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Juventus: ecco la data per il nuovo stadium
Le zone immobiliari bianconere



Dopo la costruzione nella zona di VInovo di Mondo Juve sono stati acquistati molti terreni vicini alle strutture del centro commerciale e del Training Center, dai bianconeri, centinai di ettari che come sembrerebbe potrebbero far sorgere nel 2023 un progetto per la realizzazione di un novo stadio da circa 60/80 mila posti.

Il nuovo Stadio
Il nuovo progetto per il nuovo stadio dovrebbe essere costruito per essere il miglior stadio d’Europa, con tutti i confort e sopratutto con maggior introiti e ricavi.
Purtroppo l’ Allianz Stadium non ha la capienza necessaria per organizzare una finale di Champions League, e sopratutto a livello con le grandi big europee non riesce a tenere passo, con gli incassi, perchè la capienza rispetto a queste, in molti casi è addirittura la metà.
I bianconeri insomma hanno deciso di fare investimenti mirati e di creare un nuovo stadio per portarsi o meglio raggiungere le top europee come incassi e fatturati.
Le richieste di biglietti sono sempre in aumento ed aumentare la capienza dello stadio rappresenta quasi una priorità almeno fra qualche anno.
La Juve vuole rappresentare un modello unico nel mondo di società sportiva al massimo livello sia a livello sportivo che commerciale.
Che fine farà lo Stadium?
L’attuale Stadium non verrà ne abbandonato e ne tantomeno demolito, nei piani della società nell’impianto andranno a giocare la Junventus Woman e la seconda squadra bianconera la Under 23.
Un grande stadium per creare grandi successi sia con le ragazze che con la seconda squadra e sicuramente il pubblico e tifosi apprezzerebbero.
Inoltre sarebbe la prima volta che ci fossero due grandi Stadi per una sola squadra di calcio, che renderebbe il Brand Juventus ancora più importante sia a livello commerciale sportivo ma sopratutto immobiliare.
Il contratto con Lagardere Sports and Entarteinment
I bianconeri hanno un contratto firmato ad Aprile 2008, con la società Lagardere Sports and Entarteinment che all’epoca si chiamava Sportfive, dove ci fu un accordo di 12 anni dalla data di inaugurazione dello Stadium per 75 milioni in cambio di trovare sponsor da poter dare il nome all’impianto.
Lo Stadium è stato inaugurato l’8 settembre del 2011, di conseguenza il contratto scade nel 2023.
Una Juve Multinazionale
Ed ecco perchè la data giusta può essere questa, anche con l’insediamento della nuova dirigenza che ha un mandato di almeno tre anni fino al 2021, tutto pronto per poi progettare davvero una Juventus Multinazionale in più settori, come la ristorazione e il settore alberghiero, alla moda, fino a creare una nuova realtà, una polisportiva che racchiuda più sport e non solo il calcio. E se il progetto andrà in porto allora Agnelli farà le considerazioni del caso e le esigenze portano proprio ad un nuovo impianto più grande con più incassi. Mancano 5 anni, intanto i bianconeri si prepareranno a questo passo che può far diventare la Juventus la squadra da seguire nel mondo!
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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Juventus, Exor rifiuta formalmente la proposta di Tether: il comunicato
Exor respinge un’offerta non richiesta di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus. L’azienda ha ribadito la sua intenzione di non vendere nessuna delle sue azioni.

Juventus, il comunicato di Exor
Offerta Rifiutata
Exor N.V., la holding controllata dalla famiglia Agnelli, ha annunciato di aver respinto una proposta non richiesta da parte di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus Football Club. Il comunicato ufficiale sottolinea che il Consiglio di Amministrazione di Exor ha rifiutato all’unanimità l’offerta di Tether, una società con sede a El Salvador.
Exor ha riaffermato le sue precedenti dichiarazioni secondo cui non ha intenzione di vendere nessuna delle sue azioni della Juventus a terzi, incluso Tether.
Impegno Continuo
“La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo” afferma il comunicato. Exor continua a essere pienamente impegnata nel club, sostenendo il suo nuovo team di gestione nell’esecuzione di una chiara strategia per fornire risultati forti sia dentro che fuori dal campo.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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