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Juventus, “se ci fosse stato Giuntoli”: I tre colpi immaginati dall’ormai ex DS bianconero
Secondo Massimo Brambati a Radio Bianconera, l’ex DS Giuntoli avrebbe pianificato strategie importanti per rafforzare la Juventus, rivelando vari retroscena.
Riguardo all’ex direttore sportivo juventino Cristiano Giuntoli, secondo quanto riportato da Massimo Brambati a Radio Bianconera, sono emersi diversi retroscena sulle strategie che l’ex DS del Napoli avrebbe voluto mettere in atto per rafforzare la formazione del club piemontese.
Brambati si è soffermato innanzitutto sulle difficoltà vissute da Koopmeiners e Douglas Luiz nel loro primo anno in bianconero, riservando poi parole su Huijsen, senza però particolari rimpianti a causa di dubbi sulle reali capacità difensive del giocatore, che di certo non sembrerebbero aver intimorito il Real Madrid, dato il recente acquisto.
Tuttavia, a livello di retroscena, ciò che emerge con maggior forza riguarda il mercato: Giuntoli, una volta sistemati i conti (anche attraverso alcune cessioni, magari derivanti da colpi messi a segno solo la stagione passata), avrebbe voluto portare in bianconero un terzetto formato da Gianluigi Donnarumma, Victor Osimhen e Sandro Tonali.
Altro curioso retroscena riguarda la panchina: il sogno di riportare Antonio Conte alla Juventus si sarebbe arenato per questioni meramente contrattuali. Il tecnico salentino non ha voluto forzare la mano, in virtù del contratto in essere con il Napoli, in relazione anche alla volontà del patron De Laurentiis, che non lo avrebbe liberato se non per esperienze fuori dalla Serie A.
Juventus, retrosecna Højlund
Escluso il terzetto citato in precedenza, Giuntoli stava lavorando ad altri colpi in entrata, uno su tutti l’ex Atalanta Rasmus Højlund. L’attaccante in forza al Manchester United, non è mai riuscito a trovare la quadra, arrivando ad essere bersaglio di molte critiche anche dai suoi stessi tifosi oltre che da numerosi tabloid inglesi, che come tutto il resto dei Red Devils, non hanno mai lesinato quando si trattava di rendere ogni giocatore oggetto di scherno.
D’altro canto, lo stesso discorso si può ampliare anche nel caso di Douglas Luiz, che nonostante l’ingente sforzo in termini economici per portarlo in bianconero, non è mai sembrato essere parte dei piani dell’allenatore, prima con Motta, anche a causa di infortuni, e poi anche con Tudor, dove l’obiettivo Champions aveva preso il sopravvento. Da qui lo spunto di Giuntoli, il quale stava lavorando seriamente con il Manchester United per uno scambio tra Douglas Luiz e Rasmus Højlund. Una trattativa che in un colpo solo avrebbe risolto due problemi, venendo incontro alle volontà dei due giocatori, che avrebbero fatto ritorno nei rispettivi campionati che gli avevano valso tali investimenti in termini economici.

NICO GONZALEZ PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Roma: Claudio Ranieri al top a Trigoria col Passaporto Ematico
Claudio Ranieri protagonista incontrastato di prevenzione sportiva. In queste ore l’attivissima Fondazione Fioravante Polito di Santa Maria di Castellabate (guidata alla perfezione dal Presidente Davide Polito) è stata ospite a Trigoria. Qui ha consegnato a Claudio Ranieri l’importante nomina di Ambasciatore del Passaporto Ematico nel Mondo. Ebbene sì, si tratta di un vero e proprio assist di solidarietà, da autentici campioni dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Una grande iniziativa!
LA FONDAZIONE POLITO E IL PASSAPORTO EMATICO
Intanto, nei giorni scorsi, si è tenuta al Neuromed Pozzilli (Isernia) la cerimonia del Premio Andrea Fortunato (ideato da Fondazione Polito) per celebrare l’indimenticato calciatore ex Juventus. Un tripudio di emozioni e di calore per un evento che ha fatto registrare ancora una volta un grande successo di partecipazione. Tra i premiati Giovanni Malagò e Mauro Balata.
Il valore del Passaporto ematico: uno strumento essenziale per la prevenzione nel pianeta sportivo
Il Passaporto ematico rappresenta senza ombra di dubbio uno strumento innovativo di tutela per gli atleti. La prevenzione nello sport è fondamentale, punto e basta! Attraverso controlli regolari e accurati, permette di individuare eventuali rischi e di garantire una maggiore sicurezza durante l’attività sportiva. Che dire, non ci sono dubbi. Non si tratta soltanto di un documento sanitario fondamentale, bensì di una vera e propria conquista per la prevenzione e la protezione della salute nello sport. Chapeau!

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Stadio Roma, ci siamo: c’è la data del progetto definitivo
La presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio della Roma a Pietralata si avvicina e la svolta sembra davvero ad un passo. Attesi i Friedkin nella Capitale.
Dicembre sarà un mese cruciale per il futuro della Roma, e non solo in campo. Il club giallorosso continua infatti a lavorare senza sosta per presentare entro fine anno il progetto definitivo per il nuovo stadio nella zona di Pietralata. Della costruzione di un nuovo impianto di proprietà del club si parla da decenni, ma sembra che si sia arrivati finalmente ad una svolta. Secondo l’indiscrezione rilanciata da Radio Manà Sport, è stata fissata dal data di presentazione del progetto definitivo al Campidoglio, per il 16 dicembre.
Martedì prossimo è una data da cerchiare sul calendario per tutti i tifosi romanisti che da anni si aspettano di una nuova casa. Per presentare i documenti ci si aspetta che i proprietari del club, Dan e Ryan Friedkin, facciano tappa nella Capitale.

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Rui Patricio annuncia il ritiro dal calcio a 37 anni
Rui Patricio annuncia il ritiro dal calcio giocato a 37 anni, confermato dal novembre scorso.
Fine di un’era
Rui Patricio, il celebre portiere portoghese, ha ufficialmente annunciato il suo ritiro dal calcio giocato all’età di 37 anni. La notizia, già anticipata lo scorso novembre, non sorprende gli appassionati di calcio, che avevano già percepito la possibilità di un addio imminente. Patricio ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio, grazie alle sue eccezionali prestazioni sia a livello di club che con la nazionale portoghese.
Durante la sua carriera, Rui Patricio ha collezionato numerosi successi, tra cui il campionato europeo vinto con il Portogallo nel 2016. Le sue parate decisive e la sua leadership in campo lo hanno reso un punto di riferimento per i suoi compagni di squadra e un avversario temuto.
La carriera di Rui Patricio: Un viaggio tra successi e riconoscimenti
La carriera di Rui Patricio è iniziata nelle giovanili dello Sporting Lisbona, dove ha fatto il suo debutto in prima squadra nel 2006. Da lì, ha continuato a scalare la vetta del calcio europeo, difendendo i pali di prestigiosi club come il Wolverhampton e la Roma. La sua abilità nel gestire la pressione e la sua capacità di parare i rigori lo hanno consacrato come uno dei migliori portieri della sua generazione.
Oltre ai successi con i club, Rui Patricio ha avuto un ruolo chiave nella nazionale portoghese, contribuendo al trionfo nel Campionato Europeo del 2016 e alla conquista della Nations League nel 2019. Questi traguardi hanno confermato il suo status di leggenda del calcio portoghese.
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Fonte: l’account X di Schira
#RuiPatricio has announced his retirement from football as player at 37. No surprise here and confirmed since the last November 19! #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 10, 2025
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