Serie A
Cremonese, Nicola: “io voglio andare a Torino con i miei ragazzi sapendo che e la prima partita che giocheremo in un ambiente che vive un momento particolare”
Cremonese in trasferta al Grande Torino per il 15° turno di Serie A: Davide Nicola presenta la sfida e risponde alle domande in conferenza stampa.
Domani la Cremonese sarà impegnata sul campo dello Stadio Olimpico Grande Torino per sfidare la squadra granata nella partita valida per il quindicesimo turno di Serie A.
Il tecnico del club lombardo, Davide Nicola, a tal proposito si è presentato in conferenza stampa, intenzionato a rispondere alle domande dei giornalisti in vista della gara.
Ecco le sue dichiarazioni.
Torino arriva da tre sconfitte consecutive. Si aspetta una squadra motivata e in cerca di rivalsa domani pomeriggio?
“Conosco talmente bene l’ambiente di Torino e la squadra per dire che domani sarà una partita durissima. Non bisogna farsi ingannare: hanno vinto con Napoli e Roma, oltre a tenere la porta inviolata in cinque occasioni. Sono una squadra forte, con potenzialità e una struttura di gioco ben consolidata. Le tre sconfitte consecutive possono capitare a tutti, sono capitate anche a noi, ma questa è la Serie A. Ripeto che sono una squadra contro la quale dovremo dimostrare grandissima grinta e concentrazione: l’ambiente lo richiede e la squadra ha grande individualità”.
La Cremonese è una delle squadre che sfrutta di più la panchina in termini di gol e assist dei subentranti. Quanto conta questo dato?
“Questo è qualcosa che ci auspichiamo sempre, come dico spesso chi entra dalla panchina e riesce a determinare dovrebbe meritare l’immagine di copertina. Bisogna saper trasformare le immagini che si vedono in campo in prodotto, chi riesce a farlo è attento allo scorrere della partita e fa la differenza. In un gruppo l’omogeneità è fondamentale, cosi come saper mantenere viva una partita con la giusta attenzione, concentrazione e grinta. Non sempre ci si riesce, ma l’intenzione è quella”.
Qualche mese fa avrebbe pensato di sfidare il Torino con sei punti di vantaggio in classifica?
“Queste cose non mi interessano, io voglio andare a Torino con i miei ragazzi sapendo che e la prima partita che giocheremo in un ambiente che vive un momento particolare e servirà giocare con determinazione, concentrazione e consapevolezza di avere davanti una squadra forte. Dovremo dimostrare il nostro gioco sapendo che nella partita ci saranno diversi momenti: servirà grande voglia di battersi costantemente, con i ragazzi che cercheranno di mostrare al meglio le nostre qualità”.
La Cremonese è reduce da due vittorie e buone prestazioni, che hanno permesso di scacciare le tre sconfitte consecutive precedenti
“Non concentriamoci su tre partite che portano meno risultati e due che ne portano di più…
Guardiamo da dove siamo partiti, quello che stiamo facendo, ossia cercare di poter andare su ogni campo a sfidare qualsiasi avversario con la nostra identità. A noi costa tutto un’enorme fatica, che vogliamo fare e che dobbiamo fare con attenzione e godimento, perché la nostra gente apprezza tutto questo. A me interessa la crescita continua, che avviene anche quando non ottieni tutto quello che vuoi. Dobbiamo sempre puntare al miglioramento continui del gruppo squadra, consapevoli che ogni avversario porta con sé difficoltà diverse ed è motivo di apprendimento”.
Chi non ci sarà domani? Ha dei ballottaggi di formazione?
“Ho un gruppo di giocatori che sto imparando a conoscere sempre di più e mi fido di tutti. Il mio scopo è quello di trovare il modo di costruire il piano partita potendo contare su più elementi possibile, questo a volte porta ad alcune considerazioni, ma quello che conta è che mi fido dei ragazzi e mi piace come si stanno allenando. Abbiamo avuto qualche problemino con Sarmiento e Faye, ma spero di recuperare tutti quanto prima perché c’è bisogno anche di loro”.
Sulla carta il Torino ha la peggior difesa del campionato, ma nelle ultime sfide ha sempre fatto prestazioni importanti. Si tratta di un dato ingannevole?
“Hanno preso gran parte dei gol in poche partite, e ripeto che non è facile mantenere la porta inviolata in cinque occasioni, è sintomo di organizzazione e qualità degli interpreti. Il bello del calcio è che in ogni singola partita ce la si può giocare e noi vogliamo farlo, crediamo nei nostri valori e che possiamo competere. Al di là della singola partita, è fondamentale mostrare che vogliamo batterci e non vogliamo essere secondi a nessuno. Noi crediamo fortemente nei nostri valori e su questi stiamo costruendo la nostra identità. Questa è la partita perfetta per dimostrare che abbiamo garra. Servirà una gara di spessore e sarà un ulteriore mezzo di crescita”.
Si aspetta che la carica della Cremonese possa in qualche modo incidere sulle aspettative del Torino?
“Se bastassero le parole… Tutto ciò di cui abbiamo parlato è funzionale solo se applicato in campo, ed è ciò che vogliamo fare. Sarà la voglia di battersi mostrata in partita che conta e che cerco di passare ai miei giocatori, e che rivedo nel modo in cui si allenano”.
Crede che la squadra stia crescendo nella lettura delle partite?
“Abbiamo fatto step di crescita importanti legati alla consapevolezza e all’identità di gioco, cosi come all’integrazione di caratteristiche diverse. Questo è già motivo di crescita, perché in qualsiasi momento qualunque giocatore può pensare di essere determinante. Ripeto però che non si finisce mai di migliorare, la cura del particolare e la voglia di dimostrare che si può sempre fare qualcosa di meglio è fondamentale. Mostrare questo tipo di entusiasmo in campo crea un’energia che aiuta il gruppo squadra a progredire su questo piano”.

Federico Bonazzoli player of Salernitana, during the Italian Cup match between Salernitana vs Reggina final result 2-0, match played at the Arechi Stadium in Salerno.
Serie A
Bologna-Juventus, probabili formazioni e dove vederla
Bologna-Juventus apre la 15ª giornata di Serie A: numeri, momento delle squadre, probabili formazioni e dove vedere il match in diretta.
Bologna-Juventus chiude il programma domenicale della 15ª giornata di Serie A 2025/26. Al Dall’Ara va in scena una sfida storicamente equilibrata, tra una squadra che cerca continuità davanti al proprio pubblico e una Juventus chiamata a dare segnali importanti nella corsa Champions.
Qui Bologna
Il Bologna arriva alla sfida dopo la sconfitta interna contro la Cremonese, un ko che ha interrotto il buon rendimento casalingo dei rossoblù. La squadra di Italiano non perde due partite consecutive in casa in Serie A da gennaio 2022, quando arrivarono tre sconfitte di fila, una delle quali proprio contro la Juventus con Sinisa Mihajlovic in panchina.
Gli emiliani puntano su organizzazione, intensità e qualità sugli esterni per mettere in difficoltà i bianconeri. Diverse le assenze pesanti: fuori Casale, Freuler, Skorupski e Vitik, mentre Holm è squalificato.

RICCARDO ORSOLINI GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Juventus
La Juventus si presenta a Bologna con l’obiettivo di dare continuità ai risultati e consolidare la propria posizione in classifica. La squadra di Spalletti deve fare i conti con diverse assenze, soprattutto in difesa e in attacco: indisponibili Gatti, Milik, Pinsoglio e Vlahovic.
Nonostante le rotazioni forzate, i bianconeri possono contare su una mediana solida e su un reparto offensivo giovane e dinamico, con Yildiz e David chiamati a fare la differenza negli ultimi metri.

Weston McKennie ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna-Juventus, probabili formazioni
Bologna (4-2-3-1):
Ravaglia; Zortea, Heggem, Lucumì, Miranda; Pobega, Moro; Orsolini, Odgaard, Cambiaghi; Castro.
All: Italiano
Juventus (3-4-2-1):
Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Thuram, Locatelli, Cambiaso; Conceição, Yildiz; David.
All: Spalletti
Bologna-Juventus, dove vederla
La sfida tra Bologna e Juventus, in programma domenica 14 dicembre alle ore 20:45 allo stadio Dall’Ara, sarà trasmessa in diretta esclusiva su DAZN, con collegamento a partire dalle 20:30.
Serie A
Hellas Verona, Mosquera a rischio: nuova chance per Orban?
L’Hellas Verona si prepara a scendere in campo per la delicatissima sfida del Franchi contro la Fiorentina. Il dubbio in attacco riguarda Daniel Mosquera.
Il colombiano ha ritrovato la migliore condizione e nelle ultime uscite ha dimostrato di potersi ritagliare un posto da titolare. Per fargli spazio, Zanetti ha relegato in panchina Gift Orban.
Hellas Verona, Orban scivolato nelle gerarchie: chance in arrivo?
Il suo arrivo a Verona in estate aveva destato molto scalpore per il valore che il giocatore aveva acquisito all’estero, tuttavia l’impatto col calcio italiano non ha ancora portato i risultati sperati. Undici presenze, due gol e un assist è il bottino accumulato dall’attaccante nigeriano in questo inizio di stagione. I tifosi però non sono soddisfatti del suo rendimento, come del resto di quello di tutta la squadra, ma nello specifico da parte sua sembra mancare l’istinto del gol.
Uno dei lampi di maggiore talento mostrati da Orban risale alla gara interna col Cagliari, pareggiata 2-2, quando si è fatto trovare pronto al momento giusto sulla palla di Giovane. Per il resto sono più le occasioni fallite che quelle concretizzate, come quella di Roma o quella di Pisa fino a quella di Genova che avrebbero potuto cambiare le sorti di alcuni risultati.
Anche per questo motivo, oltre che per ragioni tattiche e tecniche, l’allenatore Zanetti ha preferito affiancare a Giovane proprio Mosquera (già parte del gruppo dalla scorsa stagione). Il colombiano ha risposto subito positivamente, siglando due assist in due partite (contro Genoa e Atalanta) e prendendosi di fatto il posto da titolare.
A Firenze però potrebbe non essere della partita a causa di un problemino al ginocchio, onde per cui Orban potrebbe avere nuovamente una chance dal 1′ in una partita delicatissima e importantissima per il proseguo della stagione dei gialloblu.
Tante aspettative finora non rispettate quelle intorno all’attaccante in prestito dall’Hoffenheim, che è chiamato a dare un segnale e mettere in difficoltà Zanetti su chi schierare dall’inizio da qui alla fine della stagione.

Foto CS.
Serie A
Juventus, rifiutata l’offerta di Tether per la Juventus: la volontà di Elkann
Exor ha ufficialmente rifiutato l’offerta dell’azionista di minoranza Tether per la Juventus, che non è in vendita nei piani del patron John Elkann.
Juventus, l’offerta di Tether
La notizia è stata confermata: Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha respinto l’offerta dell’azionista di minoranza Tether per l’acquisto della Juventus. Nonostante le voci che circolavano e l’interesse dimostrato da Tether, piattaforma di criptovalute, il club torinese non è in vendita. Questo è quanto emerge dai piani dell’attuale presidente John Elkann, che sembra deciso a mantenere la Juventus sotto il controllo da generazioni della famiglia Agnelli.

john elkann – Ferrari – EXXOR
I piani futuri della Juventus
La decisione di Exor di non vendere la Juventus indica un chiaro orientamento strategico da parte di John Elkann, che sembra voler continuare a investire nel club e nei suoi progetti futuri. Questo rifiuto potrebbe essere un segnale di stabilità e continuità per il club bianconero, che punta a rafforzare la sua posizione nel panorama calcistico internazionale.
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Fonte: l’account X di Schira
It’s confirmed! Exor have officially turned down Tether’s bid for #Juventus, which are not for sale in John #Elkann’s Plans as revealed yesterday. #transfersNicolò Schira (@NicoSchira)Despite the rumors and Tether’s interest, #Juventus are not for sale in John #Elkann’s Plans— https://x.com/NicoSchira/status/1999604871566139593
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 13, 2025
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