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Juventus: unica parola “vincere”
E’ storica l’ affermazione di Boniperti “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” riportata anche all’interno dell’Allianz Stadium.. E la Juventus la sta eseguendo in modo perfetto. Da inizio stagione non ha sbagliato un colpo sia in Campionato che in Champions.
Che numeri di squadra
Siamo all’ottava di Campionato, le squadre sono in “sosta” per le Nazionali; alla Juventus ben 13 calciatori sono volati via per il contributo alle Nazionali e coloro che sono rimasti alla Continassa continuano i loro allenamenti anche se Allegri ha concesso loro qualche giorno di riposo.
I numeri ad oggi di questa Juventus sono impressionanti:
- miglior attacco con 18 reti segnate (4 Mandzikic e Ronaldo – 2 Bernardeschi – 1 Pjanic Matuidi Douglas Costa Bonucci Bentancur
- seconda miglior difesa – ha subito 5 reti (la prima in classifica come miglior difesa è la Sampdoria con 4 reti)
- prima in classica con punteggio pieno 24 punti
Ma la Juve di quest’anno è affamata e non gli basta essere prima in classifica e miglior attacco, sta accumulando primati su primati: possesso palla con una media dell’oltre il 60%, 59 tiri nello specchio, precisione che sfiora il 90% e 4277 passaggi effettuati. In tutte queste statistiche è prima in classifica.
Questo dimostra che la voglia di vincere è il comune denominatore di tutto lo spogliatoio, dell’allenatore, dello staff e della Società, nessuno si sente sazio di vittorie e con i risultati ottenuti negli ultimi sette anni il rischio di “mollare” un pò era molto elevato.
Che numeri i singoli
L’affiatamento tra i giocatori è evidente, ma anche singolarmente i primati non mancano:
Cancelo posizione n. 2 per dribbling riusciti (17)- davanti a lui solo Federico Chiesa
Pjanic primo per il gioco che ha portato maggiori occasioni per segnare e primo per il numero di passaggi riusciti (489)
Ronaldo posizione n. 1 per tiri totali (61) e per tiri nello specchio (26) della porta e n. 2 per assist
Sandro posizione n. 1 per cross effettuati (46) e per palle recuperate
Allegri
Se mostrassimo questi numeri, che sicuramente conosce, a Massimiliano Allegri non può che essere orgoglioso dei suoi giocatori e di se stesso. Ma sicuramente risponderebbe che non sono questi che i numeri che a lui interessano, la stagione è appena cominciata, i conti si fanno a maggio – giugno ed è lì che vuole arrivare il ct bianconero perchè vuole entrare nei libri di storia del calcio. In bocca al lupo Mister……fino alla fine….
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Milan, sospiro di sollievo per Leao: la situazione
Milan, lo abbiamo visto uscire ieri sera durante la gara contro il Torino e si è temuto subito il peggio. Vediamo qui di seguito le condizioni di Rafael Leao.
A caldo sembrava uno di quegli infortuni che richiedono tempo, invece la situazione sembra essere migliore rispetto al previsto.
Per Rafael Leao la risonanza ha escluso la presenza di lesioni muscolari.
Il quadro infiammatorio, perfettamente delineato e circoscritto, verrà trattato con specifiche terapie a partire da oggi pomeriggio.
L’obiettivo del Milan è quello di riavere Leao a disposizione per la semifinale della Supercoppa Italiana in programma il 18 dicembre in Arabia Saudita.
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Milan, ora Gimenez è un caso
Milan, ora l’attaccante messicano può essere catalogato sotto la voce caso. La situazione sembra non avere soluzione, vediamo qui di seguito in dettaglio.
L’esigenza di fermarsi e quel comunicato non condiviso con la proprietà. Tutto inizia da qui, un persistente problema alla caviglia che a dire del giocatore stesso lo affligge da diversi mesi.
Un mistero circa i tempi di recupero, si diceva che fosse pronto per il derby, ma allora perché questo silenzio intorno alle sue condizioni?
Massimiliano Allegri in conferenza stampa pre-Torino ha dichiarato che la caviglia è a posto.
E allora perché, se la cavilgia è a posto, Gimenez non si è quantomeno accomodato in panchina per la gara contro i granata? A maggior ragione che c’era un Pulisic in dubbio? E un Nkunku che da tempo non offre garanzie?
Tutto questo rappresenta un caso, sicuramente l’attaccante messicano non è pronto. Ma quali possono essere i motivi se, come ha detto Allegri, è guarito dall’infortunio?
In una teca per essere trasferito a gennaio, oppure si nascondono problematiche più gravi? Troppi punti interrogativi intorno al ragazzo.
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Nkunku, palloncino sgonfio: Pini Zahavi parla con l’Arabia
Nkunku, ennesima prestazione deludente contro il Torino e vero e proprio caso. Un caso di insuccesso, per ora. E l’agente lavora per il suo immediato futuro.
Un caso di insuccesso quello di Christopher Nkunku. L’attaccante francese sbarcato a Milano in estate ha fatto vedere nulla del suo repertorio, tanto da essere già considerato un peso.
I suoi proverbiali palloncini non si gonfiano più, zero reti in campionato per lui, così come per Gimenez d’altronde, e la sensazione che la sua avventura a Milano possa già finire a gennaio.
Sì, perché l’agente Pini Zahavi sta parlando con alcuni club dell’Arabia Saudita i quali si sono fatti avanti con un’offerta corposa. Il Milan vuolre principalmente recuperare i soldi spesi, ricordiamo 37 milioni più 5 di bonus, e lascerebbe quindi partire abbastanza a cuor leggero il giocatore. Ovviamente questo lascerebbe spazio per una nuova punta, aspettando anche le mosse di Gimenez.
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