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Atalanta-Roma 1-4, poker di Mourinho a una brutta Dea| Le pagelle
L’Atalanta non replica la partita di Verona, e cade sotto i colpi di una ottima Roma, che sfrutta al meglio l’incertezza difensiva della Dea.
Un pomeriggio da dimenticare per l’Atalanta, che nell’ultima partita interna dell’anno subisce una pesante sconfitta dalla Roma. La vittoria dei giallorossi non è mai stata in discussione e i nerazzurri hanno fatto ben poco per riaprire le sorti del match. Prestazione negativa dell’intero comparto difensivo.
Musso 5,5: sui gol non ha grandi colpe, viene lasciato in balia di Abraham, che gli mette in porta una doppietta. Fa quello che può, le responsabilità maggiori sono di altri.
Toloi 4: le sicurezze sulla marcatura non lo accompagnano in questo pomeriggio, dove Abraham lo mette in difficoltà in più occasioni. Sbaglia sull’inglese in occasione del primo gol, mentre si perde Smalling sul gol del 3-1.
Djimsiti 5: inconsistente e impreciso, sbaglia tocchi e appoggi elementari. Viene sostituito dopo appena mezz’ora da Gasperini (dal 34′ Muriel 6: gli va dato merito di combinare il gol della speranza, ma nel complesso non è convincente nella ripresa).
Palomino 4,5: sembra non essere in lui. Non vince quasi mai i duelli aerei ed è costantemente in difficoltà sulle avanzate offensive degli avanti romanisti.
Hateboer 6: meglio nel secondo tempo, cresce alla distanza. Nella prima frazione più timido in avanti, preferendo il contenimento (dal 79′ Zappacosta sv).
De Roon 5,5: partita opaca per l’olandese, a cui non riesce il suo classico giocare tra le linee. Spesso fatica ad arginare l’avanzata giallorossa.
Freuler 6: soffre anche lui il dinamismo degli avanti romanisti, ma gli riesce meglio il contenimento. Non si propone quasi mai in avanti, ma non era questa la partita.
Pezzella 5,5: ci mette buona volontà, ma Zaniolo è in giornata di grazia, quindi lo soffre e non poco (dal 79′ Maehle sv).
Ilicic 5: un deciso passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Molto impreciso e pasticcione in avanti (dal 46′ Malinovskyi 5,5: prova a sparigliare le carte in avanti, ma gli riescono solo un paio di incursioni).
Pasalic 5: la difesa giallorossa gli mette il cartello di divieto di fronte l’area di rigore, per questo le incurisioni non si vedono mai. Anonimo (dal 64′ Miranchuk 5,5: non è giornata neppure per l’ucraino, a cui va mezzo voto in più rispetto al croato perchè tenta qualche iniziativa in avanti).
Zapata 5,5: trovare uno spiraglio nella difesa giallorossa oggi era veramente una impresa. Non ha mai palle buone, e quelle che cerca di procurarsi gli vengono interdette dal bunker della Roma.
Gian Piero Gasperini 5: una brutta caduta, contro una Roma che non permette mai ai nerazzurri di esprimere il proprio gioco. Domani sera potrebbe scivolare al quarto posto, se il Napoli dovesse espugnare San Siro.
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Milan, Furlani:” Pioli è il nostro allenatore. Il mercato sarà più soft”
Milan, si è presentato alla fine della gara contro l’Inter davanti alle telecamere l’Amministratore Delegato rossonero. Leggiamo qui di seguito le sue parole.
Un mix di dichiarazioni catalogabili alla voce Cose che un tifoso in questo momento non vuole sentire. Tuttavia, come spesso accade, Giorgio Furlani si presenta con massima disponibilità prima e spesso anche dopo le partite. Come quest’ultima persa ai danni dell’Inter. Una sconfitta che fa male, sesto derby consecutivo perso e scudetto consegnato ai nerazzurri.
Poche parole, forse di circostanza, ma piuttosto chiare e decise:” L’allenatore è Stefano Pioli e confermo questa cosa. Siamo concentrati sul finire bene la stagione. Sulla parte sportiva chi riferisce a Gerry Cardinale siamo io, Moncada e Ibrahimovic. Poi è lui che prende la decisione finale. Abbiamo un secondo posto da difendere, noi facciamo la squadra per vincere, ma non sempre si riesce. Quest’anno il lavoro sul mercato sarà un po’ più soft”.
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Milan, 34 anni fa la seconda Fatal Verona e quel gesto di Van Basten
Sono passati 34 anni ma la ferita nel cuore di ogni tifoso rossonero resta tutt’oggi aperta. Penultima giornata, Hellas Verona-Milan, la nuova fatal Verona.
22 aprile 1990, Hellas Verona-Milan 2-1: la seconda Fatal Verona
Stadio Bentegodi, penultima giornata di Serie A. La classifica recita Milan 47 e Napoli 47 (siamo ancora nell’era dei 2 punti per vittoria). I rossoneri di Arrigo Sacchi affrontano una delle squadra candidate ormai alla retrocessione in Serie B. In caso di vittoria lo scudetto sarebbe a un passo.
Marco Van Basten è l’attaccante più forte in circolazione e guida la classifica dei cannonieri a quota 19 reti. Tutto fa presagire una facile scampagnata per i rivali del Napoli di Maradona.
Al 33esimo Simone porta in vantaggio il Milan con un gran calcio di punizione e manda le squadre negli spogliatoi sullo 0-1. Sembra fatta per i rossoneri ma l’Hellas rinasce dalle ceneri e prima o con Sotomayor al 63esimo, poi (col Milan in 9 uomini) con lo storico pallonetto di Davide Pellegrini all’89esimo, ribalta il risultato consegnando di fatto lo Scudetto ai partenopei.
Dopo la clamorosa debacle del 20 maggio 1973 per la quale è stato coniato appositamente il termine Fatal Verona, la storia si ripete con Van Basten che, dopo l’espulsione appena rimediata, si toglie la maglia e la scaglia a terra in segno di frustrazione e delusione. Un gesto storico che rimarrà negli annali.
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Palladino punge DAZN nel dopo gara contro l’Atalanta
Nel posticipo della domenica sera l’Atalanta è uscita vittoriosa dal campo del Monza per 2-1, il tecnico Palladino a muso duro contro il telecronista di DAZN.
Il tecnico del Monza Palladino non ci sta, nell’immediato dopo gara, intervenuto ai microfoni di DAZN si è lamentato della cronaca della partita.
Il mister brianzolo ritiene sia stata sottovalutata la prova dei propri ragazzi: “Per parlare della gara parto dai commenti che sentivo in studio, dal conduttore soprattutto. Sentivo che c’è stato un dominio dell’Atalanta ma non sono d’accordo con quanto ascoltato. Abbiamo fatto una partita giusta, coraggiosa e abbiamo tirato diverse volte in porta.
Una delle migliori partite da quando sono alla guida di questa squadra. Mi spiace sentire dagli addetti ai lavori che l’Atalanta sarebbe stata per 70-80 minuti in dominio della partita. Se vengono dette queste cose devo contestarmi ma va bene, non è un problema.
Sono tranquillo ed ho fatto i complimenti alla squadra, sono davvero orgoglioso della partita ma mi spiace sentire certi commenti sui miei ragazzi”.
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