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Del Piero: «Mi piacerebbe tornare alla Juve in futuro! È parte della mia vita, è il mio club. Su Zidane…”

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Alex Del Piero ha recentemente rilasciato un’intervista alla CBS, nella quale ha ripercorso alcuni momenti chiave della sua carriera con la Juventus e ha affrontato anche il tema del suo possibile futuro all’interno del club bianconero.

 

del piero

Laureus Academy Member Alessandro del Piero poses with The Laureus World Sports Award trophy during the Laureus World Sports Awards 2024 nominations announcement at Real Casa de Correos on February 26, 2024 in Madrid, Spain

Del Piero ha rivissuto i successi e le sfide che ha affrontato durante la sua straordinaria carriera, durata quasi 20 anni con la Juventus.

Ha parlato delle emozioni provate nel vincere trofei importanti come la Champions League, ma anche delle difficoltà affrontate, come la retrocessione in Serie B dopo lo scandalo di Calciopoli, sottolineando come quei momenti abbiano rafforzato il legame tra lui e il club.

Riguardo al suo futuro, Del Piero ha lasciato aperta la porta a un possibile ritorno alla Juventus in un ruolo dirigenziale o tecnico.

Sebbene non ci siano ancora piani definiti, ha espresso il suo amore per la società e la sua disponibilità a contribuire, se gli venisse chiesto.

Il suo legame con il club, ha sottolineato, rimane indissolubile, e sarebbe un onore per lui tornare a lavorare con la Juventus in qualche capacità.

L’intervista ha anche toccato il tema della sua carriera post-calcio, con Del Piero che si è concentrato su progetti personali, media e la crescita del calcio negli Stati Uniti, dove vive attualmente.

Tuttavia, ha ribadito che la Juventus rimarrà sempre una parte fondamentale della sua vita.

Le sue parole:

L’unico rimpianto della mia carriera è quello di aver perso la finale degli Europei. La mia mentalità? Vincere titoli era il mio principale obiettivo, anche se i traguardi personali facevano piacere. Ma se mi chiedi ‘sei felice sei fai tre gol e pareggi tre partite? Io ti dico di no.

Pinturicchio? Il soprannome che mi diede il nostro ex patron, una persona incredibile. Ha dato soprannomi a tutti: Baggio era Raffaello.

Con Baggio c’è stata una situazione particolare, abbiamo giocato insieme solo due anni e nel secondo anno ci sono state un po’ di incomprensioni con il club che poi ha lasciato. Ho imparato da lui e ho imparato da ognuno di loro perché ascoltavo, perché ero disposto ad ascoltare.

Il primo anno. È stato l’ultimo di Trapattoni, uno dei più grandi. Siamo finiti fuori dalla corsa scudetto quando invece la Juve compete sempre per il titolo. In Coppa Uefa siamo usciti ai quarti con il Cagliari, poi alla fine di quella stagione sono cambiate molte cose. Dall’allenatore alla dirigenza, tutto nuovo.

L’esordio in B fu contro il Rimini, era estate e faceva ancora tanto caldo. Pareggiammo 1-1. Pensavo che fino a un mese prima ero a Berlino con la Coppa del Mondo, ma avevo presto questa decisione e andava benissimo così. Me ne sono assunto la piena responsabilità. L’esperienza della Serie B mi è sembrata irreale perché avevamo una battaglia legale fuori dal campo e vari punti di penalizzazione. È stata una lunga strada da percorrere, ma a fine stagione è stato meraviglioso. Era tutto nuovo, anche il club era stato costretto a rinnovarsi.

La possibilità c’è stata nel 2006, prima del Mondiale. Eravamo in una situazione non facile con Calciopoli. Sono rimasto e non penso di aver fatto la scelta sbagliata, volevamo tornare e vincere di nuovo tutto. Siamo rimasti tutti. Felice di restare o una sorte di dovere verso tutto quello che mi aveva dato la Juve? Direi entrambe le cose. Non volevo lasciare la Juve in quelle condizioni, dovevo dimostrare qualcosa a me stesso, alla mia gente e ai miei tifosi. Non mi hanno ancora costruito una statua, ma allo Stadium ci sono diverse immaginette.

Zizou è una persona straordinaria, un ragazzo eccezionale, una persona gentile e bellissima. A volte è successo, anche alla Juve, che gli venisse dato qualche calcio che gli provocava reazioni del genere, ma alla fine finiva tutto in chiacchiere. Mi dispiace per lui ovviamente, dall’altra parte però Il calcio mi manca ogni giorno, vorrei tornare indietro nel tempo. Sono felice di quello che sto facendo adesso, non ho rimpianti. Ho preso il patentino da allenatore, anche se per il momento non vorrei ricoprire questo ruolo.

Sarebbe davvero una bella storia da mostrare e raccontare. Quello che è successo tra me e la Juve, in quel periodo di tempo, non è successo prima a nessun altro giocatore. Uno che alla Juve è diventato leggenda, che ha giocato pure in Serie B, che è tornato e ha vinto ancora. 19 anni sono tanti.

Vedermi nel club in futuro? Sì, mi piacerebbe. È il mio club. Penso che debba essere un qualcosa di naturale, che debba venire dalla Juve. Secondo me è un bene avere all’interno della società chi conosce bene la mentalità, i tifosi, ma non sono il tipo che decide. Penso a Maldini al Milan, a Totti alla Roma o anche a Zanetti e a quello che sta facendo adesso all’Inter.

Hanno il loro presidente, ma vediamo cosa succede. La Juve è parte della mia vita, passo più tempo a Torino che nella città in cui sono nato. Ma se non dovesse succedere nulla, questo non cambierebbe quello che è già successo con i  tifosi. Abbiamo scritto la storia insieme, una storia bellissima e incredibile. Non mi sono mai sentito ferito per una chiamata mai arrivata, quello no. A volte le cose cambiano, sono rilassato e molto concentrato in ciò che sto facendo”.

Serie A

Roma-Svillar: si tratta il rinnovo

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La Roma vuole blindare il portiere Svillar, attualmente in scadenza a giugno 2027. Scopri con noi i dettagli della trattativa.

Mile Svilar è vicino a firmare un rinnovo del contratto con la Roma. La volontà è quella di prolungare il contratto fino al 2029 con un importante adeguamento di contratto.

Svillar, Roma

Il rinnovo di Svillar

Il responsabile dell’area tecnica della Roma, Florent Ghisolfi, aveva già anticipato l’importanza di rivedere il contratto di Svilar: “Il giocatore lo merita, le sue prestazioni sono di alto livello”. L’attuale accordo di Svilar scade nel 2027, ma il club vuole rinnovarlo per altri due anni.

Attualmente, Svilar percepisce circa 900 mila euro più bonus, superando così il milione di euro a stagione. Con il nuovo contratto, la base salariale sarà di 2 milioni di euro all’anno, a cui si aggiungeranno ulteriori bonus legati sia alle sue prestazioni individuali sia ai risultati della squadra. Inoltre, l’accordo prevede una progressione annuale, che garantirà al portiere un aumento costante del suo stipendio base nel corso del tempo.

La Roma intende così proteggere Svilar da eventuali offerte dei top club, considerandolo un pilastro sia per il presente che per il futuro della squadra. Il club giallorosso non vuole correre rischi e punta a blindare il suo numero uno per i prossimo anni.

 

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Serie A

Inter, perdite in brusca discesa e fatturato ancora sù: il bilancio e’ sempre più virtuoso

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Inter, ecco da dove parte l'era Oaktree

Inter, il 28 ottobre si svolgerà l’assemblea dei soci che approverà il bilancio di esercizio 2022/2023. Si prospetta un ulteriore miglioramento dei conti.

In data 28 ottobre avrà luogo l’assemblea dei soci dell’Inter, che sarà chiamata ad approvare il bilancio di esercizio 2022/2023.

Come riferito da La Gazzetta dello Sport, la perdita dovrebbe scendere ulteriormente rispetto all’esercizio precedente, da 85 a 36 milioni di euro.

Anche il fatturato incrementerà, sempre secondo quanto riporta la rosea, mentre i costi dovrebbero rimanere stabili.

Tutto questo nel pieno rispetto del percorso iniziato e progredito con Steven Zhang, il quale ha “forzosamente” passato di mano, in estate, al fondo Oaktree.

A recitare la parte del protagonista in questa risalita dei conti sono, senza dubbio, i risultati sportivi degli ultimi, culminati con il traguardo dello scudetto numero 20.

Non va dimenticata, inoltre, la finale di Champions League dello scorso anno (persa contro il Manchester City), che ha portato lustro al marchio nerazzurro.

Hanno fatto la loro parte, ovviamente, anche alcune importanti partnership che si sono legate a Viale della Liberazione, come Betsson.

Una crescita di brand, di risultati e di valore economico che ha riportato l’Inter ai vertici del calcio europeo.

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Serie A

Inter, Dumfries vuole fare in fretta: “Spero di rinnovare il prima possibile. Vorrei giocare di più, Darmian duro concorrente..”

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Dumfries e Koopmeiners, Olanda

Inter, dal ritiro dell’Olanda, Denzel Dumfries non ha usato mezze parole per descrivere il punto della situazione per quanto riguarda il rinnovo del contratto.

Denzel Dumfries vuole rinnovare con l’Inter. L’esterno olandese ha espresso la sua volontà in conferenza stampa nel ritiro della sua nazionale.

L’ex Psv Eindhoven è in scadenza nel 2025, e negli ultimi mesi le parti si sono molto avvicinate.

Il momento del fatidico nero su bianco, quindi, sembra sempre più vicino. Queste le parole di Dumfries davanti ai giornalisti.

Spero che venga completato il prima possibile. Sembra buono, spero di poter firmare il prima possibile” – ha detto Dumfries – Ho giocato poco, quindi devo ancora rinnovare il contratto. Ovviamente voglio giocare di più. Sono concentrato sul guadagnare più minuti. Per fortuna ne ho avuti un po’ di più nelle ultime settimane, ma Darmian è un duro concorrente”.

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