Serie A
Cagliari-Atalanta 2-1, Scamacca illude la Dea ma Viola sancisce un altro ko | Le pagelle orobiche
Cagliari-Atalanta 2-1, non basta un gol di Scamacca per aver ragione dei sardi. La Dea capitola all’88’ per mano di Viola. Le pagelle nerazzurre.
Carnesecchi 6: il meno colpevole di tutti delle sconfitta. Due gol subiti sul quale non può farci nulla.
Djimsiti 5: Gasperini si fida di lui sui colpi di testa, ma l’albanese non e’ abbastanza scaltro e Viola ne approfitta.
Toloi 6: chiamato spesso alle maniere forti, mostra il suo lato spigoloso per uscire da certe situazioni delicate.
Kolasinac 6,5: e’ quello che esce meglio dei tre dietro, grazie a una sicurezza che non viene meno neanche quando il Cagliari spinge in maniera consistente.
Hateboer 5: resta arretrato, non si sfila mai in avanti. In più, una grave disattenzione su Augello in occasione del gol dell’1-1 (( dal 46′ Bakker 5: ingresso che non lascia il segno) dall’86’ Ruggeri sv).
De Roon 5: non e’ giornata per l’olandese, troppo poco padrone del gioco e altrettanto nervoso.
Ederson 5,5: solito fisicità in mezzo al campo, ma non appare determinato secondo i suoi standard.
Zappacosta 5: anche lui e’ troppo timido, e non ce ne sarebbe motivo, visto che gli avversari gli lasciano spazio sulla sua zona di competenza (dal 67′ Holm 6: piu coraggioso dell’ex Genoa).
Koopmeiners 6,5: prestazione molto buona, a tratti notevole, la squadra si fida di lui quando c’è da sfondare in avanti (dal 55′ De Ketelaere 5: cambio ben poco azzeccato, con il belga che peggiora la situazione precedente).
Scamacca 7: si replica anche all’Unipol Domus, risulta quello più in palla (dal 55′ Toure 5,5: un paio di spunti e poco altro).
Lookman 6,5: mente e dribbling al servizio di Scamacca, e’ imprendibile.
Gian Piero Gasperini 5,5: la Dea non ci crede abbastanza e si fa sfuggire l’occasione di fare punti. Seconda sconfitta in una settimana per gli orobici.
Serie A
Balotelli: “Se ci fossi stato io al suo posto…”
Mario Balotelli, ex attaccante di Milan e Inter, ha parlato delle scintille del derby e della festa Scudetto nerazzurra.
Dal veleno che scorreva nelle vene di Hakan Calhanoglu, alle scintille tra Denzel Dumfries contro Theo Hernandez hanno portato il derby milanese sulle prime pagine dei giornali: soprattutto per alcuni episodi discutibili.
Quanto accaduto due giorni fa ha fatto discutere anche durante la puntata di ‘Controcalcio’ di lunedì sera, dove erano presenti in live alcune vecchie glorie della Serie A, come Mario Balotelli, Emiliano Viviano e Radja Nainggolan.
E proprio con Balotelli si è parlato di Calhanoglu, di Dumfries e di Theo Hernandez: oltre che della rivalità tra Milan e Inter, in un contesto nella quale i nerazzurri hanno conquistare lo Scudetto proprio nel derby.
Indice
“Fossero questi gli sfottò del calcio”
Balotelli si è lasciato andare a una sonora risata senza condannare Dumfries: anzi, secondo lui è stata una goliardata sulla quale non vale la pena soffermarsi.
“Bellissimo. Bellissimo ragazzi. Fossero questi gli sfottò del calcio…”.
A questo punto, Viviano ha chiesto a Balotelli se a parti invertite si sarebbe creata una polemica sul razzismo:
“Sì, si sarebbe creata una polemica sul razzismo perché l’Italia è un paese di ignoranti, ma sicuramente non perché sarebbe stato razzismo”.
“Se ci fossi stato io al suo posto…”
Balotelli si mette poi nei panni di Theo Hernandez:
“Se fossi stato io al posto di Theo Hernandez avrei rosicato, però fa parte del calcio. Se avesse vinto lui probabilmente l’avrebbe fatto lui”.
Il pensiero su Calhanoglu
L’ex attaccante della Nazionale italiana ha espresso, poi, un’opinione anche sull’ex Hakan Calhanoglu:
“Devo essere sincero, è stato un signore. Fossi stato io Calhanoglu non sai cos’avrei combinato, lascia stare. Io avrei fatto mille volte peggio, lui è stato veramente un signore”.
Serie A
Lotta salvezza, è ancora tutto possibile: il calendario completo delle squadre coinvolte
La lotta salvezza si preannuncia avvincente. Sono ben sette, infatti, le squadre ancora in gioco per mantenere la categoria: Lecce (36 punti), Cagliari (32 punti), Verona (31 punti), Frosinone (31 punti), Empoli (31 punti), Udinese (29 punti), Sassuolo (26 punti).
Il calendario completo
LECCE
Cagliari-Lecce (35^ giornata)
Lecce-Udinese (36^ giornata)
Lecce-Atalanta (37^ giornata)
Napoli-Lecce (38^ giornata)
CAGLIARI
Cagliari-Lecce (35^ giornata)
Milan-Cagliari (36^ giornata)
Sassuolo-Cagliari (37^ giornata)
Cagliari-Fiorentina (38^ giornata)
HELLAS VERONA
Verona-Fiorentina (35^ giornata)
Verona-Torino (36^ giornata)
Salernitana-Verona (37^ giornata)
Verona-Inter (38^ giornata)
FROSINONE
Empoli-Frosinone (35^ giornata)
Frosinone-Inter (36^ giornata)
Monza-Frosinone (37^ giornata)
Frosinone-Udinese (38^ giornata)
EMPOLI
Empoli-Frosinone (35^ giornata)
Lazio-Empoli (36^ giornata)
Udinese-Empoli (37^ giornata)
Empoli-Roma (38^ giornata)
UDINESE
Udinese-Napoli (35^ giornata)
Lecce-Udinese (36^ giornata)
Udinese-Empoli (37^ giornata)
Frosinone-Udinese (38^ giornata)
SASSUOLO
Sassuolo-Inter (35^ giornata)
Genoa-Sassuolo (36^ giornata)
Sassuolo-Cagliari (37^ giornata)
Lazio-Sassuolo (38^ giornata)
Serie A
Milan, Gabbia: “Contento di essere tornato. Al Villarreal…”
Il difensore del Milan Matteo Gabbia ha parlato ai microfoni di Unlocker Room – The Rossoneri Podcast in merito al suo ritorno alla corte di Pioli nello scorso mercato di gennaio.
Le parole di Gabbia
“E’stato molto strano. Sapevo di dover andare via questa estate, avevo parlato anche con il mister. All’inizio dell’estate avevo delle possibilità che non mi facevano vivere quell’emozione che volevo sentire. Il giorno in cui siamo partiti per l’America, ho sentito il mio agente che mi diceva di non partire perché era tutto fatto con il Villarreal. Ma eravamo sull’aereo e quindi sono partito. Il mio procuratore ha sentito il direttore Furlani e mancavano ancora delle cose, gli hanno detto che finché non era tutto definito sarei dovuto rimanere giustamente con il Milan. Ho fatto due o tre giorni a Los Angeles fino a che non è stato tutto definito e sono tornato indietro. E’ nata abbastanza velocemente e da subito mi è piaciuta come esperienza, ero voglioso di mettermi in gioco anche in un paese e campionato diverso. E’ stato molto bello, sono stato felice della scelta che ho fatto, di come sono andati i sei mesi e poi di essere tornato ovviamente.“
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