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Milan: Gattuso più tranquillo. Primo gol italiano di Castillejo
Il Milan trova finalmente una bella vittoria convincendo per molti tratti della gara contro il Sassuolo. Dopo tre pareggi consecutivi, per i rossoneri a Reggio Emilia conta solo vincere. In assenza del Pipita e con un Patrick Cutrone non al 100%, il Milan di Gattuso è costretto a giocare con il falso nueve, inserendo Samuel Castillejo al centro del tridente offensivo milanista. La fase offensiva, nonostante le assenze pesanti, gira molto bene e il protagonista assoluto, ancora una volta, è Suso. Lo spagnolo in stato di grazia diventa trascinatore per i rossoneri, siglando una doppietta (Bellissimo il gol del 2:0 – Tiro a giro fuori are all’incrocio dei pali). La difesa rossonera invece ancora una volta non è riuscita ad evitare il gol dell’avversario. Per molti tratti però, la difesa è sapeva soffrire nel modo corretto, organizzato, con le giuste distanze tra i reparti.
Gattuso più tranquillo
Dopo i mancati risultati delle ultime gare in campionato, Gennaro Gattuso può finalmente avere sonni più sereni. Il tecnico milanista è riuscito di nuovo a compattare la squadra, mettendola in campo organizzata e concentrata. Come evidenzia il Mister in conferenza stampa pre-partita, il Milan avrebbe sicuramente meritato più di quello che ha in questo momento. Spesso si sono fatti rimontare e di fatto, dopo un vantaggio, i rossoneri hanno lasciati per strada già 7 punti. Invece questa volta no. Dopo il vantaggio di Franck Kessie, il Milan è riuscito a tenere alto il baricentro mettendo in grande difficoltà il Sassuolo di De Zerbi. E’, infatti, il Milan raddoppia con Suso, trova il terzo gol con Castillejo, e chiude definitivamente la partita con il 4:1 firmato ancora di Suso. Gattuso ora può stare più tranquillo e preparare i prossimi impegni (Olympiacos (EL), Chievo, Genoa) con più serenità e lucidità.
Castillejo jolly in attacco
Samu Castillejo, arrivato in estate dal Villarreal , e sceso in campo per la prima volta da titolare con la maglia rossonera. Schierato fuori ruolo, Gattuso dopo 10minuti corregge la sua posizione spostandolo sulla sinistra dové prende la posizione di Calhanoglu. Buttandosi su ogni pallone, lo Spagnolo convince con la sua “gamba frizzante” – come lo descrive proprio Rhino Gattuso, ma non solo. Infatti, al minuto 60, trova il suo primo gol in Italia con un bel sinistro dal limite dell’area. Castillejo, dunque, si rivela un jolly per il Milan e nel corso della (lunga) stagione potrebbe diventare l’arma in più del Diavolo.
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
Notizie
Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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