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Milan, tra bugie e indiscrezioni: le ultime sul closing
Milan, in queste ultime settimane ne abbiamo davvero sentite e lette di cotte e di crude in merito al tanto discusso closing. Andremo qui di seguito a fare chiarezza su quello che potrebbe accadere al termine del campionato.
Fermi tutti, si gioca. Questo è un po’ il riassunto che fa bene capire a cosa sia focalizzato il Milan in queste settimane. Sul piatto uno scudetto che manca da troppi anni nella bacheca del club che ha dovuto piegarsi in questi anni allo strapotere della Juventus ed a quello dell’Inter, limitatamente alla scorsa stagione quando comunque i rossoneri fecero la loro figura chiudendo a ridosso dei cugini.
Nello spogliatoio rossonero si dovrà respirare solo aria di campo, di sfida, di competizione pensando alle prossime sue sfide contro Atalanta e Sassuolo, di certo impegni non semplici e da affrontare quindi al meglio. Nessuno spiffero dovrà entrare a Milanello, quello che succede ai vertici, fino alla prossima settimana, non dovrà riguardare i giocatori.
Milan, quante bugie sul closing
Iniziamo a sfatare una clamorosa bugia che circola in questi giorni. Non esiste alcuna tensione tra il Fondo Elliott ed Investcorp, fondo accreditato ad acquistare il club rossonero dopo che ha fatto eseguire una due diligence sui conti del Milan conclusa con un risultato nettamente positivo.
Dall’altra parte Redbird che di fatto ha interrotto l’esclusiva del fondo del Barhein mettendo sul piatto un’offerta da 1 miliardo interamente cash, di fondi propri, senza quindi ricorrere a finanziamenti esterni.
Lo snodo è proprio questo. Elliott sembra essere propenso a chiudere con Investcorp, ma pretende garanzie. La prima su tutte è che in capo all’AC Milan non venga messo nemmeno un centesimo di debito. Sappiamo infatti che il fondo arabo era disponibile ad offrire 800 milioni attingendo da liquidità proprie ed i restanti con un finanziamento.
Nessun rialzo
Altra bugia. Elliott non ha intenzione di alzare il prezzo di vendita, né ha interesse a creare un’asta internazionale per vendere il Milan a chi offre di più. Paul Singer vuole evitare quindi che vengano usati i leveraged buyout, ossia debiti che verranno messi in capo al Milan per finanziarne l’acquisto.
Ma questo non basta. Il fondo americano, oltre a vendere bene, vuole anche avere garanzie che coloro che compreranno lo faranno per fare il bene del Milan proseguendo nel percorso virtuoso iniziato quattro anni fa, ma al contempo mettendo in atto tutte quelle misure e strategie per fare tornare il club una squadra vincente in Italia e nel mondo.
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Svolta sulla panchina, una voce clamorosa:” Conte è già del Milan”
Svolta sulla panchina rossonera? Una voce raccolta da Il Salotto del Kaiserjny lascia intendere quello da sempre scritto anche da noi di Calcio Style. Ma entriamo qui di seguito in dettaglio per spiegare la clamorosa informazione raccolta.
La questione Antonio Conte sta tenendo banco negli ambienti rossoneri, i tifosi invocano a gran voce il suo nome riconoscendo nel tecnico leccese probabilmente uno dei pochi in grado di raccogliere i cocci e portare la squadra alla vittoria durante la prossima stagione. La cocente sconfitta nel derby non ha fatto altro che acuire questa voglia di rivalsa nei confronti dei nerazzurri e la prossima stagione dovrà essere ben differente a quella attuale.
Il prossimo mercato, come scritto questa mattina, sarà di un certo livello e la priorità sarà quella di non sbagliare allenatore. Quindi, chi meglio di Conte per arrivare subito alla vittoria, mettendolo subito in condizione di fare bene?
A supportare la nostra tesi non possiamo non scrivere di una notizia rivelata da Il Salotto del Kaiserjny i quali, tramite il loro canale ufficiale Telegram, hanno raccolto una dichiarazione confidenziale di Costantino Coratti, ex collaboratore del tecnico leccese, il quale si sarebbe lasciato scappare queste parole:” Conte è già del Milan“.
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Radio Rai, lo sciopero stravolge la programmazione. Anche sul calcio
Un programma storico di Radio Rai, Tutto il calcio minuto per minuto, domani non andrà in onda. Il motivo? C’entra uno sciopero importante: anzi, due.
Domani il celebre programma radiofonico di Radio Rai, Tutto il calcio minuto per minuto, non sarà trasmesso. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la ragione di questa assenza è da attribuire a un doppio sciopero che determinerà cambiamenti nella programmazione sia televisiva che radiofonica.
La protesta è legata alla proposta di fusione tra la redazione sportiva di Radio Rai e quella televisiva di RaiSport, coinvolgendo anche Gr Parlamento e Rai Parlamento.
Nella giornata di domani non verranno trasmesse né le partite di Serie B né quelle di Serie A, inclusi i match Juventus-Milan alle 18 e Lazio-Verona in serata. Anche la radiocronaca della Sprint della MotoGP da Jerez subirà una pausa forzata.
Sciopero Radio Rai, il punto di vista del caporedattore Filippo Corsini
Questo il commento di Filippo Corsini, caporedattore centrale: “Togliere l’informazione sportiva a Radio Rai è un fatto epocale. Noi non siamo contrari per principio alla cosa, ma chiediamo un confronto con l’azienda per capire le motivazioni. Se dobbiamo parlare di sinergie, parliamone.
Radio e Tv sono diverse, binari paralleli, negli anni noi abbiamo acquisito una storicità del nostro essere. Ora non capiamo il senso di questo cambiamento. Abbiamo sempre trasmesso tutto, dalla Serie A alle Coppe europee, dal Sei Nazioni alla F1, dalla moto al ciclismo, perché i nostri diritti costano meno e ci sono sempre stati garantiti. Sarò sempre aziendalista, ma non spegnerò io Tutto il calcio: se dobbiamo cambiare spiegateci il perché”.
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Milan, primi contrasti con Calabria: la dirigenza non ci sta
Milan, noi di Calcio Style avevamo scritto alcuni giorni fa di piccoli dissapori tra il capitano rossonero e la dirigenza stessa. Andiamo a confermare la notizia, arricchendola di particolari importanti.
Arrivano ulteriori informazioni in merito a Davide Calabria. La scadenza del contratto impone scelte e decisioni immediate da prendere possibilmente in tempi stretti ed è quello che sta facendo la dirigenza rossonera la quale ha già parlato con l’entourage del ragazzo.
Le richieste sono piuttosto note, ossia un adeguamento a 4 milioni di euro a stagione. Cosa che la dirigenza ad oggi non è disposta a concedere soprattutto perché non particolarmente soddisfatta dal rendimento dello stesso giocatore. E’ risaputo che ci si sta muovendo sul mercato al fine di reperire un terzino destro di spinta e qualità il quale potrebbe addirittura scalzare l’attuale capitano.
Una mossa che giocoforza non andrebbe quindi a giutificarne un ingaggio considerato pesante dalla dirigenza. Ribadiamo il concetto che difficilmente Calabria opterà per lasciare il Milan, tuttavia attente riflessioni sono in corso soprattutto da parte del ragazzo il quale si troverebbe ridimensionato nell’ingaggio e nelle possibilità di vedere il campo. Considerazioni doverose da fare in un momento in cui devono essere prese delle decisioni importanti.
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