Serie A
Atalanta-Hellas Verona 1-2, è gioia gialloblù con Ceccherini: le pagelle
Un Hellas Verona accorto e motivato compie il blitz in casa dell’Atalanta. La partita del Gewiss Stadium è decisa dal gol di Ceccherini e da un autogol di Koopmeiners. I gialloblù ora sono a tre punti dalla Dea.
L’Hellas Verona compie l’ennesimo allora della sua stagione, conquistando lo scalpo dell’Atalanta in casa nerazzurra. Grande prestazione di Federico Ceccherini, che realizza il suo primo gol in campionato. L’autogol di Koopmeiners, poi, chiude con il sigillo una gara giocata con sacrificio e cinismo.
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Le pagelle
Montipò 6: sempre attento e reattivo per tutta la gara, compie i due interventi più importanti su Malinovkyi e Zapata.
Casale 6: una gara ordinata dove aiuta a tenere compatto il reparto e ad uscire con eleganza per impostare il gioco.
Gunter 5,5: serata nervosa per il centrale ex Genoa, che rimedia subito un giallo e rischia in altre occasioni di prendersi l’espulsione. Tudor lo sostituisce per evitare guai (dal 31′ Sutalo 6: provvidenziale alleggerendo in difesa sulle palle più velenose).
Ceccherini 7: si toglie la soddisfazione della prima rete stagionale. Istinto del gol che spunta sul tiro di Simeone e rete che sblocca la partita (dal 26’st Veloso 6: prezioso nell’ aiutare in difesa e nell’ uscire palla al piede).
Faraoni 6: buona prestazione, una partita delle sue. Colpisce un palo.
Tameze 6,5: surclassa l’omologo nerazzurro De Roon, fa partire l’azione del gol e gestisce una quantità infinita di palloni.
Ilic 7,5: propizia l’autogol di Koopmeiners, crea pericoli costanti alla difesa dell’Atalanta.
Lazovic 6,5: dialoga con i compagni e trova spesso il fondo sulla fascia mancina. Sfiora il gol (dal 33’st Depaoli sv).
Barak 6: non trova la giocata e non entra nei gol, ma il suo movimento condiziona le azioni offensive dei gialloblù in positivo.
Caprari 7: è il solito folletto che tiene in apprensione la difesa nerazzurra, corre e inventa. Suo il lancio per Simeone da cui nasce il gol di Ceccherini (dal 33’st Hongla sv).
Simeone 7,5: gli manca solo il gol, in una serata che lo consacra attaccante totale polifunzionale. Prestazione sontuosa (dal 32’st Lasagna 6: il palo come azione degna di nota dal suo ingresso).
Tudor 7: gioca con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere e solo da guadagnare. Dimostra la maturità con una vittoria su un campo difficile. Imbriglia l’Atalanta e la risucchia e tre punti dai gialloblù.
Serie A
Udinese-Roma, le ultime sulle probabili formazioni
Questa sera alle 20 andranno in scena gli ultimi minuti di Udinese-Roma, il match sospeso al 72′ minuto per il malore accusato da Ndicka. Chi giocherà?
Indice
Qui Udinese
Cannavaro alla prima sulla panchina friulana dovrà, come detto in mattinata, fare a meno di Ehizibue e Kamara in quanto già sostituiti. Dunque sarà da capire se l’esordiente in Serie A adotterà lo stesso schema di gioco del suo predecessore per questo recupero, oppure rivoluzionerà completamente.
Tutti gli indizi portano alla prima ipotesi, con la conferma di Okoye tra i pali così come la difesa composta da Perez, Kristensen e Bijol. Novità quindi sugli esterni che dovrebbero essere Zemura ed Ebosele. Confermati invece Payero e Walace.
Sulla trequarti sempre Samardzic e Pereyra dietro a Lucca.
Qui Roma
De Rossi dovrà fare a meno di Huijsen e Aouar, anche loro sostituiti. Davanti a Svilar solita linea a 4 con Celik e Spinazzola esterni bassi e Mancini con Smalling al centro. In mezzo al campo spazio per Paredes che salterà il Napoli e agirà al fianco di Cristante e capitan Pellegrini.
Tridente offensivo che vedrà con tutta probabilità Azmoun al centro dell’attacco visto l’infortunio di Lukaku e Dybala con El-Shaarawy larghi a destra e sinistra.
Udinese-Roma, probabili formazioni
Udinese (3-4-2-1): Okoye, Perez, Kristensen, Bijol, Ebosele, Walace, Payero, Zemura, Pereyra, Samardzic, Lucca;
Roma (4-3-3): Svilar, Celik, Mancini, Smalling, Spinazzola, Cristante, Paredes, Pellegrini, Dybala, Azmoun, El-Shaarawy.
Udinese-Roma: dove vederla
Gli ultimi minuti della sfida della Dacia Arena saranno visibili in esclusiva su DAZN.
Serie A
Hellas Verona, Baroni: “Dobbiamo rimanere concentrati per questo finale di stagione”
L’allenatore dell’Hellas Verona Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro la Lazio in programma sabato alle 20:45.
Hellas Verona, le parole di Baroni
Di seguito le parole rilasciate dal tecnico dell’Hellas Verona Marco Baroni in conferenza stampa, in vista del match contro la Lazio valido per la 34^giornata di Serie A:
Dopo questo exploit sei sulla bocca di tutti?
“Siamo concentrati sulla parte finale di questa stagione, quella più difficile, non possiamo pensare a nient’altro, dico alla squadra di non guardare la classifica, non guardare i calendari e rimanere concentrati, dobbiamo fare qualcosa di straordinario e per farlo bisogna attingere a tutto, sono campionati che si giocano su un pallone e non è possibile pensare a nient’altro”.
Le condizioni di Dawidowicz?
“Sta bene, in questo momento devi andare su tutto ciò che è essenziale, non possiamo sbagliare niente, voglio vedere giocatori che si buttano, che si donano, nelle partite si vivono dei momenti in cui c’è da soffrire come nell’ultima partita e altri in cui c’è da crederci e affondare, prepariamo le partite in questo senso”.
La Lazio?
“Avversario complicato da tante prospettive, dobbiamo fare una partita di grandissimo spessore, altrimenti non ne esci vivo. Devi essere pronto a reggere il loro ritmo. Quando si va in campi come quello non si può stare bassi, bisogna andare forte sui duelli e sull’attenzione”.
In questo finale bisogna spingere ancora più forte?
“Dobbiamo passare dalla prestazione, dalla capacità di stare dentro la partita, dobbiamo capire che le partite si risolvono in un episodio, su una palla laterale, abbiamo bisogno di attenzione”.
Centonze o Tchatchoua?
“Sono due giocatori bravi su cui dobbiamo contare, Centonze è cresciuto, Tchatchoua è qui dall’inizio e ha recuperato bene da un infortunio importante, se uno non parte entra, so che lì a destra posso contare su due giocatori che danno un contributo importante alla squadra”.
Henry?
“E’ un ragazzo che ha avuto un percorso difficile, il ragazzo si allena sempre bene, non ha mai mancato una volta negli atteggiamenti, lì abbiamo diversi giocatori bravi, cerchiamo di dare opportunità a seconda della partita”.
Noslin ancora “falso nueve” oppure centravanti di ruolo?
“Vediamo, è una settimana corta, ho ancora due sedute, dobbiamo recuperare qualche giocatore, è una partita che dobbiamo leggere bene”
Quanto inciderà il fattore “Bentegodi” nella corsa salvezza?
“Sabato ho percepito un’energia che la squadra è stata brava a creare ma che il pubblico ci ha alimentato, la gente che crede sposta, dobbiamo far vedere che questa squadra è pronta a tutto, alla prestazione, alla capacità di stare sempre in partita e di non mollare mai, in questo senso il nostro stadio e i nostri tifosi saranno fondamentali”.
Questo è sempre più il Verona di Baroni?
“E’ arrivata gente affamata, Baroni è affamato, bisogna guardare solo al presente e al futuro perchè anche quello che si fa oggi ormai è già vecchio (ride ndr)”.
Serie A
Milan, Maldini su Scaroni: “Sorrido pensando al mio passato”
Paolo Maldini risponde a Paolo Scaroni rilasciando un’intervista al Corriere della Sera il proprio pensiero dopo le parole rilasciate dall’attuale presidente rossonero.
“Se guardo al mio passato, non riesco a smettere di sorridere“.
Il riferimento è proprio alle parole dell’attuale presidente del Milan che aveva risposto così a una domanda su Maldini:
“Non l’ho più sentito.
Penso che quando qualcuno guarda al proprio passato con un certo tasso di acrimonia, vuol dire che non sta vivendo benissimo il presente.
Mi auguro che non sia questo il caso di Maldini, a cui auguro ogni soddisfazione”.
Il rapporto non proprio tranquillo tra Scaroni e Maldini non è una novità.
A dicembre l’ex capitano e dirigente rossonero aveva lasciato le seguenti dichiarazioni:
“Il Milan merita un presidente che faccia solo gli interessi del Milan. In tribuna l’ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o passavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico.
Mentre me lo ricordo puntualissimo in prima fila, quando abbiamo vinto lo scudetto: per questo non so che cosa si sia voluto dire con l’espressione ‘gruppo unito senza di me’.
Ma è evidente che io ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo”.
Maldini e Scaroni sono stati insieme dirigenti al Milan dal 2018 al 2023, quando l’ex capitano fu licenziato assieme a Massara nonostante il campionato vinto nel 2021-22.
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