Serie A
Cafu: “Ecco la differenza tra Capello e Mourinho. Può essere l’anno del Milan”
Cafu, ex giocatore di Milan e Roma è intervenuto alla trasmissione per parlare del derby di domenica, di Mourinho ma anche della apertissima lotta scudetto.

Marcos Cafu, terzino campione d’Italia con la Roma nel 2001, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione radiofonica condotta da Giuseppe Falcao, Simone LP e Gabriele Ziantoni, in onda su New Sound Level 90FM.
Il giocatore ha ricordato il suo passato in giallorosso e lo scudetto vinto nella Roma di Capello ma pensa possa essere anche l’anno giusto del Milan per vincere finalmente qualcosa d’importante, così magari come Ancelotti con il suo Real Madrid.
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Cafu: “Domenica sarà un grande derby. Può essere l’anno del Milan”

Queste le parole dell’ex giocatore di Roma e Milan:
“QUALCOSA SONO RIUSCITO A VINCERE, È STATA UNA CARRIERA MOLTO BELLA. SE DEVO SCEGLIERE TRA VINCERE LA CHAMPIONS LEAGUE CON IL MILAN E VINCERE LO SCUDETTO CON LA ROMA SCELGO LO SCUDETTO CON LA ROMA.”
“NEDVED MI HA PREGATO DI NON FARGLI PIÙ SOMBRERI.”
E sul Milan:
“Io credo proprio che questo sia l’anno buono, il Milan ha una grande rosa e un grande allenatore ed è una piazza che quando si mette davanti a tutti è difficile da recuperare. In ogni caso è un campionato equilibratissimo che fino alla fine sarà combattuto, ma penso che potrebbe essere l’anno giusto visto che il Milan ha una grande rosa e un grande allenatore”.
Quanto è cambiato il calcio e chi è l’attaccante più forte con cui hai giocato?
“Ronaldo il Fenomeno il più forte. Il calcio è cambiato in peggio, prima era più giocato e ci divertivamo di più.”
“L’attaccante più forte è stato senza dubbio Ronaldo il Fenomeno e dopo Ronaldo Romario. Segnavano e giocavano in un modo incredibile. Il calcio da quando giocavamo noi è cambiato tantissimo è vero, ma è cambiato in peggio. Non si fa più il bel calcio, adesso si gioca solo per il risultato. Quando parliamo del terzino, il terzino di una volta faceva un lavoro sulla fascia incredibile, era un calcio maggiormente giocato e ci si divertiva di più. Era un calcio pieno di squadre forti e si trovavano calciatori forti dappertutto. Oggi vedo un calcio più grintoso e meno poetico e il Var di certo non ha aiutato”.
Perché è così difficile vincere a Roma?
“È difficile dare una risposta a questa domanda, non saprei come rispondere. Quando io sono arrivato a Roma erano diciotto anni che la Roma ancora non vinceva uno scudetto e ora sono più di vent’anni. Non so se sia una questione di mentalità o di calciatori ma sembra sempre che ci sia qualcosa che non va. Dobbiamo cercare in ogni modo di rompere questo taboo”.
Mourinho e Capello hanno qualcosa in comune?
“Capello ha trovato una squadra che si conosceva, Mourinho sta insegnando ai ragazzi a giocare insieme.”
“Non voglio paragonare Mourinho e Capello perché sono diversi, Capello è riuscito a vincere il secondo anno ma la squadra giocava insieme già da cinque o sei anni. Mourinho adesso sta cercando di far capire ai ragazzi come stare insieme in campo ma io capisco che il tifoso della Roma dopo 20 anni non ha più pazienza”.
Sul Derby di domenica:
“Io spero che i ragazzi entrino in campo e cerchino di giocare al calcio, senza essere troppo cattivi sportivamente, è giusto mettere la grinta nel gioco ma mi auguro ci sia correttezza in campo. Spero sarà un derby bello da vedere, io lo guarderò qui dal Brasile”.
Esiste un giocatore come Kaka nel mondo?
“Io sono il peggior giocatore al mondo a fare paragoni con gli altri giocatori perchè ognuno ha le sue caratteristiche. Kaka ha fatto nel calcio delle cose pazzesche, aveva un tocco di classe, un portamento, una maniera di giocare in campo che non si può eguagliare. Poi Kaka teneva sempre la testa alta, quando una palla arrivava da lui sapeva sempre cosa doveva fare e trovava sempre lo spazio libero”.
E Su Neymar e Ancelotti l’ex terzino ha risposto così:
“Da Neymar ci aspettiamo sempre tantissimo perché è un fenomeno, un giocatore che fa la differenza. Quando non fa la differenza è normale rimanere delusi, dai grandi giocatori ci aspettiamo sempre qualcosa di più: purtroppo Neymar non è riuscito a dare al PSG quello che ci aspettavamo. Voglio bene ad Ancelotti, tifo per lui e spero possa vincere la Champions”.
Serie A
Cremonese e Sassuolo, due favole che sognano in grande
In queste 14 giornate di Serie A ci sono stati diversi colpi di scena e nello specifico due squadre stanno stupendo tutti. Cremonese e Sassuolo sono due favole.
Le sorprese in questo inizio di stagione non finiscono mai e tra quelle più grandi riguardano due neopromosse che stanno continuando a vincere e convincere.
Cremonese e Sassuolo, due neopromosse con l’indole delle grandi
Spesso la Serie A rappresenta lo scoglio più difficile da affrontare se si arriva dalla categoria inferiore, non è però il caso di grigiorossi e neroverdi che ultimamente stanno raccogliendo ottimi risultati.
La scorsa stagione una ha dominato il campionato di Serie B e recuperato la massima categoria dopo una sola stagione mentre l’altra ha vinto i playoff in finale contro lo Spezia, tornando tra le grandi del calcio italiano dopo la retrocessione del 2023. Dal punto di vista del mercato entrambe si sono mosse concretamente, aggiungendo alla rosa elementi di esperienza ma anche giovani promesse che si stanno effettivamente rivelando adatte alla categoria.

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Il rendimento
Partendo dalla squadra di Grosso, il bilancio per queste prime 14 partite recita: 6 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. Tra i successi spiccano quelli contro Atalanta, Lazio e Fiorentina ma allo stesso modo stanno incidendo fortemente anche quelli contro Hellas Verona, Udinese e Cagliari. Nonostante gli alti e bassi di Berardi (oggi infortunato), il resto della squadra sta rendendo molto al di sopra delle aspettative grazie ad un gioco offensivo e frizzante che permette anche di difendere mantenendo il controllo del gioco. Tante occasioni e dominio della trequarti avversaria hanno finora inciso positivamente su alcune delle prestazioni del Sassuolo che si trova ora a 3 punti dalla Juventus e 4 da un piazzamento europeo.
Allo stesso modo la Cremonese di Nicola può dire di poter puntare ai bianconeri visto il piazzamento e le ultime prestazioni, soprattutto contro Bologna e Lecce, hanno portato alle stelle l’entusiasmo dei tifosi. Tra la doppietta di Jamie Vardy al Dall’Ara e il ritorno alla vittoria in casa grazie a Bonazzoli e Sanabria, l’attenzione attorno ai grigiorossi è aumentata notevolmente. Le 5 vittorie, i 5 pareggi e le “sole” 4 sconfitte dimostrano l’ottimo impatto della Cremo sulla Serie A dopo la promozione. Il mercato in questo senso ha avuto un impatto devastante visto che anche in difesa la situazione è piuttosto positiva. Diciassette gol subiti, 3 in più rispetto alla Juventus e gli stessi dell’Atalanta, uniti ai diciotto segnati, restituiscono un bilancio più che importante.
Entrambe sono nella posizione di poter sognare e come sappiamo non costa nulla, ma tutto starà nella continuità e nel calendario.
Serie A
Torino, Cairo rassicura Baroni: “Esonero? Non è in discussione”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, conferma la fiducia a Marco Baroni, nonostante i soli quattro punti di margine sulla zona retrocessione.

Torino, le parole di Cairo
Sconfitta bruciante con il Milan
Dopo la sconfitta per 3-2 contro il Milan, il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo alla posizione dell’allenatore Marco Baroni. Cairo ha sottolineato che Baroni non è in discussione, nonostante il risultato negativo. “Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato”, ha affermato Cairo, indicando che la squadra avrebbe dovuto gestire meglio la situazione dopo l’espulsione che ha lasciato i granata in dieci uomini. Ha anche elogiato la prestazione di Zapata, definendola una bella partita. La prossima sfida contro la Cremonese è cruciale, e Cairo ha dichiarato che la squadra deve affrontarla come se fosse l’ultima gara della stagione.
Verso la sfida contro la Cremonese
Con l’ombra della sconfitta ancora presente, il Torino si prepara per la prossima partita di campionato contro la Cremonese. L’incontro sarà decisivo per rialzare il morale della squadra e dimostrare che il percorso intrapreso con Baroni è quello giusto. L’enfasi sarà posta sulla concentrazione e sulla capacità di non ripetere gli errori commessi contro il Milan. Baroni avrà l’occasione di dimostrare che la fiducia di Cairo in lui è ben riposta, cercando di ottenere un risultato positivo che possa rilanciare le ambizioni del Torino in campionato.
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Fonte: l’account X di Schira.
Urbano #Cairo: “#Baroni non si discute. Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato. Abbiamo preso il 3-2 del #Milan quando eravamo in dieci: dovevamo essere più furbi noi. Oggi bella partita di #Zapata. Sabato contro la Cremonese dobbiamo giocare come se fosse l’ultima gara”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 8, 2025
Serie A
Pisa, la Nigeria convoca Akinsanmiro per la Coppa d’Africa
Ebenezer Akinsanmiro convocato dalla Nigeria per la Coppa d’Africa: il giovane talento è attualmente in prestito al Pisa con un futuro ancora incerto.

ALBERTO GILARDINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Convocazione di Ebenezer Akinsanmiro
La Federcalcio della Nigeria ha deciso di convocare Ebenezer Akinsanmiro, giovane centrocampista nato nel 2004, per la prossima Coppa d’Africa. Attualmente in prestito al Pisa, il giocatore ha attirato l’attenzione grazie alle sue prestazioni sul campo. Il Pisa ha un’opzione di acquisto fissata a 6 milioni di euro, ma l’Inter, club proprietario del suo cartellino, ha inserito una clausola di riacquisto del valore di 7 milioni di euro. Questa mossa strategica potrebbe permettere all’Inter di mantenere un controllo sul futuro del giocatore, garantendosi la possibilità di riportarlo a Milano se le sue prestazioni continueranno a essere all’altezza delle aspettative.
Opportunità e Scenari Futuri
La convocazione per la Coppa d’Africa rappresenta un’importante opportunità per Akinsanmiro di mettersi in mostra su un palcoscenico internazionale. Le sue prestazioni con la nazionale potrebbero influenzare le decisioni future sia del Pisa che dell’Inter riguardo al suo trasferimento definitivo o a un eventuale ritorno alla base. Questa situazione offre al giovane centrocampista non solo una vetrina per dimostrare il suo valore, ma anche la chance di far salire il suo valore di mercato. Gli occhi di molti osservatori saranno puntati su di lui durante la competizione, e le sue performance potrebbero essere decisive per il suo futuro professionale.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Nigeria’s Football Federation have called Ebenezer #Akinsanmiro (born in 2004) for African Cup. The midfielder is currently on loan at #Pisa, which have the option to buy (€6M) but #Inter have a buyback clause (€7M). #transfers 🇳🇬
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 9, 2025
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