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Juventus, Tudor: “Presi gol evitabili, ma l’arbitro ci ha danneggiato”
A un passo dal baratro, la Juventus di Igor Tudor si rialza e riacciuffa in extremis (da 2-4 a 4-4) un Borussia Dortmund piagato dagli infortuni.
Uno strepitoso Yildiz, tanto cuore e poco altro. E’ però quanto basta ad una brutta Juventus per riacciuffare in extremis (da 2-4 a 4-4 nel finale) un Borussia Dortmund sprecone e piagato dalle defezioni. Tanti errori difensivi, una pochezza tecnica non da Champions League ma anche la consapevolezza di aver ritrovato il proverbiale “DNA Juve“. Un indizio nel Derby d’Italia contro l’Inter, la conferma nella serata di oggi.
Juventus, le parole di Tudor
Il tecnico bianconero, Igor Tudor, ha parlato a margine della partita ai microfoni di Sky.
Partita
“Se si continua così non si finisce più, perché era veramente difficile giocare dopo tre giorni contro una squadra fortissima. Grande cuore, grande panchina, questo è un bel segnale e devo fargli i complimenti perché loro hanno qualità importanti. Noi abbiamo avuto qualche problemino, però davanti quando attacchiamo siamo pericolosi. Abbiamo preso dei gol a difesa schierata che si potevano evitare, ma sono state giocate individuali come quella di Yildiz. Sono felice, perché date le circostanze, non potevamo fare meglio”.
Turnover
“Io ho sempre detto che non ci sono titolari, perché è veramente così. Le partite si decidono sempre negli ultimi venti minuti, con cinque cambi è cambiato il calcio. Il problema è giocare dopo tre giorni: Kenan alla fine era bianco dalla fatica, però accettiamo questo grande punto. Va bene così, in questo momento era il massimo che si poteva fare”.
“E’ vero che non è facile fare la prestazione dopo aver fatto così tanti cambi, ma era giusto far giocare Vlahovic con l’Inter e stasera David e Openda perché sono giocatori importanti come Koopmeiners. Quando sei sotto e devi spingere diventa tutto un po’ più facile, a volte si indovina e a volte no con i cambi però devono sentirsi tutti importanti, questa è la dimostrazione che alla fine tutti fanno la differenza”.
Atteggiamento
“Ho lavorato sull’atteggiamento e sullo spirito. La voglia di lavorare è la partenza e l’arrivo, poi si aggiungono i dettagli. Oggi è mancato Conceicao, che è importante per il nostro modo di giocare. Bremer viene da un lungo periodo di stop e non è facile, va valutato un po’ tutto però sono contento e ora dobbiamo pensare al Verona”.
Poi in conferenza stampa.
Meglio oggi o sabato?
“Ho preferito la partita di sabato, perché abbiamo vinto. Però mi sono piaciute entrambe le Juventus. Stasera possiamo collegarla a quella per le energie spese. Non era facile, perchè abbiamo giocato contro una squadra forte. Voglio fare i complimenti ai ragazzi, perché non si poteva fare di più”.
7 gol subiti in 2 partite
“Non credo capiteranno altre partite cosi. Abbiamo giocato contro due squadre fortissime. Io faccio fatica a dire il perchè, però posso spiegare le difficoltà nel giocare contro una squadra di primo livello”.
Vlahovic
“Abbiamo parlato prima di questo e ho spiegato tutto perchè è un tema importante. Vedo uno spirito molto bello da chi entra. Questi segnali sono tanta roba per un allenatore. È molto importante come si finiscono le partite e i ragazzi lo stanno comprendendo”.
“Non voglio commentare perchè mi fate le stesse domande. Io scelgo quelli che in questo momento mi danno di più. Questo fa parte del mio lavoro. Poi per la sfida contro il Verona vedremo chi scegliere. Io devo pensare a tanti dettagli”.
“Fino alla fine“
“Si, in queste due gare. Noi non programmiamo niente, ma voglio giocare fino alla fine. Non si ottengono le cose parlando, ma solo allenandoci. Questa è una bella sensazione, anche se ovviamente a nessuno piace prendere tanti gol. Noi lavoriamo, ma non credo ci saranno tante partite come queste ultime due, perchè abbiamo sempre subito pochi gol. Inter e Borussia Dortmund hanno una qualità enorme”.
Una partita più “Europea“
“Chiaramente è cosa positiva. Se questa partita si fosse giocata sabato, ad una settimana dall’Inter, non sarebbe finita così. All’intervallo ho visto le facce dei giocatori erano bianche, erano morti. I gol presi sono frutto della stanchezza. Bremer sta giocando dopo un lungo infortunio, Cambiaso era fermo da tempo e Yildiz era così stanco che sarebbe stato da togliere all’intervallo… Manca freschezza, gamba per arrivare prima. Questo arbitro ci ha danneggiato, c’era un rigore per noi nel primo tempo. Questo va detto, perchè con il rigore per noi e senza quello per loro poteva finire 4-2. Non era in una gran serata”.
Concorrenza davanti
“Dipende dalle partite. Quando siamo più vicini alla porta David fa meno fatica, ma dipende dalle caratteristiche. Lo vedremo. Oggi abbiamo giocato anche un po’ storto, abbiamo fatto una cosa asimmetrica con David basso e Lois davanti”.
Obiettivi
“Io ho la sensazione che la squadra ha dato tutto con i suoi pregi e difetti. Noi dobbiamo essere tirati al massimo per fare al massimo. Noi non possiamo abbassarci nemmeno di 1 cm per fare risultato”.

IGOR TUDOR PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson
La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.
Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?
Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.
Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.
Fiorentina, la risposta di Gudmundsson
Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.
In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.
Una Viola in crisi profonda
La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.
Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.
Cosa significa per la squadra?
Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.
In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.
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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini
Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.
Cagliari–Roma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.
I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.
Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.
Ultime Cagliari
Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.
Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.
A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.
Ultime Roma
Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.
La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.
L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.
Probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini
La squadra arbitrale
Arbitro: Zufferli
Assistenti: Tegoni – Fontemurato
Quarto ufficiale: Di Marco
Var: Guida
AVar: Pezzuto
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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