Serie A
Cagliari: le parole di Mazzarri e Giulini
Finisce in parità il match della Sardegna Arena tra Cagliari e Napoli: un punto a testa per le due fazioni, con il Cagliari che, vista la prestazione, forse meritava qualcosina in più.
Basti pensare al fatto che in questa 26° giornata di A nessuna delle prime 3 contendenti allo Scudetto è riuscita a vincere (Milan, Inter e Napoli fermate rispettivamente da Salernitana, Sassuolo e Cagliari con 2 pareggi su 3 partite).
Sintomo di come, ormai, ogni partita di A non sia per nulla scontata e le piccole possano di certo infastidire le grandi.
Lo sa molto bene il Cagliari che, nonostante sia ancora terz’ ultima in classifica, è a pari punti col Venezia quart’ultimo a -3 dalla salvezza, insomma tuti i giochi sono più che aperti.

Ma è proprio la soddisfazione della prestazione a motivare i sardi che, dopo la sorprendente vittoria a Bergamo contro l’Atalanta di qualche settimana fa, sono scesi in campo a viso aperto dimostrando che nulla è perduto e che ogni punto va conquistato fino all’ultimo.
Contro il Napoli è stata sfiorata addirittura l’impresa, perché Osimhen salva Spalletti con un colpo di testa all’87, negli ultimi minuti di arrembaggio poi il Cagliari ha voluto inchiodare un buon pareggio seppur con qualche rammarico.
Gaston Pereiro si dimostra l’uomo più in forma degli 11 di Mazzarri al momento: dopo la doppietta del Gewiss Stadium, il trequartista si ripete trafiggendo Ospina al 58’.

L’uruguaiano, confermato titolare dal suo tecnico, è arrivato a quattro centri in campionato dopo i gol a Bologna e Atalanta:
‘Se un gol è bello o brutto non c’entra nulla. L’importante è segnare. Peccato non aver conquistato i tre punti perché abbiamo davvero giocato una grande partita. Arriveranno alla prossima’, con in programma Torino-Cagliari.
Il tecnico italiano e il presidente Giulini sono contenti: ‘Stiamo mettendo sotto le grandi’.
Nonostante il pareggio non vada molto giù all’allenatore ex Inter e Napoli che già pregustava una vittoria pesantissima, vede soltanto l’aggancio al Venezia, ma è sempre lì nella zona rossa. Ed ogni punto dovrà essere conquistato fino alla fine.
‘Abbiamo avuto un paio di occasioni che potevano farci raddoppiare, e forse c’era un rigore (contatto Mario Rui-Altare) che mi sarebbe almeno piaciuto tirare. Abbiamo macinato gioco, i miei giocatori hanno tutti disputato un’ottima partita.’

E ancora sul gol subito: ‘Altare ha giocato bene dall’inizio, sul gol di Osimhen abbiamo peccato un po’ d’inesperienza, anche se il Napoli visto quest’oggi ha giocato peggio rispetto a quello del Camp Nou contro il Barcellona’.
Commenta anche il presidente Giulini: ‘Ho sofferto da solo in tribuna come sempre: il Napoli ha fatto pochi tiri in porti, meritavamo di vincerla anche per il pubblico che è sempre meraviglioso nel sostenerci. Lo stadio pieno è incredibile ed è un peccato non essere riusciti a mantenere il vantaggio ’.
Vede il bicchiere mezzo pieno: ‘Ci portiamo a casa questo punto contro una grande squadra, terzo pareggio di fila dopo Fiorentina ed Empoli, ma siamo convinti del nostro gruppo e delle nostre forze. Probabilmente prima c’era qualche elemento non troppo coinvolto nello spirito collettivo.’

Serie A
Hellas Verona, tabù San Siro: 39° occasione contro il Milan
L’Hellas Verona si prepara a tornare in campo dopo due settimane di stop contro il Milan a San Siro. L’impianto milanese è ancora un tabù per i gialloblu.
La 17° giornata di Serie A mette di fronte la squadra di Zanetti e quella di Allegri, in uno scontro che vale moltissimo per entrambe. Per gli ospiti sarà ancora l’occasione di scrivere la storia.
Hellas Verona, San Siro una macchia nella storia
Per il club scaligero la trasferta di Milano, sia sponda Inter che Milan, rappresenta ogni anno un’occasione per infrangere una maledizione che finora ha impedito di portare a casa tre punti in una sola volta da San Siro. Nello specifico contro il club rossonero i confronti totali in terra lombarda in Serie A (da quando ha assunto questa denominazione) sono 38, divise in 22 vittorie per i padroni di casa e 16 pareggi.
Nessuno vittoria per l’Hellas Verona nella sua storia, che spesso però ci è andato vicino ma alla fine l’ha sempre spuntata la squadra di casa, con 1 punto o 3. A campo invertito invece i rossoneri hanno più volte sofferto, perdendo due scudetti (1973 e 1990), dando vita al fenomeno della Fatal Verona
Per questo la gara assume un significato particolare e aggiunge tensione tra le due squadre, entrambe a caccia di punti. Dopo la sconfitta col Napoli in Supercoppa Italiana, il Milan deve riprendere il cammino in Serie A che ha generato ad oggi uno scontro proprio col Napoli e anche con l’Inter per la testa della classifica.
Dal canto suo Zanetti arriva da due vittorie consecutive (le prime in stagione) e due settimane di riposo a causa dello slittamento della gara col Bologna, a causa proprio del trofeo disputato in Arabia Saudita che ha visto protagonista, oltre al Milan, anche il Bologna.
La storia dunque non gioca a favore del club scaligero, che dunque andrà a San Siro con una responsabilità in più oltre a quella di tornare a casa indenni. La classifica infine può tornare a sorridere in breve tempo ma servirà dedizione ed efficacia nelle prestazioni, come si è visto contro Atalanta e Fiorentina.

Rome, Italy 31 August, 2025: Giovane Santana Do Nascimento of Verona seen in action during the Serie A Enilive 2025-2026, day 2, football match between SS Lazio and Hellas Verona at Olympic Stadium.
Serie A
Udinese, Runjaic: “Non meritavamo la sconfitta. Ecco perché Padelli…”
Il tecnico dell’Udinese, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa a margine del pareggio interno (1-1) contro la Lazio.
Una perla di Keinan Davis nel finale evita la beffa all’Udinese, che si era ritrovata casualmente sotto nel punteggio circa un quarto d’oro prima per la sfortunata autorete di Oumar Solet su tiro di Matias Vecino. Il tecnico dei friulani, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa a margine della gara con la Lazio.
Udinese, le parole di Kosta Runjaic
Di seguito le sue parole.
Padelli
“Ho deciso di schierare praticamente la stessa formazione vista con Fiorentina e Napoli, dovevo scegliere il portiere e volevo dare un segnale sapendo che Padelli è un bravo portiere, d’esperienza, dà sempre una mano alla squadra. Volevo un portiere che desse sicurezza alla squadra e che potesse trasmettere energia, non è mai facile quando si perde 5-1 e oggi abbiamo visto qualche strascico di quella sconfitta. Devo dire che Padelli ha fatto una buona prestazione, ha mostrato nel finale di cosa è capace, sono contento per noi e per lui. L’ultima gara che ha giocato era a marzo, aveva giocato bene in quella occasione, ne abbiamo parlato a livello interno ma Padelli era pronto a giocare e vedremo la situazione come evolverà in futuro.”
Partita
“La sconfitta con la Fiorentina in quei termini è stata inaspettata, si potevano prendere molte decisioni. Forse è la prima volta da quando sono qui che riusciamo a recuperare una gara nel finale, non meritavamo la sconfitta ma il calcio è così. Per fortuna questa sera siamo riusciti a trovare un gol all’ultimo, anche grazie all’energia dei nostri tifosi. Siamo contenti del pareggio, avremmo voluto vincere ma comunque abbiamo fatto un punto contro un avversario difficile. Ora riposiamo e cominceremo a pensare al Como”.
Alti e bassi
“Sapete che gol prendiamo, bisogna stare più attenti, tendiamo a commettere errori. Abbiamo dato coraggio al Genoa concedendo un rigore su un errore nostro, l’avevamo recuperata ma poi avevamo perso ma senza giocare così male. Siamo a buon punto nel percorso della nostra squadra, dipende sempre da cosa ci si aspetta.”
Firenze
“A Firenze siamo andati sotto di un uomo e non abbiamo reagito, oggi siamo riusciti a essere più attenti sul campo. Non mi concentro sugli aspetti negativi, con la Fiorentina è andata così. Può succedere ma non deve risuccedere, oggi volevamo vincere ma la gara è stata complicata. Il pareggio è un risultato che ci può stare”.
Episodio
“Sono contento che se ne parli, in quanto non sono state prese bene le mie affermazioni post Fiorentina, è bello quando ci sono più punti di vista. L’arbitro ha deciso così, temevo andasse perfettamente ma sono contento che il gol sia stato confermato, la squadra si meritava il pareggio. Abbiamo preso gol anche con una dose di sfortuna, sull’aspetto tattico sappiamo come gioca la Lazio. Loro hanno fatto alcune modifiche rispetto a come giocano di solito, ma siamo riusciti a prendere le contromisure: purtroppo prendendo ancora una volta un gol.”

Kosta Runjaić ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Serie A senza sosta: tre turni fino all’Epifania e big match sotto l’albero
La Serie A non si ferma a Natale: tre turni di campionato fino all’Epifania e una serie di big match decisivi per la classifica.
’era una volta la lunga pausa invernale della Serie A. Durante le feste il campionato si fermava, si tirava il fiato e si ripartiva con l’anno nuovo. Quel tempo, però, è finito da un po’.
Seguendo una linea ormai consolidata – e ispirata anche a quanto accade da sempre in altri campionati, su tutti la Premier League con il Boxing Day – la Serie A ha scelto di non fermarsi neppure sotto le feste. E questa volta lo fa sul serio.
Durante il periodo natalizio i tifosi avranno davanti una vera e propria scorpacciata di calcio: tre turni di campionato concentrati tra fine dicembre e l’Epifania, con diversi scontri diretti che promettono di incidere pesantemente sulla classifica.
Tre turni fino alla Befana

IL PALLONE INVERNALE SERIE A 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il calendario prevede:
-
17ª giornata nel weekend subito dopo Natale
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un nuovo turno nel primo fine settimana del 2026
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e infine l’infrasettimanale dell’Epifania, il 7 gennaio
Un tour de force che coinvolgerà tutte le squadre, con una sola parziale eccezione: Juventus e Milan avranno impegni sulla carta più abbordabili, mentre per il resto del gruppo di testa il programma è tutt’altro che morbido.
I big match delle feste
Il menu è ricco e si apre subito con un incrocio pesantissimo:
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Domenica 28 dicembre, ore 20.45: Atalanta–Inter
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Sabato 3 gennaio, ore 20.45: Atalanta–Roma
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Domenica 4 gennaio, ore 12.30: Lazio–Napoli
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Domenica 4 gennaio, ore 20.45: Inter–Bologna
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Mercoledì 7 gennaio, ore 18.30: Bologna–Atalanta
Un ciclo che mette soprattutto l’Inter davanti a un banco di prova importante, con le sfide contro Atalanta e Bologna prima di arrivare al confronto diretto con il Napoli.
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