Serie A
Adani: “Juve? Pirlo e Sarri sarebbero stati già esonerati”

Lele Adani ha parlato del campionato che sta disputando la Juventus, soffermandosi sui predecessori di Massimiliano Allegri. Ecco il suo commento
Alla Bobo TV, Lele Adani ha parlato del campionato che sta disputando la Juventus, soffermandosi sui predecessori di Massimiliano Allegri.
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“Con un campionato del genere Sarri e Pirlo sarebbero stati già mandati via. Non penso che de Ligt rimanga se non sei in Champions. Lo vuole tutto il mondo. Arthur sta passando per un bidone, ha giocato nel Barcellona e nella Nazionale brasiliana!”
Serie A
Lazio, tifosi in piazza contro la proprietà

Clima di contestazione in casa Lazio: migliaia di tifosi laziali stanno manifestando per le vie del centro di Roma contro la gestione del presidente Claudio Lotito.
Un estate rovente in casa Lazio, e non in senso buono. Il club biancoceleste si trova pesantemente contestato dai propri tifosi, a seguito della gestione adoperata dal presidente Claudio Lotito, che ha portato all’impossibilità per il club di operare sul mercato. Quest’ultimo fatto ha alimentato il già diffuso malcontento per il rendimento della squadra nella scorsa stagione. Gruppi di tifosi della Lazio hanno cosi organizzato nella serata di oggi una manifestazione per contestare il patron laziale. Molti supporters biancocelesti hanno risposto presente al comunicato diffuso negli scorsi giorni dagli Ultras della Curva Nord.
Il corteo, di circa 10.000 persone, è partito da Via dei Fori Imperiali fino a raggiungere la Piazza del Campidoglio. Una delegazione di rappresentanza ha poi richiesto un incontro con gli assessori del Comune della Capitale per chiarimenti sulla posizione della politica sulla gestione della società. Lo slogan presente sullo striscione in testa al corteo recita: “La politica ce lo ha messo, la politica lo deve togliere“. Protesta che si sta svolgendo in modo pacifico, non costituendo motivi di preoccupazione dell’ ordine pubblico.

CLAUDIO LOTITO E CIRO IMMOBILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Napoli, accadde oggi: Barrow risponde a Manolas

Oggi, 5 anni fa, il Napoli faceva visita al Bologna per la 33a giornata della Serie A 2019/2020. Due squadre che si affrontano senza particolari obiettivi.
A 6 giornate dalla fine le squadre allenate rispettivamente da Mihajlovic e Gattuso, non hanno particolari obiettivi. I rossoblu sono praticamente salvi, mentre i Partenopei sono certi dell’Europa League, ottenuta con la vittoria della Coppa Italia.
I padroni di casa vogliono tornare alla vittoria in casa che manca dal 1 febbraio 2020 (2-1 con il Brescia). Gli ospiti, invece, vogliono onorare il campionato in queste partite finali.
Bologna-Napoli, 15 luglio 2020
Passano solo 7 minuti e arriva il primo gol dell’incontro: la sbloccano gli ospiti grazie a Manolas. L’ex difensore della Roma segna di testa da un calcio d’angolo di Politano, anticipando Tomiyasu. Poco dopo, Manolas sfiora addirittura la doppietta, sempre di testa da un calcio d’angolo.
Il Bologna, poi, trova il gol del pareggio, con un gol di testa di Mbaye, che però ha il braccio destro in fuorigioco: gol annullato. Nella ripresa, i padroni di casa partono bene, anche se la banda Gattuso vorrebbe provare a chiuderla: Lozano, dopo un bel dribbling, sfiora il gol del raddoppio.
Tuttavia, il secondo tempo è praticamente dominato dal Bologna. Arriva infatti un altro gol annullato, questa volta a Palacio: il VAR cancella tutto per un fuorigioco di mezza spalla. A 10 minuti dal novantesimo, i padroni di casa riescono finalmente a pareggiarla con Barrow. Continua l’ottimo momento di forma dell’attaccante gambiano: sono 5 gol nelle ultime 6 partite per lui.
Nel finale, il Bologna che sfiora ben tre volte il 2-1: prima con Palacio, poi con Barrow e infine con Danilo che prende l’incrocio dei pali con un gran tiro da fuori. Finisce dunque 1-1, una partita in cui i padroni di casa avrebbero ampiamente meritato i tre punti.
Serie A
Lecce, Camarda si presenta: “Ringrazio il club per la fiducia, Lecce è il posto giusto per me. Sul Milan…”

Francesco Camarda si presenta ai tifosi del Lecce. L’attaccante, arrivato in questa sessione di mercato dal Milan, è intervenuto in conferenza stampa.
Di seguito un estratto delle parole del classe 2008 arrivato al Lecce dal Milan in prestito con diritto di riscatto per i salentini e controriscatto a favore del club rossonero.
Lecce, le parole di Camarda
Come ti descriveresti come calciatore?
“Sono un centravanti d’area, mi piace attaccare lo spazio. Sto lavorando per completarmi anche nel gioco spalle alla porta e fuori dai sedici metri. Mi definirei un ragazzo serio, determinato, che cerca ogni giorno di crescere”.
Che tipo di chance rappresenta Lecce per te? Pensi alla Nazionale?
“È un’occasione importante. Lecce ha creduto in me e voglio ricambiare ogni minuto con impegno. Se riuscirò a fare bene, tutto il resto verrà di conseguenza. Ora penso solo a lavorare duro per aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi”.
Come valuti il tuo percorso fin qui?
“Sento che sto crescendo. I numeri fanno piacere, ma per un attaccante contano anche i compagni: da solo non segni. Sono sereno, non sento pressione e continuo con umiltà”.
Hai avuto modo di parlare col mister?
“Sì, abbiamo già iniziato a conoscerci. Anche con i compagni c’è sintonia, sono stati accoglienti. L’atmosfera è positiva, sono sicuro che diventeremo un gruppo affiatato”.
Hai deciso il numero di maglia?
“Non ancora. Valuteremo insieme, anche con i compagni, una volta concluso il ritiro”.
Un messaggio ai tifosi?
“Li invito a starci vicino sempre. Prometto massimo impegno. Vogliamo regalare emozioni e soddisfazioni”.
Hai ricevuto consigli prima di scegliere Lecce?
“La mia famiglia è il mio punto di riferimento. Poi ho sentito anche ex compagni e allenatori, ma la decisione finale è stata mia. Quando ho sentito la fiducia del Lecce, non ho avuto dubbi”.
Cosa cerchi nei compagni di reparto?
“Nulla in particolare, so che sono tutti giocatori validi. Mi aspetto spirito di squadra, voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro. Il resto verrà con il lavoro”.
Quel gol in Champions che emozioni ti ha lasciato?
“Anche se è stato annullato, è un ricordo speciale. Mi ha motivato ancora di più, è una spinta che porto dentro ogni giorno”.

FRANCESCO CAMARDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come sarà sfidare il Milan alla tua prima al Via del Mare?
“Sarà una grande emozione, ma penserò solo a fare bene per il Lecce. Voglio iniziare col piede giusto davanti ai nostri tifosi”.
Come vedi il panorama dei giovani in Italia?
“Purtroppo molti giovani faticano ad avere spazio. Qui a Lecce, invece, c’è fiducia nei ragazzi e si lavora bene. È un ambiente perfetto per crescere”.
Hai un obiettivo personale in termini di gol?
“Ce l’ho, ma preferisco non dirlo. Lo svelerò solo a fine stagione”.
Come vivi il tuo tempo libero a questa età?
“Con calma. Per me il calcio è tutto, cerco di concentrarmi su questo sogno ogni giorno”.
Stai pensando a come festeggiare i 18 anni?
“Non ho ancora pensato a nulla, ma segnare tra le due partite vicine al compleanno sarebbe il regalo più bello”.
Quando hai saputo dell’interesse del Lecce, che reazione hai avuto?
“Sapevo che era il posto giusto per me. Il direttore Corvino mi ha parlato chiaro, ha trasmesso entusiasmo e progettualità. È stato decisivo”.
Che impatto ha avuto il passaggio dal Milan a Lecce?
“Il Milan è stato fondamentale per la mia crescita, ma ora sono concentrato solo sul Lecce. È una nuova sfida”.
Che tipo di rapporto immagini con Krstovic?
“Sarò disponibile con tutti. Ho rispetto per Nikola e per ogni compagno. Conta la squadra, il rapporto sarà basato su lavoro e rispetto”.
C’è un portiere a cui vorresti segnare?
“A tutti quelli che troverò davanti. Ogni rete conta, cercherò di essere sempre pericoloso”.
Com’è il legame con la tua famiglia?
“Fortissimo. Mi hanno sempre supportato, anche facendo sacrifici. Il fatto che mi seguiranno anche a Lecce mi dà ancora più forza”.
Come stai vivendo il salto tra i professionisti?
“Sto cercando di adattarmi in fretta. La Serie C è tosta fisicamente, ma la A è un altro mondo a livello tecnico. Allenarmi contro difensori come Baschirotto mi aiuterà a crescere. Già al Milan imparavo molto da gente come Tomori e Gabbia. Allenarsi ad alto livello fa la differenza”.
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