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Zoff: “Gigi Riva? Era bello affrontarlo”
In una bella intervista al Corriere dello Sport, Dino Zoff racconta della sua amicizia e stima con e per Gigi Riva: ecco un estratto delle sue parole.
Dino Zoff è stato un nome leggendario del calcio italiano. Oggi 81enne, è stato uno dei portieri più forti di sempre e si laureato Campione del Mondo con la Nazionale Italiana nel 1982.
Era amico personale di Gigi Riva alias “Rombo di Tuono”, un’altra leggenda del calcio italiano, del quale ha parlato in una lunga intervista al Corriere dello Sport.
Ecco, in sintesi, il suo ricordo del mitico attaccante.
I due si sono conosciuti per la prima volta all’inizio degli anni Sessanta: “Abbiamo fatto il Car a Siena, io sono andato a Bologna alla Compagnia Atleti per tre mesi.
Mi ha comprato il Napoli, sono venuto alla Cecchignola di Roma. C’era Gigi. Così è nata una storia lunga oltre 30 anni. Prima da giocatori, poi da CT io e dirigente lui nell’Italia”.
Un’intesa nacque fin da subito: “Diventammo subito amici, entrammo in sintonia. Eravamo abbastanza sportivi al di là del calcio, parlavamo di macchine e della Ferrari. Una bella amicizia”.
Zoff e Riva: portiere versus attaccante. Stando alle parole di Zoff, affrontare Riva era bello perché “quando ti faceva gol i complimenti li facevi a lui, quando paravi i complimenti li facevi a te stesso perché paravi o intuivi Riva”.
Zoff sulle qualità di Riva
L’arma segreta di Rombo di Tuono era “un sinistro micidiale. Era un tiro certamente forte. Sui traversoni, quando Riva arrivava di sinistro, ti metteva tanto in difficoltà o ti segnava”.
Il gol migliore segnato da Riva, invece, fu quello delle “Qualificazioni Mondiali, partita contro la Germania Est a Napoli. Risultato 3-0, gol di Riva in tuffo, di testa, su un traversone”.
Un uomo dalle molte qualità. Prima di ogni altra cosa “un giocatore e un uomo esemplare. Era forte, duro. Non lo buttavi giù se non con un fallaccio. Viveva il calcio da uomo di sport, non da impiegato. A quei tempi non c’era esasperazione mediatica, non c’era il Var. Tutti oggi ne approfittano”.
Un giocatore di grande ispirazione, “sempre concentrato, portato a far bene le cose. Il gruppo si caricava con la sua presenza in campo, con i gol che segnava. Vedevi come Riva si allenava, si batteva, ti trascinava con l’esempio. E’ la vecchia regola, l’esempio è più importante delle parole”.
Tutta un’altra storia rispetto ai giocatori che si vedono oggi. “Adesso il portiere le uscite non può farle basse, l’attaccante invece di cercare il gol arriva allo scontro e gli danno rigore. Guardi i portieri di oggi, stanno tutti seduti in attesa. Prima era una bella lotta”.
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Lazio: nuovo stadio? Parla Giovanni Malagò
Nuovo Stadio della Lazio: Un Sogno al Flaminio
Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo a due tematiche di rilevanza nazionale nel mondo dello sport italiano: il progetto per il nuovo stadio della Lazio e il dibattito in corso sull’Authority nel calcio.
Durante la presentazione della Coppa del Mondo di softball, Malagò ha espresso il suo sostegno affettivo per il progetto del nuovo stadio della Lazio.
Pur ammettendo di non aver visionato il progetto in dettaglio, ha sottolineato la sua inclinazione a favore della realizzazione di una struttura dedicata alla squadra biancoceleste. “Sono un grande tifoso affinché la Lazio possa avere il suo stadio al Flaminio“, ha dichiarato, rimarcando così il suo sostegno alla causa.
Le parole del presidente del CONI rafforzano ulteriormente l’entusiasmo e l’interesse intorno alla possibile costruzione di una nuova casa per la squadra capitolina, confermando l’importanza del progetto non solo per i tifosi, ma anche per il panorama sportivo italiano.
Authority nel Calcio: Apertura al Dialogo
Malagò ha anche affrontato il tema dell’Authority nel calcio, evidenziando un’apertura al dialogo e alla discussione costruttiva. Pur evitando di confermare o smentire eventuali controproposte in fase di elaborazione, ha sottolineato l’importanza di considerare tutte le prospettive e di avviare un dialogo costruttivo su questo tema controverso.
Le sue parole riflettono un atteggiamento prudente ma aperto verso possibili sviluppi nel dibattito sull’Authority nel calcio, suggerendo la volontà di esaminare attentamente le proposte e di lavorare verso soluzioni che possano beneficiare l’intero panorama calcistico italiano.
In conclusione, le dichiarazioni del Presidente Malagò evidenziano il suo impegno verso lo sviluppo e il miglioramento dello sport italiano, con particolare attenzione a questioni cruciali come la costruzione di nuove infrastrutture sportive e la governance nel calcio.
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Bologna, possibile rinvio parata Champions: rischio ordine pubblico
A Bologna manca sempre meno alla festa per la qualificazione in Champions League. La parata potrebbe però slittare nel tempo ed essere posticipata.
Dopo ben 6o anni il Bologna torna a giocarsi la Champions League. Un traguardo storico che verrà festeggiato insieme ai compagni e tifosi nella parata organizzata dal club. Festeggiamenti che durano già da giorni e che non sembrano intenzionati a essere fermati.
Non dovrebbe però svolgersi come da previsione al fischio finale dell’ultimo match casalingo, contro la Juventus. La festa dovrebbe rimanere all’interno del Dall’Ara e non come previsto allungarsi anche fuori con la parata fino a Piazza Maggiore.
A causa dell’orario proibitivo (Bologna–Juventus si gioca lunedì sera) e della possibilità di un elevato rischio di ordine pubblico, le autorità dovrebbero spostare la festa con i tifosi a mercoledì 22 maggio nel tardo pomeriggio.
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