Serie A
Como-Milan, le formazioni ufficiali
Como-Milan, uno dei tre recuperi della 19esima giornata di Serie A, mette di fronte ai comaschi di Fabregas i rossoneri di Conceicao.
Il Milan, ebbro di ritrovato entusiasmo arabo, torna fragorosamente con i piedi per terra. Dal ricordo dell’afa saudita alla fredda notte di San Siro, il rumoroso pareggio casalingo con il Cagliari ha spezzato l’incantesimo lusitano e costretto tutti ad una doccia di realismo. Conceicao, in una manciata di giorni, non poteva certo aver stravolto l’inerzia della stagione, né tantomeno aver sistemato i difetti sistemici della rosa.
Colpe non emendabili a Fonseca, al netto di un rapporto logoro con lo spogliatoio. Il caso Tomori sembra rientrato, ma Leao e Theo Hernandez sono sempre legati a doppio filo alla bulimia del loro umore. C’è la partita giusta, come in Supercoppa, e c’è la partita storta, come contro i sardi. L’importante ora per il Diavolo è non dilapidare la ventata d’ottimismo portato dal primo trofeo stagionale, seppur arrivata in modo episodico.
I 40 minuti finali contro l’Inter sono stati forse i migliori della stagione, ma comunque figli della sorprendente arrendevolezza della squadra di Inzaghi: già piagata dalle assenze di Acerbi-Pavard (prima) e soprattutto di Calhanoglu poi. Contro la Juventus, seppur piena di dubbi e cerotti, per quasi 70 minuti non c’era stata partita, prima delle due follie di Locatelli (sul rigore) e di Di Gregorio sul tragicomico autogol di Gatti.
Eppure il Diavolo perde il pelo, ma non il vizio. Contro i rossoblù si è rivista una squadra che, pur creando tanto, fa una fatica tremenda a concretizzare, concedendo al contempo per colpa di amnesie difensive. La gara contro il Como è forse una delle ultimissime chiamate per un treno chiamato Champions League: conditio sine qua non per non trasformare una stagione deludente in un salasso economico.
Partita, però, tutt’altro che semplice. La squadra di Fabregas, nella meritoria gara dello Stadio Olimpico con la Lazio, ha dimostrato di stare molto bene. I comaschi sono rinfrancanti da un mercato invernale che sin qui hanno cambiato volto e prospettive alla squadra, con tre acquisti di livello internazionale. Staremo a vedere se prevarrà la “disperazione” sportiva dei rossoneri o la ritrovata voglia di stupire dei lariani.
Como-Milan, le formazioni ufficiali
COMO (3-4-2-1): Butez; Goldaniga, Dossena, Kempf; Van Der Brempt, Engelhardt, Da Cunha, Fadera; Strefezza, Diao; Cutrone. Allenatore: Fabregas.
MILAN (4-3-3): Maignan; Emerson Royal, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Fofana, Rejinders; Pulisic, Morata, Leao. Allenatore: Conceicao.

Serie A
Serie A, quali sono i giocatori nati il 25 dicembre? Partecipa al quiz
In Serie A sono passati giocatori nati nel giorno di Natale, il 25 dicembre. Prova ad indovinare chi sono attraverso alcuni indizi.
Oggi è il 25 dicembre, un giorno speciale per tutti quanti. Per alcuni giocatori che sono passati in serie A però, lo ancora di più, perché sono nati esattamente nel giorno di Natale. Prova a capire chi sono attraverso gli indizi.
Indovina l’ex Serie A e non solo…
1° Giocatore:
-Ha giocato in serie A dal 2019-2023 con la maglia del Torino
-Attualmente gioca in Turchia
-In questo periodo è impegnato nella Coppa d’Africa con la sua Nazionale
2° Giocatore:
-Ha giocato in serie A dal 2011 al 2016 con la maglia della Lazio
-Era un centrocampista
-Originario di un paese africano ed ha partecipato ai Mondiali del 2014
3° Giocatore (Bonus: non ha giocato in Serie A):
-Attualmente gioca in Premier League in una delle prime 5 squadre in classifica (Arsenal, Manchester City, Aston Villa, Chelsea, Liverpool)
-Di Nazionalità argentina, ma non era presente nella rosa campione del Mondo nel 2022
– In questa stagione di Premier League ha segnato 4 gol
(Scorri per le soluzioni)

IL PALLONE INVERNALE SERIE A 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Chi erano? Hai indovinato?
1° Giocatore: Wilfried Singo, nato il 25 dicembre 2000
2° Giocatore: Ogenyi Onazi, nato il 25 dicembre 1992
3° Giocatore: Emiliano Buendia, nato il 25 dicembre 1996
Serie A
Napoli, a gennaio arriva anche un attaccante?
Il Napoli guarda al mercato di gennaio con l’obbligo di operare a saldo zero. La priorità è rinforzare il centrocampo, ma non sono da escludere mosse in avanti.
In casa Napoli si stanno facendo molte valutazioni in vista del mercato di gennaio, anche alla luce delle nuove regole della Authority che costringeranno il club ad operare a saldo zero. Questo significa che per acquistare qualcuno sarà necessario prima cedere.
Tra i possibili partenti c’è anche Lorenzo Lucca, che finora non ha convinto e non sembra essere entrato nelle grazie di Antonio Conte. Le parole del ds Giovanni Manna hanno aperto alla possibilità di una cessione, con diversi club italiani ed esteri pronti a farsi avanti.
Una partenza, però, non è così semplice da gestire. Romelu Lukaku è tornato finalmente in gruppo, ma è ancora lontano dalla condizione migliore, e un’eventuale ricaduta rischierebbe di lasciare il Napoli senza alternative. Per questo il club non vuole correre rischi inutili e sta ragionando anche sulla possibilità di inserire un nuovo attaccante.

LORENZO LUCCA RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, tutto dipende da Lucca
L’idea del Napoli sarebbe quella di prendere un attaccante low cost, possibilmente in prestito con diritto di riscatto, e soprattutto un giocatore giovane che non occupi spazio in lista. È proprio in questo scenario che negli ultimi giorni è spuntato il nome di Evan Ferguson, che potrebbe lasciare la Roma e fare ritorno al Brighton a gennaio.
Le priorità restano comunque a centrocampo, con l’obiettivo di trovare un rinforzo vero per il reparto, e solo dopo si penserà all’attacco. Prima, però, bisogna chiarire il destino di Lucca: offerte e interessamenti non mancano, ma il Napoli non vuole rinforzare dirette concorrenti e preferirebbe una cessione all’estero.
Non è esclusa neppure una sua permanenza, qualora non arrivassero proposte soddisfacenti o non si trovasse un sostituto adeguato — ma in quel caso sarebbe indispensabile un cambio di marcia da parte dell’attaccante nei prossimi mesi.
Insomma, il Napoli riflette. L’attacco non è la priorità assoluta, ma lo diventerà se dovesse muoversi Lucca. E a quel punto un nuovo innesto, giovane ed economicamente sostenibile, potrebbe davvero arrivare.
Serie A
Milan, Rabiot rivela: “Maignan provò a portarmi qui già in passato. Su Allegri…”
Adrien Rabiot, centrocampista del Milan, ha rivelato alcuni retroscena interessanti sulla sua carriera in un’intervista concessa ai microfoni di Sky Sport.
Il calciatore francese Adrien Rabiot, durante un’intervista rilasciata a Sky Sport, ha svelato alcuni retroscena interessanti sulla sua carriera e sul suo attuale rapporto con il Milan e in particolare con l’allenatore Massimiliano Allegri.

LA GRINTA DI ADRIEN RABIOT ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Rabiot
Il “forcing” di Maignan
Rabiot ha rivelato che il portiere Maignan aveva provato a portarlo al Milan già tre anni fa. Non è chiaro come si siano svolti i fatti e perché il trasferimento non sia andato a buon fine, ma è certo che Maignan ha visto in Rabiot un potenziale talento per il Milan.
Il rapporto con Allegri
Riguardo al suo attuale rapporto con l’allenatore Allegri, Rabiot ha dichiarato che tra loro “basta uno sguardo per capirci”. Questo dimostra un forte legame e una grande intesa tra i due, caratteristiche essenziali per il successo di una squadra di calcio.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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