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Milan, i tifosi portano numeri da capogiro
Il Milan domenica si scontrerà contro la Fiorentina, cercando la rivincita del match perso all’andata. A sostegno dei rossoneri ci saranno ancora i suoi tifosi.
Un Milan che dovrà lasciare da parte la paura e vestirsi di grinta, quello che dovrà scendere in campo Domenica. La Fiorentina di Italiano sta lottando, dopo anni, per un posto in Europa. Non farà nessuno sconto alla squadra di Pioli, che sarà chiamata ad affrontare 4 gare di fuoco.
Difatti la lotta per stabilire su quale petto finirà il tricolore passa da scontri molto difficili per i rossoneri. Domenica a San Siro troverà la Viola, che all’andata aveva rifilato 3 goal al Milan. Mentre successivamente andrà a Verona per affrontare la squadra di Tudor. Per poi tornare a giocare in casa contro l’Atalanta. Infine il Sassuolo attenderà in casa gli uomini di Pioli per l’ultima di Campionato.
Per questo rush finale, l’unica certezza del club rossonero, saranno come sempre i propri tifosi. Il loro supporto è stato fondamentale nel corso di questa stagione. Da diversi anni non si vedeva un afflusso così imponente a San Siro che, nonostante le restrizioni per il Covid, porterà ad un dato importante.
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Tifosi del Milan: un valore aggiunto
L’ottimo progetto iniziato dal Fondo Elliott, che nei prossimi giorni cambierà testimone passando ad Investcorp, sta riportando il Milan allo splendore di un tempo. Grazie al buon lavoro di Gazidis, nel recuperare sponsor. All’occhio vigile di Maldini e Massara, aiutati dallo scouting di Moncada. Ed alle prestazioni della squadra allenata da Pioli.
Tutto quest’insieme di cose hanno fatto ritrovare l’entusiasmo ai tifosi rossoneri che, nonostante le difficoltà, non avevano mai abbandonato la squadra. Tanto che, nonostante le restrizioni dovute alla diffusione del Covid-19, faranno registrare un importante dato.
Difatti nell’ultimo match casalingo contro l’Atalanta, i tifosi presenti a San Siro nella stagione in corso supereranno il milione di presenze. Considerando le varie restrizioni avute nel corso dell’anno calcistico è davvero un numero notevole. Un’impresa grandissima, che fa capire quanta voglia di vicinanza abbiano i tifosi verso la propria squadra.
Se pensiamo che la capienza al 100% è stata approvata solo dal primo Aprile 2022 e che nel corso dell’anno ha avuto ingressi limitati al 50% od al 75% del totale, questo dato acquisisce ancora più valore. I tifosi del Milan hanno dimostrato, per l’ennesima volta, quanto abbiano a cuore la loro squadra. Ora starà agli uomini di Pioli ricambiare tutta questa fiducia.
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Pioli, secondo posto poi Napoli: il futuro del tecnico
Pioli, una serata da dimenticare quella di ieri sera in Europa League contro la Roma. Andiamo a vedere cosa gli riserverà il futuro in base alle informazioni che abbiamo raccolto.
“Portate pazienza fino alla fine della stagione”, questo ha detto ieri sera Stefano Pioli durante la conferenza stampa che ha messo i titoli di coda alla partecipazione in Europa League. E a dire il vero, di pazienza i tifosi ne hanno sempre meno.
Ma c’è un cammino in campionato da portare avanti, un secondo posto da difendere con le unghie e coi denti e soprattutto un derby da giocare lunedì sera. Ci si aspetta una reazione decisa, sebbene i cugini interisti abbiano mille motivazioni per fare bene proprio in quella serata.
Il futuro di Pioli è praticamente già scritto, noi di Calcio Style lo sosteniamo da tempo. Non è sicuramente una partita a spostare l’ago della bilancia a favore o contro il tecnico parmense. La decisione era già stata presa e, con la gara di ieri, si è solamente fortificata l’idea tra la dirigenza di avere fatto la scelta giusta.
Ci sono buone possibilità che Pioli possa scendere al sud Italia ed accasarsi al Napoli. Nonostante De Laurentiis abbia finora fatto una corte serrata ad Antonio Conte, anche l’ego ha una certa importanza. Vedersi respinto in almeno 3 occasioni non deve di certo essere piaciuto al vulcanico presidente partenopeo il quale avrebbe deciso di puntare su Pioli.
Un allenatore ideale per ricostruire un ambiente complicato. Lo abbiamo visto con il Milan quando da zero ha saputo portare la squadra allo scudetto. Anche dal punto di vista dell’ingaggio, Pioli sarebbe decisamente più a buon mercato rispetto al leccese. Tra De Laurentiis e Pioli ci sono stati contatti diverse settimane fa. Il tecnico parmense aveva fatto capire di essere lusingato dall’interesse, tuttavia non si era pronunciato perché concentrato sulla stagione in corso. Come più volte detto, si ragionerà a bocce ferme, ma siamo certi che le cose stiano andando avanti.
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Roma-Milan 2-1, De Rossi inchioda il Diavolo: le pagelle
Roma-Milan 2-1, i capitolini battono i rossoneri e si guadagnano il passaggio del turno in Europa League. All’Olimpico i giallorossi si impongono grazie ai gol di Mancini e Dybala. A nulla è servito il gol di Gabbia nel finale.
Maignan 6: ultimamente gli tocca spesso raccogliere palloni alle sue spalle, ma di colpe ne ha ben poche.
Calabria 4: concorso di colpa con il tecnico che lo utilizza (sbagliando) a centrocampo (dal 46 Reijnders 5: inspiegabile questo cambio)
Gabbia 5,5: errore su Dybala, ma tiene botta e segna la rete dei rossoneri
Tomori 5: cerca di reggere una situazione non facile. Balla in maniera eccessiva, ma ha l’attenuante del rientro
Theo Hernandez 4: si vede poco e si fa espellere nel finale
Musah 5: si innamora troppo del pallone, ma ha grinta da vendere. Uno dei meno peggio
Bennacer 5: prova complicata, viene sostituito per lasciare spazio ad un altro attaccante (dal 40’ Jovic 4: non incide)
Pulisic 4,5: sbaglia troppi palloni, la peggiore partita da quando è al Milan
Loftus-Cheek 4: in un pessimo stato di forma, si vede praticamente mai (dal 46’ Chukwueze 6: il più in forma)
Leao 3: grandi premesse, ma imbarazzante e al limite dell’irritante
Giroud 3: non gli si può chiedere di più, non ne ha
Pioli 2: sbaglia tutto, cambi inspiegabili e sotto l’aspetto della mentalità in campo non si commenta nemmeno. Subìsce in due occasioni una lezione di calcio da De Rossi
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Cannavaro: “La mia Juve era fortissima. Al Real non è permesso sbagliare nulla”
Fabio Cannavaro ha parlato ai microfoni di Radio Serie A soffermandosi in particolare sulle avventure con le maglie di Juventus e Real Madrid.
Fabio Cannavaro, leggenda del calcio italiano, è intervenuto ai microfoni di Radio Serie A ricordando i tempi dell’esperienze con le maglie di Juventus e Real Madrid.
Le parole di Cannavaro
“Dopo l’Inter trascorsi due anni a Torino dove i tifosi mi ritennero da subito ai livelli di Buffon e Del Piero, anche perché sul campo ho sempre garantito prestazioni importanti. Lì sono stato bene, ci hanno annullato due campionati ma la realtà è che quella era una Juve fortissima. Poi nel 2006 la società mi fece capire che c’era la necessità di cedere qualcuno e mi avvertirono della trattativa con il Real Madrid. Quando arrivi lì e visiti la sala trofei del club ti rendi conto che con quella maglia addosso non è permesso sbagliare nulla”
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