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Stop alle scommesse sportive in Italia: cosa sta succedendo, e quali sono le conseguenze
Blocco dei server Sogei: impatti sui siti di scommesse e sul gioco pubblico

Un importante blocco dei server Sogei sta causando difficoltà significative nel settore delle scommesse sportive, sia in agenzia che online. Questa interruzione ha colpito i principali operatori del mercato, tra cui Sisal, Snai, Bet 365 e Lottomatica, e rischia di compromettere anche le estrazioni di Lotto, SuperEnalotto e 10eLotto.
L’entità del problema
Il problema, che persiste da diverse ore, arriva in un momento particolarmente delicato: stasera è in programma un turno di Champions League con nove gare che avrebbero attirato un elevato volume di scommesse. Su Downdetector, il portale che monitora i disservizi online, si registrano migliaia di segnalazioni.
Non è la prima volta che il sistema Sogei presenta disfunzioni. In passato si sono verificati episodi simili, spesso in momenti cruciali per il mercato delle scommesse, come il blocco totale avvenuto durante il weekend del 16 settembre 2023. Tali problemi hanno suscitato anche interrogazioni parlamentari per chiedere maggiore trasparenza e soluzioni definitive.
Cos’è Sogei e perché è importante
Sogei è una società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, responsabile della gestione delle infrastrutture tecnologiche per la Pubblica Amministrazione. Tra i suoi progetti figurano il Fascicolo Sanitario Elettronico, la Dichiarazione Precompilata e il Concordato Preventivo Biennale. La società svolge anche un ruolo chiave nella gestione del gioco pubblico, inclusa la raccolta delle scommesse.
Ripercussioni economiche e operative
L’interruzione di oggi sta generando pesanti ripercussioni economiche per gli operatori e frustrazione tra gli utenti. La coincidenza con un turno di Champions League amplifica l’impatto del disservizio, considerata la grande mole di scommesse tipica di questi eventi sportivi.
In passato, blocchi prolungati come quello del 16 settembre 2023, che ha interessato eventi di grande richiamo come il derby Inter-Milan e Juventus-Lazio, hanno causato perdite significative e danni d’immagine agli operatori del settore.
Cosa aspettarsi
Nonostante l’importanza strategica di Sogei, episodi ricorrenti di interruzione sollevano interrogativi sulla resilienza e sull’affidabilità delle sue infrastrutture. Gli operatori e i giocatori restano in attesa di aggiornamenti ufficiali, mentre cresce la pressione per un intervento che garantisca maggiore stabilità al sistema.
Per ora, non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte di Sogei sui tempi di risoluzione del problema.
Notizie
Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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