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L’angolo tecnico del Mezzi – sesta giornata
L’angolo tecnico del Mezzi – sesta giornata. Milan, Napoli e Atalanta in testa alla classifica. La Roma si riprende, sorpresa Udinese. Male l’Inter, nonostante la vittoria casalinga contro il Torino. Polemiche sui campi di Torino e Lecce: dov’è il Var ? Fiorentina in difficoltà, il Monza saluta Stroppa. Andiamo a vedere quanto successo nella sesta giornata
Il sabato calcistico merita di essere approfondito, le tre partite disputate hanno offerto spunti interessanti. Cominciamo dal Napoli che sotto il sole cocente ha battuto lo Spezia all’ultimo respiro, con una rete di Raspadori, infiammando il “Maradona”. La squadra azzurra era affaticata, visto l’impegno (vincente) infrasettimanale con il Liverpool in Champions League.
Spalletti ha fatto un saggio ed ampio ricorso al turnover, gettando anche il giovane Gaetano in campo nel finale dell’incontro. Come da inizio di stagione, i partenopei hanno comandato il gioco, seguendo linee precise. La vittoria acciuffata al penultimo minuto di gioco è il marchio di una squadra che non molla mai e che questa volta ha una rosa profonda rispetto al passato.
Fattore che potrebbe rivelarsi decisivo nella corsa al tricolore. Al successo del Napoli hanno risposto le milanesi in serata. Alle 18 è scesa in campo l’Inter a San Siro: ospite il Torino plasmato da Juric (assente in panchina per una polmonite n.d.r.). I granata hanno preso a pallate i nerazzurri, salvati a più riprese da Handanovic in formato uomo ragno.
Una disattenzione della difesa ha permesso a Brozovic di segnare la rete della vittoria, ma Inzaghi ha poco da esultare. La squadra è spenta atleticamente, il gioco non gira e gli attaccanti sono serviti poco e male. Urge il rientro di Lukaku, uno dei pochi in grado di fare la differenza.
In serata il Milan ha sbancato Marassi, soffrendo nel finale per l’espulsione di Leao. I rossoneri sono in testa alla classifica e danno un senso di dominio. Attaccano e difendono compatti, hanno uno dei migliori portieri del mondo e un allenatore che sa toccare le corde giuste. La vittoria è stata costruita su una rete di Messias Jr e su un limpido rigore trasformato da Giroud.
Un solo appunto si può fare al Milan: il poco turnover. E’ un limite acclarato dell’allenatore Pioli, che non si è mai fidato troppo dell’intera rosa. Ma adesso con gli infortuni di Origi, Florenzi e Rebic sarà costretto a distribuire meglio le energie. Magari recuperando alla causa anche Bakayoko.
Una domenica calcistica infernale !
La domenica calcistica è stata particolare, è successo di tutto. Tanto per incominciare, contro ogni pronostico la Cremonese è riuscita a imporre il pareggio all’Atalanta. Nessuno a Bergamo e dintorni pensava a un risultato diverso dalla vittoria.
Invece i grigiorossi hanno giocato una gara gagliarda e hanno sfiorato addirittura la vittoria. Un passo indietro per gli orobici che erano passati in vantaggio al 74′ con Demiral, prima di essere raggiunti 4′ dopo da Valeri. Polemica Muriel-Gasperini: il colombiano non ha gradito la sostituzione, l’allenatore gli ha fatto sapere che altrove giocherebbe anche di meno….
Sorpresa Udinese: vince sul campo del Sassuolo e naviga nei primi posti dell’alta classifica. Per i neroverdi è stato fatale il rosso a Ruan al 43′. Gli uomini di Dionisi hanno resistito tutto il secondo tempo in 10, prima di cedere sotto i colpi di Beto e Samarzdic. Sottil aveva fatto bene ad Ascoli nello scorso campionato di serie B, si sta ripetendo ad Udine.
Quanto è difficile senza Scamacca e Raspadori….Sassuolo rimandato. A Bologna è cominciato il dopo Mijhailovic (da lunedì comincia l’era Thiago Motta n.d.r.), con una bella vittoria ai danni di una Fiorentina che non riesce a tradurre il gol l’enorme mole di gioco. Il nuovo allenatore del Bologna avrà da lavorare, la squadra è Arnautovic-dipendente.
Il Lecce beffato dall’arbitro Pairetto: negato un rigore netto per braccio di Molina: malafede allo stato puro. I giallorossi salentini avrebbero meritato la vittoria, hanno attaccato per 90′. I biancorossi erano andati in vantaggio grazie ad una magistrale punizione di Sensi, prima di essere ripresi da Joan Rodriguez. Ultima partita di Stroppa sulla panchina brianzola, esonerato.
Sorride Sarri, far west Juventus, si rialza la Roma
Giornata positiva per le romane. La Lazio sempre più sarriana ha vinto all’Olimpico contro il coriaceo Verona di Cioffi. Partita dura per i biancocelesti, disputata su un terreno di gioco indegno che mette a repentaglio l’integrità fisica degli atleti, come dimostra l’infortunio muscolare di Lazzari. Provedel sempre più padrone della porta (in lista per Mancini che lo sta seguendo), ottima partita di Casale contro la sua ex squadra. Partita sbloccata dal “solito” Immobile e chiusa dal Mago Luis Alberto.
Esulta anche la Roma giallorossa, corsara sul campo dell’Empoli, trascinata da un grande Dybala (a Torino fischiano le orecchie ?). Dopo aver realizzato la rete, l’argentino è corso ad abbracciare Zaniolo: su di loro si fonda la nuova realtà. L’Empoli era riuscito a riprendere in mano la partita, grazie a Bandinelli. Ma ha dovuto arrendersi ad Abraham, uno dei centravanti più forti in Europa. Mourinho dopo due sconfitte tira un sospiro di sollievo e fa i complimenti agli avversari: in questo calcio malato serve sportività.
Quel bon ton mancato completamente sul campo della Juventus. Una grande Salernitana si porta sullo 0-2 con Candreva ed un rigore del Pistolero Piatek. Accorcia Bremer e Bonucci la pareggia al 93′. Due minuti dopo, viene annullato un gol ai bianconeri e scoppia un indegno finimondo: è sport ? Espulsi Allegri, Milik, Cuadrado e Fazio. Notati in atteggiamento abbastanza esagitato a bordo campo Chiesa e dirigenti juventini: erano autorizzati a stare là ?
L’uso del Var va registrato meglio è indubbio. Ma occorre anche saper tenere a freno gli istinti. Assistere a certi spettacoli non è salutare per nessuno. La Juventus farebbe bene a preoccuparsi del fatto che la difesa imbarca sempre acqua, del centrocampo che non gira e del nervosismo di Vlahovic. E del non gioco. Ammesso che la terza rete fosse regolare, rimangono problemi strutturali e di mentalità evidenti, figli di un mercato a cinque stelle e di stipendi milionari elargiti a gente che ha sempre avuto problemi fisici (Di Maria, Pogba, lo stesso Paredes).
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Maignan nella top 5 dei francesi all’estero: escluso Thuram
Diramate le nomination della Trophées UNFP. Ovvero il riconoscimento che, tra le altre cose, premia i migliori giocatori francesi all’estero: c’è Maignan.
Nomi illustri nella top 5, tra cui Maignan. Sorprende l’esclusione di Marcus Thuram e non solo
Come ogni anno in Francia vanno in scena le premiazioni per la Trophées UNFP, che oltre a premiare i migliori giocatori delle divisioni francesi ha una categoria riservata anche ai giocatori francesi che giocano all’estero.
Nelle nomination, come candidati a ricevere questo riconoscimento, c’è Mike Maignan. Il portiere del Milan non è stato certo protagonista della sua miglior stagione in carriera, ma rientra comunque nella lista dei migliori 5.
Discorso inverso per Marcus Thuram, che alla sua prima stagione in Italia con la maglia dell’Inter ha avuto un grande impatto sul nostro campionato e si è reso parte integrante del trionfo scudetto. Tuttavia, non potrà comunque ambire alla vittoria di questo premio in quanto escluso dalla top 5.
Gli altri esclusi di lusso sono Theo Hernandez, Benjamin Pavard e Olivier Giroud, mentre a concorrere col portiere rossonero per la vittoria finale ci sono Antoine Griezmann (Atletico Madrid), Aurelien Tchouameni (Real Madrid), Eduardo Camavinga (Real Madrid) e William Saliba (Arsenal).
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Juventus: maglie Home e Third 2024/2025
Ecco le proiezioni di quelle che dovrebbero essere le maglie Home e Third della Juventus per la stagione 2024/2025.
Home solo Bianco e Nero
Siamo quasi in dirittura d’arrivo della stagione della Juventus e la curiosità si spinge alle proiezioni delle nuove maglie degli Home e Third kit per la stagione 2024/2025. Di seguito riportiamo quelle che sembrano essere le proiezioni ufficiali delle maglie che i bianconeri utilizzeranno il prossimo anno.
La prima maglia, la Home, sembrerebbe un bel ritorno al passato del brand Juventus per la stagione 2024/25. Adidas punta al classico bianco e nero senza altri colori sulla divisa. Le strisce verticali saranno 5 delle quali 3 bianche e 2 nere. Sulle parti nere spiccano lo stemma della Juventus e quello del marchio tedesco.
Il retro è per la maggior parte bianco, con un leggero pattern tono su tono presente su tutta la maglia.
Bisognerà vedere se il colletto nero sarà presente anche nella versione Authentic, in effetti le immagini riguardano la versione Aeroready
Third kit con novità
Ci sono anche le anticipazioni sulla terza maglia della Juventus che presenta novità rispetto al classico colore sociale bianco e nero. La maglia avrà un colore diverso e sarà un antracite (simile al blu).
Il logo del club sarà diverso e sarà la zebra vibrante stilizzata stile anni ’80.
Sulla maglia è formata una trama ad elica con lo stemma della Juventus che si va’ ad intrecciare, così formando delle file in verticale sulla maglia.
Viene risaltata tutta la geometria dalla tonalità di grigio più chiaro rispetto al colore della maglia, questa è presente anche sulle famose strisce Adidas e sul colletto. Lo stemma Juventus e quello di Adidas invece saranno di color giallo/ocra, così come la scritta “Juventus” posizionata sulla retro del colletto.
Con questi nuovi design, la Juventus si prepara a portare avanti la sua tradizione di eleganza e innovazione nel mondo del calcio, mantenendo sempre viva l’essenza del suo storico brand.
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Milan, Theo Hernandez incedibile: si lavora al nuovo contratto | I dettagli
Milan, lavori in corso per il rinnovo del contratto del forte esterno sinistro. Andiamo a vedere i passi della dirigenza qui di seguito.
Il Milan considera incedibile Theo Hernandez. Si lavora in tal senso per potergli assicurare il miglior contratto, fatti salvi i paletti di sostenibilità imposti dalla proprietà Redbird.
Il francese sta bene a Milano, tuttavia il contratto in scadenza al 30 giugno 2026 va certamente rivisto per non rischiare di avere “scarsa presa contrattuale” nei prossimi periodi.
Attualmente Theo Hernandez percepisce 4,5 milioni di euro e la proposta sul piatto è un rinnovo fino al 30 giugno 2029 sulla base di un ingaggio intorno ai 7 milioni.
Ad oggi la dirigenza rossonera ha assolutamente ribadito all’entourage del giocatore la volontà di non volerlo cedere, a meno che ovviamente non arrivi una proposta superiore ai 100 milioni di euro la quale, quantomeno, verrebbe presa in considerazione.
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