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Napoli: Cavani vs Cavani
Il Napoli in occasione dell’incontro di Champions tra poche ore fronteggerà la corazzata parigina di Mbappè, Neymar e ritrova il beniamino e il desiderio di mercato Cavani. Alla trasferta oltre alla squadra ha partecipato anche il presidente Aurelio De Laurentiis il quale ha rilasciato alcune dichiarazioni al Le Parisien che hanno già fatto discutere.
Suggestione matador
Nelle precedenti uscite il presidente non ha mai dato adito di far pensare ad un rapporto conflittuale con il suo ex pupillo Edinson Cavani, ma non ha mai rilasciato dichiarazioni che facessero intendere ad un possibile ritorno del matador nella squadra che lo ha coronato a livello europeo.
De Laurentiis però questa volta sembrerebbe aver spalancato le porte ribadendo la possibilità dell’affare qualora il calciatore idolo dei partenopei avesse intenzione di ridursi l’ingaggio. Un sacrificio quello del matador che dimostrerebbe un forte attaccamento alla maglia e alla tifoseria di una città che non ha mai smesso di amarlo e di sognare un suo ritorno.
L’uruguayano troverebbe un Napoli completamente rivoluzionato e con obiettivi ben diversi rispetto a quelli per cui era abituato a lottare 6 anni fa. Cavani dal canto suo non ha mai escluso un ritorno a Napoli, ribadendo più volte il grande legame con l’ambiente partenopeo e la possibilità di tornare un giorno a calcare il terreno del San Paolo ancora una volta.
PSG prestigiatore
De Laurentiis ha inoltre rilasciato, sempre durante l’intervista concessa al Le Parisien, alcune dichiarazioni riguardo la situazione economica dei parigini affermando: “Il Psg ha una grande forza, grazie al fatto che non ha problemi economici.
Se ha un bilancio in rosso, come un prestigiatore lo fa diventare bianco. Per me il calcio non è un modo per fare altri investimenti, come per il Qatar, ma è solo un settore, come quando faccio film.” Intendendo che reputi lo strapotere economico del presidente e della società soliti chiudere durante il calciomercato un colpo da novanta strapagandolo un modo di danneggiare economicamente il mondo del calcio.
Il presidente però spera stasera di vedere una squadra che non si faccia sopraffare dalla paura e che giochi con convinzione e cattiveria, le uniche armi che riuscirebbero a dimostrare il vero valore e la competitività del Napoli.
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Milan, un problema chiamato Thiaw: Gabbia la soluzione | E attenzione a Tomori
Milan, la coperta rossonera dal punto di vista della difesa è senza dubbio molto corta. Vediamo qui di seguito lo stato dell’arte degli uomini a disposizione di Paulo Fonseca.
Il Milan si appresta ad affrontare un vero e proprio tour de force che inizierà domani sera contro il Liverpool per arrivare al derby di domenica sera contro l’Inter.
Sempre fuori uso Malick Thiaw, attualmente infortunato e con un morale che rasenta il terreno. Il tedesco infatti è finito al livello più basso delle gerarchie di Paulo Fonseca e recuperarlo non sarà di certo semplice. Più probabile invece una cessione in prestito a gennaio solo ed esclusivamente se si riuscirà a mettere mano su un altro difensore centrale nello stesso periodo.
Una garanzia è invece rappresentata da Matteo Gabbia il quale anche durante la gara contro il Venezia è risultato uno dei migliori in campo sfiorando il gol assegnato poi a Fofana. Il centrale italiano potrebbe addirittura scalzare Fikayo Tomori il quale ha deluso nelle sue ultime apparizioni.
Il centrale inglese, peraltro non impegnato con la Nazionale, è stato escluso da Fonseca. Una sorta di bocciatura che potrebbe essergli utile per ricaricare le batterie e soprattutto riprendersi la titolarità.
Ad oggi, l’unica certezza è rappresentata da Pavlovic, una vera e propria diga difficilmente valicabile. Un acquisto azzeccatissimo dalla dirigenza rossonera.
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Serie B, risultati del sabato: tre pareggi e poche emozioni
Serie B, sono tre le gare disputate ieri valide per la settima giornata. In tutti e tre gli incontri ha prevalso l’equilibrio.
Tre pareggi nelle tre gare
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Caso FIFA-Diarra, rescissione e contratti: cosa significa la sentenza della Ue
La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul caso Diarra, incentrata sulla compatibilità delle regole FIFA relative ai trasferimenti dei giocatori con il diritto comunitario, introduce importanti novità.
In particolare, la Corte ha esaminato le disposizioni del “Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Giocatori” (RSTP) della FIFA che riguardano la responsabilità solidale dei nuovi club in caso di risoluzione del contratto di un giocatore senza giusta causa e le sanzioni sportive associate.
Indice
Principali punti della sentenza:
1. Libertà di circolazione dei lavoratori: La Corte ha stabilito che le norme FIFA in questione costituiscono un ostacolo alla libertà di circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione Europea. In particolare, la regola che obbliga il nuovo club a rispondere in solido delle indennità dovute dal giocatore al precedente club rappresenta un freno per i club che potrebbero voler ingaggiare giocatori da altri Stati membri, creando rischi giuridici e finanziari rilevanti.
2. Proporzionalità delle sanzioni: Le sanzioni imposte ai nuovi club, inclusi il divieto di tesserare nuovi giocatori e l’obbligo di versare l’indennità, sono ritenute sproporzionate rispetto all’obiettivo legittimo di garantire la regolarità delle competizioni. Inoltre, la Corte ha sottolineato che i criteri di calcolo delle indennità tendono più a proteggere gli interessi finanziari dei club che a preservare la stabilità competitiva.
3. Contrasto con le regole della concorrenza: Le regole del RSTP limitano la concorrenza transfrontaliera tra club per il reclutamento dei giocatori, in quanto impongono restrizioni permanenti che possono dissuadere i club dall’ingaggiare giocatori già sotto contratto con altre società.
Implicazioni della sentenza
La decisione della Corte non abolisce il sistema di trasferimenti o consente ai giocatori di rescindere i contratti senza conseguenze. Tuttavia, stabilisce che le norme attuali della FIFA, che impongono responsabilità solidali e sanzioni sportive senza considerare le specifiche circostanze di ogni caso, eccedono quanto necessario per garantire la regolarità delle competizioni. I giocatori possono trasferirsi anche in presenza di una controversia contrattuale, ma il club precedente ha comunque il diritto di fare causa per ottenere un risarcimento.
Commenti:
Secondo il legale di FIFPro (il sindacato internazionale dei calciatori), Pieter Paepe, la sentenza rappresenta una svolta nel mercato dei trasferimenti, mettendo in discussione le basi economiche delle attuali regole. Emilio Garcia, responsabile legale della FIFA, ha sottolineato che i principi fondamentali del sistema dei trasferimenti rimangono validi, ma che la FIFA continuerà a lavorare per garantire stabilità e integrità nelle competizioni.
Questa sentenza potrebbe avere un impatto significativo sul futuro delle controversie contrattuali nel calcio, aprendo la strada a una maggiore libertà di movimento per i calciatori, pur mantenendo un quadro di regole che tutelino i club.
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