inter?
“Giocano davanti al loro pubblico in uno stadio pieno, vorranno dimostrare il loro valore. A noi alla fine non deve interessarci, dobbiamo fare la nostra prestazione. Sono forti, vogliamo una grande gara”

Che tipo di partita sarà?
“Sia loro che noi cerchiamo di proporre le cose, come blocco lavoriamo bene e così prendiamo pochi gol”

Cosa ha detto dopo il Frosinone?
“Sono rimasto molto deluso, è la prima partita dopo l’Inter d’andata che non mi è proprio piaciuta. Non voglio più vedere quella roba là: nelle prossime cinque partite rivoglio la squadra mia, quella che non ha sbagliato nulla fino al Frosinone”

Cosa serve da Ilic, Vlasic e Sanabria?
“Sappiamo che hanno qualità per fare qualcosa in più”

Le voci sul suo futuro possono aver inciso?
“Le cose sono chiare da tempo. Per me la squadra è stata ad un livello alto, anche quando abbiamo perso. Nell’ultima gara c’è stato un campanello d’allarme: può succedere, ma spero non capiti più. Non credo siano le voci, ci siamo sempre comportati alla grande”

A lei danno fastidio le voci?
“Io non seguo niente, alleno e penso solo alla squadra. Non seguo le altre cose”

Cosa manca a Ricci?
“Ho tanta fiducia in lui. Il suo lavoro porterà i frutti: nelle ultime tre o quattro gare ho visto un giocatore maturo, che attacca e difende. Un giocatore completo che l’altro giorno ci è mancato. E’ a un buon punto del processo: gliel’ho detto, sta comandando le situazioni. E ha una condizione fisica ottimale. Avrà un futuro grandioso”

Dove giocherà Tameze?
“E’ un professionista di livello assoluto, è uno dei pochi che salvo contro il Frosinone. Si merita di tornare in mezzo, là respira e potrebbe tornare a centrocampo”

Ha qualche rimpianto in questo triennio?
“Dobbiamo fare bene queste cinque gare, possono darci o togliere tanto. Alla fine si faranno i conti: ci sono tante cose positive e tante che si potevano fare meglio”

Ora è accantonato il discorso di avvicinare chi sta davanti?
“Mi dispiace per i punti, in realtà c’è ancora tempo per raggiungere un grande obiettivo. Contro il Frosinone può non essere una tragedia il pareggio, ci sono altre gare in cui abbiamo perso ma ho goduto per la prestazione. Anche se avessimo vinto contro il Frosinone, la prestazione sarebbe stata negativa: la mia grande delusione è questa, non era la mia squadra in niente ed è stata passiva. C’è stato un calo generale, il mio rammarico è questo”

Credete ancora nell’Europa?
“Siamo tutti tristi e delusi per il Frosinone, ma dopo il derby eravamo entusisasti così come dopo le prestazioni molto alte delle gare precedenti. Dobbiamo tornare a fare quello. Troveremo l’Inter che è campione, il Bologna che gioca in maniera fantastica, ma dobbiamo tornare a quei livelli. Spero di competere con le prossime avversarie”

Siete un po’ Zapata dipendenti?
“Non credo. Nell’ultima partita aveva un po’ stanchezza, lo dicono anche i dati. Ma ci sono altri giocatori che devono alzare il livello in certe situazioni per non essere Zapata dipendenti”

Come mai così pochi giocatori in gol?
“Non so cosa rispondere…Provi sempre ad andare in gol con tanti giocatori, qui ci siamo solo riusciti. Sarà la storia del giocatore che è così? Non lo so, sicuramente in passato non ho mai avuto un attaccante da 20 gol, però avevo tanti giocatori che segnavano. Quest’anno abbiamo fatto meno, abbiamo un attaccante che ha reso molto bene ma altri hanno fatto a livello di gol. E non so dire il perché”

Era preventivabile che Sanabria potesse tornare a segnare un po’ meno, come dice la sua carriera?
“Io parto sempre con ottimismo, se lo ha fatto una volta si può ripetere. L’anno scorso ha fatto il record e tutti eravamo convinti che potesse farne anche di più. Ci sono altri giocatori che hanno fatto federe certe cose e poi hanno fatto meno. Tonny può fare molto bene in queste ultime gare, è stato anche sfortunato tra pali e parate dei portieri: ha la capacità per andare sempre in doppia cifra”

Cosa ne pensa sulla terna arbitrale tutta femminile?
“Mi auguro che diventi una cosa normale, che le ragazze migliorino e che non ci soffermiamo più se l’arbitro è maschio o femmina. E’ una gran bella cosa”

Contro l’Inter può tornare Masina?
“A sinistra non abbiamo avuto grandi risultati, non c’è stato ciò che speravamo di ottenere. Masina è più un terzo, potresti spostare Rodriguez più avanti: Masina ha sempre fatto bene, vediamo per domani”

Chi sono gli infortunati?
“Pellegri torna, Sazonov no. Poi gli altri sono fuori: gli stop di Schuurs e Djidji ci hanno penalizzato, anche perché abbiamo messo dietro Tameze e lo abbiamo tolto da davanti. E’ una cosa che ci ha penalizzati. Adesso siamo pochi, dopo gennaio siamo di meno e abbiamo poche soluzioni anche durante la gara. Siamo stati sfortunati con gli infortuni tipo Gineitis, Schuurs e Djidji, tutti traumatici. Abbiamo praticamente evitato lesioni muscolari, ci è andata male con spalle e ginocchia e sono infortuni per cui non puoi fare nulla”

C’è la possibilità di vedere qualche esordio dei giovani della Primavera?
“Noi siamo attenti alla Primavera, li conosciamo tutti. Un giovane puoi anche farlo esordire, ma non so se ha senso. Noi se puntiamo su Gineitis lo facciamo sul serio. Ci sono tanti ragazzi competitivi, come concetto vorrei che questi ragazzi se lo meritassero e se lo conquistassero come Gineitis. Sarebbe una cosa bella che un giocatore del settore giovanile arrivi in prima squadra seriamente, non come un regalino”

L’augurio è che l’anno prossimo non si faccia male nessuno
“Speriamo che nessun giocatore del Toro si faccia male….(ride,

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