Notizie
Sampdoria e Macron insieme per l’ambiente
Samp for People è un progetto di responsabilità sociale della U.C. Sampdoria, ma ora è anche una maglia, special edition, prodotta da Macron in tiratura limitata di 1000 pezzi numerati e fatta al 100% in plastica riciclata.

Samp for People è solidarietà, sensibilizzazione e crescita culturale attraverso lo sport
Domenica 5 dicembre la Sampdoria ospiterà allo stadio Luigi Ferraris di Genova la Lazio, in quella occasione i blucerchiati indosseranno la maglia speciale Samp for People prodotta dallo sponsor tecnico italiano, Macron. L’iniziativa è nata dalla voglia della società genovese, che è da anni già impegnata in progetti di responsabilità sociale come quelli a sostegno dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Insieme a Macron, l’azienda italiana che fornisce il materiale tecnico alla Samp e che a sua volta è impegnata in un progetto green chiamato Macron for the planet, volto alla sostenibilità ambientale. La maglia Samp for People quindi nasce dalla fusione tra il grande cuore blucerchiato e l’impegno green della Macron. Le maglie prodotte al 100% in plastica riciclata, verranno indossate dai calciatori della Sampdoria nel match contro la squadra biancoceleste di domenica, le stesse saranno poi messe all’asta. Il ricavato sarà devoluto a sostegno di Apnea Academy nell’iniziativa ‘SpazzApnea – operazione fondali puliti’.
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La manifestazione
‘SpazzApnea – operazione fondali puliti’ è aperta a tutti, nella competizione verranno messi a disposizione dei partecipanti guanti e borse per la raccolta in mare dei rifiuti. Le squadre saranno composte al massimo da tre persone che potranno raccogliere le scorie a terra dalla spiaggia o in immersione. Ogni tipo di rifiuto avrà un punteggio che sarà dato dal tempo necessario per lo smaltimento in mare. I rifiuti recuperati avranno un punteggio a coefficiente basato sulla pericolosità ambientale e dai tempi di decomposizione. La competizione benefica si svolgerà nella prossima estate 2022, sarà la terza edizione di ‘SpazzApnea – operazione fondali puliti’. Anche quest’anno come nelle precedenti edizioni la manifestazione avrà luogo contemporaneamente nelle acque e sulle spiagge di Bari, Genova, Napoli, Palermo e Peschiera del Garda.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
Notizie
Juventus, blitz a Napoli: arrivo domenica mattina e mini-sosta prima del match. La decisione di Spalletti
Juventus, blitz a Napoli: la squadra arriverà solo domenica mattina per la sfida contro il Napoli, evitando tensioni e minimizzando lo stress dei giocatori.
La Juventus non dormirà a Napoli: lo ha comunicato Sky Sport nella giornata di ieri. Luciano Spalletti ha deciso di modificare l’itinerario della squadra, originariamente prevista per arrivare nel capoluogo campano sabato. Il nuovo programma prevede l’arrivo dei bianconeri in città solo domenica mattina, così da evitare eventuali tensioni con i tifosi partenopei.
La squadra rimarrà in hotel solo per poche ore, prima della consueta riunione tecnica del pomeriggio, e poi si recherà direttamente allo Stadio Diego Armando Maradona. Dopo la partita, i giocatori faranno immediato ritorno a Torino.
La strategia di Spalletti è chiara: ridurre al minimo lo stress dei calciatori in una trasferta storicamente complicata per la Juventus, caratterizzata da un clima ostile. Un vero e proprio blitz “mordi e fuggi” in terra partenopea.
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