Serie A
Boban: “Per l’Italia ci vogliono 10-15 anni per tornare al top”
Zvonimir Boban, oggi Head of Football Uefa, parla del campionato italiano, delle chances di crescita della Nazionale e della partita Dinamo Zagabria-Milan.
Le prospettive della Nazionale italiana
Queste le parole di Boban: “Dopo Pirlo l’Italia non ha avuto più un grandissimo talento. Sono passati vent’anni, è stato ucciso il talento italiano nei vivai.
Per l’Italia ci vogliono 10-15 anni per tornare al top, al livello dell’Inghilterra. Poi bisogna cercare di fare questi stadi che sono ormai imprescindibili“.
Pirlo. Quell’Andrea Pirlo che oggi allena il turco Fatih Karagümrük ma che in passato ha vinto tanto: giocava nella Nazionale italiana in occasione dei Mondiali del 2006 (ha collezionato ben 113 presenze in Nazionale, ndr).
E poi Europei Under 21, Olimpiadi, Europei, Confederation Cup. In Serie A si è alternato tra Inter e Milan.
Candidato ben 4 volte al Pallone d’Oro, Pirlo è considerato uno dei migliori centrocampisti di sempre.
Boban sul campionato di Serie A
Boban ha parlato anche delle squadre che hanno concrete chances di vincere lo Scudetto: “Il Napoli sembra pronto ad andare fino alla fine, mentre il Milan ha un grandissimo carattere e nel match col Napoli ha giocato meglio“.
Il riferimento al Milan non è casuale: il croato ha indossato la maglia rossonera per 11 anni.
Per questo l’imminente appuntamento di Champions League tra Dinamo Zagabria e Milan non può lasciarlo indifferente.
Queste le sue parole a Radio Anch’io: “Il Milan può vincere a Zagabria, la qualità è della sua parte. La Dinamo è tosta e venderà cara la pelle: non sarà una partita semplice nemmeno per me, sono le due squadre della mia vita.
Il Milan deve pensare in grande, altrimenti è difficile che possa tornare quello di una volta. In campionato il Napoli sembra una squadra matura, ha un’atmosfera straordinaria ed è consapevole dei propri mezzi: gioca un calcio straordinario ed è molto equilibrato.
Il Milan ha un grandissimo carattere, la storia e la sua grandezza hanno un peso. Ma io dico che potrebbe tornare anche l’Inter: se Lukaku ritorna quello di due anni fa, può succedere di tutto“.
Serie A
Milan, Maldini su Scaroni: “Sorrido pensando al mio passato”
Paolo Maldini risponde a Paolo Scaroni rilasciando un’intervista al Corriere della Sera il proprio pensiero dopo le parole rilasciate dall’attuale presidente rossonero.
“Se guardo al mio passato, non riesco a smettere di sorridere“.
Il riferimento è proprio alle parole dell’attuale presidente del Milan che aveva risposto così a una domanda su Maldini:
“Non l’ho più sentito.
Penso che quando qualcuno guarda al proprio passato con un certo tasso di acrimonia, vuol dire che non sta vivendo benissimo il presente.
Mi auguro che non sia questo il caso di Maldini, a cui auguro ogni soddisfazione”.
Il rapporto non proprio tranquillo tra Scaroni e Maldini non è una novità.
A dicembre l’ex capitano e dirigente rossonero aveva lasciato le seguenti dichiarazioni:
“Il Milan merita un presidente che faccia solo gli interessi del Milan. In tribuna l’ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o passavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico.
Mentre me lo ricordo puntualissimo in prima fila, quando abbiamo vinto lo scudetto: per questo non so che cosa si sia voluto dire con l’espressione ‘gruppo unito senza di me’.
Ma è evidente che io ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo”.
Maldini e Scaroni sono stati insieme dirigenti al Milan dal 2018 al 2023, quando l’ex capitano fu licenziato assieme a Massara nonostante il campionato vinto nel 2021-22.
Serie A
Serie A, sfida al vertice per il top più costoso
La Serie A sta concludendo i suoi capitoli conclusivi di una stagione avvincente
L’Inter ha dominato in lungo e in largo il campionato di calcio con Simone Inzaghi in panchina. Il lavoro di Beppe Marotta ha portato i suoi frutti e dopo due stagioni d’attesa è tornato sul tetto d’Italia. Secondo i valori aggiornati dal portale economico Transfertmarkt, sul podio dei giocatori più costosi compare un solo calciatore della squadra campione d’Italia. Sul gradino più basso del podio si trova Kvicha Kvaratskhelia del Napoli con un cartellino che si aggira sugli 80 milioni di euro. Al secondo posto Rafael Leao del Milan con ben 90 milioni di valore. Al primo posto condiviso Victor Osimhen del Napoli e Lautaro Martinez a 110 milioni di euro.
Non è escluso che questi dati possano cambiare da qui al termine del campionato, visti anche gli ultimi risultati sul terreno di gioco. Allargando la classifica ai primi cinque posti, infatti, si possono ammirare Nicolò Barella con 75 milioni e Alessandro Bastoni a quota 70. Scende di molto Dusan Vlahovic con un cartellino ipotetico di 65 milioni, solo 5 milioni in più di Theo Hernandez. Per trovare un calciatore di un’altra squadre che non sia delle “tre grandi” bisogna scendere fino al tredicesimo piazzamento: Giorgio Scalvini dell’Atalanta (45 milioni di euro).
Serie A
Udinese-Roma, chi gioca il recupero?
Il tanto atteso recupero dell’ultimo stralcio della partita Udinese-Roma, interrotta il 14 aprile per il malore di Ndicka, ci sarà oggi: ecco chi può giocare.
Oggi, prossimi al fischio d’inizio al Bluenergy Stadium per gli ultimi 18 minuti più recupero di Udinese-Roma, interrotta al 72′ per il malore del difensore giallorosso Evan Ndicka, ci si chiede chi prenderà parte alla partita.
Secondo l’articolo 30 dello Statuto-Regolamento della Lega Serie A, tutti i calciatori già tesserati per le due squadre al momento dell’interruzione possono essere schierati, indipendentemente dalla loro presenza sulla distinta del direttore di gara al momento della sospensione.
Tuttavia, ci sono delle specifiche: i giocatori che sono entrati in campo e sono stati sostituiti durante la partita non possono essere riutilizzati, così come quelli espulsi o squalificati per la gara in questione. Durante il recupero, è possibile effettuare solo le sostituzioni che non sono state fatte nella partita originale.
In pratica, Gabriele Cioffi e Daniele De Rossi avevano già effettuato due cambi ciascuno, utilizzando un solo slot per ciascuno con una doppia mossa contemporanea. Quindi, avranno la possibilità di fare ulteriori tre cambi ciascuno negli ultimi 18 minuti più recupero.
Gli unici giocatori che non possono essere schierati sono quelli già sostituiti durante la partita interrotta: Kingsley Ehizibue e Hassane Kamara per l’Udinese, Dean Huijsen e Houssem Aouar per la Roma.
Tutti gli altri calciatori, inclusi Ndicka che non era stato sostituito, possono essere schierati.
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