Serie A
Atalanta-Venezia, curiosità e statistiche
La 27° giornata della Serie A vede tra le sfide Atalanta-Venezia, che si giocherà domani alle ore 15 allo Stadio Gewiss Stadium di Bergamo.
La 27° giornata della Serie A vede tra le sfide Atalanta-Venezia: i bergamaschi sono terzi in classifica a -3 dall’Inter capolista, i lagunari sono al penultimo posto in graduatoria.

Atalanta-Venezia, curiosità e statistiche
La 27° giornata della Serie A vede tra le sfide di sabato Atalanta-Venezia, con i bergamaschi che vogliono i 3 punti per cercare di avvicinarsi all’Inter capolista impegnata nel big match contro il Napoli, mentre i lagunari vogliono far risultato per avere ancora residue speranze di salvarsi. Vediamo ora qualche statistica e curiosità inerente al match.
L’Atalanta ha vinto le ultime 6 gare in Serie A con il Venezia, solo contro 3 squadre ha una serie di vittorie così lunga, 7 contro Bologna, Parma e Sassuolo. Il Venezia ha perso negli anni 2000 tutte le 5 sfide contro gli orobici in Serie A, ed è la squadra contro cui lagunari hanno sfidato di più in questo periodo.
L’Atalanta ha vinto 8 delle 10 partite casalinghe contro il Venezia in Serie A, segnando sempre con una media di 2,2 gol a partita, tanto che nelle ultime tre sfide interne segnato 6 gol non subendone nessuno. I bergamaschi, nelle ultime 6 giornate, non ha vinto in casa ( 2 pareggi e una sconfitta) e 3 vittorie esterne. Inoltre, gli orobici non subiscono gol da 3 partite, se anche contro il Venezia la porta rimanga inviolata, sarebbe il 4° “clean sheet” di fila dal 1996/97.
Il Venezia non segna da 3 partite di fila in Serie A, se anche non segnasse domani sarebbe la prima volta dalle prime 5 giornate della stagione 1998/99. L’Atalanta ha pareggiato le ultime due gare casalinghe e non ha mai impattato 3 match interni di fila in Serie A nell’era Gasperini; l’ultima volta risale infatti al periodo tra gennaio e febbraio 2016, sotto la guida di Edoardo Reja.
Nessun giocatore ha segnato più gol di Mateo Retegui da inizio 2025 nei maggiori cinque campionati europei: 9, al pari di Ousmane Dembélé. Alessio Zerbin da quando veste la maglia del Venezia, è il giocatore dei lagunari ad aver giocato più palloni in area di rigore avversaria 19 e creato più occasioni 8 per i compagni.
Serie A
Cagliari, sorride Pisacane: la nuova risorsa è Gaetano
Ottimo momento di forma per il trequartista del Cagliari, che ha realizzato due gol nelle ultime due gare, partendo dalla panchina.
Gianluca Gaetano continua a lasciare il segno. Dopo il gol decisivo nella sfida casalinga contro la Roma, il trequartista ha trovato la rete anche nell’ultimo weekend contro l’Atalanta. Un gol dal sapore speciale per il trequartista ex Napoli, il quale alla quindicesima giornata ha già eguagliato il bottino realizzato nell’ultimo campionato.
Il 25enne di Cimitile ha rischiato di perdersi all’interno del progetto dei rossoblù, complice anche un lungo infortunio al ginocchio che lo ha tenuto ai box per diversi mesi e un sistema di gioco che non si adeguava alle sue caratteristiche, ma con 14 presenze, 2 gol e 1 assist sembra aver trovato una serenità e una continuità, che lo rendono uno degli uomini chiave del reparto offensivo dei sardi, anche alla luce degli stop anche di Belotti e di Felici.

GIOVANNI DI LORENZO E SEBASTIANO ESPOSITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un momento di forma ritrovato per il centrocampista del Cagliari
Lo confermano anche le parole a caldo rilasciate dopo l’incontro contro la Roma ai microfoni della Gazzetta dello Sport:
“Un’emozione fortissima. Una scarica di sentimenti. Era da tanto tempo che non stavo così bene”.
Parte del merito va attribuito anche all’allenatore Fabio Pisacane, come sottolineato dallo stesso Gaetano:
“Pisacane è un grande, maniacale sul campo e aperto al dialogo. Dentro e fuori dal terreno.”
Ora l’obiettivo è partire dal primo minuto già dal prossimo impegno, cruciale ai fini della classifica, contro il Pisa alla Unipol Domus.
Serie A
Fiorentina, riunione in corso al Viola Park: discussioni anche su Vanoli
La situazione in casa Fiorentina è sempre peggio. Contro l’Hellas è arrivata la nona sconfitta del campionato: serve assolutamente un cambio di rotta.
Altro giro, altra giornata e altra sconfitta per la Fiorentina. Anche contro l’Hellas Verona, nel vero e proprio scontro salvezza, la Viola non ha convinto e ha incassato la nona sconfitta in 15 giornate di campionato.
Una situazione inimmaginabile che ha costretto la società toscana ad esonerare Pioli, arrivato in estate per sostituire Palladino. Nonostante l’esonero dell’ex Milan e l’arrivo di Vanoli la musica non è cambiata con la Fiorentina che non riesce ad alzarsi dal peggiore momento della storia recente del club.

LUCA RANIERI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come riportato da Sky Sport, in queste ore è in corso una riunione al Viola Park per discutere della situazione attuale. Finito sul tavolo delle valutazioni anche il neo tecnico viola che non è riuscito, per ora, ad invertire il trend. Dalla serata di ieri, dopo la sconfitta interna contro gli scaligeri, la Viola è in ritiro fino a data da destinarsi.
Il momento in casa Fiorentina è molto delicato e saranno decisive le prossime mosse per evitare che continui la caduta libera della formazione allenata da Vanoli. Il tempo per provare a salvarsi dal baratro c’è, ma una soluzione va trovata il prima possibile.
ULTIM’ORA SERIA A
Fiorentina, riunione in corso al Viola Park
Valutazioni in corso anche sul futuro della panchina#SkySport #SkySerieA #SerieA #Fiorentina #Vanoli— skysport (@SkySport) December 15, 2025
Serie A
Milan a due velocità: grande con le big, fragile con le piccole
Il 2-2 col Sassuolo costa punti preziosi per il Milan. Tra limiti mentali e tattici, ecco perché i rossoneri faticano contro le squadre di bassa classifica
Un altro passo falso che pesa. Il pareggio per 2-2 contro il Sassuolo conferma il principale paradosso del Milan di Massimiliano Allegri: competitivo e cinico contro le grandi, fragile e discontinuo contro le squadre che lottano per non retrocedere. Dopo quindici giornate i rossoneri sono secondi in classifica, a un solo punto dall’Inter capolista, ma i punti persi contro le “piccole” rischiano di avere un impatto decisivo nel lungo periodo.
I numeri raccontano due Milan completamente diversi. Contro Bologna, Napoli, Inter, Juventus e Roma sono arrivati 4 successi e un pareggio, con 13 punti conquistati su 15, appena un gol subito e prestazioni di altissimo livello. Un rendimento da Scudetto. Di segno opposto, invece, il cammino contro le squadre di bassa classifica se si considerano la sconfitta con la Cremonese, pareggi contro Pisa, Parma e Sassuolo, oltre alle vittorie sofferte contro Lecce e Torino.
Che problema ha il Milan?
Le cause di questa differenza vanno ricercate su due piani, mentale e tattico. Contro avversari sulla carta inferiori il Milan sembra abbassare la soglia di attenzione, andando incontro a cali improvvisi che compromettono equilibrio e risultati. Errori e disattenzioni che, in partite apparentemente alla portata, finiscono per costare punti pesanti.

IL MILAN SI STRINGE IN GRUPPO PRIMA DELLA PARTITA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
C’è poi l’aspetto tecnico-tattico. Il Milan di Allegri dà il meglio quando può difendersi compatto e ripartire, sfruttando spazi e transizioni rapide. Un copione che funziona contro le big, ma che va in crisi quando i rossoneri devono fare la partita contro squadre chiuse e aggressive. L’assenza di un centravanti di ruolo accentua il problema, ma è l’intero assetto offensivo a perdere incisività contro le difese basse.
Due volti della stessa squadra, dunque. Se contro le grandi il Milan si esalta, contro le piccole inciampa. E finché questo equilibrio non verrà trovato, il rischio è che i punti persi contro avversari abbordabili possano pesare più di qualsiasi scontro diretto.
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