Esteri
Sotto il segno di Roberto Mancini: i segreti del Mago di Jesi svelati dal suo popolo
Sotto il segno del Mancio. Roberto Mancini, il Mago di Jesi, colui che ha portato l’Italia sul tetto d’Europa. Un’impresa vera e propria, un’impresa che rimarrà nella storia, un’impresa targata Mancio. Numerose perle di saggezza, retroscena, flashback e segreti di un campione chiamato Roberto Mancini, raccontati nella sua Jesi, nella sua terra, davanti al suo popolo che lo ho sempre amato fino in fondo e che in queste ore continua a festeggiare il suo campione. Manifesti sparsi lungo tutta la città di Jesi, con la foto del Mancio e la scritta “Orgoglio Jesino”. Il Mancio di Jesi tra ieri e oggi… Una miriade di ricordi che si intrecciano e si accavallano, fino a formare un fantastico canovaccio narrativo tanto caro al “Quartiere Prato”, zona di Jesi (Ancona) in cui abitano i genitori del Mancio e dove Roby è nato e cresciuto. Il Mancio ci fa commuovere, grazie Roberto, grazie ragazzi!
Nel maggio 2012 Roberto Mancini fece visita al campo sportivo “Boario” nel quale alcuni giovanissimi della scuola calcio della Junior Jesina a lui intitolata gli rivolsero alcune domande. “Studiate, divertitevi, allenatevi seriamente e credeteci fino in fondo – furono questi i consigli dell’attuale allenatore della nazionale azzurra ai giovani che ambiscono un giorno a palcoscenici di primo livello – Socializzate con i compagni, ascoltate e rispettate gli allenatori e i genitori in quanto l’educazione rappresenta una componente molto rilevante nel calcio di oggi. Insomma, non dovete mollare mai! Ricordatevi comunque di restare sempre con i piedi per terra in quanto arrivare ad alti livelli è una cosa particolarmente difficile”.
Il noto mister della Scuola Calcio della Junior Jesina, Alfredo Zepponi, ovvero colui che “addestrò” Mancini da bambino, in quel periodo lo descrisse così: “Roberto Mancini era sempre il primo a presentarsi alle sessioni di allenamento durante la settimana, era sempre il primo a iniziare la corsetta all’interno del rettangolo di gioco, era sempre il primo a fare gol, sia in settimana sia nel week-end. Il nostro Roberto si mostrò sin dai primi anni dell’attività calcistica un leader indiscusso dentro e fuori dal campo, un capitano formidabile e un allenatore aggiunto sul terreno di gioco”. Come per dire, campioni si nasce, non si diventa!
“Un grazie particolare a mister Alfredo Zepponi – rispose l’allora tecnico del Manchester City Roberto Mancini – Credo di ricordarmi bene, ero anche il primo a dare il primo morso al panino. Prosciutto e mortadella erano le mie specialità. Tutto questo per dire: credete in voi stessi e in quello che fate. Un giorno potrete diventare grandi”.
Anche nel 2010, ospite del Club Panathlon presso l’Hotel Federico II di Jesi, Roberto Mancini disse la sua riguardo ai giovani calciatori: “Nel calcio di oggi, a ragazzini italiani interessanti vengono preferiti giocatori stranieri, spesso di fama, sulla carta maggiormente affidabili; questo perché la cosa più importante, nel mondo calcistico odierno, è vincere sempre. Gli allenatori tendono ad andare sull’usato sicuro, togliendo tanto spazio ai giovani. E’ però opportuno aggiungere che questi ragazzini non hanno la stessa voglia e la stessa fame che si avevano alcuni decenni fa; in passato allenarsi anche una sola volta con la prima squadra era meraviglioso e si rimaneva con i piedi per terra, oggi invece si pensa di essere arrivati al top dopo un semplice allenamento. Ciò crea effetti tutt’altro che positivi sul calcio italiano e sul suo futuro”. Ma oggi il Mancio, con la sua impresa a Euro 2020, è riuscito a ribaltare come un calzino ogni tipo di pensiero, ogni tipo di difficoltà, ogni tipo di critica…
Lo jesino, bombardato dalle domande dei presenti, aveva anche cercato di spiegare le difficoltà evidenti del calcio italiano a differenza del pallone britannico. Mancini evidenziò il fatto che in Italia si dà troppo peso ad ogni singolo episodio e situazione, anche arbitrali e a quelli più banali; ciò spesso crea attrito tra società, giocatori, staff tecnico e federale (il VAR oggi risolve questo problema?). Al contrario, in Inghilterra ad esempio c’è meno pressione da parte della stampa e della televisione e i giocatori vivono la partita come un divertimento, quasi da dilettanti, senza drammi né troppe polemiche.
Il “Mancio” del quartiere Prato, sempre in occasione della cena del Panathlon 2010, concluse con una battuta e un apprezzamento per la nostra città: “In questo periodo sto a Jesi molto spesso, mentre nel passato venivo solamente un paio di volte all’anno. Qui si vive sempre bene, c’è un clima tranquillo e me ne sto volentieri comodo a casa dove posso gustare i cappelletti di mia madre”. Roberto Mancini tuttora ama la propria città e anche prima che divenisse allenatore dell’Inter si vedeva spesso nella città di Federico II, specialmente in piazza. Magari pedalando una bici con le sue gambe e il suo stile da fenomeno. Grazie Mancio, Re di Jesi.
Premier League
Rooney sul momento del Liverpool: “Sbagliate le tempistiche comunicative dell’addio di Klopp.”
L’ex attaccante del Manchester United Wayne Rooney ha parlato ai microfoni di Sky Sport in merito al periodo negativo attraversato dal Liverpool.
Le parole di Rooney
“I giocatori hanno preso spunto hanno visto questa cosa come un modo per andarsene probabilmente. Magari stanno già parlando con altri club, sappiamo che queste cose accadono.
Magari era stato scoperto. Secondo me doveva parlarne solo col club, ma se qualcuno lo aveva scoperto sarebbe venuto fuori e quindi l’ha dovuto annunciare. Non sto dicendo che la colpa è di Klopp. Sto solo riflettendo sulle tempistiche dell’annuncio. Credo che questo abbia avuto un forte impatto su alcuni giocatori della rosa.”
Esteri
Porto, Pinto Da Costa mantiene la parola: Conceicao rinnova!
Porto, sfuma l’addio del tecnico Sergio Conceicao. L’ex centrocampista dell’Inter, infatti, ha rinnovato con i lusitani.
Niente addio, né approdo al Milan per Sergio Conceicao. Il suo sodalizio sulla panchina del Porto, infatti, durerà altri quattro anni.
Il presidente dei lusitani, Pinto Da Costa, ha annunciato il rinnovo del 49enne tecnico fino a giugno 2028.
Uno scenario per certi versi sorprendente, viste le altissime possibilità esistenti di un addio di Conceicao fino a poche ore fa.
Pinto Da Costa, addirittura, aveva posto il rinnovo dell’ex mediano dell’Inter quale promessa in caso di nuova elezione alla presidenza del club.
Non ce ne e’ stato bisogno, Sergio Conceicao sarà ancora sulla panchina del Do Dragao.
Premier League
Liverpool, Van Dijk promuove Slot: “È da Liverpool”
Il difensore del Liverpool Virgil Van Dijk ha commentato la notizia sul possibile arrivo di Arne Slot sulla panchina dei Reds nella prossima stagione.
Liverpool, le parole di Van Dijk su Slot
L’olandese conosce molto bene il panoramica calcistico del suo paese e ha potuto così esprimere un pensiero sul lavoro finora compiuto dall’allenatore del Feyenoord.
Queste le sue parole in merito: “Arne Slot è uno dei migliori allenatori olandesi del momento. Il modo in cui gioca, la filosofia che ha, può essere l’allenatore del Liverpool.
Ma ho letto e sentito che è ancora lontano dal diventarlo. Vedremo. Ci concentreremo sulla prossima stagione, non è ancora il momento”.
I primi contatti ci sono già stati ma l’affare non è semplice visto il costo necessario per strappare il tecnico al Feyenoord. I Reds però sono sicuri, è lui la prima scelta.
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