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Juventus vs Real: le pagelle bianconere

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Juventus, Kean
Nella notte di Orlando, seconda ed ultima amichevole di lusso per la Juventus nella tournée americana contro il Real Madrid dell’ex Carlo Ancelotti. 

Formazioni ufficiali

Bremer e Locatelli

La Juventus conferma 9/11 della squadra che ha battuto il Milan, sei giorni fa, dopo i calci di rigore.

Al posto di Gatti, torna titolare Alex Sandro, facendo traslocare il capitano Danilo sul terzetto di destra. L’altro cambio è Kostic al posto di Cambiaso sull’out mancino.

Per il resto tutto confermato con Szczesny in porta, tridente difensivo interamente brasiliano.

Il quintetto di centrocampo è composto da Weah, largo a destra e appunto l’esterno serbo sul lato opposto. In mezzo Locatelli sarà aiutato ancora una volta da McKennie e Miretti. Tandem d’attacco Chiesa-Kean.

Il Real Madrid schiera un 4-4-2 a rombo, con Courtois tra i pali. Linea difensiva composta da Lucas Vaszquez, Rudiger, Nacho e Fran Garcia.

In mezzo al campo Modric, Kroos, Camavinga e Bellingham. Davanti Joselu e Vinicius Junior.

Primo Tempo

L’esultanza dopo il primo gol della Juventus

Pronti via, la Juventus passa subito in vantaggio.

Recupero palla di Alex Sandro, che serve Locatelli di prima verso Kean, che con una finezza smarca Chiesa, facendo l’assist a McKennie, che colpisce il palo e nella ribattuta l’attaccante italiano classe 2000 sblocca il risultato dopo appena 50 secondi.

Minuto 19, Chiesa parte da sinistra, punta Lucas Vazquez e serve di esterno il centrocampista americano che si inserisce con i tempi giusti, creando superiorità numerica e con un passaggio preciso trova Weah, tutto solo che appoggia in rete il gol del raddoppio bianconero.

Dopo un inizio perfetto, sale in cattedra il Real Madrid con la classe del suo centrocampo. Szczesny tiene a galla i suoi per il resto del primo tempo con due ottimi interventi, ma non può nulla al minuto 38.

Errore di comprensione tra Weah e Kean, il pallone è recuperato da Kroos, che lancia con un passaggio molto preciso Vinicius Junior, che brucia letteralmente Bremer nell’uno contro uno e con un tocco sotto supera il portiere polacco accorciando le distanze.

Dopo tanta sofferenza, il primo tempo si chiude con la Juventus avanti di un gol.

Secondo tempo

Max Allegri

La ripresa si apre con la Juventus che effettua cinque cambi:

  • Pinsoglio per Szczesny
  • Gatti per Alex Sandro
  • Cambiaso per Weah
  • Iling Junior per Miretti
  • Milik per Kean

Il Real ricomincia come aveva finito il primo tempo, con il piede sull’acceleratore, creando diverse palle gol, ma con molta imprecisione negli ultimi 20 metri.

Difatti solo una parata per Pinsoglio nel primo quarto d’ora di sofferenza della seconda frazione di gara.

Nella parte centrale del secondo tempo non succede quasi più nulla sennò qualche ammonizione e una girandola di cambi da entrambe le parti, dove la Juventus sostituisce i restanti sei giocatori in campo dall’inizio:

  • Hujsen per Danilo
  • Rugani per Bremer
  • Barrenechea per Locatelli
  • Nicolussi Caviglia per McKennie
  • Soulè per Kostic
  • Vlahovic per Chiesa

Per il Real da sottolineare gli inserimenti dell’ex Milan, Brahim Diaz e dell’ex Fiorentina, Odriozola.

Oltre i vari Valverde, Militao, Carvajal, Alaba, Tchouameni, Rodrygo e il giovane Nico Paz. Gli unici a giocare tutti e novanta minuti sono stati Courtois e Bellingham.

Vicini al novantesimo, episodio dubbio a ridosso dell’area di rigore, con Barrenechea che rifila un pestone a Rodrygo, ma l’arbitro concede solo punizione dal limite e ammonizione al centrocampista argentino.

A tempo scaduto, mentre il Real assalta l’aria di rigore bianconera, contropiede perfetto cominciato da Iling Junior, schierato da mezzala, verso Soulè, che crossa in mezzo e trova il tap in vincente di Vlahovic, che chiude definitivamente il match sul 3-1, esultando in maniera polemica.

Le pagelle bianconere

Szczesny 7: dopo l’ottimo inizio da parte dei bianconeri, sale il pressing e i tiri in porta del Real e se la Juve resta in vantaggio nei primi 45 minuti lo deve molto alle parate di Tek.
Danilo 5,5: nel primo tempo il migliore dei tre dietro, poi tanti errori in costruzione.
Bremer 5,5: è il più in difficoltà nel primo tempo, non può nulla sul gol di Vinicius, che corre il triplo rispetto al connazionale.
Alex Sandro 5.5: inizia bene recuperando la palla sul gol iniziale, poi regala una palla sanguinosa a Joselu, che grazia i bianconeri.

Weah e Danilo

Weah 6,5: primo gol con la maglia della Juventus, alla seconda apparizione, dimostra di avere tanta corsa, bravo a farsi trovare pronto, in fase difensiva però deve crescere tanto.
McKennie 6.5: venti minuti ad altissimo livello, protagonista assoluto sui due gol colpendo un palo e facendo un assist vincente, poi inizia a sbagliare tanto fino alla sostituzione.
Locatelli 5,5: ammonito anche questa volta, trova difficoltà enormi ad impostare, unica nota positiva dai suoi piedi è nato il passaggio a Kean prima del gol dello stesso connazionale.
Miretti 5,5: passo indietro rispetto alla prestazione contro il Milan, ha trovato molta difficoltà ad imporsi davanti ad alcuni mostri sacri nel suo ruolo.
Kostic 5: probabilmente il peggiore della Juve, molto lontano dalla condizione migliore, fatica tanto e non è mai pericoloso.
Chiesa 6: rispetto alla partita contro i rossoneri, decisamente un passo indietro, però nei due gol è sempre presente.
Kean 7: tonico, vivo e trova subito il gol dopo appena 50 secondi, ha difficoltà nei successivi contropiedi spesso lasciato da solo.
Unica pecca da una sua incomprensione nasce il gol del Real Madrid.
Pinsoglio 6,5: secondo mezzo tempo ed ancora un clean sheet, protagonista su un tiro ad inizio ripresa, mette sicurezza ai compagni.
Hujsen 6: circa venti minuti per mettersi in mostra, ma nonostante la giovane età lui può giocare a questi livelli.
Rugani 6: come per l’olandese, entra nel momento tranquillo della gara, senza troppe sofferenze, nota positiva per lui la fascia di capitano ereditata dopo l’uscita di Danilo.
Gatti 6: fatica ad inizio secondo tempo nel fermare un velocista come Vinicius. Si fa anche ammonire, ma alla fine la sua prestazione è convincente, rispetto agli errori gravi contro il Milan.
Cambiaso 5,5: stavolta l’ex Bologna entra a gara in corso, ma non riesce ancora a dimostrare il suo valore, partita anonima.
Nicolussi Caviglia 6,5: venti minuti, ma giocati ancora una volta ad alto livello, chissà se Hans sia la sorpresa del nuovo centrocampo della Juventus.
Barrenechea 5: prima apparizione per l’argentino, completamente fuori dal contesto, rischia anche di procurare il rigore nel finale, graziato solo da una svista dell’arbitro.
Iling Junior 6,5: ancora una volta Allegri lo schiera nel ruolo di mezzala e lui piano piano entra sempre di più nella parte, recuperando il pallone del 3-1 finale, lanciando il compagno Soulè tutto solo sulla fascia destra.
Soulè 6,5: come per l’inglese, ottimo spezzone per il ragazzo argentino, che oltre l’assist, si fa trovare sempre pronto, quando i bianconeri sono in attacco.
Milik 5: assieme a Barrenechea, è il peggiore della Juve nel secondo tempo. Lontanissimo dalla forma migliore, fatica tanto a tenere il possesso della palla, si fa anche ammonire per una gomitata a Militao.

Dusan Vlahovic, esultanza polemica.

Vlahovic 6,5: gioca solo 15 minuti, ma bastano per timbrare il suo primo gol stagionale, esultanza polemica, chissà se è una frecciatina di mercato, oppure per chi lo ha criticato.
Allegri 6,5: questa volta Max ha ingabbiato Ancelotti, con la prima parte di gara giocata in maniera perfetta. Poi, troppa sofferenza, anche per la qualità degli avversari.
Vittoria di prestigio, contro l’unico club straniero in questa strana stagione dei bianconeri.

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Udinese corsara: Napoli ko 1-0 al Bluenergy Stadium

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Udinese-Napoli la decide un gioiello di Ekkelenkamp. Due reti annullate ai friulani. Campioni d’Italia spenti e senza energie

L’Udinese sorprende il Napoli e si impone per 1-0 nella 15ª giornata di Serie A. Al Bluenergy Stadium basta un super gol di Ekkelenkamp nella ripresa per piegare i campioni d’Italia, apparsi opachi e scarichi. Per i padroni di casa, oltre alla rete decisiva, anche due gol annullati: uno a Davis per fuorigioco e uno a Zaniolo, cancellato dopo un contatto di Karlstrom su Lobotka.

Udinese in paradiso, Settimana da incubo per il Napoli

Il Napoli di Conte arrivava in Friuli con l’obiettivo di centrare la quarta vittoria consecutiva in campionato, dopo i successi contro Atalanta, Roma e Juventus. Dall’altra parte c’era l’Udinese di Runjaić, reduce da un rendimento altalenante nelle ultime settimane. A spuntarla, però, sono stati i friulani, più intensi e determinati soprattutto nel secondo tempo.

Udinese

NICOLO ZANIOLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Dopo un primo tempo povero di emozioni, nella ripresa l’Udinese prende campo e moltiplica le occasioni, legittimando il vantaggio contro un Napoli poco brillante, probabilmente condizionato anche dalla recente sconfitta europea contro il Benfica. Con questo successo l’Udinese sale a 21 punti in classifica, mentre il Napoli resta fermo a quota 31 e incassa la quarta sconfitta stagionale. Un campanello d’allarme per Conte, chiamato ora a ritrovare brillantezza e continuità.

 

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Roma-Dybala: tra rinnovo in sospeso e piste estere. Le ultime novità

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Roma

Il rapporto tra Roma e Dybala resta complicato: l’argentino non è più centrale nel progetto di Gasperini. Tra rinnovo in sospeso e piste estere.

Il rapporto tra la Roma e Dybala resta complesso. Tra acciacchi fisici e scelte tecniche, l’argentino non sembra più una pedina centrale nel progetto di Gasperini, mentre l’incertezza legata al rinnovo contribuisce ad alimentare i dubbi sul suo futuro in giallorosso.

Le esclusioni dall’undici iniziale contro Napoli, Cagliari e Celtic parlano chiaro: al momento l’allenatore sembra orientato verso soluzioni diverse per il suo sistema offensivo, anche a costo di rinunciare al talento della Joya dall’inizio. Nonostante Gasperini abbia ribadito che Dybala è recuperato e in grado di giocare novanta minuti, l’idea è che possa risultare più incisivo a gara in corso.

A rendere il quadro ancora più incerto c’è la questione contrattuale. L’accordo in scadenza a giugno non è stato ancora rinnovato e, da febbraio, Dybala sarà libero di firmare con un altro club. Il Boca Juniors continua a corteggiarlo, senza escludere piste alternative come MLS o Saudi League. Per restare a Roma, però, servirà un ridimensionamento dell’ingaggio: una possibilità che il giocatore ha già detto di voler prendere in considerazione, anche per motivi familiari.

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Inter, Dumfries ancora ko: non è esclusa l’operazione

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Inter

Dumfries continua ad avere problemi alla caviglia: l’Inter valuta il da farsi e tra le ipotesi non è esclusa l’operazione.

La situazione legata a Dumfries continua a tenere in apprensione l’Inter. L’esterno olandese avverte ancora dolore alla caviglia e, proprio per questo motivo, il club nerazzurro sta valutando con grande attenzione il percorso migliore da seguire per risolvere definitivamente il problema. In queste ore sono in corso una serie di consulti medici approfonditi, utili a chiarire l’entità dell’infortunio e i possibili tempi di recupero.

Secondo quanto filtra da Sky Sport, tra le opzioni al vaglio non è da escludere nemmeno l’ipotesi dell’intervento chirurgico, qualora venisse ritenuto necessario per permettere al giocatore di tornare al 100% della condizione fisica. Una decisione verrà presa solo dopo ulteriori valutazioni, con l’obiettivo di tutelare sia la salute del calciatore sia le esigenze sportive dell’Inter nel medio-lungo periodo.

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