Serie A
Atalanta, E..vair con ricordi ed emozioni
Nella sfida contro la Juventus l’Atalanta ha potuto contare sul sostegno dagli spalti di un ex d’eccezione. Che le pronostica un futuro europeo.
Atalanta, i buoni auspici dell’ex
Alla fine ci ha sofferto. Come un vero tifoso. Soprattutto come chi non si è dimenticato del grande abbraccio che Bergamo, quando indossava la maglia dell’Atalanta, gli ha riservato.
Evair ha vestito la maglia della Dea dal 1988 al 1991. E di quell’esperienza ha un ricordo piacevolissimo.
Avrebbe voluto essere in campo, Evair, a replicare quanto fece contro la Juventus nella stagione 1988-89. Allora, al “Comunale” di Torino, l’Atalanta prevalse proprio grazie a un suo gol. E si rammarica che, questa volta, il copione non sia stato lo stesso.
“Non venivo qui dal 2007- ha raccontato a L’ Eco di Bergamo con parole riprese da Calcio Atalanta – è sempre un’emozione incredibile tornare in questo stadio che oggi è ancora più bello davanti agli occhi dei miei vecchi tifosi”.
A suo avviso “è stata una partita alla pari con la Juventus che ha vinto in contropiede ma l’Atalanta che ha fatto meglio in alcune fasi“. Sul perché i nerazzurri siano usciti a mani vuote ha le idee chiarissime: “avrebbero dovuto osare di più – continua – avrebbe potuto vincere e si sarebbe trovata a meno due dalla Juventus, ora la qualificazione diventa più dura”. Ma, a rassicurazione, aggiunge subito il vaticinio festoso: “ma l’Atalanta andrà in Europa“.
Apprezzamenti piovono dalle sue labbra per Toloi così come per Zapata. Quest’ultimo, però, a sua disamina “è stato lasciato troppo solo mentre io avevo sempre al mio fianco Caniggia ed era più facile”.
Evair non ha dimenticato Bergamo e Bergamo lui. Peccato per lui gli sia mancata la ciliegina sulla torta di veder vincere quell’Atalanta che porta nel cuore come un marchio indelebile.
Serie A
Allegri: “Domani gioca Kean. Sento la fiducia della società. Le critiche…”
Alle ore 11 Massimiliano Allegri ha parlato di Lazio-Juventus dall’Allianz Training Center nella consueta conferenza stampa pre-partita.
Rivivi la diretta sul sito ufficiale della Juventus.
I miei ultimi editoriali su Allegri:
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Indice
“La squadra sta bene. Kean titolare domani“
❝La squadra è tornata bene. Quelli che sono rimasti hanno lavorato bene. Quelli che sono stati via hanno fatto (quasi tutti) delle amichevoli. Altri, come Szczesny, hanno raggiunto il loro obiettivo di qualificarsi agli Europei.
Illing ha giocato molto quest’anno. Ci sono stati periodi in cui ha giocato meno, ma è sempre stato molto considerato. Sta facendo un percorso di crescita e sono contento del suo rendimento. Mi aspetto molto da Kean. Credo che lui abbia l’obiettivo di fare bene per guadagnarsi un posto agli Europei. Doveva andar via, poi alla fine è rimasto. Si è rimesso in forma e penso che domani farà una buona partita: giocherà titolare.❞
“Oggi il mio futuro non conta. La Juventus deve giocare la Champions League”
❝In questo momento il mio futuro non conta. La cosa più importante è il finale di stagione. Purtroppo abbiamo buttato tanti punti e il nostro vantaggio sulle quinte si è assottigliato. Dobbiamo essere realisti: abbiamo fatto sette punti nelle ultime otto partite e dobbiamo fare il massimo nelle nove gare che rimangono. Poi avremo anche la Coppa Italia e quindi dobbiamo rimanere concentrati. Sono contento delle parole della società, ma non avevo dubbi in merito. In questo momento però è fondamentale rimanere concentrati sul presente.
Nel calcio si vive di momenti. Dobbiamo rialzarci e tornare a fare i risultati che ci servono per raggiungere l’obiettivo della società, ovvero la qualificazione in Champions League. Finora la squadra ha fatto bene. 59 punti sono tanti, anche se sono stati distribuiti male: 46 nel girone d’andata e 13 nel girone di ritorno. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Se in queste ultime partite non abbiamo fatto bene significa che da qui in avanti dovremo fare qualcosa in più, ma continuo a vedere la voglia e la determinazione di fare bene.
Il calcio è difficile da spiegare. Noi lavoriamo. Riguardiamo le partite per cercare di capire gli errori che facciamo, ma in questo momento parlare e spiegare non serve a nulla. Nel calcio contano i risultati e noi in questo momento non li stiamo facendo. Dobbiamo invertire questa tendenza, ma dipende solo da noi.
Nel mio futuro vedo la volontà di continuare a lavorare con passione e dedizione. Come ho sempre fatto e come sto facendo da 42 anni. Sono contento della mia carriera, ma al tempo stesso ho ancora tanta voglia di divertirmi facendo questo mestiere e di continuare a lavorare sul campo. Ora però l’importante è domani. Il mio futuro non conta. Contano soltanto i 55 giorni che ci separano dalla fine della stagione e i nostri obiettivi.❞
Allegri: “Chiesa e Yildiz stanno bene. Su Tudor…“
❝Non so cosa ci sarà dentro l’uovo di Pasqua di Lazio-Juventus. Io l’uovo di Pasqua l’ho mangiato in anticipo perché lo mangio tutti i giorni. Sono un amante della cioccolata. (ride, n.d.r.) Troveremo una Lazio con un nuovo allenatore e sicuramente dovremo fare un’ottima partita perché avranno tanta voglia di riscatto. Sia Chiesa e Yildiz stanno bene. Sono due giocatori importanti e saranno fondamentali per questo finale.
Quando vinci vedi le cose in maniera diversa, ma i periodi che ti fanno crescere sono quelli in cui non si vince. Bisogna rivedere la quota Champions perché ovviamente 59 punti non basteranno.
Tudor ha fatto molto bene sin qui in carriera, sia qui che a Verona. Penso che troveremo una Lazio differente da quella di Sarri. Non so se due settimane di lavoro basteranno per stravolgere la squadra, ma il calcio non si può spiegare. Mi aspetto però una Lazio aggressiva, perché il cambio di allenatore ti dà sempre una carica speciale nell’immediato. La Lazio è una squadra di qualità, con soluzioni offensive importanti, e dovremo fare una buona partita a livello tecnico perché queste partite si vincono con la qualità.
Il nostro obiettivo è dare il massimo e fare sempre più punti possibile. Nell’immediato il nostro obiettivo è migliorare quanto fatto sin qui nel girone di ritorno, perché tredici punti sono pochi. Le parole di Scanavino mi hanno fatto piacere perché rappresentano l’idea della società e della proprietà. Le critiche nel calcio vanno accettate, ma non è giusto che quando vinci sei un fenomeno e quando perdi sei uno scemo. Però ci sta, fa parte del gioco e il calcio ti dà sempre la possibilità di rendere bianco ciò che oggi è nero.❞
Serie A
Sassuolo-Udinese: curiosità e statistiche
Sassuolo–Udinese, match valido per la 30ª giornata di Serie A 2023/24, si giocherà al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia Lunedì 1 Aprile alle ore 15:00.
Il Sassuolo non ha vinto nessuna delle ultime 11 sfide contro l’Udinese in Serie A (6N, 5P); l’ultima vittoria dei neroverdi contro la formazione friulana nella competizione risale al 17 Marzo 2018 (2-1 in Friuli).
Inoltre, la formazione neroverde è quella contro cui l’Udinese ha la striscia aperta d’imbattibilità più lunga nella competizione (11, appunto).
Ma entriamo nel vivo del match e scopriamo che…
Dopo i 2 pareggi consecutivi negli ultimi 2 confronti in Serie A, Sassuolo e Udinese potrebbero impattare 3 incontri di fila nella competizione per la prima volta (2 pareggi di fila anche nella stagione 2018/19 e in quella 2015/16).
Serie A
Monza, Palladino: “Dispiace per Gomez. Sarà uno scontro diretto, confermo l’assenza di Bondo”
Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Monza contro il Torino. L’allenatore sperava nel ritorno del Papu, assente Bondo.
Indice
Monza, le parole di Palladino
Palladino, come sta la squadra e come ha lavorato durante questa sosta?
“Viviamo questo periodo con entusiasmo e carica positiva. Il momento è davvero bello per tutti noi, siamo all’interno di un contesto meraviglioso in cui sono coinvolti tutti i calciatori. Abbiamo ripreso gli allenamenti davvero alla grande e c’è unità da parte del gruppo per dare il massimo“.
Quanto è soddisfatto per le convocazioni in Nazionale di alcuni sui giocatori come Mota Carvalho e Valentin Carboni?
“Non ho meriti per le varie convocazioni. Personalmente ho creduto in questi calciatori. Nella prima parte di stagione la fase d’attacco veniva un po’ criticata ma siamo riusciti a rispondere con il lavoro. Adesso aspettiamo il primo gol di Djuric. Per Vignato mi spiace molto, si sta riprendendo ma non si sta ancora allenando con la squadra”.
Che partita sarà quella contro il Torino? E quanto le fanno piacere i complimenti che sta ricevendo?
“Sono concentrato su quello che dobbiamo fare per affrontare il Torino, sarà uno scontro diretto. Sono la quarta miglior difesa e sono allenati molto bene. Non sarà una finale di Champions League ma bisognerà avere grande personalità.
I complimenti fanno sempre molto piacere, a volte non ci si rende conto del percorso che stiamo facendo. Mi auguro che questa società andrà sempre più in alto ma quello che è stato fatto in questi due anni rimarrà per sempre“.
Che Torino si aspetta?
“Juric lo conosco molto bene, è particolarmente bravo nel farti giocare male. Con Ivan c’è un grande rapporto e se oggi faccio questo lavoro è anche grazie a lui. Lo devo ringraziare, per me è stato un maestro. Col Torino sono sempre partite di grande intensità. Ecco perchè servirà concretezza, da parte nostra ce la giocheremo al massimo”.
Quanto peserà l’assenza di Bondo per il Monza? E quanto rammarico c’è per la squalifica di Gomez?
“La mia speranza era avere Alejando Gomez, meritava un finale diverso e spero un giorno di rivederlo in campo. A livello di infortunati invece Caprari è ancora out ma fra qualche settimana sapremo di più dopo una visita di controllo.
Sull’assenza di Bondo dico che Akpa Akpro, Pessina e Gagliardini possono sostituirlo perfettamente. Abbiamo tante soluzioni. Io vengo qui a metterci la faccia, ma in settimana il mio staff lavora tantissimo e studiamo tanto.
Il calcio è in continua evoluzione. La domenica è il frutto del lavoro settimanale ma l’importante è che la squadra abbia un’identità chiara”.
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