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Milan: Gattuso da i soprannomi ai giocatori
Abbandonate le colorite radiocronache di Carlo Pellegatti, maestro nel soprannominare i calciatori del Milan, ecco che sembra profilarsi all’orizzonte un degno suo erede, mister Gennaro Gattuso che già in più occasioni ci aveva strappato più di un sorriso con la sua parlata schietta, diretta, sincera ed a tratti dialettale durante le conferenze stampa.
Anche da calciatore era stato protagonista di alcuni simpatici siparietti con arbitri ed avversari perché lui è così, indefesso lavoratore si limiti del maniacale, estremo professionista, ma anche intelligente nel capire quando è il caso di correre con la testa bassa e quando invece è il caso di stemperare la tensione come in occasione del post partita contro il Napoli quando una parte della tifoseria aveva chiesto le sue dimissioni a favore di Antonio Conte.
Gattuso da i nomignoli ai suoi giocatori
Ora, da mister, il tecnico si è inventato alcuni nomignoli per chiamare i propri giocatori, segnale anche di una ritrovata serenità a seguito della vittoria a San Siro contro la Roma, soddisfacente anche per il gioco espresso per gran parte del match.
Andiamo a scoprire alcuni di questi soprannomi, quelli più curiosi ed anche quelli un po’ meno simpatici, come “Nano”, affibbiato a Josè Mauri per via del suo metro e 70 di altezza e per la sua esile corporatura. Voci di corridoio riferiscono che il calciatore italo argentino l’abbia comunque presa bene.
Mateo Musacchio per Gattuso è l’ Animale, per via del suo carattere combattivo. Il calciatore ha mostrato grande intesa col mister e ad oggi sembra un elemento completamente recuperato sia nella testa che nel fisico e sui cui fare senza dubbio affidamento dopo la scorsa stagione del tutto incolore.
Non ci è dato sapere perché Suso sia diventato Jesus.
Scontatissimi quelli su Bakayoko “Baka” e su Higuain “Pipita”, eccone un altro curioso derivante da tempi lontani, ossia Skippy affibbiato ad Abate presumibilmente ancora quando i due erano compagni di spogliatoio. Skippy è una famosa marca alimentare statunitense, ma anche uno slang americano per definite una persona una saetta.
Rapporto quindi di grande amicizia e complicità quello che lega l’allenatore calabrese ai suoi giocatori e lo si evince anche dai continui richiami dalla panchina e dalle esultanze dopo ogni gol.
Chissa se col tempo conierà altri nomi, di sicuro fino adesso ha dimostrato di non mancare di fantasia.
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Como, la Serie A dopo 21 anni: quanto ha speso la proprietà
Il ritorno del Como in Serie A rappresenta un traguardo significativo dopo un’attesa lunga 21 anni.
Questo risultato è stato ottenuto nell’ultimo match contro il Cosenza, dove un pareggio è stato sufficiente per garantire la promozione, visto che il Venezia ha perso e il Como è andato ai playoff.
La presenza di Thierry Henry ha aggiunto un tocco di festa a questa occasione speciale.
Con il ritorno in Serie A, il Como ottiene una piattaforma adeguata per sviluppare le proprie ambizioni, supportate dalla ricca proprietà degli Hartono, la più abbiente nel panorama calcistico italiano.
Nonostante la società non abbia fatto dichiarazioni esplicite, l’obiettivo è di lottare per un posto nelle competizioni europee.
I fratelli Robert e Michael Hartono, con un patrimonio stimato rispettivamente a 26,5 e 25,5 miliardi di dollari, sono tra i proprietari più ricchi nel calcio mondiale.
Questa ricchezza si è tradotta in investimenti significativi per il Como, acquistato nel 2019 per 200mila euro.
Negli ultimi quattro anni, la proprietà ha versato complessivamente 43,3 milioni di euro nelle casse del club, principalmente attraverso aumenti di capitale.
Sebbene i bilanci abbiano registrato perdite, l’impatto economico della proprietà è stato mitigato dai versamenti patrimoniali, che sono passati dai 2,5 milioni del 2019/20 ai 21,9 milioni del 2022/23.
Complessivamente, considerando anche gli investimenti in conto capitale, ricavi e l’acquisto del club, la proprietà ha investito 41,5 milioni di euro nei primi quattro anni di gestione del Como.
Di seguito i bilanci presi dal sito calciofinanze.it
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Lazio, 50 anni fa lo scudetto di Maestrelli
Intervistato da Il Messaggero, nel giorno dei 50 anni dalla conquista dello scudetto con Maestrelli, l’ex calciatore della Lazio Luigi Martini ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Non può essere solo una vittoria di uno scudetto a far diventare una squadra leggenda.
Anche il Cagliari, il Verona, la Fiorentina hanno strappato un tricolore contro ogni pronostico, ma nessuno è finito nel mito.
Qualche altra società al mondo ha avuto due-tre giocatori che facevano anche i paracadutisti?
Qualche squadra spaccava i lampioni con le pistole in ritiro per spegnere la luce?
Chi club aveva un presidente rovinato dai debiti fino al collo, che chiedeva prestiti per rimetterli nella Lazio perché la considerava la sua unica ragione di vita?
Quale gruppo è stato travolto da una simile spirale di morte come uno scherzo del destino?
Qualche altro allenatore muore va in una cappella e i porta dentro i due giocatori più significativi?
Brera e i giornalisti del nord ci snobbavano.
Pasolini ci chiamava la banda di fascisti, eravamo considerati la feccia del calcio, e invece eravamo leggenda.
Non solo perché sapevamo giocare.
Eravamo così trainanti che padre Lisandrini, un frate sereno e preciso, una volta si tirò su il saio e presi a calci un romanista che ci aveva offeso.
Noi prendevamo a pugni la vita, come a Ipswich, quando arrivarono i celerini a fermarci.
Con quella banda e il miglior direttore suonavamo il rock”.
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Serie A Femminile, 9ª giornata poule scudetto
Il campionato di Serie A Femminile si avvia alla sua conclusione con l’unica questione rimasta da risolvere: la lotta per la salvezza.
Nel match dell’ora di pranzo, il Napoli, attualmente penultimo in classifica, affronterà il Milan, mentre il Pomigliano, ultimo, giocherà contro il Como.
Le azzurre hanno attualmente un vantaggio di tre punti e sperano di garantirsi la permanenza in Serie A chiudendo la stagione con un turno d’anticipo, assicurandosi il nono posto che significherebbe lo spareggio con la seconda classificata della Serie B (dopo la promozione festeggiata dalla Lazio, che appena conquistato il ritorno in Serie A).
Tutti gli occhi saranno puntati sulla partita tra Juventus e Roma di lunedì pomeriggio, dove si scontreranno le prime due squadre in classifica.
Intanto, Inter e Sassuolo si contenderanno il quarto posto.
Serie A Femminile, 9ª giornata |
Poule Scudetto
Domenica 12 maggio
Inter-Sassuolo ore 15:00
Lunedì 13 maggio
Juventus-Roma ore 18:00 (diretta RaiSport)
Riposa: Fiorentina
CLASSIFICA: ROMA 67, Juventus 53, Fiorentina* 42, Inter* 34, Sassuolo 33
* una gara in più
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