Serie A
Como, Fabregas: “Possiamo ancora crescere come mentalità. Strefezza? È il giocatore ideale”

Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato in conferenza stampa al termine della partita vinta 1-0 in casa del Parma, valida per il 35° turno di Serie A.
Grazie a un gol di Gabriel Strefezza nel secondo tempo, il Como passa 1-0 a Parma e sale al decimo posto in classifica con 45 punti, scavalcando il Torino. I gialloblù non sfruttano il ko del Cagliari con l’Udinese, restano a quota 32 e sperano che l’Hellas Verona (che ha gli stessi punti) non faccia risultato stasera al Meazza. Al prossimo turno, la squadra di Chivu andrà di scena a Empoli.

CESC FABREGAS LANCIA IL PALLONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Parma-Como 0-1: le parole di Fabregas nel postpartita
Al termine dell’incontro, il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.
Su Strefezza
“Lo porterei con me in ogni categoria, dall’Eccellenza alla Champions. E’ un ragazzo d’oro, prima della partita l’ho detto nella riunione tecnica, mi ha fatto male non metterlo nell’undici, meriterebbe sempre di giocare. Gliel’ho detto però, mi fido di lui e sapevo che entrando avrebbe fatto vincere la partita. E’ un giocatore da squadra, se si vuole far nascere un progetto forte lui è l’uomo giusto“.
L’obiettivo nelle ultime 3 di campionato
“L’obiettivo è dare continuità, crescere in continuità. Siamo una squadra forte, ben organizzata, con identità e valori tecnici. Ora bisogna crescere in mentalità, anche oggi si poteva far meglio a livello individuale. Sapere quando fare un fallo, quando perdere qualche secondo, quando accelerare e quando rallentare: questo è competere. Siamo una squadra giovane, c’è tanto lavoro da fare ma sono contento e fortunato ad avere questo gruppo. La squadra sta crescendo, sa leggere meglio le partite, quando si difende la linea rimane alta, stiamo giocando contro squadre che vanno con palla lunga verso l’attaccante ultimamente contro di noi, e lo stiamo gestendo molto“.
La preparazione degli allenatori
“La linea tra vincere e perdere è molto sottile: l’Atletico non è in semifinale perché Alvarez è scivolato, Terry non ha vinto la Champions. Tutti gli allenatori ora sono molto preparati a questi livelli, vince chi ha più qualità o chi come noi oggi ha un po’ più fortuna. La figura dell’allenatore è stressante, sei l’immagine del club quando vinci e quando perde, di fronte a calciatori, dirigenza, stampa e tifosi. Bisogna gestire diverse cose. Il lavoro di squadra da famiglia a Como è ottimo, sono contento. Ringrazio i ragazzi, senza la loro mentalità, disciplina e coraggio sarebbe impossibile. Dobbiamo migliorare tante cose, piccoli dettagli che ci porteranno avanti“.
Sul calcio italiano
“Analizzare le sfide e vincere è complicato. Lo ha detto Fonseca, tante persone che hanno più esperienza di me. Assieme alla Liga e alla Premier è il campionato più competitivo, lo posso dire perché ho giocato e allenato qua e giocato diversi anni in Spagna e Inghilterra. Il catenaccio italiano non esiste, tutte ti vengono a pressare. Oggi abbiamo dovuto fare una partita di gioco posizionale, perché il Parma non pressava, ma quando ti pressano uomo su uomo non si gioca.
“La soluzione diventa quindi palla lunga e lottare sulla seconda palla. Giocando così però si fa tennis o rugby, diventa 50% e 50%, per questo cerco sempre soluzioni per risolvere queste cose. Se un domani mi troverò in altri campionato dovrò lavorare su altre cose, qua è come uscire dal pressing. L’allenatore deve analizzare gli avversari e dare a ogni giocatore che soluzioni dare, deve esserci dinamismo in mezzo al campo e dinamiche pronte, altrimenti contro avversari forti fisicamente non si va da nessuna parte. Sto imparando tantissimo in Italia, questo calcio mi sta insegnando“.
Serie A
Bologna is the new Atalanta? Le parole di Beppe Signori

Il Bologna ha riscritto la storia recente del calcio italiano, conquistando la Coppa Italia dopo aver superato il Milan in finale.
Un trionfo che non ha soltanto regalato una serata indimenticabile ai tifosi rossoblù, ma ha anche reso omaggio a quei giocatori che negli anni hanno contribuito a costruire la gloria del club. Tra loro c’è Beppe Signori. L’ex attaccante del Bologna ha voluto raccontare la sua visione di questo successo.
Beppe Signori: “Questo Bologna non si accontenta più. Ora sa vincere e viene rispettato.”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Signori ha individuato i pilastri su cui si fonda il Bologna di Italiano: “Consapevolezza, fiducia, la voglia di tutte le componenti, l’idea che tutto questo possa diventare non un fatto isolato ma un’abitudine, una bella consuetudine”.
Per l’ex bomber, la crescita della squadra è visibile anche nella mentalità. “Oggi ci faccia caso: nessuno, a Bologna, davanti alla sfida con una big dice più che firmerebbe un pareggio. Ora c’è una squadra che vuole sempre vincere e che sa vincere. E vince. Ora c’è considerazione fuori, oltre che dentro. Rispetto”.
La nuova Atalanta?
Secondo Signori, il cambiamento è tangibile: “Questa è una squadra che non specula mai, che attacca, che è propositiva. Riuscire a far meglio di una stagione fa era difficile. Lasciamo stare se arriverà o meno la Champions: questo Bologna ha già fatto di più dello scorso anno”. Poi il parallelismo: “Adesso incontrare il Bologna è dura. Prenda l’Atalanta: adesso sfidarla non è più come alcuni anni fa. Ora è una big”.
Un atteggiamento che, per l’ex attaccante, rende i rossoblù simili a un’altra realtà che negli ultimi anni ha sorpreso l’Italia calcistica: “Più sì che no, però quel che dice Freuler è vero. La continuità di risultati ti fa crescere, ti fa grande”. I rossoblu di Italiano, dunque, non sono solo una squadra vincente. Ma una realtà che punta a diventare una nuova forza stabile del calcio italiano.
Serie A
Fiorentina-Bologna, le ultimissime sulle formazioni

La penultima giornata di Serie A, quasi tutta in contemporanea, include anche uno scoppiettante Fiorentina-Bologna. I viola devono alimentare le speranze.
Uno scontro dal sapore europeo quello del Franchi tra due squadre che però vivranno destini molto differenti. I rossoblu di Italiano, freschi vincitori della Coppa Italia, disputeranno certamente l’Europa League ma non si negheranno la possibilità di puntare alla Champions. La squadra di Palladino invece arriva dalla brutta sconfitta contro il Venezia ma non ha ancora perso le speranze per una qualificazione europea e già stasera proverà a mettere pressione alle altre.
Di seguito le ultimissime sulle formazioni.

Fiorentina’s Rolando Mandragora portrait during italian soccer Serie A match Bologna FC vs ACF Fiorentina at the Renato Dall’Ara stadium in Bologna, Italy, September 11, 2022 – Credit: Ettore Griffoni
Fiorentina-Bologna, le ultimissime sulle formazioni
Fiorentina (3-5-2): De Gea, Pongracic, Marì, Ranieri, Dodò, Richardson, Mandragora, Fagioli, Gosens, Colpani, Gudmundsson.
Bologna (4-2-3-1): Skorupski, De Silvestri, Beukema, Casale, Lykogiannis, Pobega, Aebischer, Orsolini, Fabbian, Dominguez, Dallinga.
Serie A
Cagliari-Venezia, le ultimissime sulle formazioni

Tra le sfide valide per la 37° giornata della Serie A c’è Cagliari-Venezia: entrambe le squadre cercano punti salvezza, soprattutto i lagunari.
Tra le sfide in programma stasera per la 37° giornata della Serie A c’è Cagliari-Venezia, sfide decisiva per le sorti salvezza di entrambe le squadre: ai sardi basta un punto per festeggiare la matematica salvezza, i lagunari dopo la vittoria sulla Fiorentina sono usciti per la prima volta dalla zona retrocessione, ma serve fare punti per assicurarsi la permanenza in massima Serie.

GAETANO ORISTANIO AL TIRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cagliari-Venezia, le ultimissime sulle formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Palomino, Luperto; Zortea, Viola, Makoumbou, Adopo, Augello; Luvumbo, Piccoli. All. Nicola.
Venezia (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Perez, Nicolussi Caviglia, Busio, Ellertsson; Gytkjaer, Yeboah. All. Di Francesco.
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