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Milan: un occhio alla difesa
E’ stato detto e ridetto un po’ in tutte le salse, per il Milan è in corso una vera e propria rivoluzione che non risparmierà nessun settore del campo, dalla difesa all’attacco per passare dal centrocampo all’allenatore. Volti nuovi, profili nuovi, parecchi contatti con club europei e non solo per iniziare a capire se possono esserci margini per future trattative oppure no. E’ proprio questo il momento per i talent scout di muoversi nell’ombra e cercare di battere gli avversari sul tempo, Jeoffrey Moncada questo lo sa bene ed in queste settimane insieme ai suoi collaboratori si sta muovendo senza particolari vincoli al fine di trovare talenti pronti a vestire la maglia rossonera e possibilmente crescere al meglio. Ma andiamo ad analizzare un reparto del campo che verrà sicuramente stravolto, sebbene si sia comportato in maniera discreta durante questa stagione, mi riferisco alla difesa.
Il nodo Donnarumma
Il contratto in scadenza nel 2021 non fa di certo dormire sonni tranquilli alla dirigenza rossonera, se poi l’agente del giocatore è Mino Raiola le notti possono addirittura essere insonni. C’è un contratto da rinnovare entro l’estate per non rischiare di perdere il giovane talento a parametro zero. Il Milan al momento non si è ancora seduto al tavolo della trattativa. la missone è quasi impossibile. Donnarumma, per voce di Raiola, chiede un prolungamento del contratto fino al 2024 a 8 milioni di euro a stagione, 2 in più a quanto finora percepito ed un ulteriore milione per il fratello Antonio che continuerebbe a rimanere in rosa come terzo portiere. Gazidis sta seriamente riflettendo sull’eventualità di cederlo a cifre importanti, intorno ai 40-50 milioni di euro per realizzare innanzitutto una plusvalenza totale sempre gradita agli occhi del fair play finanziario ed in secondo luogo per reperire soldi freschi da utilizzare sul mercato. Ritengo siano basse le possibilità di una riconferma del portierone rossonero pertanto i nomi che vengono seguiti in queste settimane sono quelli di Sirigu del Torino, Meret del Napoli e Cragno del Cagliari.
Il terzino destro
Un’altra grana è rappresentata dal terzino destro, ruolo peraltro presidiato da due giocatori che però stanno entrambi deludendo la dirigenza. Mi riferisco a Conti e Calabria, giovani terzini destri il cui rendimento non è certo stato soddisfacente, soprattutto il secondo ha ampiamente deluso non essendo in grado di replicare quanto invece di buono aveva fatto vedere lo scorso anno sotto la guida di Rino Gattuso. Ed è proprio Calabria quello più a rischio cessione perchè prodotto del vivaio e quindi consentirebbe una plusvalenza totale, mentre per Conti la situazione sarebbe un po’ differente con una cifra ancora a bilancio. Non si esclude però che a partire possano addirittura essere entrambi se ci saranno delle buone offerte. I nomi per ricoprire il ruolo di certo non mancano, al momento si parla di Meunier del Paris Saint German, Odriozola del Real Madrid ed Emerson del Barcellona.
Upamecano costa troppo
Per quanto riguarda i centrali difensivi prima di buttare l’occhio sul mercato necessita capire cosa faranno i presenti in rosa, ossia Kjaer, Musacchio e lo stesso Romagnoli. L’unico al momento sicuro di rimanere è Matteo Gabbia il cui contratto è appena stato rinnovato. Una cosa è certa, Romagnoli è un “sacrificabile”, il Milan cercherà di rinnovargli il contratto, ma dovessero arrivare offerte indecenti del calibro di 50-60 milioni di euro il capitano sarebbe con la valigia in mano. Per il riscatto di Kjaer servono 2,5 milioni di euro da versare al Siviglia, mentre il probabile partente potrebbe essere Musacchio che non rientrerebbe più nei progetti del club. Piace moltissimo Upamecano del Lipsia, ma per averlo difficilmente ci si potrà accordare per cifre inferiori ai 60 milioni di euro, ergo potrebbe arrivare solo ed esclusivamente al posto di Romagnoli e non al suo fianco. Si valutano anche altri profili come N’Dicka dell’Eintracht Francoforte, Ajer del Celtic e la suggestione Thiago Silva del Paris Saint Germain anche se per quest’ultimo i costi legati all’ingaggio e l’età risultano eccessivi.
Theo Hernandez: la sicurezza
La fascia sinistra è una certezza, il Milan con Theo Hernandez ha trovato un terzino di assoluta affidabilità e costanza, un profilo che da anni non si vedeva nel club rossonero. Il francese ha conquistato tutti fin dal primo minuto in cui ha messo piede in campo durante le amichevoli estive di precampionato, un passo decisamente differente rispetto al più legnoso Ricardo Rodriguez ed una capacità innata di arrivare al tiro ed al gol.
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Roma-Dybala: tra rinnovo in sospeso e piste estere. Le ultime novità
Il rapporto tra Roma e Dybala resta complicato: l’argentino non è più centrale nel progetto di Gasperini. Tra rinnovo in sospeso e piste estere.
Il rapporto tra la Roma e Dybala resta complesso. Tra acciacchi fisici e scelte tecniche, l’argentino non sembra più una pedina centrale nel progetto di Gasperini, mentre l’incertezza legata al rinnovo contribuisce ad alimentare i dubbi sul suo futuro in giallorosso.
Le esclusioni dall’undici iniziale contro Napoli, Cagliari e Celtic parlano chiaro: al momento l’allenatore sembra orientato verso soluzioni diverse per il suo sistema offensivo, anche a costo di rinunciare al talento della Joya dall’inizio. Nonostante Gasperini abbia ribadito che Dybala è recuperato e in grado di giocare novanta minuti, l’idea è che possa risultare più incisivo a gara in corso.
A rendere il quadro ancora più incerto c’è la questione contrattuale. L’accordo in scadenza a giugno non è stato ancora rinnovato e, da febbraio, Dybala sarà libero di firmare con un altro club. Il Boca Juniors continua a corteggiarlo, senza escludere piste alternative come MLS o Saudi League. Per restare a Roma, però, servirà un ridimensionamento dell’ingaggio: una possibilità che il giocatore ha già detto di voler prendere in considerazione, anche per motivi familiari.
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Inter, Dumfries ancora ko: non è esclusa l’operazione
Dumfries continua ad avere problemi alla caviglia: l’Inter valuta il da farsi e tra le ipotesi non è esclusa l’operazione.
La situazione legata a Dumfries continua a tenere in apprensione l’Inter. L’esterno olandese avverte ancora dolore alla caviglia e, proprio per questo motivo, il club nerazzurro sta valutando con grande attenzione il percorso migliore da seguire per risolvere definitivamente il problema. In queste ore sono in corso una serie di consulti medici approfonditi, utili a chiarire l’entità dell’infortunio e i possibili tempi di recupero.
Secondo quanto filtra da Sky Sport, tra le opzioni al vaglio non è da escludere nemmeno l’ipotesi dell’intervento chirurgico, qualora venisse ritenuto necessario per permettere al giocatore di tornare al 100% della condizione fisica. Una decisione verrà presa solo dopo ulteriori valutazioni, con l’obiettivo di tutelare sia la salute del calciatore sia le esigenze sportive dell’Inter nel medio-lungo periodo.
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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