Benevento-Cagliari è la finale di Champions League, per ciò che concerne la lotta salvezza. Uno scontro diretto tra la terzultima e la quartultima in graduatoria, distanziate fra loro da una sola lunghezza
La partita non sarà, forse, decisiva, ma rappresenta un vero e proprio spartiacque tra il paradiso e l’inferno. Una sconfitta metterebbe nei guai seri entrambe le compagini. Una vittoria per il Cagliari rappresenterebbe una quasi salvezza. Semplici e Filippo Inzaghi lo sanno bene, e cercheranno di proporre il miglior undici possibile.
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Pippo Inzaghi si affiderà a Lapadula per perforare la retroguardia rossoblù, confidando nella fantastica di Iago Falque. L’ex Ionita e Viola sono due elementi importanti del centrocampo giallorosso, cosi come Glik per quello arretrato.
Semplici proverà a confermare l’undici, che in queste ultime giornate ha conquistato 10 punti in quattro gare. Rientreranno Marin e Joao Pedro, rispetto alla gara pareggiata a Napoli. Occhi puntati su Nainggolan e sui bomber Joao Pedro e Pavoletti.
BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; De Paoli, Glik, Caldirola, Barba; Dabo, Viola, Ionita; Iago Falque, Improta; Lapadula. All: Inzaghi.
È di pochi minuti fa il comunicato dell’Independiente che annuncia il ricovero in ospedale dell’allenatore Carlos Tevez. L’Apache ha accusato dolore al petto.
Il club argentino ha reso note le condizioni dell’ex Juventus e Manchester City che nella notte è stato ricoverato a seguito di forti dolori al petto.
“Il nostro allenatore, Carlos Tevez, è stato portato all’ospedale La Trinidad di San Isidro con dolore al petto. I medici hanno effettuato gli esami necessari e i risultati sono stati soddisfacenti.
Domani si proseguirà con una serie di esami preventivamente programmati nell’ambito del check-up generale che solitamente viene effettuato”.
Nessun problema grave dunque per l’Apache che dovrebbe rimanere sotto osservazione fino al termine di altri esami che l’allenatore dell’Independiente aveva già prenotato mesi prima.
Nuestro entrenador, Carlos Tevez, ingresó con un dolor en el pecho al Sanatorio La Trinidad de San Isidro. Le realizaron los estudios correspondientes y resultaron satisfactorios.
Mañana continuará con una serie de exámenes programados con antelación en el marco de un chequeo… pic.twitter.com/cpS2jt7FWD
— C. A. Independiente (@Independiente) April 24, 2024
Milan, le notizie che arrivano in redazione non sono propriamente confortanti. Andiamo qui di seguito a leggere cosa starebbe accadendo.
Non tira una buona aria nei salotti del quarto piano di Via Aldo Rossi. In questi ultimi giorni c’è stato modo di confrontarsi molto, anche insieme a Gerry Cardinale, in merito alle prossime mosse di mercato, ma prima ancora sulla panchina.
Grande spazio alle proposte di Zlatan Ibrahimovic le cui idee non sembrano essere state accettate in toto, anzi. Da qui le prime frizioni con il resto della dirigenza e addirittura la minaccia di fare un passo indietro dal suo incarico.
Come sappiamo, il primo nome per la panchina era stato quello di Antonio Conte, al momento scartato dal Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada. Ad oggi non ci risultano contatti in fase avanzata, come scrivono in molti, per Van Bommel. L’olandese è un profilo che certamente viene seguito, ma non è lui l’allenatore proposto da Ibra.
Nei prossimi giorni capiremo meglio le mosse dell’intera dirigenza, monitorando molto da vicino i comportamenti di Ibrahimovic.
Milan, il noto giornalista Fabio Ravezzani si è espresso in merito all’avvicendamento in panchina dei rossoneri. Andiamo a leggere qui di seguito le sue parole sul social X.
Il post derby non ha fatto altro che alimentare molte certezze già insite nel tifoso rossonero. Qui di seguito le parole di Fabio Ravezzani in merito all’allenatore che potrà sedersi sulla panchina del Milan.
“Pioli ha fatto cose importanti, ma 6 derby persi consecutivamente sono una macchia indelebile per la sua gestione. Una macchia che oscura tutti i meriti precedenti. L’ambiente è depresso, rassegnato, sfiduciato, il che è molto pericoloso. Oggi, a parte Conte, esistono solo due allenatori in grado di garantire al Milan fiducia, risultati ed entusiasmo. Sono Sarri e Motta. Tentare un altro Moneyball su un tecnico straniero sarebbe rischiosissimo”.
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