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Tokyo 2020: medaglie, Italia ancora a segno
Ancora due medaglie per l’Italia, dalle acque libere e dalla canoa arrivano un bronzo e un argento.
Gregorio Paltrinieri è di bronzo. Il ventiseienne carpigiano, reduce da una mononucleosi che l’ha debilitato e impedito di allenarsi adeguatamente, ha conquistato una medaglia di bronzo che pesa tantissimo, dopo il deludente 4° posto nei 1500 metri stile libero – oro a Rio 2016 – e l’argento negli 800. Paltrinieri è stato straordinario, viste le condizioni di salute non ancora al meglio, e questa medaglia se la merita tutta, un successo straordinario e inatteso che ci rende ancora più orgogliosi di super Greg, un campione eccezionale che ci ha fatto sognare e, dopo un’ora e cinquanta di bracciate pesanti e faticose, ci ha regalato un’altra medaglia e un’altra grandissima emozione. Leggiamo cosa ha detto Greg dopo la gara:
“Più di una volta avevo detto che a Tokyo volevo tre ori: lo stato di forma è cambiato, la mia testa no. “Riprovarci alle prossime olimpiadi a Parigi? Certo che ho questa idea. Fosse per me ci riproverei la prossima settimana. E ci riproverò fino a quando ce la farò. Questa è stata una delle medaglie più sofferte: mi ero detto che non volevo andar via da Tokyo senza salire sul podio. E l’ho fatto perché lo merito. Rimpianti non posso averne, non posso cambiare quella malattia. La condizione non c’era, la testa sì: e in queste condizioni ho lottato come un guerriero. Oggi ho tre medaglie in tre specialità diverse. Ma ho fatto tutto quel che potevo, e questo mi rende orgoglioso”.
Insomma, un Paltrinieri favoloso ci ha regalato un’altra grande soddisfazione, inattesa ma desiderata. Grazie Greg!
Dalla canoa arriva a sorpresa un bell’argento con Manfredi Rizza nel K1 200 metri, con l’Italia che torna sul podio della canoa sprint dopo tredici anni (Pechino 2008). L’azzurro è stato preceduto di appena 45 millesimi dall’ungherese Sandor Tokta, bronzo al britannico Liam Heath. Rizza, trent’anni di Pavia, è campione d’Europa in carica e terzo in coppa del mondo. E con questa medaglia, preziosa come tutte le altre indipendentemente dal metallo, sono dieci d’argento. Complimenti Manfredi!
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Altre specialità, bene l’Italia
Nell’atletica leggera gli azzurri conquistano la finale nella 4×100 metri con il quarto tempo complessivo tra gli otto delle squadre qualificate. Patta, Jacobs, Desalu e Tortu con 37″95, nuovo record italiano, arrivano in finale senza troppa fatica. Clamorosa eliminazione per gli USA, soltanto sesti nella batteria degli azzurri.
Viviana Bottaro è in finale per il bronzo nel Kata, specialità del Karate, e se la vedrà con l’americana Sakura Kokumai.
Frank Chamizo si è qualificato per le semifinali del torneo di lotta libera, categoria -74 kg, dopo aver superato l’azero Turan Bayramov.
Dopo questa notte di gare l’Italia è salita al nono posto del medagliere con 32 medaglie, 6 ori, 10 argenti e 16 bronzi. Forza azzurri, continuate così!
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Milan, un muro intorno a Leao: discorsi con Mendes e fiducia condizionata
Milan, è un po’ sulla bocca di tutti il comportamento in campo dell’esterno portoghese. Divisa infatti la tifoseria la quale pretende un rendimento diverso. Vediamo qui di seguito i ragionamenti della dirigenza rossonera.
Sono ore di riflessione queste per il nuovo reparto offensivo rossonero. La priorità è quella di trovare un attaccante in grado di sostituire al meglio la partenza di Olivier Giroud. Una volta trovato quello, la dirigenza potrebbe anche considerarsi soddisfatta là davanti.
Senonché verranno fatte attente riflessioni anche su Rafael Leao, il cui rendimento non è di certo stato all’altezza durante buona parte della stagione. Le aspettative su di lui erano alte. da tempo si dice che gli manca poco alla consacrazione a top player, che i tempi sono maturi e che la prossima stagione sarà quella buona e sistematicamente queste premesse vengono disilluse. Ma quindi quale è il vero Leao? Un buon giocatore o un potenziale top player?
Se lo sta chiedendo anche il Milan che comunque propende verso la seconda ipotesi e di conseguenza sta costruendo un muro intorno a lui al fine di trattenerlo ancora la prossima stagione. La fiducia sarà appunto condizionata al rendimento in campo, consapevoli della clausola rescissoria che pende sulla sua testa di 175 milioni di euro.
Sappiamo che il discorso è stato affrontato in queste ultime settimane con il procuratore Jorge Mendes il quale avrebbe garantito al Milan (in cambio di un suo assistito sulla panchina, ndr) di trovare un acquirente in grado di avvicinarsi come cifra a tale clausola. I rossoneri hanno risposto no grazie, con l’intenzione di tenere Leao almeno ancora per un anno e farlo allenare da un altro allenatore che sicuramente prenderà il posto di Stefano Pioli in estate. La speranza è che con stimoli nuovi, soprattutto mentali, il calciatore possa davvero switchare in modalità top player.
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Lecco, quale futuro per Andrea Malgrati? Tra permanenza e una nuova sfida
Lecco, il contratto del tecnico Andrea Malgrati scadrà il 30 giugno e una sua permanenza non è scontata. Andiamo a vedere quale potrebbe essere il suo prossimo futuro.
Una stagione a dir poco negativa si sta per concludere in casa Lecco. Dopo un solo anno, i lombardi sono costretti a salutare la serie B, conquistata appena 12 mesi fa.
Dopo girandole di cambi in panchina, che non hanno portato frutti, se non un ultimo posto in classifica, è arrivata l’amarezza della retrocessione e un grande punto di domanda per il futuro.
Chi non ha la certezza di rimanere è il tecnico Andrea Malgrati, subentrato il 4 aprile ad Alfredo Aglietti. Nonostante la sua cura non abbia salvato i nerazzurri, infatti, il suo operato ha attirato molti occhi, in Italia e non.
Secondo quanto riferisce Tuttomercatoweb.com, infatti, i turchi del Samsunspor e un club svizzero si sarebbero interessati a lui. La sua idea, tuttavia, è quella di rimanere in Italia, per crescere, magari alla guida di una squadra che disputerà la prossima stagione in serie B.
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PSG – Borussia Dortmund: le formazioni ufficiali
Alle 21 andrà in scena la semifinale di ritorno di Champions League tra PSG e Borussia Dortmund. Di seguito le formazioni ufficiali.
Le scelte di Luis Enrique e Terzic
PSG (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Beraldo, Nuno Mendes; Zaire-Emery, Vitinha, Fabian Ruiz; Dembelé, Ramos, Mbappé. All. Luis Enrique.
BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Kobel; Ryerson, Hummels, Schlotterbeck, Maatsen; Sabitzer, Emre Can; Sancho, Brandt, Adeyemi; Fullkrug. All. Terzic.
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