Serie A
Canovi su Motta: “La sua forza? Saper convincere le persone”
L’agente Alessandro Canovi ha parlato di un suo illustre cliente: Thiago Motta. La cornice: l’incontro “Tecniche e strategie di calciomercato“, svoltosi oggi a Roma.
Presenti all’incontro, oltre al procuratore Alessandro Canovi, il direttore di TuttoMercatoWeb Niccolò Ceccarini e, nelle vesti di moderatrice, la giornalista Sofia Oranges.
Nel corso dell’evento, i presenti hanno provato a fare il punto sul calciomercato italiano, riflettendo anche su temi chiave come quelli del vivaio giovanile e degli stadi di proprietà.
L’intervista a Canovi su Thiago Motta
Alessandro, tu rappresenti Thiago Motta: dal punto di vista strategico, cosa significa rappresentare una figura così in vista?
“La cosa più difficile è acquisire la sua fiducia, è una persona di profonda intelligenza. (…) Ci conosciamo dal 2002, da quando aveva 18 anni. Fondamentalmente è una persona che lavora e che ha la passione per il suo lavoro: lo ha dimostrato in tutti i club ai quali ha lavorato. (…)
Apro una parentesi: mentre all’estero è possibile essere agenti di un allenatore, in Italia non se ne parla proprio. Per noi agenti è un lavoro completamente diverso rispetto a gestire un giocatore. Gestire un allenatore costringe anche noi a pensare in maniera collettiva. (…) Thiago è esigente con sé stesso ed è esigente anche con le persone che ha vicino”.
Quanto l’esperienza che ha avuto al PSG c’entra con l’inizio di questo campionato con Savona?
A.C.: “Qualcosa di simile lo ha fatto anche al Bologna e al Genoa. Ognuno è il frutto della sua storia: Thiago ha avuto la fortuna di essere un giocatore del Barcellona. Ha avuto grandi allenatori. Il discorso dei giovani dipende tanto dal fatto che la Juventus ha la seconda squadra”.
Come nasce il contratto con la Juve?
A.C.: “Per fare un contratto basta una settimana di discussioni. Le tempistiche sono quelle dei primi di giugno, fine giugno. Il mio potere decisionale su Thiago, però, è dello 0%.
Ovvio che Thiago fosse attenzionato da moltissimi club. La storia con il Bologna è stata semplice: lui ha comunicato al club e poi ai giocatori la decisione di andarsene. All’epoca non c’era nulla di fatto o di firmato. Il contratto con la Juve è stato firmato a metà giugno e non in presenza“.

Cristiano Giuntoli, direttore sportivo della Juventus
Giuntoli è stato molto convincente?
“Ha grandi capacità. Anche Scanavino. Il club ha fatto un mercato incredibile, anche in termini di cessioni”.
In conferenza stampa Thiago si distingue per la sua modalità comunicativa, anche per il fatto di mettere sempre al centro il gruppo anziché il singolo.
A.C.: “La sua forza è che è capace di convincere le persone. Come giocatore aveva un grande carisma, anche nello spogliatoio. Lui vive per la vittoria, quando non vince soffre tanto. Non è un mago: è un allenatore che si dedica tantissimo, e ha evidentemente delle idee tecnico-tattiche: per farlo, però, ha bisogno dei giocatori.
A loro parla sempre in modo leale e sincero. La sua comunicazione è la normale conseguenza della sua persona: non deve mai perdere lucidità e deve essere sempre centrato”.
E Federico Gatti capitano della Juventus?
“Gatti era lì. Lui non ha mai detto chi è capitano e chi non è capitano, lo sceglie in base a chi è disponibile. Per le gerarchie vale solo il campo”.
Su Motta dice la sua anche il direttore di TMW: “A me piace il concetto di equilibrio che porta nel calcio: ha una squadra, un’idea offensiva del calcio, senza mai perdere di vista la fase difensiva. Il Bologna è sempre stato una squadra molto equilibrata. (…) Oggi secondo me è il migliore in assoluto tra gli allenatori emergenti, ed è anche un ottimo comunicatore”.
Serie A
Inter, ecco come sta Calhanoglu: ci sarà per la Supercoppa?
Arrivano delle novità per l’Inter riguardo le condizioni di Calhanoglu. Il centrocampista turco è uscito nel primo tempo contro il Liverpool.
C’è apprensione in casa Inter per le condizioni di Calhanoglu e Acerbi. Entrambi sono usciti nel primo tempo della partita di Champions contro il Liverpool per infortunio.
Se da un lato l’ex centrale della Lazio dovrebbe rientrare a gennaio 2026, ecco le condizioni del mediano ex Milan.
Inter, Calhanoglu salta il Genoa: da valutare per la Supercoppa

IL GOL DI CALHANOGLU ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come riportato da SKY Sport, Calhanoglu non dovrebbe essere sottoposto alla risonanza magnetica: tuttavia, non ci sarà per la trasferta contro il Genoa in programma domenica alle 18.
Le sue condizioni saranno valutate nei prossimi giorni per la partita di Supercoppa contro il Bologna in programma venerdì 19 dicembre.
Serie A
Inter, il bollettino medico di Acerbi: le sue condizioni
L’Inter, tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, ha reso pubblico il bollettino medico degli esami di Acerbi.
Dopo essersi fatto male nella partita tra Inter e Liverpool in Champions League martedì sera, Francesco Acerbi si è sottoposto a degli accertamenti di rito. presso l’Istituto Humanitas di Rozzano. Ecco le sue condizioni.
Inter, le condizioni di Acerbi

Gli esami riportano un risentimento al bicipite femorale della coscia destra: dunque, Acerbi, non ci sarà per la partita di campionato contro il Genoa, e la partita di Supercoppa contro il Bologna. Da capire se rientrerà per la trasferta contro l’Atalanta in programma domenica 28 dicembre, oppure se rientrerà a gennaio 2026.
Di seguito il comunicato del club nerazzurro.
“Francesco Acerbi si è sottoposto questa mattina a esami clinici e strumentali presso l’Istituto Humanitas di Rozzano. Gli accertamenti hanno evidenziato risentimento al bicipite femorale della coscia destra”.
Serie A
Torino, Petrachi ha firmato: “Nessuna rivoluzione, prenderemo giocatori funzionali”
Oggi è il Petrachi-day a Torino. Il dirigente italiano torna a essere il direttore sportivo dei granata e si (ri)presenta ai suoi vecchi tifosi.

Torino, le parole di Petrachi
I dettagli del nuovo contratto
Gianluca Petrachi torna a vestire i colori del Torino, firmando un contratto che lo legherà al club granata fino al 2027. Dopo un periodo lontano dalla società, Petrachi riprende il ruolo di direttore sportivo: posizione che aveva già ricoperto in passato con successo. Il suo ritorno è stato accolto con entusiasmo dai tifosi, che sperano in una nuova era di successi per il club. Con una carriera ricca di esperienze nel mondo del calcio, Petrachi porterà con sé una visione strategica aggiornata e un forte desiderio di innovazione.
Fonte: l’account X di Schira.
Gianluca #Petrachi has signed a contract until 2027 as new #Torino’s sporting director. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 11, 2025
La conferenza di presentazione
Di seguito la conferenza stampa di presentazione.
Il ritorno a “casa”
“Vedo tanti volti conosciuti, abbiamo già vissuto anni belli e intenso ed è bello tornare nella mia casa per dieci anni. Non ero più tornato a Torino, rientrarci è stato pieno di emozioni. Non è stata una cosa pensata o studiata, con Cairo ci siamo sentiti quando il Toro ha giocato a Lecce ma non è venuto. Poi, all’improvviso, mi ha fatto percepire che c’era qualcosa che poteva nascere. Voleva capire se io potessi pronto a tornare e avessi le motivazioni, ho risposto che sono nato pronto. Sono arrivato di notte.”
Orgoglio granata
“Da fuori, ho notato una cosa e cercherò di lavorarci: è come se ci fosse uno scollamento. Il senso di appartenenza è la priorità. Da calciatore non ho capito cosa fosse davvero il Toro, ma da dirigente è stato un altro mondo. Ho capito la missione, qui si entra in un club diverso. E il senso di appartenenza per tutti i giocatori deve essere rimarcato e bisogna anche farlo capire loro. Cercherò di comprendere il senso di appartenenza, ho cercato sempre di creare un senso di famiglia: voglio risentire quel calore, voglio ricreare quella sinergia. E, se possibile, alimentandola con la gente. E’ il mio sogno”.
Il mercato di gennaio
“Mi sono fatto delle idee, è giusto che sia così. L’idea più importante la sviluppi insieme al tecnico: con lui ho chiarito alcune tematiche tattiche, come secondo lui è giusto giocare ed eventuali correttivi. Ho le idee più chiare, ho passato la giornata con Baroni e mi ha dato linee guida e non devono esserci equivoci tattici. Magari ci sono calciatori scontenti e dobbiamo prendere giocatori funzionali. Non sarà una mercato di rivoluzione, ma riparazione. Magari manderemo a giocare qualche giocatore che nel 3-5-2 trova poco spazio e che aveva più senso in un 4-3-3 o 4-2-3-1“.
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