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Jarni: esonero perché tifoso del Betis
Robert Jarni, ex Juventus, è stato cacciato dalla Nazionale U17 croata per alcune dichiarazioni a favore del Betis, prossimo avversario della Dinamo Zagabria

Robert Jarni
Avrebbe del paradossale se Ranieri fosse esonerato dal Cagliari perché simpatizzante della Roma o se Conte fosse stato messo alla porta dall’Inter per il suo passato alla Juventus.
Eppure è ciò che é accaduto a Robert Jarni, tecnico (o meglio ex) 55enne della Nazionale croata Under 17 esonerato per via delle sue simpatie nei confronti del Betis Siviglia.
Proprio quel Betis nella quale ha militato da giocatore (dopo Bari, Torino e Juventus) dal 1995 al 1998 e prossima avversaria della Dinamo Zagabria nei playoff di Conference League.
Il comunicato ufficiale della Croazia:

Il Comunicato ufficiale della Nazionale croata (immagine dal profilo
“Con decisione unanime del comitato esecutivo della Federcalcio croata, Robert Jarni è stato sollevato dall’incarico di allenatore della nazionale croata Under 17 dopo dichiarazioni inappropriate nei media”.
Comportamento inappropriato
“Il comitato esecutivo dell’HNS sostiene il diritto di ogni individuo, compresi tutti i calciatori e i giocatori della Nazionale, di sostenere qualunque club vogliano anche contro i club croati in Europa, anche se tale pensiero non è considerato auspicabile.
Tuttavia, HNS ha una posizione molto chiara sul fatto che standard più elevati si applicano a tutti i selezionatori croati e che è inappropriato, indesiderabile e inammissibile per una persona alla guida di una squadra nazionale croata sostenere apertamente qualsiasi club croato in una competizione europea.
Promuovere l’unità all’interno della famiglia calcistica croata è una condizione senza la quale nessuna squadra nazionale croata può essere gestita con successo.
I selezionatori delle selezioni croate hanno il compito chiaro di promuovere l’unione, la cooperazione, il rispetto e la fiducia reciproca tra tutti i club croati, per questo HNS considera questo tipo di decisione l’unica corretta per proteggere l’unità della famiglia calcistica croata”.
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Milan, ora Gimenez è un caso
Milan, ora l’attaccante messicano può essere catalogato sotto la voce caso. La situazione sembra non avere soluzione, vediamo qui di seguito in dettaglio.
L’esigenza di fermarsi e quel comunicato non condiviso con la proprietà. Tutto inizia da qui, un persistente problema alla caviglia che a dire del giocatore stesso lo affligge da diversi mesi.
Un mistero circa i tempi di recupero, si diceva che fosse pronto per il derby, ma allora perché questo silenzio intorno alle sue condizioni?
Massimiliano Allegri in conferenza stampa pre-Torino ha dichiarato che la caviglia è a posto.
E allora perché, se la cavilgia è a posto, Gimenez non si è quantomeno accomodato in panchina per la gara contro i granata? A maggior ragione che c’era un Pulisic in dubbio? E un Nkunku che da tempo non offre garanzie?
Tutto questo rappresenta un caso, sicuramente l’attaccante messicano non è pronto. Ma quali possono essere i motivi se, come ha detto Allegri, è guarito dall’infortunio?
In una teca per essere trasferito a gennaio, oppure si nascondono problematiche più gravi? Troppi punti interrogativi intorno al ragazzo.
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Nkunku, palloncino sgonfio: Pini Zahavi parla con l’Arabia
Nkunku, ennesima prestazione deludente contro il Torino e vero e proprio caso. Un caso di insuccesso, per ora. E l’agente lavora per il suo immediato futuro.
Un caso di insuccesso quello di Christopher Nkunku. L’attaccante francese sbarcato a Milano in estate ha fatto vedere nulla del suo repertorio, tanto da essere già considerato un peso.
I suoi proverbiali palloncini non si gonfiano più, zero reti in campionato per lui, così come per Gimenez d’altronde, e la sensazione che la sua avventura a Milano possa già finire a gennaio.
Sì, perché l’agente Pini Zahavi sta parlando con alcuni club dell’Arabia Saudita i quali si sono fatti avanti con un’offerta corposa. Il Milan vuolre principalmente recuperare i soldi spesi, ricordiamo 37 milioni più 5 di bonus, e lascerebbe quindi partire abbastanza a cuor leggero il giocatore. Ovviamente questo lascerebbe spazio per una nuova punta, aspettando anche le mosse di Gimenez.
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Al-Ahli, Ivan Toney è stato arrestato in un pub di Londra
L’attaccante inglese dell’Al-Ahli Ivan Toney è stato arrestato a causa di una rissa provocata all’interno di un pub di Londra. Seguiranno le indagini.
L’ex Brentford è sempre stato un giocatore piuttosto fumantino sia in campo che fuori e se ce ne fosse bisogno, ne è arrivata l’ennesima riconferma.
Toney è stato protagonista di una rissa in un pub londinese, dove è stato ammanettato ed arrestato. In seguito al pagamento di una cauzione l’inglese è stato rilasciato, ma continueranno le indagini per capire lo svolgimento della vicenda.
Nel frattempo il calciatore ha ricominciato ad allenarsi con l’Al-Ahli, società araba che sta pensando ad una sanzione.

Saudi Arabia flag, Statement translation: There is no God but Allah, Muhammad is the Messenger of Allah. Use it for national day and and country national occasions.
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