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San Siro, Sala: “Se non va in porto la cessione, San Donato è pronto”

Se non si trovasse l’accordo per la cessione di San Siro, Inter e Milan potrebbero optare per San Donato. Lo dichiara Giuseppe Sala, sindaco di Milano.
Inter e Milan devono ancora definire dove giocheranno nel prossimo futuro. Di recente il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta aveva dichiarato, in merito al nuovo stadio, che “Inter e Milan sono pronte, nonostante in Italia siamo gli unici che non hanno aiuto sullo stadio. Abbiamo manifestazioni positive in tal senso ma sono scettico sull’iter: ci sono tempi da rispettare, devono essere veloci perché gli investitori non possono aspettare più di tanto”.
Dove giocheranno Inter e Milan? Da San Siro a San Donato
Nella giornata di oggi, a margine della cerimonia alla scuola Damiano Chiesa di via Antonini, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato del nuovo stadio che vorrebbero costruire le due squadre milanesi: “Se la cessione di San Siro non andasse avanti, San Donato è ancora lì pronto. Nei giorni scorsi il Milan ha annunciato che troverà una soluzione per San Donato. Probabilmente il progetto è quello di portarci il centro della giovanili. Il Milan ha messo anche una cifra significativa e quindi di questo bisogna tenerne conto“.
“Io non credo che per i milanesi, per Milano, per i tifosi sia un bene andare a San Donato. L’obiettivo per la cessione di aree e stadio è comunque sempre quello di chiudere entro l’estate. Il ricordo del Comitato ‘Sì Meazza’ al Tas contro la vendita di San Siro? La questione è, ma alla fine, al di là del valore di stadio e aree, qual è l’istanza che muove chi è contrario a quest’operazione? Che San Siro rimanga in mano pubblica?” riporta Il Giorno.
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Juventus, col Parma pronto Il tridente, con Kolo Muani

La Juventus si trova in una fase decisiva e al tempo stesso delicata della stagione. Lunedì, a Parma, ci si gioca molto di più di tre punti.
Una Pasquetta da dentro o fuori, e servirà una prestazione solida, concreta, senza sbavature. Tudor lo sa bene, e lo sanno anche i giocatori, soprattutto quelli che stanno stringendo i denti per rientrare.

Kenan Yıldız ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il recupero di Veiga è una notizia fondamentale per la difesa, soprattutto per dare un po’ di respiro a un reparto che, senza di lui, avrebbe rischiato di dover lanciare Savona titolare. Anche Cambiaso e Weah potrebbero rivelarsi chiavi tattiche importantissime: il primo per il suo dinamismo e l’intelligenza tattica, il secondo per l’intensità che può offrire quando è al top fisicamente e mentalmente.
Il vero nodo, però, è davanti. Con Yildiz e Koopmeiners non ancora al 100%, la pista del tridente con Kolo Muani, Nico Gonzalez e Vlahovic si fa sempre più concreta. È una soluzione che potrebbe sorprendere il Parma, soprattutto se Tudor riuscirà a trovare il giusto equilibrio tra verticalità e palleggio.
Certo, Kolo Muani è ancora una scommessa: talento ce n’è, ma deve ancora integrarsi pienamente nei meccanismi e soprattutto trovare quella continuità che, finora, è mancata. Però Tudor è chiaro: chi lo convince, gioca. E chi no, aspetta.
Insomma, servono sei punti tra Parma e Monza, senza se e senza ma. La Champions è lì, vicina, ma ancora da conquistare.
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Figc e Federfama insieme per la lotta al doping

Figc e Federfama hanno deciso di contribuire in alleanza sulla promozione della cultura, la salute, e la lotta al doping. Questi sono gli obiettivi della collaborazione nata con la firma del protocollo d’intesa tra i presidenti Gabriele Gravina e Marco Cossolo, ribaditi oggi durante la presentazione del progetto “Insieme contro il doping”.
L’incontro svolto in data odierna, ha visto riuniti i presidenti Gabriele Gravina e Marco Cossolo, presso la sala Paolo Rossi della sede Figc di Roma con la partecipazione del sottosegretario alla salute, Marcello Gemmato, del segretario generale della Figc, Marco Brunelli e del direttore generale di Nado Italia, Alessia Di Gianfrancesco.
Figc e Federfarma insieme contro il doping
Grazie a questa nuova iniziativa nata per puri scopi professionali, vede la collaborazione della commissione antidoping Figc guidata da Pino Capua, ove vedono coinvolte le farmacie di riferimento, le quali diventeranno luoghi di informazione e formazione per la lotta al doping. Attraverso un presidio sanitario qualificato, infatti, il protocollo si pone l’ambizione di educare sportivi di tutte le età al benessere e alla salute del proprio corpo.

IL PRESIDENTE DELLA FIGC GABRIELE GRAVINA PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le parole di Gabriele Gravina
Le parole di Gabriele Gravina hanno ribadito l’importanza del progetto, al fine di contrastare il fenomeno doping. Così ribadisce il suo punto di vista: “La Figc ha a cuore la salute dei propri tesserati e sentiamo la responsabilità di creare sempre nuove opportunità per garantire continua informazione e assistenza specializzata, perché in gioco c’è molto di più di una partita vinta o persa. La salute prima di tutto.”
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Milan, nessun DS è adatto a Furlani: l’editoriale di Mauro Vigna

Milan, una situazione non di certo facile quella relativa al tanto discusso casting per il ruolo di direttore sportivo. Ma sarà facile riuscire a trovare un accordo? Ritengo di no e vi spiego i motivi.
Inizio febbraio, data in cui ci sono stati i primi contatti tra Igli Tare e la coppia Ibrahimovic-Cardinale. Ovviamente i dialoghi sono stati anche con altri, ma la differenza è che il dirigente albanese, a piede libero, sarebbe stato di conseguenza assoldabile fin da subito. Avessero voluto.
Come scritto da tempo, il primario obiettivo rimane Tony D’Amico il quale potrebbe non liberarsi troppo facilmente dall’Atalanta con la quale è legato fino al 30 giugno 2027 visti anche i problemi di dialogo con la famiglia Percassi.
Ma il dubbio sta a monte, quale DS potrebbe a oggi accettare le condizioni di Giorgio Furlani? Perchè qui sta lo snodo principale.
Quale DS accetterebbe questa situazione? Sappiamo che l’allenatore lo vuole scegliere Furlani e lo stesso AD vuole avere l’ultima parola su ogni nuovo giocatore. Ad oggi non mi risultano direttori sportivi in grado di accettare tali clausole, nemmeno Tare che poi, a dirla tutta, ha un certo caratterino.
Si possono fare casting, parlare 4-5 ore con chiunque, ma il problema – come scritto prima – sta a monte.
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