Serie A
Bufera Juventus: tutti contro Allegri
Durante la conferenza stampa di oggi, in vista della trasferta di Empoli, l’allenatore della Juventus Allegri, si è scagliato verso un suo calciatore.
Parole poche felici verso il suo portiere Wojciech Szczesny. Il tecnico livornese ha accusato l’estremo difensore polacco dicendo: “Dopo determinate partite bisogna rimanere zitti, altrimenti a caldo si rischia di dire delle inesattezze. Non conosco le sue parole esatte, penso che lui non conoscendo bene l’italiano abbia sbagliato nell’uso dei termini”.
Parole che non sono piaciute ai tifosi anti allegriani, che hanno evidenziato ancora di più i problemi del tecnico anche fuori dal campo.
Prima della partenza verso la Toscana è stata comunicata la lista dei convocati con l’esclusione di Cuadrado e Danilo squalificati, più i vari indisponibili.
In aggiunta sono stati aggregati i giovani Riccio e Sersanti, oltre Barbieri, ma ormai il terzino è in pianta stabile in prima squadra dopo l’infortunio di De Sciglio.
Serie A
Tardelli: “Basterebbe ammettere l’errore”
L’ex campione del mondo ’82 Tardelli ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport. L’ex Inter e Juventus ha parlato della questione Acerbi-Juan Jesus, rimarcando l’importanza delle iniziative contro il razzismo.
Le parole di Tardelli
Questione Acerbi-Juan Jesus
“I calciatori sono sotto i riflettori e dovrebbero essere esempi di educazione, quante volte lo sentiamo ripetere? Basterebbe avere la forza di dire “ho sbagliato” e non “sciacquatevi la bocca” come ho letto sui social”.
E’ una decisione giusta?
“Diciamo che nell’ultimo periodo sono state emesse delle condanne particolari da parte della giustizia sportiva. Sinceramente, credo che Acerbi abbia commesso una sciocchezza perché è un bravo ragazzo e un professionista serio. Ma penso anche che una sciocchezza più grande l’abbia commessa chi l’ha giudicato. Però è solo una mia idea”.
Qualcuno ne esce pulito?
“Non tutti. Juan Jesus aveva sistemato tutto, perdonando Acerbi già in campo. Lui è il vero vincitore”.
La corsa scudetto della Juve.
“A un certo punto ci hanno creduto, ma oggettivamente la distanza con l’Inter era e resta enorme”.
Sulla stagione dell’Inter.
“Si sono mossi bene sul mercato e Inzaghi è stato bravissimo. Peccato per la Champions a Madrid, ma hanno buttato la qualificazione nella gara d’andata a San Siro”.
Serie A
Cagliari: Ranieri ritrova due giocatori fondamentali
Cagliari: continuano gli allenamenti in casa rossoblù in vista del match contro l’Hellas Verona di Marco Baroni. Match in programma Lunedì alle ore 15.00
Continua il lavoro in casa Cagliari in vista del match di Lunedì contro l’Hellas Verona.
Nella giornata di oggi mister Claudio Ranieri avrà a disposizione quasi l’intero gruppo, tranne Gianluca Lapadula che riprenderà gli allenamenti domani mattina.
Il tecnico ha recuperato sia Luvumbo che Gaetano, entrambi al lavoro anche ieri con il resto del gruppo.
Ancora ai box Yerry Mina, che invece continua a lavorare a parte
Serie A
Inter, auguri al jolly della difesa Benjamin Pavard
Oggi si festeggia un compleanno in casa Inter: quello di Benjamin Pavard, nato in Francia il 28 marzo di 28 anni fa. Ecco qualche curiosità sul difensore.
Il difensore dell’Inter Benjamin Pavard è nato il 28 marzo 1996 a Maubeuge. Cresciuto a Jeumont, ha iniziato la carriera nel settore giovanile del Lille, per poi trasferirsi allo Stoccarda in Germania nel 2016, ottenendo una promozione in Bundesliga.
Nel 2018 ha vinto la Coppa del Mondo con la Francia prima di passare al Bayern Monaco nel 2019 e, successivamente, all’Inter.
Soprannominato Benji l’Interista, in passato ha segnato anche contro l’Inter in Champions League, indossando la maglia del Bayern Monaco. Alla fine dello scorso anno, Pavard è stato costretto in panchina da un infortunio di lieve entità (una lussazione della rotula, ndr).
Questa stagione, per lui, in maglia nerazzurra ha totalizzato 25 presenze e due assist.
Per lui, come ha svelato in un’intervista a DAZN tempo fa, il pallone è un affare di famiglia: “Mia madre giocava a basket, io giocavo con lei ma con i piedi e così mi ha iscritto subito in una squadra di pallone insieme a mio papà che era il mio allenatore.
Ho iniziato a 4-5 anni. Se non fossi diventato calciatore? Forse sarei diventato un barbiere. Non saprei davvero, ma mi sono sempre piaciuti i capelli. Ma non ci ho mai pensato”.
Nel tempo libero, Pavard pratica yoga, ama ascoltare musica, guardare le serie tv e le partite di tennis.
Il suo idolo nerazzurro? Javier Zanetti.
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