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Milan: è tempo di bilanci

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Finisce l’anno e con esso la prima parte di stagione del campionato di Serie A.  Deludente, oserei dire fallimentare in certi tratti, la performance del Milan staccato addirittura di 21 punti dalle capoliste Juventus ed Inter ed apparentemente già escluso dalle coppe salvo miracoli nella seconda parte di stagione, magari con qualche acquisto mirato (Ibra?) che la società ha promesso di fare a gennaio. Tempo di bilanci quindi, è ora di fare le pagelle di dirigenza e giocatori e sarà soprattutto ora, dal 30 dicembre in avanti, che tutti si guardino in faccia e facciano un serio ed oculato esame di coscienza con la convinzione e si spera la consapevolezza che da gennaio la musica dovrà cambiare, il Milan non può e non deve essere questo. Ma andiamo ad analizzare top e flop di questi primi mesi, da agosto ad oggi.

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Gli allenatori

Giampaolo voto 5, è probabilmente giunto a Milano più per errore della dirigenza che per meriti suoi, ritengo quantomai poco credibile affidarsi ad un allenatore come lui dove i moduli vengono prima dei giocatori. I suoi dettami avrebbero funzionato in una squadra che già si conosceva a memoria, sicuramente alla Juventus – per esempio – avrebbe fatto bene, ma non in una squadra composta da giovani e come bene ha insegnato Gattuso – voto 8 – lo scorso anno, ai giovani si devono far fare le cose semplici, almeno inizialmente. Cosa che sta cercando di fare Stefano Pioli voto 6, il quale ha avuto il coraggio di prendere un Milan a pezzi sia mentalmente che fisicamente per cercare di fargli invertire la rotta, cosa che al momento non è ancora riuscito a fare del tutto. Qualcosa di buono si è sicuramente visto, ma la batosta contro l’Atalanta deve essere vista come un campanellino d’allarme da non sottovalutare. Non me la sento di dare la non sufficienza al tecnico parmigiano, in fondo un’impronta di gioco è riuscito a darla, serve però sicuramente altro.

La difesa

Doveva essere il reparto più coperto, lo zoccolo duro da cui cominciare la stagione invece anche la difesa ha preoccupantemente scricchiolato tanto da dover mettere mano al portafoglio durante il mercato invernale per rinforzarla (Todibo in arrivo?). Menzione a parte per Theo Hernandez voto 8, acquisto più che mai azzeccato, vera e propria rivelazione di questo campionato, per lui già quattro gol ed uno annullato ed una spinta costante e continua per tutte le gare che ha disputato, fin qui il migliore dei suoi insieme a Donnarumma voto 7 che in più occasioni è riuscito a salvare il Milan da sconfitte o batoste come contro l’Atalanta. Il portierone rossonero ha saputo guidare il reparto difensivo con esperienza e lucidità risultando pressochè decisivo in quasi ogni gara. Non si può dire lo stesso per i due terzini destri Calabria voto 4 e Conti voto 5, entrambi assolutamente voci fuori dal coro. Il primo non è mai risultato un punto di forza, anzi la sua involuzione sta preoccupando un po’ tutti, mentre il secondo sta cercando di recuperare la forma perduta ed in alcune gare, soprattutto dopo l’avvento di Pioli, è sembrato tornare il giocatore visto quando militava nelle file dell’Atalanta, ma troppo discontinuo e con parecchie amnesie di troppo. Il reparto centrale della difesa ha visto scendere in campo prevalentemente due giocatori, Romagnoli voto 6 e Musacchio voto 5,5 con qualche sporadica apparizione di Duarte voto 5. Si salva infatti solo il capitano, senza infamia e senza lode, per troppe gare infatti non è stato in grado di essere vero e proprio leader in campo apparendo troppo “molle” e di poco peso sia dal lato caratteriale che fisico. Poche apparizioni per Ricardo Rodriguez voto 4 il quale è stato surclassato dallo strapotere di Theo Hernandez. Le poche gare disputate hanno però dato un unanime verdetto, lo svizzero non è stato assolutamente in grado di incidere, poco spessore in difesa, nullo in fase offensiva. Probabile partente col mercato invernale che aprirà da qui a breve.

Il centrocampo

Il Milan cerca rinforzi di qualità per questo reparto e si mangia le mani per aver lasciato partire Bakayoko, col senno di poi utilissimo per fare muro contro gli avversari. Palma del peggiore va a Kessie voto 4 il quale non ha minimamente saputo replicare quanto di buono aveva fatto vedere la scorsa stagione alla corte di Gattuso. L’ivoriano pare aver bloccato il suo processo di crescita troppo presto ed in alcune occasioni è stato sostituito da Krunic voto 6 che ha quantomeno saputo assicurare un maggior ordine senza però mai lasciare a bocca aperta tifosi e dirigenza. Le chiavi della regia sono state custodite in comproprietà da Biglia voto 4 e Bennacer voto 5,5 e tutti i limiti alla lunga sono venuti impietosamente fuori. L’algerino ha sicuramente dato più verve e lucidità, seppure in mezzo a cali di concentrazione preoccupanti ed a tratti inspiegabili, mentre l’argentino – costantemente alle prese con noie muscolari – è apparso spesso fuori condizione e senza il necessario fosforo per guidare un reparto spesso preso a botte dagli avversari che vi penetravano con la facilità di un coltello arroventato in un panetto di burro. Colui che avrebbe dovuto assicurare fantasia sulla fascia, Paquetà voto 4, non è riuscito nel compito. I numeri li ha, ma non li esprime, non ci si può certo accontentare di un tunnel, di una veronica ogni tanto se non servono nel contesto dell’economia della squadra. Il brasiliano potrebbe già partire a gennaio, i rimpianti per le aspettative mancate su di lui sono molti, ma continuare con lui pare poco probabile. Degno di nota il ritorno di Bonaventura voto 7 che con tre gol è riuscito a dare un po’ di vigorìa al reparto con giocate spumeggianti. La forma migliore è ancora lontana, ma Jack merita sicuramente di essere titolare in questa squadra, almeno per quanto visto finora.

L’attacco

E veniamo alle note veramente dolenti, il reparto offensivo che non ha saputo esprimere numeri importanti, nemmeno decenti e con interpreti sulla carta in grado di poter fare male praticamente sempre come il Pistolero Piatek voto 4 che con soli quattro gol d cui tre su rigore non ha saputo replicare la fantastica scorsa stagione. doppi errori grossolani sotto porta, troppi i tiri scagliati oltre lo stadio, un’involuzione inspiegabile dal momento che tifosi e compagni di gioco non hanno mai fatto mancare la fiducia, quantomeno ad inizio stagione su di lui. Se il polacco ha ricevuto pochi palloni giocabili il demerito proviene senz’altro dai piedi di Suso voto 3 incapace di far sentire il proprio contributo praticamente da agosto fino ad ora. Lo spagnolo è apparso svogliato, poco incisivo i cui movimenti sono conosciuti ormai a memoria dalle difese avversarie. Pioli lo sta utilizzando con continuità, ma in questo momento giocare con Suso equivale schierare un giocatore in meno in attacco e purtroppo i risultati sono lì da vedere. A completare lo sterile attacco rossonero ecco Calhanoglu voto 5, forse il migliore dei suoi, quantomeno per impegno espresso, ma del tutto insufficiente e poco capace di cambiare passo. A parte di gare, il turco non ha saputo incidere come si sperava. Pochi spazi per le riserve Castillejo voto 5, Leao voto 4 e Rebic voto 4 che non hanno saputo conquistarsi la fiducia del tecnico quando sono stati chiamati in campo. Per loro prove assolutamente incolori, ma ciò che preoccupa è vederli entrare in campo senza la minima voglia di spaccare tutto, come ci si aspetterebbe da giovani lasciati spesso in panchina e desiderosi – forse – di mettersi in mostra durante le poche occasioni concesse loro.

La dirigenza

Iniziamo da Elliott voto 8 il quale si è trovato tra le mani una squadra di calcio senza volerla, ma nonostante questo ha azzerato i debiti con un colpo di spugna, patteggiato con la UEFA il fair play finanziario e sta valutando la cessione del club. Se la proprietà Elliott ha la scusante di sapere nulla di calcio, non possiamo dire la stessa cosa per Gazidis voto 4, Boban voto 4 e Maldini voto 4 i quali non sono stati in grado di costruire una squadra competitiva nonostante i molti milioni di euro messi a disposizione dalla proprietà. La colpa è tutta loro, dall’aver deciso i puntare sui giovani – scelta condivisibile – ma allo stesso tempo aver avuto la presunzione di vincere subito – cosa peraltro mai verificatosi nelle squadre che hanno utilizzato la stessa politica. Si è voluto fare una squadra formata da under 25 ed ora si cercano Ibra, Matic, Rakitic eccetera, segno che non si sa più dove sbattere la testa. I veri artefici del fallimento rossonero sono loro, in primis per aver scelto un allenatore come Giampaolo e non uno capace di interagire con i giovani per farli crescere al meglio e di profili ce n’erano a disposizione.

 

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Il Podcast del Football, è di nuovo Champions (AUDIO)

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Il Podcast del Football torna a gamba tesa sul ritorno in campo delle squadre in campo europeo

Sfide interessantissime per quanto riguarda la Champions League con il paris Saint Germain ed il Borussia Dortmund che cercano di ribaltare il risultato, rispettivamente ai danni del Barcellona e dell’Atletico Madrid. Partite ostiche e spumeggianti che decreteranno le prime due semifinaliste della Coppa dalle grandi orecchie.

Potete ascoltare la puntata anche su Spotify, Spreaker e Amazon Audible

 

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Roma, ottime notizie: Ndicka è stato dimesso dall’ospedale

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Roma, Ndicka

Una buona notizia per la Roma e per tutto il mondo del calcio. Evan Ndicka è stato dimesso dall’ospedale di Udine dopo una nottata tranquilla di monitoraggio

Ndicka dimesso

Un brutto spavento seguito da una bella notizia. Ndicka ha lasciato l’ospedale di Udine, dove era stato ricoverato a causa di un malore avvertito durante UdineseRoma. La comunicazione ufficiale è arrivata dal club giallorosso.

Roma, Evan Ndicka

La nota della Roma

Un forte dolore al petto aveva fatto accasciare Ndicka al suolo. Il calciatore pare non abbia mai perso conoscenza e dopo un momento di apprensione aveva rassicurato tutti dimostrandosi vigile e apparentemente in forma. Tuttavia, è stato tenuto sotto osservazione all’Ospedale Santa Maria della Misericordia per la notte. Sono stati effettuati controlli cardiologici di primo e secondo livello risultati negativi per patologia cardiaca. Anche gli ultimi esami svolti in mattinata hanno riportato un quadro clinico compatibile con trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro. Ora il difensore effettuerà ulteriori controlli.

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Biraghi festeggia i 90 anni

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Biraghi Azienda

Oggi Biraghi, l’Azienda leader del mercato lattiero-caseario italiano festeggia il traguardo dei novant’anni.

Biraghi

Biraghi: l’Azienda compie 90 anni

Traguardo storico per l’Azienda residente a Cavallermaggiore (CN) che oggi festeggia i 90 anni.

Ecco il comunicato stampa di Biraghi:

BIRAGHI COMPIE 90 ANNI: AL VIA LE CELEBRAZIONI PER L’ANNIVERSARIO
DELL’AZIENDA TRA STORIA E NUOVO LOGO

  OGGI L’AZIENDA LEADER DEL MERCATO LATTIERO-CASEARIO ITALIANO
FESTEGGIA IL TRAGUARDO DEI NOVANT’ANNI DI ATTIVITÀ PRESENTANDO UN
NUOVO LOGO E LA NUOVA IDENTITÀ DI MARCA E CON L’OCCASIONE CELEBRA
ANCHE IL PRIMO ANNIVERSARIO DELLA PARTNERSHIP CON FIGC.

Torino, 15 aprile 2024

Nella mattinata odierna – presso la Sala Turinetti di Galleria d’Italia in Piazza San Carlo a TorinoBiraghi, Azienda leader del mercato lattiero-caseario italiano, ha festeggiato i suoi primi novant’anni ripercorrendo la propria storia e presentando il nuovo logo.

Con l’occasione – alla presenza del Vice Segretario Generale e Direttore Revenue FIGC Giovanni Valentini e della Leggenda Azzurra Marco Tardelli – è stato celebrato anche il primo anniversario del legame con la FIGC che vede Biraghi come Official Partner di tutte le Nazionali di Calcio Italiane.

Nove decenni durante i quali l’azienda fondata a Cavallermaggiore nel 1934 da Ferruccio Biraghi si è affermata come protagonista dell’intero mercato lattiero-caseario nazionale e internazionale. La cura adoperata nella lavorazione e trasformazione del latte ha permesso alla Biraghi di evolvere e progredire anno dopo anno, con una crescita dovuta allo sguardo innovativo e alla cultura d’impresa che da sempre vengono coltivati all’interno dell’azienda.

Attualmente la Biraghi S.p.A. conta circa 250 addetti e ogni giorno lavora circa 470.000 litri del miglior latte italiano, raccolto esclusivamente da circa 200 aziende agricole del territorio piemontese, per un totale di 170 milioni di litri l’anno.

L’azienda è guidata dai figli di Ferruccio, Anna e Bruno Biraghi ed è già effettivo l’ingresso della successiva generazione con le figlie di Anna Biraghi: Monica e Daniela Bianco.

L’operatività è garantita da una struttura dirigenziale guidata dall’Amministratore e Direttore Generale Manuel Porta, affiancato dagli Amministratori Fabrizio Giuggia e Claudio Testa, volta a dirigere l’azienda verso nuovi e ambiziosi obiettivi, investendo nella ricerca di nuove tecniche di produzione e nello sviluppo delle risorse umane del territorio, con l’obiettivo di rafforzare il proprio posizionamento sul mercato italiano ed internazionale.

I prodotti Biraghi, in confezioni da sempre con un alto contenuto di servizio, hanno portato negli anni grandi risultati. Il Grattugiato Gran Biraghi è da anni al vertice delle classifiche italiane dei prodotti più venduti nel lineare freschi.

L’azienda, oltre al Gran Biraghi proposto in varie pezzature – come ad esempio i Biraghini, i Biraghini Snack e i Petali – per soddisfare le esigenze di tutti i consumatori, produce anche Gorgonzola DOP, Gran Ricotta Super Cremosa, Burro Tradizionale e Latte UHT.

Indice

Il commento di Daniele Di Palma, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A.:

“Quello che festeggiamo oggi è un momento speciale per la Biraghi, un traguardo da celebrare e al contempo un nuovo inizio per perseguire obiettivi ogni giorno più ambiziosi. In questi primi novant’anni di vita, sin dalla sua fondazione, l’azienda si è distinta come protagonista del mercato lattiero-caseario italiano e oggi – dopo quasi un secolo di storia – continua a sostenere la filiera produttiva nazionale con lo stesso impegno di sempre.

Biraghi

Biraghi sponsor Nazionale Italiana di Calcio

Siamo inoltre felici di poter celebrare oggi il primo anniversario della partnership con la FIGC come Official Partner delle Nazionali Italiane di Calcio perché da sempre condividiamo i valori che identificano la Nazionale. Essere il Formaggio degli Azzurri e delle Azzurre ci riempie di orgoglio”.

L’accordo ufficializzato l’anno scorso presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, infatti, ha sancito la durata della partnership fino al 2026 e riguarda tutte le Squadre Nazionali (Maschili, Femminili, Futsal ed e-Sport) che vede Biraghi accompagnare gli atleti Azzurri a tavola, a bordo campo, nei backdrop interviste e nelle aree hospitality ‘Casa Azzurri‘.

Commenta così Giovanni Valentini, Vice Segretario Generale e Direttore Revenue FIGC:

“Siamo davvero felici di aver accolto nella nostra famiglia azzurra un’altra eccellenza italiana come Biraghi. Insieme, attraverso le nostre Nazionali, promuoviamo da sempre nel mondo i prodotti alimentari italiani, che rappresentano una delle più importanti economie del nostro Paese.

Con Biraghi stiamo raccontando una bella storia italiana, basata su valori condivisi quali la qualità, l’importanza di uno stile di vita sano, la cura dell’alimentazione e la voglia di investire sulla crescita e sulla formazione delle nuove generazioni, che rappresentano il futuro del nostro Paese”.

Durante la mattinata è stato inoltre presentato anche il nuovo marchio e l’identità di marca: lo storico rosso acceso dello sfondo ha fatto spazio ad una tonalità più elegante e i testi all’interno sono passati dal bianco tradizionale ad un colore oro.

A proposito di Biraghi

Biraghi Spa, fondata nel 1934, sostiene da sempre la filiera di produzione italiana: raccoglie e lavora circa 470.000 litri di latte al giorno, per un totale di 170 milioni di litri l’anno. Negli stabilimenti di Cavallermaggiore avvengono tutti i processi di raccolta e lavorazione del latte, producendo formaggi e prodotti lattiero caseari senza conservanti: circa 320.000 forme di Gran Biraghi l’anno e circa 200.000 forme di Gorgonzola DOP, oltre a Ricotta e Burro.

Dal 2023, è Official Partner delle Nazionali Italiane di Calcio.

Da parte di tutta la Redazione di Calciostyle, le più sincere congratulazioni per questo importantissimo traguardo!

 

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