Serie A
Assemblea di Serie A: scontro Lega-calciatori sugli ingaggi
Nell’assemblea che andrà in scena oggi in video conferenza due saranno gli argomenti al centro del dibattito i Calendari e taglio degli stipendi. La prima convocazione alle 10 ed eventualmente poi alle 15. Quello su cui tutti i club, nessuno escluso, concordano è che a dettare effettivamente i tempi sarà l’emergenza sanitaria, nient’altro.
Le ipotesi di ripresa più ottimistiche fissano l’inizio del campionato a fine maggio (20, 24 o 31) le più realistiche a inizio giugno (week-end del 6-7), le peggiori alla fine. In ogni caso il limite temporale del 30 giugno verrà sforato, in maniera più o meno netta. Ed è su questo fronte che i pareri si dividono. Rimettere in moto il movimento riporterebbe nelle casse dei club i soldi degli sponsor e di sicuro delle televisioni non quelli del botteghino visto che le porte degli stadi rimarranno chiuse probabilmente fino a fine stagione.
Il fronte del no sostiene che andare oltre il 30 giugno comprometterebbe anche la stagione successiva: chiusa quella attuale, ci sarebbe il tempo per una pausa breve e poi subito in campo per un tour de force che si concluderà con la preparazione a Euro 2021. Un tuor de force che nel frattempo farebbe emergere a maggior ragione la disparità tra chi ha una rosa attrezzata e numerosa e chi invece resta meno competitivo. Servirebbero una serie di proroghe e permessi da ottenere in tempi stretti da Figc e Fifa, e le stesse date del mercato dovrebbero necessariamente essere rimodulate.
Poi c’è lo scontro sul taglio degli stipendi. I club sostengono che è una misura che deve riguardare tutto il periodo di inattività, quindi oltre alle ultime tre settimane di marzo, andrebbero considerate almeno anche le prime due di aprile. Poi, in base a quanto stabiliranno i decreti ministeriali, si potrà prolungare l’azione o meno. L’Aic limita lo stop ai versamenti a un mese soltanto. Posizioni inconciliabili: l’idea di un’intesa da presentare ai presidenti è ferma.
Serie A
Milan: Lopetegui ad un passo… dalla Premier
Il The Telegraph lancia un’indiscrezione clamorosa dopo le voci che abbiamo ascoltato in questi giorni. Il Milan vede allontanarsi Lopetegui?
Milan, il post Pioli diventa sempre più un rebus e i nomi accostati alla panchina rossonera continuano a rincorrersi
Non sono ore semplici in casa Milan, la sconfitta nel derby con conseguente festa scudetto da parte dell’Inter è certamente un boccone amaro da digerire.
L’immediato post derby e il day after ci portano anche spunti importanti, soprattutto per chi riesce a leggere tra le righe e ad interpretare le parole dei protagonisti.
Se prendiamo ad esempio le parole di Giorgio Furlani, intervistato ai microfoni di Dazn subito dopo il match, risulta facile capire che Pioli sarà l’allenatore del Milan ancora per le prossime 5 partite ma che poi a giugno sarà cambiamento.
Oppure le parole dello stesso Pioli nella conferenza pre derby, quando rispondendo ad una domanda ha dichiarato che intorno al Milan siano in pochi a dimostrarsi milanisti e a volere il bene della squadra.
Non ci è dato sapere a chi fossero direttamente riferite queste parole ma è chiaro come la situazione intorno ai rossoneri si sia incrinata dal post eliminazione in Europa League.
D’altronde sono mesi che al Milan vengono accostati nomi su nomi di eventuali successori sulla panchina rossonera, da Thiago Motta a Italiano, da Galtier a Conte, da Sarri a Lopetegui fino alla conferma di Pioli.
La verità è che fino a pochi giorni fa l’intenzione della società era attendere la fine della stagione per tirare le somme e valutare anche un’eventuale conferma di Pioli, adesso le cose sono inevitabilmente cambiate, l’umore è cambiato.
Julien Lopetegui sembrava aver scalzato gli altri candidati, tanto che anche i contatti con Cardinale erano verificati.
Dall’Inghilterra però, il The Telegraph scrive di un accordo vicinissimo tra il West Ham e l’allenatore spagnolo con il quale ci sarebbe intesa totale sia sulla durata del contratto che sui termini economici.
Serie A
Inter, si va verso lo spostamento della gara con il Torino
L’Inter, freschissima vincitrice del tricolore, sta ultimando gli ultimi preparativi per la parata scudetto. Si va verso il posticipo della gara con il Torino.
L’Inter prepara con i minimi dettagli la festa scudetto per la seconda stella e ha chiesto una mano alla Lega di Serie A. Infatti, la parata su i pullman scoperti era in programma per questo pomeriggio ma causa maltempo è stato tutto rimandato a questo weekend.
Il club nerazzurro ha chiesto alla Lega di poter spostare la gara con il Torino, prevista per sabato alle 15:00, a domenica alle 12:30, in particolare per gestire al meglio l’ordine pubblico e la festa. Il rischio del sabato è legato anche al fatto di poter congestionare l’intera città con i vari mercatini sparsi per tutta Milano.
Non ci dovrebbero essere problemi da parte della Lega, che aveva già in mente la possibilità di uno spostamento. L’unico che potrebbe mettersi in mezzo è il Torino che però non dovrebbe arrivare a tanto e perciò si dovrebbe andare verso la domenica.
La decisione va verso lo spostamento e verrà presa in giornata. La parata in caso partirà dalle 15/15:30 da San Siro per arrivare al Duomo.
Serie A
Inter, Ausilio: “Inzaghi chef dello Scudetto. Abbiamo già preso due giocatori forti!”
Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha parlato ai microfoni di Sport Mediaset dopo il successo dei nerazzurri nel derby e in campionato.
È festa scudetto per l’Inter di Simone Inzaghi, che si è imposto per 1-2 sul Milan nella stracittadina. Il direttore sportivo del Biscione, Piero Ausilio, è intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset soffermandosi sulla conquista della seconda stella.
Inter, le parole di Ausilio
“Pensare ad un ingrediente solo diventa difficile… C’è stata grande disponibilità fin da subito, fin dal Giappone, con in testa un unico obiettivo: vincere il campionato e portare a casa la seconda stella prima del Milan. Noi ci sentivamo forti ma allo stesso tempo umili, sapevamo che la squadra era stata fatta con i giusti criteri nonostante i tanti cambi. Grande lavoro dello chef Simone Inzaghi, c’è stata tanta fatica e la soddisfazione è enorme”.
La sua lunga militanza all’Inter? E’ il momento più bello?
“Avevo qualche capello quando ho iniziato… Questo è il momento più bello perché l’ultimo e perché ha il significato della seconda stella, che arriva dopo anni difficili che io ho vissuto. Ho lavorato con tre proprietà, ho fatto una lunga esperienza e ora me la godo. E’ giusto prenderci i meriti per questo successo”.
Viste le sessioni degli ultimi anni, con i mercati a zero, nel prossimo cosa accadrà? E? preoccupato?
“Se dico che il mercato è finito ci credete? Preoccupazione non ce n’è. Qualcosa abbiamo fatto, inutile nascondere il segreto di Pulcinella. Abbiamo già preso due calciatori forti che si inseriranno in un gruppo forte. Non faremo una rosa troppo larga, il mister è stato bravo a dare spazio a tutti e questo lo puoi fare solo se hai l’equilibrio ed il numero giusto. Vogliamo aggiungere qualcosa, non sarà un mercato come lo scorso anno in cui abbiamo cambiato tantissimo e può darsi che si faccia davvero poco”.
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