Notizie
Torino, oggi il memoriale per la tragedia di Superga

Il popolo granata ha celebrato il 76° anniversario della tragedia di Superga a Torino. Il corteo contava circa di 20mila tifosi.
Il 4 maggio 1949 ci fu la tragedia di Superga. Uno degli episodi più drammatici nella storia del calcio italiano. Quel giorno, un aereo che trasportava la squadra del Torino si schiantò contro l’omonima collina. A bordo c’erano 31 persone: tra cui 18 giocatori, lo staff tecnico e giornalisti, tutti diretti verso la città per un’amichevole in Portogallo.
L’incidente fu causato dalla fitta nebbia che impedì la visibilità del pilota. La tragedia spazzò via una delle squadre più forti di tutti i tempi. Il “Grande Torino” non era solo una squadra, ma un simbolo di eccellenza. La scomparsa del team segnò la fine di un’era di successi. E creò un vuoto incolmabile nel cuore dei tifosi granata e di tutti gli appassionati di calcio.
Dal bar Norman a Superga: una marcia lunga 76 anni
Tutto comincia dove tutto è cominciato: in piazza Solferino, davanti al bar Norman, là dove nel 1906 nacque il Torino Football Club. Da lì parte il corteo verso il colle di Superga. Cinque chilometri di camminata e passione, in un rito che si rinnova ogni anno.Ma il passato, stavolta, convive con il presente. Ai canti per il Grande Torino si mescolano cori di protesta contro il presidente Urbano Cairo. La tifoseria, sempre più delusa, lo invita ancora una volta a farsi da parte.

IL TORINO FA GRUPPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Solo il fato li vinse”, recita la frase scolpita nella memoria collettiva del tifo granata. Ma oggi a pesare è anche il senso di impotenza verso un presente che non riesce a rispecchiare la grandezza di quella squadra leggendaria. E così, mentre si preparano i fiori per i caduti, volano anche le accuse al presidente. Secondo molti, Cairo è colpevole di non aver dato slancio a un club che vive troppo di ricordi e troppo poco di ambizioni
Torino, la storia non si dimentica. Ma il futuro?
Alle 17, come ogni anno, il momento che ferma il tempo: la messa in suffragio celebrata da don Riccardo Robella, e poi la lettura dei nomi degli Invincibili. Quest’anno, l’onore e l’onere è toccato a Duván Zapata, che ha scandito uno a uno i nomi di quella squadra che non ha mai davvero lasciato il cuore dei tifosi. Nessun fischio in quel momento, nessuna protesta: solo rispetto, commozione e un silenzio che vale più di mille parole.
Sui social, il club ha voluto rendere omaggio con un messaggio semplice e potente: “Onore al Grande Torino”. Le date 1949–2025 ricordano che, anche se il tempo passa, la memoria resta. Ma il presente preme: può una squadra vivere solo di storia? Può un popolo come quello granata continuare a farsi bastare la leggenda? Il corteo di oggi è stata una risposta doppia: sì, il Toro è ancora vivo nei cuori. Ma vuole tornare a vivere anche in campo. E forse, tra i cori della protesta e la poesia del ricordo, il messaggio più chiaro è questo: il Toro non vuole essere solo nostalgia. Vuole tornare a essere orgoglio.
Notizie
Atalanta, la vittoria al Ferraris porta a nuove riflessioni sul mercato

Atalanta, tra fumogeni e croci a led per la retrocessione della Samp, il Gasp lancia Sulemana e fa il punto su riscatti, addii e prospettive per la prossima stagione.
In un Ferraris infuocato e carico di simbolismi per la retrocessione della Sampdoria in Serie C, l’Atalanta ha portato a casa tre punti importanti vincendo 2-3 contro il Genoa grazie alle sue seconde linee. Tra i più positivi, Brescianini, Samardzic, il giovane Palestra e soprattutto Sulemana, autentica sorpresa di fine stagione con due gol in meno di due partite, sempre con la sua potente conclusione di destro che Gasperini assicura di vedere spesso in allenamento.
Atalanta, non solo Gasp al centro delle riflessioni
Il match ha acceso riflessioni in casa nerazzurra, soprattutto in ottica mercato. Sicuro l’addio a Posch, mai realmente entrato nei meccanismi di Gasperini dopo l’infortunio patito a Bergamo. Solo quattro presenze in Serie A e un riscatto ormai fuori discussione. Dubbi anche su Kossounou, condizionato da acciacchi fisici e discontinuità, con il riscatto fissato a 25 milioni dal Leverkusen.
Situazione diversa per Brescianini, il cui obbligo di riscatto è ormai maturato, e per Samardzic, anche lui vicino alla conferma ma ancora altalenante nelle prestazioni. Chi resta un’incognita è Daniel Maldini. Un talento indiscusso, ma sprecone sotto porta e ancora acerbo per essere un vero ricambio di Retegui o De Ketelaere.
L’investimento da 13 milioni e il contratto fino al 2029 parlano di un progetto a lungo termine, ma molto dipenderà dalla prossima stagione e dalla gestione del reparto offensivo.

DANIEL MALDINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Notizie
Calciomercato Juventus, i piani bianconeri sul mercato: tutti i nomi

Calciomercato Juventus, le ultime notizie sui movimenti che i bianconeri intenderanno fare per la prossima stagione.
Il direttore di Tuttomercatoweb.com Niccolò Ceccarini nel suo editoriale spiega quali sono le prime idee in sede di calciomercato della Vecchia Signora in vista della prossima stagione.
Per il mercato molto dipenderà da queste ultime due gare di Serie A: è evidente che l’approdo alla prossima Champions League sia vitale per il prestigio e, soprattutto, per le casse bianconere.
A dirigere le danze sarà sempre Giuntoli e in panchina, salvo clamorosi ribaltoni, ci sarà Igor Tudor.
Di Gregorio che ha soddisfatto lo staff tecnico biancoreo sarà il custode della porta anche per la prossima stagione, Perin invece potrebbe cercare un club dove tornare ad essere protagonista.
Per la difesa la Juventus valuterà le occasioni, per il momento un obiettivo definito non c’è, a differenza del centrocampo dove i nomi sono ben chiari: Ederson e Tonali.

SANDRO TONALI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
In attacco c’è stato il rinnovo di Milik e ci sarà il probabilissimo addio di Vlahovic. C’è la necessità di prendere due attaccanti: i nomi caldi sono quelli di Osimhen, anche il Napoli vorrebbe cederlo all’estero, e quelli di David e Hojlund.
Per quel che riguarda Kolo Muani, il club bianconero proporrà al Paris Saint Germain un prestito oneroso con diritto di riscatto a 50 milioni.
In sede di rinnovi sono vicini quello di Gatti fino al 2029, McKennie fino al 2028 e Savona fino al 2030.
Notizie
L’indiscrezione di Zazzaroni: “Ecco il tecnico offerto alla Roma”

Il direttore del Corriere dello Sport Zazzaroni nel suo editoriale ha rivelato un’indescrezione interessante del mercato allenatori.
Il direttore Ivan Zazzaroni nel suo editoriale ragionando sul futuro delle panchine di diverse squadre di Serie A che la prossima stagione dovranno trovare un nuovo tecnico ha lanciato un’indiscrezione su chi potrebbe essere il nuovo allenatore della Roma.

foto da acffiorentina.com
Secondo quanto riporta il giornalista bolognese al club giallorosso sarebbe stato offerto Palladino.
Il tecnico della Fiorentina non pare così saldo sulla panchina viola dopo l’uscita dalla Conference e il probabile mancato approdo in Europa attraverso il campionato nonostante un freschissimo rinnovo fino al 2027.
-
Notizie4 giorni fa
De Siervo: “Chi usa il pezzotto sarà individuato e punito”
-
Notizie3 giorni fa
Milan, prime scosse di terremoto: può davvero saltare Furlani?
-
Serie A6 giorni fa
Milan: Sorridono Morata e Bennacer e sorride anche il Milan: Nuovi fondi per il mercato estivo
-
Calciomercato6 giorni fa
Juventus, fatta per Gutiérrez: AS sgancia la bomba
-
Serie A2 giorni fa
Hellas Verona, Sogliano: “Salvezza? Non sono tranquillo, per noi è un sogno ma è diverso dagli ultimi anni. Serve il cuore, il club mi conosce. Sul futuro…”
-
Serie A5 giorni fa
Serie A, date e orari della 37° giornata: 9 partite in contemporanea
-
Serie A5 giorni fa
Boban su MilanHello: “Conte era la mia scelta per la panchina. Furlani non conosce il calcio, deve affidarsi a esperti del settore”
-
Notizie6 giorni fa
UEFA, Marchetti annuncia delle modifiche nel fuorigioco: “L’IFAB sta facendo degli esperimenti”