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Malagò, la sua idea sul decreto crescita e sulla Serie A
Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha parlato del Decreto Crescita e della Serie A all’evento “RCS Sport Industry Talk”. Ecco le sue parole:
Presidente del CONI dal Febbraio del 2013, Giovanni Malagò ha espresso la sua opinione su due temi attuali e molto importanti per il futuro del movimento calcistico italiano. Quello del Decreto Crescita, potete consultare un approfondimento sull’argomento qui, e sullo stato attuale del movimento.
Malagò sul Decreto Crescita
“Il CONI sta dalla parte dello sport, poco ma sicuro. Mi sembra evidente che tutto quello che si può fare per sostenere e aiutare l’industria dello sport professionistico, a livello normativo, è apprezzato. Poi dalla parte del legislatore magari è pure giusto che questa opportunità non debba essere dispersa necessariamente nel fare un risparmio sulla singola voce specifica di un calciatore anche se poi nella voce complessiva ridetermina un aumento dei costi. Basta mettere qualche parametro, questo può generare maggiore competitività. Abbiamo bisogno, a cominciare dal betting, di uscire fuori da quel momento in cui la demagogia ha prevalso sulle logiche di sistema.”
Sulla Situazione della Serie A
“Io penso che oggi si stia facendo moltissimo per migliorare lo stato dell’arte e per arginare una soluzione che però è oggettiva. Se hai una squadra che 25 anni fa era al top e oggi sei quarto, rischi di finire quinto, vuol dire che le cose si potevano fare meglio. Vuol dire che, in qualche modo non si è valorizzata la nostra proposta.”
“Come ci siamo messi in questa posizione? Sicuramente, per errori di governance. Poi perché molti soggetti hanno preferito fare acquisti e non pianificare le infrastrutture sul lungo periodo. Infine, serve una piena collaborazione Lega-FIGC-Governo-Coni, con un piano di prospettiva non di breve termine, per consentire all’Italia di tornare a vincere. Non in senso di vincere il campionato, ma di vincere la sfida del Paese che ha il miglior campionato”.

Giovanni Malagò, presidente CONI
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Milan, sospiro di sollievo per Leao: la situazione
Milan, lo abbiamo visto uscire ieri sera durante la gara contro il Torino e si è temuto subito il peggio. Vediamo qui di seguito le condizioni di Rafael Leao.
A caldo sembrava uno di quegli infortuni che richiedono tempo, invece la situazione sembra essere migliore rispetto al previsto.
Per Rafael Leao la risonanza ha escluso la presenza di lesioni muscolari.
Il quadro infiammatorio, perfettamente delineato e circoscritto, verrà trattato con specifiche terapie a partire da oggi pomeriggio.
L’obiettivo del Milan è quello di riavere Leao a disposizione per la semifinale della Supercoppa Italiana in programma il 18 dicembre in Arabia Saudita.
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Milan, ora Gimenez è un caso
Milan, ora l’attaccante messicano può essere catalogato sotto la voce caso. La situazione sembra non avere soluzione, vediamo qui di seguito in dettaglio.
L’esigenza di fermarsi e quel comunicato non condiviso con la proprietà. Tutto inizia da qui, un persistente problema alla caviglia che a dire del giocatore stesso lo affligge da diversi mesi.
Un mistero circa i tempi di recupero, si diceva che fosse pronto per il derby, ma allora perché questo silenzio intorno alle sue condizioni?
Massimiliano Allegri in conferenza stampa pre-Torino ha dichiarato che la caviglia è a posto.
E allora perché, se la cavilgia è a posto, Gimenez non si è quantomeno accomodato in panchina per la gara contro i granata? A maggior ragione che c’era un Pulisic in dubbio? E un Nkunku che da tempo non offre garanzie?
Tutto questo rappresenta un caso, sicuramente l’attaccante messicano non è pronto. Ma quali possono essere i motivi se, come ha detto Allegri, è guarito dall’infortunio?
In una teca per essere trasferito a gennaio, oppure si nascondono problematiche più gravi? Troppi punti interrogativi intorno al ragazzo.
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Nkunku, palloncino sgonfio: Pini Zahavi parla con l’Arabia
Nkunku, ennesima prestazione deludente contro il Torino e vero e proprio caso. Un caso di insuccesso, per ora. E l’agente lavora per il suo immediato futuro.
Un caso di insuccesso quello di Christopher Nkunku. L’attaccante francese sbarcato a Milano in estate ha fatto vedere nulla del suo repertorio, tanto da essere già considerato un peso.
I suoi proverbiali palloncini non si gonfiano più, zero reti in campionato per lui, così come per Gimenez d’altronde, e la sensazione che la sua avventura a Milano possa già finire a gennaio.
Sì, perché l’agente Pini Zahavi sta parlando con alcuni club dell’Arabia Saudita i quali si sono fatti avanti con un’offerta corposa. Il Milan vuolre principalmente recuperare i soldi spesi, ricordiamo 37 milioni più 5 di bonus, e lascerebbe quindi partire abbastanza a cuor leggero il giocatore. Ovviamente questo lascerebbe spazio per una nuova punta, aspettando anche le mosse di Gimenez.
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