Serie A
Buffon: “Quello che succede alla Juventus fa sempre molto rumore”
Gianluigi Buffon, leggenda della Juventus ora guardiano della porta del Parma, ha rilasciato un’intervista nella quale ha trattato diversi temi.
È tornato a parlare Gianluigi Buffon.
L’ex portiere della Juventus, che ora presta il suo servizio in Serie B all’età di 44 anni, ha rilasciato un’intervista a France Football.
Con la rivista francese, che ogni anno assegna il Pallone d’oro, Buffon ha toccato diversi tasti spinosi.
Alla prima domanda: “Perchè la Juventus è coinvolta in tanti scandali?“, il campione del mondo classe ’78 ha risposto così: “È una squadra che ha sempre una spada di Damocle sopra la testa, è sempre al centro dell’attenzione in Italia sia da parte dei suoi sostenitori che dei suoi avversari. Quello che succede alla Juve fa sempre molto rumore“.
E ancora: “È stata accusata di molte cose, è stata spesso anche punita, più o meno per cose che anche altri club hanno commesso. E lo dico senza mettermi a difendere la squadra. Quando questo accade alla Juventus, tutti gli altri si nascondono dietro di lei perché sanno che è lei che scatena il clamore più forte“.
Buffon: “L’espulsione di Zidane fu una grande chance”
Parole convinte a riguardo della Vecchia Signora. Poi la sua considerazione sul mancato Pallone d’oro, premio che Gianluigi Buffon non ha mai ricevuto.
“Non c’è sempre una logica. Nel 2003 sono stato votato come il miglior giocatore della Champions League, una rarità per un portiere, e non sono finito nemmeno nella top 5 del trofeo. In ogni caso a me non interessano certi premi, però mi piace la meritocrazia perché è una cosa che fa parte dello sport. E spesso non la trovo“.
Continua: “Inoltre, per me, la più grande ingiustizia intorno al Pallone d’Oro è stata quella subita da Andres Iniesta, che era forte come Maradona, Messi o Ronaldo”.
Infine, una parentesi sulla storica finale dei Mondiali datata 9 luglio 2006.
Più in particolare, sulla clamorosa espulsione di Zinedine Zidane, icona storica del calcio francese: “Quando ho visto quello che era successo, l’ho segnalato al guardalinee con grida e gesti, è stato un avvenimento davvero sorprendente. Zidane era in forma e poteva cambiare la partita, per noi la sua espulsione fu una grande chance“.
E conclude: “È una partita che abbiamo giocato nel miglior modo possibile, la Francia era molto forte, probabilmente la più forte, bastava vedere il loro cammino. Solo una squadra con la nostra mentalità poteva vincere“.
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Serie A
Fiorentina: il programma odierno in casa viola
Fiorentina: Prosegue il lavoro in casa viola in vista dell’impegno casalingo di Sabato alle 20.45 contro il Milan
Nella giornata odierna è previsto un allenamento nel pomeriggio, alle ore 16.00, per proseguire la preparazione in vista del match di Sabato sera contro i rossoneri di Stefano Pioli.
Vincenzo Italiano può sorridere, Nico Gonzalez, è tornato in nottata, la speranza è di averlo già oggi a disposizione
In ogni caso l’argentino con ogni probabilità scenderà in campo Sabato sera contro il Milan, percentuali in aumento ma ci sarà comunque un confronto con mister Italiano
Le interviste
Michele Padovano da Seta (Senigallia): “Ecco cosa penso su Juve e Max”
Michele Padovano, attaccante campione d’Europa con la Juventus nell’annata 1996, sarà special guest al Ristorante Seta di San Silvestro di Senigallia (An), nelle Marche, con il suo libro “Tra la Champions e la Libertà”. Venerdì 29 marzo, a partire dalle ore 20, l’ex attaccante racconterà durante una cena a tinte bianconere la sua lunga storia personale e professionale, tra sogni calcistici ed incubi giudiziari.
Era il lontano 10 maggio 2006 quando alcune auto gli sbarrano improvvisamente la strada e agenti in borghese lo trascinano dritto in caserma. È il 31 gennaio 2023 quando giunge l’assoluzione dall’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Un volume appassionante in cui Michele Padovano riassume interminabili 17 anni di vita. Proprio come dice il suo libro, “Tra la Champions e la libertà”.
Un lungo tragitto fatto di problemi, galera, processi e arresti domiciliari, fino alla tanto attesa libertà. Padovano sarà al Ristorante Seta per svelare tutti i dettagli della sua incredibile storia. Appuntamento, dunque, nelle Marche venerdì 29 marzo. “Mi sento marchigiano d’adozione”, ci ha detto Michele Padovano, intercettato al ritorno in Italia da Malta. “Juve? Credo la società sia in linea con i programmi. Avevano chiesto a Max Allegri qualificazione Champions e valorizzazione giovani – Next Gen. Credo questi obiettivi siano stati raggiunti. Poi non lo nascondo: non è che Allegri abbia un gran gioco. Si può sempre migliorare nel gioco del calcio..”. E su Euro 2024: “Lorenzo Lucca dell’Udinese mi piace come attaccante, contento sia stato convocato da Spalletti. Il CT e questa Italia qualcosa di buono ci faranno sicuramente vedere…”. Grazie Michele per la disponibilità… Grazie a te Daniele (Bartocci) per l’attenzione.
Serie A
Calabria: “Seconda stella nel derby? Non accadrà”
Le dichiarazioni di Davide Calabria, capitano del Milan: “Ci sono delle partite prima, ma noi le vogliamo vincere tutte. Leao è da Pallone d’Oro”.
Il countdown per lo Scudetto dell’Inter è iniziato. Nonostante il recente passo falso contro il Napoli, nell’ultimo turno di campionato prima della sosta per le nazionali, i nerazzurri continuano a viaggiare verso il titolo numero venti che vale la seconda stella sulla maglia.
Tra le possibili date per l’aritmetica c’è anche il ‘Derby della Madonnina‘ contro il Milan, in programma a San Siro Lunedì 22 Aprile alle 20:45.
Intervistato da ‘Radio Serie A‘ con ‘RDS‘, il capitano dei rossoneri Davide Calabria, ha parlato proprio di questa possibilità, escludendola dalle ipotesi.
Scudetto nel Derby
Davide Calabria ha risposto alla domanda sulla possibilità dell’Inter di conquistare la seconda stella nel Derby:
“È ancora presto per parlare di seconda stella dell’Inter nel Derby, ci sono delle partite prima, ma noi le vogliamo vincere tutte, quindi non accadrà”.
E su Rafael Leao…
“Se diventerà più consapevole del suo talento potrà diventare il numero uno al mondo, penso sia da pallone d’oro. A livello fisico, con quelle caratteristiche fisiche, non ne vedo tanti”.
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